Corniglio (Cornì in dialetto parmigiano[6][7]) è un comune italiano di 1 741 abitanti della provincia di Parma in Emilia-Romagna. Fa parte del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano.
Corniglio comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Giuseppe Delsante (lista civica Corniglio in comune) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019) | ||
Territorio | |||
Coordinate | 44°29′N 10°05′E | ||
Altitudine | 690 m s.l.m. | ||
Superficie | 165,7 km² | ||
Abitanti | 1 741[1] (30-6-2022) | ||
Densità | 10,51 ab./km² | ||
Frazioni | Agna, Agrimonte, Ballone, Beduzzo, Bellasola, Bosco, La Rola, Ca' Pussini, Lumiera, Braia, Costa Venturina, Canetolo, Cirone, Curatico, Graiana, Grammatica, Lago, Ghiare, Marra, Miano, Mossale, Montebello, Mulino Vecchio Petrignacola, Polita, Pugnetolo, Roccaferrara, Sauna, Sesta Inferiore, Sesta Superiore, Signatico, Sivizzo, Staiola, Tre Rii, Ponte Romano Vestana, Vestola, Villula[2][3] | ||
Comuni confinanti | Bagnone (MS), Berceto, Calestano, Filattiera (MS), Langhirano, Monchio delle Corti, Palanzano, Pontremoli (MS), Tizzano Val Parma | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 43021 | ||
Prefisso | 0521 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 034012 | ||
Cod. catastale | D026 | ||
Targa | PR | ||
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[4] | ||
Cl. climatica | zona F, 3 429 GG[5] | ||
Nome abitanti | cornigliesi | ||
Patrono | San Lucio e Sant'Amanzio | ||
Giorno festivo | 6 giugno | ||
Cartografia | |||
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Sito istituzionale | |||
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Il Comune di Corniglio fa parte dell'Unione Montana Appennino Parma Est, formata dai comuni di Monchio Delle Corti, Tizzano Val Parma, Palanzano, Neviano degli Arduini, Langhirano e Lesignano de Bagni
Ubicato alla fine dell'Emilia e confinante con la Regione Toscana, Corniglio si posiziona strategicamente sia verso il mare (85 km per le Cinque Terre) che verso gli impianti sciistici di Schia (25 km) e Prato Spilla (30 km).
A circa 15 km da Corniglio, nel cuore del Parco nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano, si può raggiungere il Rifugio Lagdei dal quale, tramite seggiovia, si può arrivare ad uno dei più suggestivi laghi del parco, il Lago Santo.
A valle del paese si può incontrare il cosiddetto Ponte Romano, a tre campate, un manufatto interessante, sicuramente molto antico.
A sudest del paese è possibile notare la grande frana, della "La Lama", avente un'estensione di ben 200.09 ettari. Tale frana ha avuto almeno quattro riattivazioni ufficialmente documentate: la prima nel 1612, la seconda nel 1740, la terza nel 1902 (descritta dettagliatamente da Roberto Almagià) e l'ultima nel 1996. Un'altra riattivazione risale al XVI secolo, della quale però non esistono documenti ufficiali ma solamente una testimonianza anonima. [8].
È il quarto comune della provincia di Parma per estensione, davanti a Borgo Val di Taro (151,49 km²) e dietro a Bedonia (169,56 km²).
Il territorio del Comune presenta numerose e suggestive cime appenniniche, ad esempio il Monte Tavola, il Monte Orsaro, il Monte Fosco, il Monte Marmagna, il Monte Aquila, il Monte Aquilotto, il Monte Brusa, il Monte Paitino, il Monte Braiola.
Presenti anche numerosi laghi, quali: il Lago Santo, il Lago Pradaccio (all’interno della Riserva naturale “Guadine-Pradaccio”), il Lago Gemio inferiore, il Lago Gemio superiore, il Lago Scuro e il Lago Bicchiere.
Dall’appennino cornigliese nascono poi i quattro rami principali del Torrente Parma. Il torrente nasce dal Lago Santo (Parma di Lago Santo, 4º ramo principale) e dai laghi Gemio e Scuro (Parma dei Lagoni, 1º ramo principale), che si uniscono a monte dell'abitato di Bosco di Corniglio. Nella Parma dei Lagoni confluiscono la Parma di Badignana (2° ramo principale) ed il torrente Parma di Francia o Parma delle Guadine, che rappresenta il 3º ramo principale. Più verso valle, ad altezza di Corniglio, riceve le acque del Torrente Bratica, che nasce dalle pendici del Monte Navert.
