Questa sezione sull'argomento centri abitati della Svizzera è ancora vuota. Aiutaci a scriverla!
Storia
Il territorio del comune di Moghegno prima degli accorpamenti comunali del 2004
Nel territorio di Moghegno è stata rinvenuta una necropoli romana risalente al I-III secolo d.C.[1][2]. Nel Medioevo Moghegno formò una vicinanza con Aurigeno e Lodano[1], che si separò alla fine del XVIII secolo[senzafonte]. Le attività principali erano la viticoltura, la campicoltura e l'allevamento. Come tutti i comuni circostanti Moghegno subì una forte emigrazione dapprima verso l'Italia e dal 1850 anche verso le Americhe[1]. Tra il 1914 e il 1955 fu in funzione una centrale per la produzione di energia elettrica[1].
Già comune autonomo che si estendeva per 7,10km²[3], il 4 aprile 2004[4] è stato accorpato al comune di Maggia assieme agli altri comuni soppressi di Aurigeno, Coglio, Giumaglio, Lodano e Someo. La fusione è stata approvata da una votazione popolare il 22 settembre 2002 (127 favorevoli, 35 contrari)[3] e ratificata dal Gran Consiglio l'8 ottobre 2003[5].
Simboli
Lo stemma dell'ex comune di Moghegno, in uso fino al 2004, è blasonato come segue: di rosso alla testa di becco d'argento. Il montone, il maschio della pecora, rappresentava forza, sfida e tenacia; il simbolo deriva, forse, dal soprannome degli abitanti del comune, detti baröi, datogli dagli aurigenesi, o dalla conformazione del villaggio dalle costruzioni delle case tutte ravvicinate[6].
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
L'ingresso del cimitero
Chiesa parrocchiale della Beata Vergine Assunta, attestata dal 1579 e ricostruita nel XVII secolo[1];
Oratorio di Santa Maria Annunziata, eretto nel 1850[1].
Architetture civili
Casa Ramelli, palazzo eretto nel 1740[senzafonte];
Fontanone "Pozett" scavato nella roccia, con incise tre date: 1803, 1843 e 1861[senzafonte];
Mulini per macinare la segale[senzafonte];
Torbe, costruite negli anni 1460-1470[senzafonte].
Siti archeologici
Quaranta[senzafonte] tombe di epoca romana risalenti al I-III secolo d.C.[1][2](tra il 50 e il 250 d.C.) trovate nel 1994[senzafonte].
Società
Evoluzione demografica
L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:
Dal 1907 al 1965 il comune è stato servito dalla stazione di Aurigeno-Moghegno della ferrovia Locarno-Ponte Brolla-Bignasco.
Amministrazione
Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini della frazione.
Note
Daniela Pauli Falconi, Moghegno, in Dizionario storico della Svizzera, 18 gennaio 2017. URL consultato l'8 dicembre 2017.
Dizionario storico della Svizzera, Ufficio cantonale di statistica di Bellinzona
Bibliografia
Gastone Cambin, Armoriale dei Comuni Ticinesi, 1953.
Martino Signorelli, Storia della Val Maggia, 1972.
Rivista informativa del Comune di Maggia: A Tu per Tu, No. 1-2.
Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 434.
Guglielmo Buetti, Note Storiche Religiose delle Chiese e Parrocchie della Pieve di Locarno, (1902), e della Verzasca, Gambarogno, Valle Maggia e Ascona (1906), II edizione, Pedrazzini Edizioni, Locarno 1969.
Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 177-178.
AA.VV., La necropoli romana di Moghegno, 1995.
Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
A. Tomasini, A. Poncini, Moghegno, 2004.
Rivista Patriziale Ticinese, n. 264, marzo 2007, 18-20.
Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
2019-2025 WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии