world.wikisort.org - Italia

Search / Calendar

Brisighella (Brisighëla in romagnolo) è un comune italiano di 7 180 abitanti della provincia di Ravenna in Emilia-Romagna, ubicato a 115 metri s.l.m. nella bassa Valle del Lamone, alle pendici dell'Appennino tosco-romagnolo.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Brisighella (disambigua).
Brisighella
comune
Brisighella – Veduta
Brisighella – Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Ravenna
Amministrazione
SindacoMassimiliano Pederzoli (lista civica di centro-destra) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate44°13′N 11°46′E
Altitudine115 m s.l.m.
Superficie194,33 km²
Abitanti7 180[1] (30-4-2022)
Densità36,95 ab./km²
FrazioniCastellina, Fognano, Marzeno, Montefortino, Ponte Nono, San Cassiano, San Martino in Gattara, Strada Casale, Villa Vezzano, Zattaglia,[2]
Comuni confinantiCasola Valsenio, Castrocaro Terme e Terra del Sole (FC), Faenza, Forlì (FC), Marradi (FI), Modigliana (FC), Palazzuolo sul Senio (FI), Riolo Terme
Altre informazioni
Cod. postale48013
Prefisso0546
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT039004
Cod. catastaleB188
TargaRA
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Cl. climaticazona E, 2 396 GG[4]
Nome abitantibrisighellesi
Patronosan Michele Arcangelo
Giorno festivo29 settembre
Cartografia
Brisighella
Brisighella – Mappa
Brisighella – Mappa
Posizione del comune di Brisighella nella provincia di Ravenna
Sito istituzionale

Il borgo è caratterizzato da tre pinnacoli rocciosi (i "Tre Colli"), su cui poggiano la rocca manfrediana (XIV secolo), il santuario del Monticino (XVIII secolo) e la torre detta dell'Orologio, ricostruita nell'Ottocento sulle rovine di un preesistente insediamento difensivo del XII secolo.


Geografia fisica


Il comune di Brisighella è il più meridionale della provincia di Ravenna. Il capoluogo comunale sorge a circa 12 km a monte della città di Faenza e a 50 km a sud-ovest di Ravenna, a ridosso dei primi rilievi dell'Appennino faentino. È attraversato dal fiume Lamone, che percorre l'omonima valle a cavallo tra Toscana e Romagna.

Confina a sud con la Toscana (città metropolitana di Firenze) nell'area del Mugello e a sud-est con la provincia di Forlì-Cesena, nella zona tra Appennino faentino e Appennino forlivese.


Origini del nome


È difficile risalire al significato del toponimo Brisighella: quattro sono le ipotesi a cui ci si appoggia maggiormente;[5] la prima, la meno accreditata, fa derivare il toponimo dal latino bràssica (cavolo), che farebbe di Brisighella «la terra in cui si coltivano cavoli». La seconda, invece, propende per una derivazione dal romagnolo brisca (favo o vespaio) e quindi «zona dove si trovano alveari» o con terreno poroso adatto ai vespai.[5] La terza, la più accreditata, propone la derivazione da un'altra voce dialettale, brìsul (briciola), col significato di «piccola porzione di terreno coltivato».[5] L'ultima, infine, collega il nome al celtico brix («luogo scosceso»), la cui etimologia è la stessa di Brescia.[5]


Storia


La Rocca Manfrediana e Veneziana di Brisighella.
La Rocca Manfrediana e Veneziana di Brisighella.

Le origini del borgo risalgono alla fine del Duecento, quando il condottiero Maghinardo Pagani edificò, su uno dei tre scogli di selenite, quella che divenne la roccaforte più importante della valle del Lamone. Nel 1310 Francesco Manfredi, primo signore di Faenza, eresse su un altro spuntone di roccia la rocca di Brisighella. Essa venne rimaneggiata da un suo discendente, Astorgio, intorno alla metà del Quattrocento, infine fu completata dai Veneziani nel 1508 con la torre più alta, raccordata alla cinta di mura. Diversi fattori concorsero a favorire una crescita progressiva del centro abitato: la posizione lungo la strada di fondovalle del Lamone, propizia ai commerci; la presenza di ben due fortificazioni (la rocca e la torre); l'abbondanza di gesso, prezioso materiale da costruzione e merce di scambio[6]. Brisighella fu possesso diretto del Papa tra il 1356 ed il 1376, dopodiché ritornò sotto il dominio dei Manfredi. I brisighellesi furono sempre fedele ai Manfredi, che ricambiarono elevando la cittadina a capoluogo della valle del Lamone nel 1411[6].

