L'Unione dei Comuni Modenesi Area Nord (abbreviato UCMAN) è un ente locale sovracomunale, con autonomia statuaria, costituitosi in data 21 novembre 2003.
Unione dei Comuni Modenesi Area Nord unione di comuni | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Capoluogo | Medolla |
Presidente | Alberto Calciolari |
Data di istituzione | 21 novembre 2003 |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 44°50′55.9″N 11°04′17.76″E |
Superficie | 462,95 km² |
Abitanti | 84 545[1] (30-09-2019) |
Densità | 182,62 ab./km² |
Comuni | Camposanto, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, San Felice sul Panaro, San Possidonio, San Prospero |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
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Il territorio dell'Unione coincide con quello dell'ex Circondario di Mirandola nella Bassa modenese comprendendo i comuni di Camposanto, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, San Felice sul Panaro, San Possidonio, e San Prospero, nell'estremità nord-orientale della provincia di Modena, al confine con le province di Mantova e Ferrara e la Città metropolitana di Bologna.
Il presidente viene eletto dal Consiglio dell'Unione, tra i sindaci dei nove comuni, con votazione palese e a maggioranza assoluta dei componenti, dura in carica 2 anni e 6 mesi, ed è rieleggibile una sola volta.
La sede dell'Unione è stabilita nel comune di Medolla.
L'Unione si propone gli obiettivi di integrazione dell'azione amministrativa fra i comuni e lo sviluppo socio-economico di un territorio densamente abitato che raccoglie una popolazione 85.618 abitanti.
È nota perché sul suo territorio si trova il Distretto biomedicale di Mirandola.
L’attuale presidente dell’Unione è il sindaco di Medolla Alberto Calciolari.[2][3]
A giugno del 2020 il Consiglio Comunale di Mirandola ha formalmente richiesto l'uscita di Mirandola[4] (il comune principale dell'Unione) dall'Unione stessa. Questa richiesta in un primo momento è stata respinta dal TAR regionale[5], ma il 7 giugno 2022 è stata accolta dal Consiglio di Stato.[6]
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