Lusevera (Bardo in dialetto po nasen[4][5], Lusèvare in friulano[6]) è un comune italiano sparso di 595 abitanti del Friuli-Venezia Giulia, la cui sede comunale non è l'omonima località, ma la frazione di Vedronza.
Lusevera comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Luca Paoloni (lista civica) dal 27-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 46°16′N 13°16′E |
Altitudine | 504 m s.l.m. |
Superficie | 53,05 km² |
Abitanti | 595[1] (30-9-2021) |
Densità | 11,22 ab./km² |
Frazioni | Cesariis, Lusevera, Micottis, Musi, Pers, Pradielis, Vedronza (sede comunale), Villanova delle Grotte |
Comuni confinanti | Caporetto (SLO), Gemona del Friuli, Montenars, Nimis, Resia, Taipana, Tarcento, Venzone |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 33010 |
Prefisso | 0432 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 030051 |
Cod. catastale | E760 |
Targa | UD |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[2] |
Cl. climatica | zona F, 3 072 GG[3] |
Nome abitanti | luseveresi |
Patrono | Camillo de Lellis |
Giorno festivo | 14 luglio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
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Il territorio comunale di Lusevera è situato nell'alta valle del Torre, in provincia di Udine. Alle spalle, al di la della prima linea di cresta montuosa del Monti Musi-Gran Monte, è situato il gruppo montuoso del Monte Canin. A est confina marginalmente con la Slovenia.
La frazione di Musi risulta essere la località più piovosa d'Italia con ben 3300 mm di precipitazioni medie annue[7].
Nel 1969 vi fu aggregata la frazione di Uccea, già parte del comune di Resia[8]. Tuttavia, con legge n. 7 del 1995, la regione ha riportato la situazione a quella precedente[9]. Nel 1976 il comune fu devastato dal terremoto del Friuli, che provocò enormi crolli e danni.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica n. 1639 del 18 marzo 1985.
«Di rosso, a due versanti rupestri, di verde, declivi in banda e in sbarra, rappresentanti la valle del Torre, e alla catena di monti innevata, di bianco, a guisa di punta rovesciata tra i due versanti, e rappresentante i monti Musi; il tutto sormontato dal ramo di tiglio, posto in palo, gambuto al naturale, fogliato di tre, di verde, munito di due infiorescenze con tre frutti ciascuna, d'oro, accompagnato da due stelle di otto raggi, dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune.» |
Il gonfalone è un drappo troncato di bianco e di rosso.
![]() | Medaglia d'oro al merito civile |
«In occasione di un disastroso terremoto, con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, morale ed economico. Splendido esempio di valore civico e d'alto senso del dovere, meritevole dell'ammirazione e della riconoscenza della Nazione tutta.» |
![]() | Medaglia d'oro al merito civile |
«In occasione di un disastroso terremoto, con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, morale ed economico. Splendido esempio di valore civico e d'alto senso del dovere, meritevole dell'ammirazione e della riconoscenza della Nazione tutta.» |
Durante la guerra fredda, nel territorio comunale erano state realizzate delle fortificazioni dette "opere" che facevano parte della soglia di Gorizia. Le fortificazioni realizzate nel comune di Lusevera erano quelle di Micottis, Musi e Tanamea.
La fortificazione di Micottis, dal nome della omonima località, frazione del comune di Lusevera, era una piccola fortificazione situata sulla strada Lusevera- Villanova al bivio per Taipana. Le fortificazioni di Musi e Tanamea facevano sistema nella difesa dell'alta valle del Torre e della piana di Udine. La fortificazione di Musi era situata sulle alture di Musi in corrispondenza del restringimento della valle dell'Uccea e all’inizio della valle del Torre.
La fortificazione di Tanamea era scavata nella roccia a chiudere la valle dell'Uccea, situata immediatamente dopo il passo di Tanamea verso il confine e difendeva l'accesso dall'alta valle dell'lsonzo alla valle del Torre e alla piana di Udine. Il controllo delle "opere" collocate nel territorio comunale di Lusevera era affidato al 52º Battaglione fanteria d’arresto "Alpi".[10] Dopo la fine della guerra fredda la fortificazioni, all'inizio degli anni novanta sono state dismesse.
Abitanti censiti[11]
Nel comune di Lusevera si parla un dialetto sloveno, che tradizionalmente gli abitanti usano chiamare Po našin o Po Nasen, che in italiano si traduce "a modo nostro". Il comune rientra nell'elenco del DPR 12 settembre 2007 "Approvazione della tabella dei comuni del Friuli-Venezia Giulia nei quali si applicano le misure di tutela della minoranza slovena, a norma dell'articolo 4 della legge 23 febbraio 2001, n. 38". (GU n. 276 del 27-11-2007).
L'Alta Val Torre è abitata da un'antica comunità che mantiene un'identità etnica, linguistica e culturale ancora oggi fortemente radicata nel tessuto sociale, rappresentata dal dialetto sloveno delle valli del Torre.
Istituito nel 1967.
Costituito nel 1973 per volontà di un gruppo di studiosi - tra cui Guglielmo Cerno - del Centro Ricerche Culturali di Lusevera e chiuso per lungo tempo a seguito del sisma del 1976, è stato riallestito grazie al prezioso lavoro di esperti del “Goriški Muzej” di Nova Gorica. Il Museo ha sede in quella che fu la latteria paesana.
La sede del municipio è a Vedronza (Njivica). Le altre frazioni abitate sono:
Una porzione del territorio comunale fa parte del Parco naturale delle Prealpi Giulie. Non lontano dalla frazione di Micottis è situata la località Lùscavaz. Lungo la strada statale per il passo di Tanamea, si trova il borgo Sriegnibosch.
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Questa sezione contiene «curiosità» da riorganizzare.
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La scuola materna del luogo è stata dedicata a Graham Hill, unico vincitore della Tripla Corona e scomparso nel 1975. Tale scuola fu costruita grazie ad una raccolta fondi avvenuta lo stesso anno, con una gara, cui parteciparono molti piloti di Formula 1 svoltasi all'autodromo di Varano de' Melegari ed organizzata dal settimanale Autosprint.
Il 5 gennaio 2012 si aggiudica il Palio dei Pignarulars di Tarcento, gara che si svolge nell'ambito della kermesse epifanica tarcentina. La compagine di Lusevera vinse la finale grazie ai pignarulars Isacco Cerno, Mattia Sinicco, Thomas Spaggiari e Andrea Fortunato. Per Lusevera fu il primo trionfo nel Palio dei Pignarulars.
Altri progetti
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