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Campodolcino (Candulscin in dialetto chiavennasco[4]) è un comune italiano di 922 abitanti della provincia di Sondrio in Lombardia, situato in Val San Giacomo, lungo la strada che conduce da Chiavenna al Passo dello Spluga. Il nome Campodolcino è utilizzato a livello comunale come unione degli aggregati di Portarezza, Prestone, Pietra, Acero, Tini e Corti, tutti dislocati sul fondo della Valle e ora formanti un continuo urbano ai bordi della Strada statale 36 del Lago di Como e dello Spluga.

Campodolcino
comune
Campodolcino – Veduta
Campodolcino – Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Lombardia
Provincia Sondrio
Amministrazione
SindacoEnrica Guanella (lista civica Campodolcino guarda avanti) dall'11-6-2017
Data di istituzione12 febbraio 1816
Territorio
Coordinate46°24′18.36″N 9°21′10.8″E
Altitudine1 071 m s.l.m.
Superficie48,49 km²
Abitanti922[1] (31-5-2022)
Densità19,01 ab./km²
FrazioniAcero, Corti, Fraciscio, Gualdera, Motta, Pietra, Portarezza, Prestone, Starleggia, Tini.
Comuni confinantiMadesimo, Mesocco (CH-GR), Piuro, San Giacomo Filippo
Altre informazioni
Cod. postale23021
Prefisso0343
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT014012
Cod. catastaleB530
TargaSO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 590 GG[3]
Nome abitanticampodolcinesi
Patronosan Giovanni Battista e san Primo
Giorno festivo24 giugno
Cartografia
Campodolcino
Campodolcino – Mappa
Campodolcino – Mappa
Posizione del comune di Campodolcino nella provincia di Sondrio
Sito istituzionale

Geografia fisica



Territorio


Campodolcino si estende lungo la valle glaciale del torrente Liro, comprendendo da Sud a Nord i vecchi nuclei abitati e, sui fianchi della valle, le frazioni di Starleggia (a Ovest), Fraciscio e Motta (a Est). Da Est a Ovest il territorio comunale si estende dalle Alpi Lepontine alle Alpi Retiche, venendo attraversato dalla direttrice tra Alpi Occidentali e Alpi Orientali, secondo la convenzione del SOIUSA. Oltre al Liro, principale corso d'acqua, scorre il torrente Rabbiosa, proveniente dalla valle omonima.


Clima


Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Campodolcino.

La conformazione della valle, stretta e profonda, con ore limitate di insolazione, rende il clima estivo fresco e quello invernale più rigido di località a pari altezza.


Frazioni


Il paese di Campodolcino consiste nel raggruppamento delle seguenti contrade, ordinate da sud verso nord, situate lungo il fondovalle della Valle Spluga:

Al di fuori del fondovalle vi sono invece le seguenti località:


Storia


Da Coira passava la via Spluga, strada consolare che collegava Milano con Bregenz passando dal passo dello Spluga. Il nome della moderna Campodolcino compare nel 1186, probabilmente per rimarcare il pianoro in cui è situato l'abitato odierno, in contrasto con l'andamento aspro della strada verso Spluga. In realtà l'area era già abitata in epoca preistorica (10.000 a.C.), come testimoniano i ritrovamenti di Pian dei Cavalli con tracce di un accampamento paleo-mesolitico.

Dopo la conquista della Rezia da parte dei Romani (15 a.C.), la zona acquisì importanza: venne costruita una strada da Clavenna (Chiavenna) a Curia Rhetorum (Coira) attraverso il passo dello Spluga. Nella Tavola Peutingeriana si nota il paese di Tarvessedo, comunemente identificato con Campodolcino; purtroppo non sono rimaste testimonianze dell'epoca, ed anche il ponte "romano" è di epoca successiva.

Politicamente Campodolcino seguì le vicende della Valchiavenna e del suo capoluogo, passando prima all'Impero Carolingio e venendo poi disputato dai Vescovi di Como e di Coira: nonostante questi conflitti rimasero saldi i legami commerciali e culturali tra i territori a cavallo delle Alpi. Fu probabilmente nel 1205 che il comune di Valle (comprendente San Giacomo Filippo, Campodolcino e Madesimo) venne riconosciuto come autonomo rispetto a Chiavenna.