Corniglio è posto su un promontorio che domina le valli dei torrenti Bratica e Parma; si è sviluppato in origine grazie alla sua posizione, un tempo strategica, intorno alla rocca che si erge al centro del monte su cui si estende il paese. Stando alla leggenda, sembra che il paese sia stato fatto edificare dal generale romano Tito Cornelio Balbo nel 71 a.C. per affermare il dominio romano sull'Appennino Tosco-Emiliano, luogo in cui, fino a un secolo prima, abitavano i liguri. Stando a tale leggenda, fece edificare ben tre villaggi fortificati: Titianus, Cornelius, Balbonis, che, in seguito alle trasformazioni fonetiche della lingua, si sarebbero modificati negli odierni Tizzano, Corniglio e Ballone. La località è citata ufficialmente per la prima volta nell'894: "curtem de Cornialum in finibus Tusciae"[9].
La sua conformazione denuncia effettivamente un'origine medievale e diversi portali oggi visibili potrebbero risalire al Cinquecento [senza fonte], con architravi scolpiti, forse di reimpiego però, magari dallo stesso castello. La via principale è inoltre in linea con un accesso al fortilizio. Questo si erge a fianco di uno slargo con fontana, centro della vita del paese, e appare solo in minima parte conservato nelle forme d'origine. Sicuramente un tempo era completamente cinto da mura e tuttora la base di quelle conservate appare comunque possente. Resta anche un baluardo circolare, all'angolo del perimetro murario settentrionale, di origine verosimilmente cinquecentesca. La spianata sommitale è ora occupata da edifici recenti che ospitano gli uffici comunali e da un oratorio dedicato ai santi Lucio ed Amanzio in forma di tempio classico, risalente all'Ottocento. Ogni costruzione medievale in elevazione è scomparsa.
L'area dell'alta Val Parma divenne sede delle guerre tra Bizantini e Longobardi che combatterono una vera e propria guerra di alta quota tra la Cisa ed il Lagastrello utilizzando la strada del Lago Santo come collegamento tra la linea principale del limes bizantino e Corniglio, che sarebbe stato, secondo Ubaldo Formentini nel suo “Scavi e ricerche sul limes bizantino nell'Appennino lunense-parmense”, un avamposto entro le linee longobarde, collegato a Filattiera mediante una strada fortificata.
La prima menzione ufficiale del castello risale al 6 di febbraio del 1240, quando Guglielmo de Egidiis sentenzia contro il vescovo di Parma, Martino, ed il potente casato dei Platoni[10] di Val di Taro; sono nominate in essa certe terre di Val di Parma ed una casa situata "in Castro Cornilii" ed una salda posta "juxta foveam castri Cornilii"[11].
Si presume che Corniglio fosse antico feudo (dopo il mille). La zona fu oggetto di contesa tra le città comunali di Parma e Piacenza, ma tornò nel 1221 a Parma. Se non già prima eretto, il castello lo avrebbe potuto essere stato in queste occasioni. Parte dei possessi vescovili, a metà del Trecento passò dal vescovo Ugolino Rossi a suo fratello Rolando a compensazione di un ingente debito con lui contratto. A fine Quattrocento, dopo la caduta dei conti Rossi che si opponevano - con Pietro Maria - a Ludovico il Moro, anche questo castello passò di mano, per tornare ai Rossi ai primi del Cinquecento (qui morì infatti Filippo Maria de' Rossi, nel 1529).
Il Castello di Corniglio è rappresentato nella Camera d'Oro del Castello di Torrechiara, anch'esso di proprietà dei Rossi.
Dopo la costituzione del ducato farnesiano di Parma sotto il controllo della famiglia Farnese, nel 1545, e nel 1619 Ranuccio Farnese fece emanare una sentenza che gli permettesse di tenersi “il castello di Corniglio in tutta coscienza”, facendo così passare il castello tra i beni ducali. Nel 1820 in questo, per concessione di Maria Luigia d’Austria, vennero insediate la podesteria, la pretura, la casermetta dei dragoni e la prigione. Dal 1860 è sede del palazzo comunale.
