Faido (in tedescoFeit o Pfaid, desueti[1], in dialetto ticineseFaid) è un comune svizzero di 2908 abitanti del Cantone Ticino, e capoluogo del distretto di Leventina, parte della Regione Tre Valli. Nel 2006 ha inglobato i comuni soppressi di Calonico, Chiggiogna e Rossura, nel 2012 quelli di Anzonico, Calpiogna, Campello, Cavagnago, Chironico, Mairengo e Osco e nel 2016 quello di Sobrio.
Faido, anticamente scritto Fajdo, con pronuncia della J come “gi” dolce o la “j” pronunciata in francese, mentre sotto il dominio Urano, a lingua tedesca, la j viene pronunciata “i”, da cui si è poi adeguata la pronuncia alla scrittura italiana diventando l'attuale Faido. Fajdo significava “faggeto”; piante autoctone che si trovano ancora a crescita spontanea nella zona, ma che abbondavano prima che la valle fosse piantumata, già prima dell'Ottocento, a pini, abeti e larici a scopo principalmente edilizio.
Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del comune. Presidente dell'ufficio patriziale: Edo Tagliabue; presidente dell'ufficio patriziale di Molare: Alessandro De Maria; presidente dell'ufficio patriziale della degagna di Tarnolgio in Piano: Mauro Lentini; presidente dell'ufficio patriziale della degagna di Chinchengo: Claudio D'Alessandri[senzafonte].
Note
Mario Fransioli, Faido, in Dizionario storico della Svizzera, 12 gennaio 2017. URL consultato il 9 settembre 2017.
Dizionario storico della Svizzera
Bibliografia
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Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 223, 298, 327, 402.
Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Lugano-Porza 1980, 103.
Emilio Motta, Effemeridi ticinesi, ristampa, Edizioni Metà Luna, Giubiasco 1991.
Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
Luciano Vaccaro, Giuseppe Chiesi, Fabrizio Panzera, Terre del Ticino. Diocesi di Lugano, Editrice La Scuola, Brescia 2003, 12, 18, 82, 84, 92, 128, 149, 150, 241, 253, 258nota, 277nota, 319, 320, 329, 407, 437.
Marina Bernasconi Reusser, Monumenti storici e documenti d'archivio. I «Materiali e Documenti Ticinesi» (MDT) quali fonti per la storia e le ricerche sull'architettura e l'arte medievale delle Tre Valli, in Archivio Storico Ticinese, seconda serie, 148, Casagrande, Bellinzona 2010, 215 nota, 223, 225, 232, 241.
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