Negli anni 1457-66, Astorgio II Manfredi fece cingere la città da una cinta muraria dotata di tre porte: Porta Gabalo verso est, Porta Bonfante ad ovest, e Porta delle Cannelle (poi detta Fiorentina) a sud. L’attuale piazza del Monte fu destinata al mercato del mercoledì, mentre piazza Marconi assunse il ruolo di centro della vita civile[6]. Nel 1459 fu costruito il Palazzo della Comunità, sede del governo locale.

Dopo una breve parentesi di dominio veneziano, dal 1509 Brisighella tornò nello Stato Pontificio. Verso la fine del Cinquecento il paese iniziò ad estendersi al di là della cinta muraria. Sorsero nuove case lungo le vie dell'Abbondanza, Roma e Baccarini. Nacque un sobborgo che poi divenne il centro dello sviluppo urbano tra Seicento e Ottocento[6]. Brisighella fu colpita da terremoti distruttivi nel 1625, nel 1690 e nel 1781, il secondo dei quali causò seri danni anche alla rocca.

Negli anni 1824-28 l'antico palazzo Comunale fu ricostruito in stile neoclassico su progetto di Antonio Melari; in un'ala del fabbricato fu edificato il Teatro Pedrini, realizzato nel 1830-32 su progetto di Giuseppe Mascolini. Nel 1837 il percorso della strada provinciale all'interno del paese fu spostato su via della Fossa e via Roma, al fine di facilitare il traffico; per allargare la strada furono abbattute Porta Gabalo e Porta Fiorentina (Porta Bonfante verrà demolita nel 1849). Piazza Carducci fu abbellita sul lato nord da due edifici con porticati: da allora la sua attrattiva aumentò fino a diventare, si può dire, il centro "moderno" di Brisighella. Nel 1850 la torre di Torsello fu demolita e sostituita con l'attuale Torre dell'Orologio[6].

Nel 1859 le Legazioni pontificie furono annesse al Regno di Sardegna, che nel 1861 divenne Regno d'Italia. Nel 1887 Brisighella fu raggiunta dalla ferrovia Firenze-Faenza. A lato della strada ferrata fu realizzato anche l'acquedotto (1896). Nel 1893-94 furono costruite le scuole elementari. La strada provinciale fu spostata su un tracciato ancora più esterno al paese, parallelamente alla ferrovia (l'attuale via Maglioni). La nuova arteria attrasse la costruzione di nuove case sin dai primi decenni del Novecento[6].

Nel primo dopoguerra la popolazione conobbe un cospicuo incremento, mentre nel secondo dopoguerra si registrò invece un grave calo demografico. Nel 1959 fu costruita la scuola di Avviamento Professionale, poi Media, "Giuseppe Ugonia"[6]. Nel 1962 fu inaugurato il nuovo stabilimento termale.

Nei primi anni settanta fu realizzata la zona sportiva, con impianti per le varie discipline. Il 26 giugno 1977 fu inaugurato il Museo della Civiltà Contadina all’interno della Rocca.[7]. Alla fine degli anni 1990 è stato avviato un piano di recupero degli edifici del centro storico, con la ripavimentazione di piazza Marconi (2000). Negli ultimi decenni del XX secolo il calo demografico è continuato.

Dal 1972 la popolazione ha contribuito alla ricerca sui fattori di rischio cardiovascolari aderendo al "Brisighella Heart Study" un progetto scientifico iniziato dal professor Giancarlo Descovich dell'Università di Bologna e proseguito dal professor Antonio Gaddi.[8]


Simboli


Lo stemma del Comune di Brisighella è stato riconosciuto con decreto del capo del Governo del 25 luglio 1937[9] e modificato con decreto del presidente della Repubblica del 28 dicembre 1965.[10]

«D'azzurro, alla terrazza di verde, sostenente un capro saliente al naturale.»

Il capro (o becco) potrebbe essere un'arma parlante con riferimento alla Signoria di Beccusano, da cui dipendeva Brisighella[11][12], o ricordare la presenza di un antico tempio romano dedicato a Giove Ammone[13] dove ora sorge la pieve di San Giovanni in Ottavo.


Monumenti e luoghi d'interesse


I tre colli di Brisighella
I tre colli di Brisighella

Architetture religiose



Architetture militari


La Rocca Manfrediana, datata 1228, è caratterizzata da torri cilindriche di cui la più alta è del 1503[22].

