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Venzone (Vençon in friulano[4], Peuscheldorf in tedesco, Pušja vas in sloveno) è un comune italiano di 1 941 abitanti del Friuli-Venezia Giulia. Dal 1965 è monumento nazionale[N 1][5].

Venzone
comune
Venzone – Veduta
Venzone – Veduta
Il centro storico di Venzone, fatto erigere in epoca veneziana
Localizzazione
Stato Italia
Regione Friuli-Venezia Giulia
Provincia Udine
Amministrazione
SindacoAmedeo Pascolo (lista civica) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate46°19′49.12″N 13°08′17.7″E
Altitudine230 m s.l.m.
Superficie54,55 km²
Abitanti1 941[1] (30-9-2021)
Densità35,58 ab./km²
FrazioniCarnia, Pioverno, Portis
Comuni confinantiAmaro, Bordano, Cavazzo Carnico, Gemona del Friuli, Lusevera, Moggio Udinese, Resia, Resiutta
Altre informazioni
Lingueitaliano, friulano
Cod. postale33010
Prefisso0432
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT030131
Cod. catastaleL743
TargaUD
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona E, 2 596 GG[3]
Nome abitantivenzonesi
Patronosant'Andrea
Giorno festivo30 novembre
Cartografia
Venzone
Venzone – Mappa
Venzone – Mappa
Posizione del comune di Venzone nella ex provincia di Udine
Sito istituzionale

Geografia fisica


La cittadina sorge a 230 m s.l.m., alla confluenza di due importanti valli: quella del Tagliamento, che porta in Carnia, e il Canal del Ferro. Parte del territorio comunale è compreso nel Parco naturale delle Prealpi Giulie. La cittadina ha un legame molto profondo con le truppe alpine: questa infatti è una terra di tradizionale reclutamento alpino. Inoltre ancor oggi a Venzone, dopo lo scioglimento del 14º Reggimento nel 2005, ha sede l'8º Reggimento Alpini, nella caserma Feruglio. Venzone ha tre frazioni: Carnia, Pioverno e Portis.


Storia


Il nome di Venzone viene citato per la prima volta nel 923 come Clausas de Albiciones; in seguito Albiciones diventerà Aventinone, Avenzon, Avenzone e quindi Venzone. Il toponimo deriva certamente da av-au, flusslauf (sorgente, corso d'acqua) e il nome deriva quindi sicuramente dal torrente Venzonassa. È comunque del 1001 il primo documento ufficiale nel quale viene menzionata la città di Venzone. Si tratta di un diploma dell'imperatore Ottone III con il quale si concedeva al Patriarca d'Aquileia l'erbatico del Canal del Ferro intendendo con ciò un'ampia zona, di grande valore, coperta di erba, contrariamente alla pianura friulana che in quei tempi contava quasi esclusivamente boschi e paludi. Nel 1258 Glizoio di Mels, diventato signore del luogo, fece iniziare la costruzione delle fortificazioni: fece in modo di avere una doppia cinta muraria circondata da un profondo fossato in cui scorresse l'acqua del torrente; la pianta è di forma esagonale con lati ineguali. Le mura, alte 8 metri e larghe 1,5 erano robustamente ancorate ad un sistema di 15 torri.

Nel 1335 il feudo di Venzone venne ceduto a Giovanni Enrico di Gorizia al quale subentrò il Patriarca di Aquileia Bertrando di San Genesio, che l'anno successivo espugnò la cittadina annettendola al Patriarcato. Nel 1351 Venzone passò nuovamente come feudo al duca d'Austria Alberto II e nel 1381 divenne finalmente libera comunità avente voce nel parlamento friulano. Nel 1391 con bolla pontificia di papa Bonifacio IX venne nominata parrocchia. Nel 1420 sotto il doge Tommaso di Mocenigo passò a far parte, come tutto il Friuli (escluso il Goriziano e Pordenone con il suo circondario), della Repubblica di Venezia. In quel periodo Venzone raggiunse il suo massimo splendore e i suoi abitanti superavano il numero di 2000.

Nel contesto della guerra della lega di Cambrai, nel 1509 l'esercito di Massimiliano I d'Asburgo attacca il Friuli da due direttrici, il 5 luglio il capitano Antonio Bidernuccio da Venzone alla testa di 40 uomini tra cittadini di Venzone e militari veneziani insieme al castellano Iacopo Sagredo riuscirono a respingere l'assalto delle truppe di Enrico IV di Brunswick-Lüneburg.

Nel 1797 Venzone venne occupata dalle truppe francesi ma, in seguito al Trattato di Campoformio, subentrarono gli austriaci. Nel 1866, in seguito alla terza guerra di indipendenza e al successivo voto plebiscitario, la cittadina fu unita all'Italia. Nel 1965 il Ministero della pubblica istruzione ha proclamato la cittadina monumento nazionale riconoscendone così l'importanza storico-artistica. Anche a causa dell'età avanzata della maggior parte degli edifici, che non avevano subito danni nel corso dei due conflitti mondiali, venne quasi completamente rasa al suolo dal sisma che nel 1976 ha sconvolto il Friuli, ma grazie agli aiuti giunti da tutto il mondo e alla tenacia dei suoi abitanti il paese è risorto ed è oggi un modello della ricostruzione avvenuta in Friuli a seguito del terremoto.