Il patto della "Via Mala" del 1473 con la ristrutturazione dell'itinerario consentì allo Spluga di conquistare la supremazia dei valichi del Reno Posteriore (Spluga e il contiguo San Bernardino) su tutti quelli retici. Fu grazie a queste opere che i traffici si svilupparono considerevolmente, non venendo scalfiti dal passaggio dagli Sforza ai Grigioni. Grazie al dominio elvetico i privilegi accordati già sotto il dominio di Milano vennero accresciuti, con conseguente prosperità locale: nel 1797 il Trattato di Campoformio obbligò l'intera Valchiavenna ad unirsi alla Repubblica Cisalpina, staccandosi così dalla Confederazione.

Dopo le turbolente vicende napoleoniche e la Restaurazione, la Valle passo sottò il dominio di Vienna: l'ing. Carlo Donegani, su incarico dell'amministrazione austriaca, progettò la strada carrozzabile tuttora in esercizio, con la costruzione ultimata già nel 1821 e rivista nel 1834; come lascito degli Asburgo va pure menzionata l'istituzione dell'organizzazione scolastica su modello austriaco, che portò ad un'elevata (per l'epoca) alfabetizzazione della popolazione. In conseguenza della Seconda Guerra d'Indipendenza, la zona venne annessa dal Regno di Sardegna: la costruzione della Galleria ferroviaria del San Gottardo nel 1882 fece crollare il traffico commerciale e con esso gli introiti della popolazione, che fu costretta ad emigrare in massa. Le maggiori direttrici di migrazione seguirono la Svizzera, l'Argentina, gli Stati Uniti e l'Australia.

Nel corso dell'Ottocento si sviluppano le prime attività turistiche (legate soprattutto al turismo climatico), con lo storico Albergo Croce d'Oro e il Grand Hotel Posta, che forniva anche trattamenti idroterapici. Con gli spostamenti, i campodolcinesi esportarono i prodotti tipici del proprio territorio: emblematico il caso della grappa, di cui la zona era tradizionalmente produttrice; ad oggi si contano almeno 5 dinastie di grapat nel Nord Italia originarie di Campodolcino (Francoli, Scaramellini, Levi, Della Morte e Vener). Gli stessi Scaramellini acquisirono fama con la produzione dolciaria.

Dagli anni '20 a '60 del XX secolo vi fu un discreto ripopolamento della Valle grazie alla realizzazione di impianti idroelettrici. Da Campodolcino, tra l'altro, partiva la funivia utilizzata dai lavoratori addetti alla costruzione della diga della Valle di Lei, poi dismessa con la fine dei lavori.

Un dépliant di Campodolcino di metà anni '60, epoca in cui iniziò a svilupparsi il turismo di massa. Si noti la presenza dei due storici alberghi ottocenteschi Posta e Croce d'Oro, oggi chiusi.
Un dépliant di Campodolcino di metà anni '60, epoca in cui iniziò a svilupparsi il turismo di massa. Si noti la presenza dei due storici alberghi ottocenteschi Posta e Croce d'Oro, oggi chiusi.

A partire dagli anni '50 e '60 vi fu l'esplosione del turismo di massa, con lo sviluppo degli sport invernali: la costruzione degli impianti nei territori comunali di Madesimo, Campodolcino e Piuro portò alla costituzione dell'odierna Skiarea Valchiavenna.

Lo sviluppo del turismo ha portato, a partire dagli anni '80 e '90, alla costruzione di nuovi alberghi e seconde case (foto: metà anni '90)
Lo sviluppo del turismo ha portato, a partire dagli anni '80 e '90, alla costruzione di nuovi alberghi e seconde case (foto: metà anni '90)

Tra gli anni '80 e '90 sparirono la maggior parte degli storici alberghi (Posta, Croce d'Oro, Pizzo Stella), sostituiti però da nuove strutture più adatte al turismo moderno. Nel 1992 venne inaugurato il trenino Sky Express per il collegamento con Motta, che andò a sostituire la storica e antiquata funicolare Campodolcino-Motta.


Stemma


Il comune adotta quale stemma uno scudo fasciato di quattro pezzi (dall'alto nero, verde, rosso, giallo - colori mutuati dall'antica bandiera della valle Spluga) recante al centro un ulteriore scudetto raffigurante una raffigurazione realistica del ponte "romano" di Acero, sul torrente Rabbiosa, e del paesaggio circostante.


Amministrazione


Campodolcino fa parte della Comunità montana della Valchiavenna.