La Rocca Manfrediana con a fianco la torre dell'Orologio, fotografate da Paolo Monti nel 1974.
La Rocca Manfrediana con a fianco la torre dell'Orologio, fotografate da Paolo Monti nel 1974.
Torre dell'Orologio
Torre dell'Orologio

La prima roccaforte fu costruita nel 1310 per volere di Francesco Manfredi signore di Faenza. Ripresa dallo Stato della Chiesa con le campagne di Egidio Albornoz, la Santa Sede ne detenne direttamente il possesso dal 1368 al 1376, quando la cedette ai Manfredi, nominati vicari pontifici. La famiglia nobile faentina governò quasi ininterrottamente durante i secoli XIV e XV. In questo lungo periodo fu soggetta ad ampliamenti e ammodernamenti a cura di Galeazzo Manfredi nel 1394 e di Astorre II nel 1457 e 1466.

Conquistata da Cesare Borgia nell'anno 1500, alla sua caduta (avvenuta nel 1503), la rocca fu conquistata dai Veneziani. All'epoca la rocca possedeva solo la torre minore (detta il torricino): durante il breve dominio della Serenissima (1503-1509) venne ulteriormente ampliata e dotata dell'imponente torrione circolare.

Sulle colline sopra Brisighella, lungo il crinale dell'appennino Tosco-Romagnolo, sono presenti diverse fortificazioni medioevali a difesa e controllo del territorio.


Architetture civili


Uno scorcio di via degli Asini
Uno scorcio di via degli Asini
Via Naldi con l'esterno della via degli Asini
Via Naldi con l'esterno della via degli Asini

La via del Borgo, nota anche con il nome di via degli Asini, è una suggestiva strada sopraelevata, quasi interamente coperta da archi di ampiezze differenti. Anticamente poggiata su una larga base di roccia, rivestiva un'importante funzione difensiva, attestata dalla presenza di una compatta fila di case a protezione del lato sud del borgo. Solo in un secondo tempo lo zoccolo fu scavato per ricavarne stalle, fondaci e negozi, trasformando così il portico in una sopraelevata. Il nome di via degli Asini deriva dall'uso di far passare per la via le carovane di animali adibiti al trasporto del materiale dalle vicine cave di gesso.

Nel centro del paese è possibile ammirare anche:


Aree naturali



Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[29]


Etnie e minoranze straniere


Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 709 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:


Religione


Nella Chiesa Collegiata si venera l'immagine della Madonna delle Grazie. La devozione ebbe origine nel XV secolo e provenne da Faenza. Nell'anno 1412, durante una spaventosa epidemia di peste, la Vergine apparve alla nobile Giovanna Sagramori, mentre pregava nella Chiesa di San Domenico. Furono talmente numerose le grazie che la Madonna donò al popolo faentino, che ne fu dipinta l'immagine su una parete. Verso l'anno 1450 un pittore locale dipinse su tre tavole di quercia l'immagine della Beata Vergine delle Grazie, nella stessa iconografia dell'immagine venerata a Faenza, che si caratterizza perché regge nelle mani sei frecce spezzate (allusione alla pestilenza estinta per la sua intercessione). Una di queste tavole fu acquistata da una ricca famiglia brisighellese, che la tenne in venerazione nella propria casa. In seguito la stupenda immagine venne lasciata per testamento all'arciprete di Brisighella, con l'obbligo che la esponesse alla pubblica venerazione nella Chiesa Parrocchiale. Da allora la sacra immagine è conservata nella chiesa arcipretale. Nel 1632, in ringraziamento delle grazie concesse durante un'altra epidemia (la famosa peste manzoniana), l'immagine venne incoronata[30].


Cultura


Interno del Teatro Maria Pedrini
Interno del Teatro Maria Pedrini

Musei



Letteratura


È ambientato all'interno della Rocca di Brisighella il drammatico finale del romanzo storico Il figlio del cardinale della scrittrice irlandese Ethel Lilian Voynich (I edizione inglese: 1897), semisconosciuto in Italia ma di enorme successo nel mondo comunista ai tempi della Guerra Fredda[31].


Cucina


Spaccio della cantina e del frantoio sociali.
Spaccio della cantina e del frantoio sociali.

