Altopiano della Vigolana (Altopiàn dela Vigolana in dialetto trentino) è un comune italiano sparso di 5 138 abitanti della provincia autonoma di Trento nel Trentino-Alto Adige. La sede municipale si trova a Vigolo Vattaro.
I paesi dell'Altopiano sono insediamenti umani antichi, posti sulla strada romana che collega la Valsugana con la Valle dell'Adige. Per questo nel Medioevo i paesi soffrirono più volte per il passaggio di eserciti, a causa dei quali Vigolo Vattaro subì il sacco dei rivoltosi trentini.
I paesi furono, dal 1020 al 1801, sotto l'influenza del principato vescovile di Trento, durante il quale, circa nel periodo medievale, numerosi coloni tedeschi si insediarono nell'area (come a Centa) e tutt'oggi
molti cognomi locali evidenziano ancora la presenza dei discendenti di queste popolazioni germaniche.
Nell'ambito della prima guerra mondiale, durante l'offensiva del maggio 1916, la località fu sede del comando d'armata austro-ungarico.
Alla fine della seconda guerra mondiale invece, e precisamente il 4 maggio 1945 i soldati tedeschi in ritirata uccisero 7 partigiani. L'eccidio di Vattaro è ricordato da una lapide posta a Vattaro[4].
Il comune conobbe un certo stato di unità come quello odierno nel periodo intercorso tra il 1928 e il 1947 quando, a seguito della campagna di fusioni intrapresa dal regime fascista, le frazioni vennero a trovarsi sotto un unico amministratore, l'allora podestà.
Parrocchiale di Vigolo Vattaro, intitolata a San Giorgio, caratterizzata dal bassorilievo paleocristiano, forse anteriore al VII secolo, raffigurante un albero d'ulivo con uccelli. Tra il 1538 e il 1558 l'edificio venne ricostruito e, eccezion fatta per l'aggiunta di una navata laterale nel 1852, conserva ancora oggi l'aspetto originale. Al fianco dell'altare maggiore, risalente al 1750, è inoltre murata un'epigrafe barocca con lo stemma dei Tabarelli de Fatis, signori del castello che avevano il diritto di patronato della chiesa.[5][6]
Santuario della Beata Maria Vergine del Feles di Bosentino, dove si narra apparve, all'inizio del XVII secolo, la Vergine Maria.[7][8]
Architetture militari
Castello di Vigolo, recentemente restaurato, ha perso il suo carattere medievale a causa della ricostruzione seicentesca: dell'antica cinta muraria rimane solamente una torricella quadrangolare, mentre la struttura è adornata da bifore e monofore cinquecentesche. La struttura sorge in vetta alla panoramica collina e funge da guardia dell'antica strada che collega Vigolo a Bosentino.[9][10]
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