Promozione e accoglienza turistica


Campodolcino ha un'ottima ricettività, non solo con abbondante presenza sul territorio di alberghi, bed & breakfast e case-vacanze, ma anche di un campeggio e del Rifugio Chiavenna. Nel periodo estivo la zona si presta a escursioni, mentre durante l'inverno è preponderante la pratica degli sport invernali nel comprensorio SkiArea Valchiavenna: la funicolare Sky Express, in tunnel da Campodolcino a Motta, consente di accedere agli impianti sciistici.

Da menzionare anche la pratica dello sci alpinismo, dello sci di fondo e delle escursioni con ciaspole.

Ad anni alterni, Campodolcino ospita i discendenti delle famiglie della zona emigrate negli Stati Uniti nel secolo scorso.


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture civili



Palazz

Edificio che nel XVI secolo ospitava una locanda, il Palazz è il frutto di una ristrutturazione voluta dal 1777 in poi dall'abate Antonio Foppoli, esponente dell'Accademia dell'Arcadia. I lavori comportarono la realizzazione, nel palazzo, di una cappella dedicata a Sant'Antonio da Padova. Per lascito testamentario del Foppoli, il Palazz venne ereditato dalle comunità di Acero e Corti.[5]

Già sede del municipio, il Palazz ospita oggi il Museo della Via Spluga e della Val San Giacomo[5].

Il ponte romano in un'Ottocentesca stampa svizzera
Il ponte romano in un'Ottocentesca stampa svizzera

Ponte romano

In adiacenza alla chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista si trova il ponte romano sul torrente Rabbiosa. Costruito nel 1692[6] su un precedente manufatto anteriore, era uno snodo essenziale nel tracciato che, già in epoca romana, portava da Chiavenna a Coira.


Architetture civili di Fraciscio


Altre architetture civili


Architetture religiose



Chiesa di San Giovanni Battista

La chiesa di San Giovanni in una stampa svizzera del 1838
La chiesa di San Giovanni in una stampa svizzera del 1838

Dal 1742, la chiesa dedicata a san Giovanni Battista è la parrocchiale di Campodolcino.[11]

Costruita nel 1400 circa - la chiesa è attestata nel 1490[11] - fu conscrata nel 1528 per mano del vescovo lodigiano Francesco Ladino.[11]

Nel 1844 venne ampliata, tramite l'aggiunta delle navate laterali.[11]

Restaurata nel 1966,[11] da alcuni anni ospita all'esterno una statua realizzata dallo scultore Vismara in onore di san Luigi Guanella,[11] al quale è dedicata anche una cappella recentemente inaugurata, a lato della chiesa.

All'interno della parrocchiale trova posto una cappella dedicata alla Madonna[7] del Rosario, dotata di altare in marmo realizzato da Antonio Silva in stile barocco (XVIII secolo). Al centro dell'altare, la statua lignea della Madonna è un'opera primonovecentesca proveniente da Ortisei.[11]

La chiesa conserva inoltre una Quattrocentesca Madonna col Bambino, dipinto su tavola di scuola lombarda che, in passato, faceva probabilmente parte di un polittico.[11]


Santuario di Nostra Signora d'Europa

In frazione Motta si trova la statua di Nostra Signora d'Europa,[7] scolpita dallo scultore Egidio Casagrande, è una scultura alta 13 metri e mezzo, placcata in oro, fu eretta il 15 ottobre 1957 e inaugurata dall'allora cardinale Montini, futuro papa Paolo VI. Originariamente pensata per essere posizionata sul Pizzo Stella, fu poi installata a Motta per ragioni tecniche.


Cappella del Palazz

Il Palazz ospita la cappella di Sant'Antonio da Padova e della Madonna del Buon Consiglio,[7] costruita nel 1786 nella porzione orientale dell'edificio per volere dell'abate Antonio Foppoli, il quale commissionò poi al fiorentino Antonio Guidetti la realizzazione delle decorazioni pittoriche.[12]

Internamente, la cappella si presenta come un'aula con copertura in legno decorato. Un arco introduce all'area presbiteriale, dove un altare in marmo è sormontato da una nicchia contenente una Settecentesca statua in legno raffigurante il santo padovano. In gesso è invece la statua che, in una nicchia laterale, raffigura Nostra Signora di Lourdes dono di alcuni fedeli locali che, nel 1896, fecero benedire la scultura da don Luigi Guanella.[12]


Chiesa di San Rocco

Dal 1945[13]la Chiesa di San Rocco[7][8] è la parrocchiale di Fraciscio[14] Costruita nel 1474 e ampliata nel 1628 e nel 1732, si tratta di un edificio a singola navata con cappelle laterali.[14] Nell'area presbiteriale trova posto una Seicentesca statua raffigurante la Madonna del Carmelo[14].