Corniglio è anche rappresentato nella Galleria delle carte geografiche, più precisamente in quella chiamata "Placentiae et Parmae Ducatus", con il nome di Cornelio.
Annesso al Regno di Sardegna nel 1860, fece parte del collegio elettorale di Corniglio, dove furono eletti Niccolò Tommaseo e Giuseppe Garibaldi. Con la nascita del Regno d'Italia il collegio fu soppresso e unito a quello di Langhirano.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Corniglio fu sede del Comando Unico Operativo partigiano della provincia di Parma (CUO) tra l'agosto e l'ottobre 1944. Tra questi la battaglia del Lago Santo, conflitto dai risvolti epici svoltosi nel rifugio che sorge sulle rive del lago. Il 19 marzo 1944 una squadra di nove partigiani del distaccamento “G. Picelli”, stanziata nei pressi del lago, fu attaccata da un gruppo di fascisti e nazisti. I partigiani, barricati all'interno del rifugio, resistettero all’attacco nemico per diverse ore, provocando morti e feriti tra i nemici e costringendoli a ripiegare.
Nel settembre del 1944 il CUO fu trasferito a Bosco di Corniglio, con l’intento di rafforzare la presenza partigiana nel versante est Cisa. La mattina del 17 ottobre 1944 una colonna nemica, guidata da una spia (Mario lo Slavo), giunse a Bosco. Con una azione rapida eliminò il CUO, barricato negli edifici dell’albergo Ghirardini, dove aveva sede. Sei partigiani caddero durante l’attacco, ovvero il Comandante unico Pablo, colpito da una raffica mentre saltava da una finestra del primo piano dell'albergo per salvarsi, il Comandante militare di piazza di Parma Renzi, Giuseppe Picedi Benettini "Penola", ufficiale di collegamento, e i partigiani Enzo Gandolfi, Domenico Gervasi e Settimio Manenti. Mentre l'albergo veniva dato alle fiamme, gli altri riuscirono a mettersi in salvo. Si trattò di un colpo durissimo per il movimento resistenziale, che reagì prontamente eleggendo un nuovo CUO sei giorni dopo, con comandante unico Giacomo Ferrari[12].
Il paese di Corniglio è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione in quanto insignito della Medaglia d'Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.
il 27 gennaio del 1996 la parte produttiva del paese che vantava di diversi salumifici, il centro sportivo, il nuovo cimitero e il quartiere/frazione di Linari è stato investito da una frana, detta “La Lama”, classificata in quel momento come la più profonda d'Europa. La strada per diverse frazioni, come Bosco e Ca' Pussini, fu interrotta per anni. Fu abbattuta una pineta centenaria e furono demoliti 5 salumifici, una settantina di abitazioni e diverse attività commerciali con inestimabile danno economico per la vita del paese e del comune.
Il 27 gennaio 2012 all'interno del territorio comunale di Corniglio è avvenuto un sisma di magnitudo 5.4, che ha provocato danni in molti edifici storici della zona, e facendosi sentire in molte aree d'Italia.
Nella primavera 2013 il territorio è stato investito da una eccezionale ondata di pioggia che è scaturita in forti movimenti gravitativi del terreno. In particolare, la frazione di Sauna, ha avuto gravi problemi: tre case e una stalla con 120 capi hanno ricevuto ordinanza di demolizione così come tre strutture adibite a ricovero attrezzi. Permangono ancora ordinanze di evacuazione su altri due fabbricati. Lo stato e il dipartimento di Protezione Civile ha disposto lo stato di emergenza per i territorio d'Appennino colpiti, anche a seguito delle numerose criticità del territorio Cornigliese.
