Musi (Mužac in Po Nasen, Musi o più raramente Muzi in friulano) è una frazione del comune di Lusevera che si trova nella provincia di Udine, in Friuli Venezia Giulia.
Musi frazione | |
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Localizzazione | |
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Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 46°18′46.48″N 13°16′21.72″E |
Altitudine | 627 m s.l.m. |
Abitanti | 11[1] |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
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Musi si trova a circa 627 m s.l.m., dista 4,26 km da Lusevera e si trova nel Parco Naturale delle Prealpi Giulie. È cinto completamente dai Monti Musi, ed è proprio qui che ha sorgente il torrente Torre. Musi è una delle zone più piovose d'Italia (e d'Europa) con una media di oltre 3500 mm di precipitazioni annue.
Musi non è particolarmente antica: i primi insediamenti vengono menzionati nel basso medioevo (1489, Archivio della Pieve di Tarcento).[2] Tradizionalmente divisa in contrade, dopo un lungo periodo di isolamente ha conosciuto contatti frequenti col resto delle Valli del Torre solamente fra il 1920 e il 1930 con la costruzione del tratto ferroviario Zaga - Uccea - Musi, poi smantellato a favore della costruzione della strada asfaltata con conseguente estensione delle tratte di trasporti come la corriera.[3] Tuttavia il vecchio paese è stato completamente raso al suolo dal terremoto del 1976, quindi le case sono tutte di recente costruzione. Musi è divisa in due principali borgate: Simaz e Tanataviele. Simaz conta due abitanti ufficiali, mentre Tanataviele nove. In particolare, quando si parla della suddivisione di questa località è importante specificare che la suddivisione attuale della frazione in due borghi, chiamati uno Tanataviele uno Simaz, fosse un tempo diversa: la zona infatti conosciuta oggi come Tanataviele era chiamata Musi, mentre Simaz era considerata un altro borgo insieme a Chisalizza, oggi semplice località boschiva.
La parola Musi è l'italianizzazione del nome Mužac, derivante probabilmente da un cognome locale.
A Tanataviele sorge la chiesa di San Giovanni, costruita dopo il terremoto del 1976, insieme a un cimitero e un monumento ai caduti costruito durante il ventennio fascista. Un tempo era presente un'importante latteria, oggi in disuso. Musi inoltre offre due palestre di roccia e numerosi sentieri, fra cui il tratto Simaz - Pian dei Ciclamini, immerso nel Parco Naturale delle Prealpi Giulie.
A Musi oltre l'italiano si parla il friulano centro-orientale, una variante della lingua friulana, e il Po-Nasen, un dialetto tipico sloveno.
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