Bosentino (Bosentin o Bosentim in dialetto trentino[4][5]) è una frazione di 827 abitanti del comune italiano dell'Altopiano della Vigolana, nella provincia autonoma di Trento.
Bosentino frazione | ||
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Localizzazione | ||
Stato | ![]() | |
Regione | ![]() | |
Provincia | ![]() | |
Comune | Altopiano della Vigolana | |
Territorio | ||
Coordinate | 46°00′N 11°13′E | |
Altitudine | 700 m s.l.m. | |
Superficie | 4,7 km² | |
Abitanti | 827[1] (31-12-2015) | |
Densità | 175,96 ab./km² | |
Sottodivisioni | Migazzone | |
Altre informazioni | ||
Cod. postale | 38049 | |
Prefisso | 0461 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Codice ISTAT | 022023 | |
Cod. catastale | B078 | |
Targa | TN | |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] | |
Cl. climatica | zona F, 3 464 GG[3] | |
Nome abitanti | bosentini | |
Patrono | san Giuseppe | |
Giorno festivo | 1 maggio | |
Cartografia | ||
Sito istituzionale | ||
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Il paese è posto ad un'altitudine di 688 m s.l.m., sulle pendici del monte di Bosentino (o Boschét), sul margine est dell'altipiano della Vigolana, di fronte al lago di Caldonazzo.
Nel comune sono presenti due abitati: Bosentino e Migazzone.
Bosentino deriva probabilmente da buccina, uno strumento a fiato, oppure da buxus (dal latino arbusto). Migazzone, l'altro abitato presente nel comune, da mugo.[6]
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Le radici degli abitati di Bosentino e Migazzone affondano in epoca pre-romana, quando nell'VIII secolo vi furono infiltrazioni etrusche nella zona. Seguirono i galli cenomani e quindi i romani.[6]
Vi sono notizie storiche di un antico castelliere poi distrutto e non più ricostruito. Al periodo delle invasioni barbariche del V secolo risalgono numerose tombe barbare rinvenute nella zona e i cui corredi sono conservati nei musei di Trento.
Nel 1020, insieme a Trento, Bosentino e Migazzone passarono sotto l'influenza del Principe Vescovo.
Secondo la tradizione, nel luogo dove ora sorge la chiesa Madonna del Feles, all'inizio del XVII secolo ad un pastorello apparve la Vergine Maria. In quel luogo venne quindi eretta in un primo tempo un capitello votivo e nel 1729 la chiesa Madonna del Feles, più volte ampliata. Sul luogo è presente una pietra sulla quale si dice sia ancora impressa l'ombra della mano della Vergine.[6]
Nel 1805, Bosentino, Vigolo Vattaro e Vattaro si aggregarono per formare il comune di Vigolo Vattaro. Riprese ad essere un comune a sé stante dal 1946 al 2016, quando venne definitivamente assorbito nel comune dell'Altopiano della Vigolana.
Abitanti censiti[7]
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Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF (EN) 246979076 · WorldCat Identities (EN) viaf-246979076 |
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