La descrizione araldica dello stemma è la seguente:[13]
«Di azzurro, ai due ceri di rosso, infiammati al naturale, sostenuti da tondini di argento, sormontati da tre corone comitali, d'oro, con le perle al naturale, intrecciate, le corone laterali parzialmente celate da quella centrale, più grande. Ornamenti esteriori da Comune.» |
La descrizione araldica del gonfalone è la seguente:
«Drappo partito di rosso e di bianco, riccamente ornato di ricami di argento e caricato dello stemma comunale con l'iscrizione centrale in argento, recante la denominazione del Comune.» |
Corniglio è tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione, insignita della medaglia d'argento al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale[14]:
![]() | Medaglia d'argento al valor militare |
«Comune di zona montana, fu teatro di scontri sanguinosi tra le bande partigiane e preponderanti forze nemiche, subendo devastazioni, distruzioni e saccheggi ad opera delle orde nazifasciste. Per venti mesi la popolazione, affrontando disagi e pericoli, ebbe la forza di sopportare i lutti e gli orrori derivanti dalle numerose rappresaglie cui fu soggetta e di sostenere validamente la guerra di Liberazione con l'apporto di suoi numerosi cittadini nelle formazioni partigiane. Con spartana fierezza accettava il sacrificio di sangue dei propri figli, immolatisi per gli ideali di libertà e democrazia. Corniglio, 8 settembre 1943 - 25 aprile 1945» — Roma, 9 maggio 1994 |
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa dell'Assunzione di Maria Vergine (Corniglio). |
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Nicolò (Corniglio). |
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di Santa Maria Maddalena (Corniglio). |
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Oratorio dell'Immacolata Concezione (Corniglio). |
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Castello di Corniglio. |
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Castello di Bosco di Corniglio. |
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Castello di Beduzzo. |
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Castello di Roccaferrara. |
Il centro storico di Corniglio si sviluppa principalmente sulla piazza antistante al Castello e lungo la medioevale Via Roma. Qui è facile notare la classica disposizione medioevale delle abitazioni, che si affacciano su entrambi i lati di una via ripida e stretta. Su questi palazzi è inoltre possibile notare numerosi portali in arenaria e stemmi delle famiglie locali.
Bassorilievo del XIII secolo
Abitanti censiti[19]
Situata all’interno dell’ex Colonia Montana di Corniglio, accoglie circa una cinquantina di opere realizzate da Elena Samperi, nata a Genova nel 1951 da madre originaria di Mossale. Le opere rappresentano la favola illustrata, il ruolo della donna nella società, la foresta amazzonica e la sua distruzione.
Spongata
La spongata è un tipico dolce natalizio tipico di Corniglio, molto diffuso anche in Emilia. La ricetta varia di famiglia in famiglia, ma prevede comunque ingredienti comuni. È una torta con impasto simile alla pasta brisée, con ripieno di miele, pangrattato, burro, vino bianco, noci, pinoli, uvetta e spezie. La parte superiore della spongata viene bucherellata fittamente per facilitarne la cottura in forno e infine modellata con uno stampo di legno. La spongata di Corniglio ha ottenuto dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali il riconoscimento di prodotto tipico locale.
Legata a tale prodotto, l’8 dicembre di ogni anno si tiene a Corniglio la “Festa della Spongata”, con numerose bancarelle che vendono il dolce tipico assieme ad altri prodotti artigianali.
L'agricoltura si basa sulla produzione di foraggio per il settore zootecnico che comprende allevamenti di bovini, suini e ovini (è originaria del luogo la pecora cornigliese). Le industrie presenti sono orientate prevalentemente nel settore alimentare (latte, Parmigiano-Reggiano e prosciutto) e edile. Il settore terziario copre il fabbisogno della popolazione locale. Sul territorio sono presenti numerose strutture ricettive sia per la ristorazione che per il soggiorno.
Il territorio è meta di numerosi turisti estivi, offrendo un vasto panorama di sentieri sul crinale dell’Appennino Tosco-Emiliano, caratterizzato dalla presenza di numerosi laghi naturali.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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19 giugno 1985 | 1º giugno 1990 | Giuliano Zucchellini | Democrazia Cristiana | Sindaco | [20] |
11 giugno 1990 | 24 aprile 1995 | Dalmazio Guidi | Partito Socialista Democratico Italiano | Sindaco | [20] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Ulisse Ferrari | centro-sinistra | Sindaco | [20] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Ulisse Ferrari | centro-sinistra | Sindaco | [20] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Giovanni Pellegri | lista civica | Sindaco | [20] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Massimo De Matteis | lista civica | Sindaco | [20] |
26 maggio 2014 | 27 maggio 2019 | Giuseppe Delsante | lista civica: "Corniglio in comune" | Sindaco | [20] |
27 maggio 2019 | in carica | Giuseppe Delsante | lista civica: "Corniglio in comune" | Sindaco | [20] |
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