Altre architetture religiose


Santelle

Lago Azzurro, tra Motta e gli alpeggi di Madesimo
Lago Azzurro, tra Motta e gli alpeggi di Madesimo

Aree naturali e archeologiche



Altro



Statue guanelliane


Sport



Corsa in montagna


Campodolcino e Madesimo hanno ospitato i Campionati del mondo di corsa in montagna nel 2009.[17]

Nel territorio di Campodolcino e dei comuni limitrofi si svolge annualmente, dal 2015, la PizzoStella SkyRace[18].


Sci di fondo


Nel comune di Campodolcino sono presenti due tracciati per lo sci di fondo, uno in paese ed uno in località Motta[19].


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[20]


Cultura



Musei



Amministrazione[22]


Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1995 1999 Giuseppe Mario Guanella Lista civica Sindaco
1999 2004 Paolo Raineri Lista civica Sindaco
2004 2009 Emilio Guanella Lista civica Sindaco
2009 2012 Daniela Fanetti Lista civica Sindaco
2012 2017 Giuseppe Guanella Lista civica Sindaco
2017 in carica Enrica Guanella Lista civica Sindaco



Galleria d'immagini



Note



Esplicative


  1. già arcivescovo di Cosenza

Bibliografiche


  1. Dato Istat - Popolazione residente al 31 maggio 2022 (dato provvisorio).
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2006, p. 146.
  5. Guanella, Il MuViS e la cappella di S. Antonio.
  6. Guanella, Itinerario 1 - Verso il luogo dell'apparizione.
  7. Guanella, Chiese e cappelle dedicate alla Madonna in Valle Spluga.
  8. Guanella, Itinerario 2 - Devozione mariana nei luoghi di S. Luigi Guanella.
  9. https://www.ilgiorno.it/sondrio/cronaca/vecchio-hotel-posta-il-sindaco-guanella-firma-per-la-demolizione-1.5328846
  10. Guanella, San Luigi Guanella e la Casa alpina di Gualdera.
  11. Guanella, Chiesa di S. Giovanni Battista.
  12. Guanella, Il MuViS e la cappella di S. Antonio.
  13. parrocchia di San Rocco, su lombardiabeniculturali.it.
  14. Guanella, Chiesa parrocchiale di San Rocco.
  15. Guanella, Itinerario 3 - Al cospetto di Nostra Signora d'Europa: Campodolcino - Alpe Fontana - Alpe Motta.
  16. Guanella, Itinerario 4 - Al cospetto di Nostra Signora d'Europa: Madesimo - Alpe Motta.
  17. Risultati dei campionati del mondo di corsa in montagna sul sito WMRA
  18. PizzoStella Skyrace - PizzoStellaSkyrace, su PizzoStella Skyrace. URL consultato il 14 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2017).
  19. Valtellina- www.valtellina.it, Sci di fondo a Madesimo/Campodolcino, su Valtellina. URL consultato il 2 gennaio 2021.
  20. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  21. MUVIS - Museo della Via Spluga e della Val San Giacomo | Progetti, notizie, storia e cultura della Val San Giacomo, su www.museoviaspluga.it. URL consultato il 14 giugno 2017.
  22. Storico Elezioni Comunali di Campodolcino (SO), su Tuttitalia.it. URL consultato il 30 agosto 2022.

Bibliografia



Voci correlate



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Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Campodolcino

Campodolcino (dt.: Gampolschin) ist eine Gemeinde im Val San Giacomo in der Provinz Sondrio in der Lombardei, Italien.

[en] Campodolcino

Campodolcino (Candulscin in Chiavennasque dialect) is a comune (municipality) in the Province of Sondrio in the Italian region Lombardy, located about 100 kilometres (62 mi) north of Milan and about 50 kilometres (31 mi) northwest of Sondrio, on the border with Switzerland. As of 31 December 2004, it had a population of 1,077 and an area of 48.3 square kilometres (18.6 sq mi).[3]

[es] Campodolcino

Campodolcino es una localidad y comune italiana de la provincia de Sondrio, región de Lombardía, con 955 habitantes.

[fr] Campodolcino

Campodolcino est une commune italienne de la province de Sondrio dans la région Lombardie en Italie.
- [it] Campodolcino

[ru] Камподольчино

Камподольчи́но (итал. Campodolcino) — коммуна в Италии, в провинции Сондрио области Ломбардия.



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