Brisighella è il centro della zona di produzione dell'olio di oliva riconosciuto dalla omonima D.O.P.[32], ed è incluso nell'area di produzione del vino a Denominazione di Origine Controllata Sangiovese di Romagna[33]
Un altro prodotto tipico delle terre brisighellesi è il carciofo moretto[34].


Economia



Turismo


La vocazione turistica di Brisighella è evidenziata dall'esistenza, nel territorio comunale, di oltre 130 km di sentieri per escursioni, lungo i quali si allineano nove punti panoramici e tre rifugi. Sono osservabili ben 106 cavità naturali.[35]

Brisighella fa parte dei circuiti "I borghi più belli d'Italia"[36] e "Cittaslow",[37] oltre a essere Bandiera arancione del Touring Club Italiano.[38]


Artigianato


Per quanto riguarda l'artigianato, Brisighella è rinomata per la produzione di ceramiche, per la lavorazione del ferro battuto e per i laboratori di pizzi ai ferri.[39]


Infrastrutture e trasporti


Il comune è attraversato dalla Strada statale 302 "Brisighellese Ravennate", principale via di comunicazione da una parte, verso Faenza (e la Via Emilia) e, dall'altra, verso la Toscana.

La linea ferroviaria faentina corre quasi parallela alla strada statale. Nel territorio del comune sono presenti 6 stazioni o fermate, di cui 5 ancora attive:

La stazione di Sant'Eufemia di Brisighella non è più operativa.


Amministrazione


Palazzo comunale
Palazzo comunale

Il comune di Brisighella ha fatto parte fino al 2009 della Comunità montana Appennino Faentino. Dal 2009 al 2011 ha fatto parte dell'Unione dei comuni di Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme e dal 1º gennaio 2012 è parte dell'Unione dei comuni della Romagna Faentina.


Sindaci precedenti


Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
20 marzo 1987 26 luglio 1990 Vincenzo Galassini Partito Socialista Italiano Sindaco [40]
30 luglio 1990 11 ottobre 1993 Cesare Sangiorgi Democrazia Cristiana Sindaco [40]
19 novembre 1993 23 aprile 1995 Tiziano Samorè Democrazia Cristiana Sindaco [40]
24 aprile 1995 13 giugno 1999 Tiziano Samorè Partito Democratico della Sinistra Sindaco [40]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Cesare Sangiorgi Lista civica Sindaco [40]
15 giugno 2004 8 giugno 2009 Cesare Sangiorgi Lista civica Sindaco [40]
9 giugno 2009 26 maggio 2014 Davide Missiroli Lista civica Sindaco [40]
27 maggio 2014 26 maggio 2019 Davide Missiroli Insieme per Brisighella Sindaco [40]
27 maggio 2019 in carica Massimiliano Pederzoli Lista civica «Per il buon governo» Sindaco [40]

