Tradizionalmente si fa risalire l'origine del villaggio alla metà del XVIII secolo, quando la popolazione si insediò a Campello in seguito all'abbandono dell'abitato di Fontanedo[1].
Già comune autonomo istituito nel 1853 per scorporo dal comune di Calpiogna e che si estendeva per 4,0km², nel 2012 è stato accorpato al comune di Faido assieme agli altri comuni soppressi di Anzonico, Calpiogna, Cavagnago, Chironico, Mairengo e Osco. La fusione è stata decisa con la votazione popolare del 25 settembre 2011 e con 32 voti favorevoli e 11 contrari[senzafonte].
Monumenti e luoghi d'interesse
Chiesa parrocchiale di Santa Margherita, costruita nel 1632 in stile tardo barocco[1];
Oratorio del Santissimo Nome di Maria in località Fontanedo, risalente al XV secolo e consacrato nel 1632[senzafonte];
Casa Brentini Lümeia, antica casa leventinese[senzafonte].
Società
Evoluzione demografica
L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:
Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini della frazione.
Note
Mario Fransioli, Campello, in Dizionario storico della Svizzera, 12 gennaio 2017. URL consultato il 10 settembre 2017.
Dizionario storico della Svizzera
Bibliografia
Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 260.
Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 105.
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