Lo stesso argomento in dettaglio: Terremoto del Friuli del 1976.

È iscritto al club privato borghi più belli d'Italia, e nel 2017 è stato eletto "Borgo dei borghi 2017" durante la trasmissione di Rai 3 Alle falde del Kilimangiaro.[6]


Simboli


Lo stemma e il gonfalone sono stati riconosciuti con decreto del capo del governo del 21 luglio 1941.[7]

«Di rosso, al ponte arcuato di tre archi d'argento, fondato sulla riviera d'azzurro, merlato di nove pezzi alla ghibellina, murato di nero, cimato da una croce latina d'oro, sostenuta dal merlo centrale più grosso e accompagnata da un cane rivolto e al naturale, seduto sul primo merlo a destra della croce. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di rosso.[7]


Onorificenze


Medaglia d'oro al Merito Civile
«In occasione di un disastroso terremoto, con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, morale ed economico. Splendido esempio di valore civico e d'alto senso del dovere, meritevole dell'ammirazione e della riconoscenza della Nazione tutta.»

Monumenti e luoghi d'interesse



Monumenti civili


Palazzo del municipio
Palazzo del municipio

Monumenti religiosi


Duomo di Venzone, dedicato a Sant'Andrea Apostolo
Duomo di Venzone, dedicato a Sant'Andrea Apostolo

Aree naturali


I boschi e le montagne attorno Venzone sono ricche di fauna selvatica, sono infatti presenti ben 3 linci e 2 orsi, oltre che a ungulati vari, tra cui 70 stambecchi, 1000 caprioli e 50 camosci.

L'area protetta (10000 ha) attorno a Venzone (parte del Parco naturale delle Prealpi Giulie), è una delle pochissime zone d'Italia in cui convivono i grandi carnivori (ad eccezione del lupo tuttora assente) un tempo diffusi su tutte le Alpi.

Nella frazione Borgo San Giacomo si trova il Laghetto Pelas.


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[8]


Lingue e dialetti


A Venzone, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza la lingua friulana. Ai sensi della Deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007[9].
La lingua friulana che si parla a Venzone rientra fra le varianti appartenenti al friulano centro-orientale[10].


Cultura



Eventi



Cinema


A Venzone e dintorni sono state girate molte scene dei film Addio alle armi di John Huston e Charles Vidor (1957) e La grande guerra di Mario Monicelli (1959). Nel 2018, la piazza dove sorge il municipio, e dintorni, è stata parte del set della trasferta friulana della serie tv Il commissario Montalbano.


Amministrazione



Galleria d'immagini



Note


Annotazioni
  1. D.m. 7 maggio 1965, nella Gazzetta Ufficiale n. 227 del 9 settembre 1965.
Fonti
  1. Dato Istat - Popolazione residente al 28 febbraio 2021 (dato provvisorio).
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. toponomastica ufficiale (DPReg 016/2014), su arlef.it.
  5. Venzone, su Turismo FVG. URL consultato il 2 novembre 2022.
  6. Borghi d'Italia, il più bello è Venzone: vince il Friuli Venezia Giulia, su la Repubblica, 17 aprile 2017. URL consultato il 2 novembre 2022.
  7. Venzone, decreto 1941-07-21 DCG, riconoscimento di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 29 ottobre 2022.
  8. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  9. Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana., su arlef.it.
  10. Lingua e cultura, su arlef.it.

Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 167854892 · LCCN (EN) n80084372 · BNF (FR) cb15511629j (data) · J9U (EN, HE) 987007552500005171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n80084372
Portale Friuli-Venezia Giulia
Portale Udine

На других языках


[de] Venzone

Venzone (furlanisch Vençon, slowenisch Pušja vas, deutsch Peuscheldorf beziehungsweise Peuschelsdorf) ist eine italienische Gemeinde mit 1998 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Region Friaul-Julisch Venetien am Eingang in das Canale del Ferro (Eisental), der Fortsetzung des Kanaltals.

[en] Venzone

Venzone (Friulian: Vençon, Slovene: Pušja vas) is a comune (municipality) in the Province of Udine in the Italian region of Friuli-Venezia Giulia.

[es] Venzone

Venzone (en esloveno: Pušja vas) es una comune (municipalidad) en la Provincia de Údine en la región italiana de Friul-Venecia Julia, ubicada a unos 90 km al noroeste de Trieste y a unos 30 km al norte de Údine.

[fr] Venzone

Venzone (Vençon en frioulan) est une commune italienne de la province d'Udine dans la région autonome du Frioul-Vénétie Julienne en Italie.
- [it] Venzone

[ru] Венцоне

Венцоне (итал. Venzone) — город в итальянском регионе Фриули-Венеция-Джулия провинции Удине.



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