Gemellaggi



Note


  1. Bilancio demografico anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Comune di Brisighella - Statuto
  3. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. Storia, su comune.brisighella.ra.it, Comune di Brisighella. URL consultato il 2 dicembre 2014.
  6. Stefano Saviotti, Relazione storica illustrativa allegata al Piano strutturale comunale associato, Faenza 2009. Scaricabile dal sito web del comune (comune.faenza.ra.it).
  7. La vita della discoteca durò poco meno di vent'anni: chiuso nel 2005, l'area è oggi in attesa di un progetto di riutilizzo.
  8. La città del cuore sano, su archiviostorico.corriere.it, 5 dicembre 2015. URL consultato il 10 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2015).
  9. D’azzurro, al capro rampante d’argento con le corna d'oro; al capo del Littorio.
  10. Ufficio araldico, Fascicoli comunali, Brisighella, DCG 1937-07-25, riconoscimento di stemma e gonfalone e DPR 1965-12-28, concessione di stemma e gonfalone, su dati.acs.beniculturali.it, Archivio centrale dello Stato, busta 028, fascicolo 4914.
  11. Stemma del Comune di Brisighella, su dati.emilia-romagna.it. URL consultato il 30 marzo 2021.
  12. Comune di Brisighella – (RA), su araldicacivica.it. URL consultato il 30 marzo 2021.
  13. Giuseppe Plessi, Gli stemmi dei comuni romagnoli raccolti dal Commissario Pontificio Straordinario nel 1851 (PDF), p. 254.
  14. Madonna del Monticino di Brisighella, su smbr.it. URL consultato il 29 aprile 2020.
  15. Santuario del Monticino, su brisighellaierieoggi.blogspot.com. URL consultato il 29 aprile 2020.
  16. Santuario del Monticino, su romagnafaentina.it. URL consultato il 29 aprile.
  17. Santuario della Beata Vergine del Monticino, su terredifaenza.it. URL consultato il 29 aprile 2020.
  18. Tiberiaco è un altro nome del monte Mauro. Cfr. Andrea Nanetti e Mario Giberti, Viabilità e insediamenti nell'assetto territoriale di Imola nel Medioevo, Imola, La Mandragora, 2014, p. 81.
  19. La Pieve di Monte Mauro, un cammino di storia e di fede, su manoperlapace.racine.ra.it. URL consultato il 24 maggio 2014.
  20. La Pieve di Monte Mauro. Storia, su manoperlapace.racine.ra.it. URL consultato il 17 luglio 2019.
  21. Paola Tassinari, Pieve di Tho, la chiesa sull'ottavo miglio, «La Voce di Romagna», 22 febbraio, p. 41.
  22. "Tesori d'Italia", Selezione dal Reader's Digest, Milano, 1975, pag.62.
  23. Officine Digitali, Terre di Faenza - Castelli, torri, campanili, su terredifaenza.it. URL consultato il 1º marzo 2017.
  24. Brisighella circondario - Appennino Romagnolo, su appenninoromagnolo.it. URL consultato il 1º marzo 2017.
  25. Officine Digitali, Terre di Faenza - Castelli, torri, campanili, su terredifaenza.it. URL consultato il 1º marzo 2017.
  26. Castelli dell'Emilia-Romagna: Censimento e schedatura: Torre Torre Pratesi, su geo.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 1º marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2017).
  27. Raffaele Licinio, Tutte le fortificazioni della provincia di Ravenna in sintesi, Castelli dell'Emilia Romagna, su mondimedievali.net. URL consultato il 1º marzo 2017.
  28. Officine Digitali, Terre di Faenza - Castelli, torri, campanili, su terredifaenza.it. URL consultato il 1º marzo 2017.
  29. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  30. La Madonna delle Grazie a Brisighella, su parrocchiabrisighella.it. URL consultato il 25 aprile 2020.
  31. Ethel Lilian Voynich, Il figlio del cardinale, a cura di A. Farsetti e S. Piastra, traduzione di A. Farsetti, Castelvecchi Editore, 2013.
  32. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 228 del 29/9/95 (Pag.38)
  33. Graziano Pozzetto, Le cucine di Romagna: Storia e ricette, Tarka, 2013. URL consultato il 13 gennaio 2018.
  34. Più che autoctono: il carciofo moretto di Brisighella, su brisighella.org. URL consultato il 16 giugno 2018.
  35. Stefano Salomoni, Le mille opportunità di un territorio georeferenziato, in Il nuovo Diario-Messaggero, 24 ottobre 2015.
  36. Brisighella, su borghitalia.it, Club I borghi più belli d'Italia. URL consultato il 2 dicembre 2014.
  37. Brisighella, su cittaslow.org, Cittaslow. URL consultato il 2 dicembre 2014.
  38. Brisighella, su bandierearancioni.it, Touring Club Italiano. URL consultato il 2 dicembre 2014.
  39. Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 4,6.
  40. http://amministratori.interno.it/

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 155224180 · SBN MUSL000523 · GND (DE) 4375029-1 · J9U (EN, HE) 987007540565605171 · WorldCat Identities (EN) lccn-nr96016225
Portale Romagna: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Romagna

На других языках


[de] Brisighella

Brisighella ist eine Gemeinde mit 7358 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Provinz Ravenna am Lamone. Die Einwohner nennen sich brisighellesi. Es besteht eine Städtepartnerschaft mit Zwingenberg (Bergstraße).

[en] Brisighella

Brisighella (Romagnol: Brisighëla) is a comune (municipality) in the province of Ravenna, region of Emilia-Romagna, in Northeast Italy.

[es] Brisighella (Italia)

Brisighella es un municipio situado en el territorio de la Provincia de Rávena, en Emilia-Romaña, (Italia).

[fr] Brisighella

Brisighella [brizi'gεlla] (Brisighèla en romagnol) est une commune de la province de Ravenne dans la région Émilie-Romagne en Italie.
- [it] Brisighella

[ru] Бризигелла

Бризигелла (итал. Brisighella) — коммуна в Италии, располагается в регионе Эмилия-Романья, подчиняется административному центру Равенна.



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2024
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии