world.wikisort.org - Italia

Search / Calendar

Sarnano è un comune italiano di 3 048 abitanti[1] della provincia di Macerata.

Sarnano
comune
Sarnano – Veduta
Sarnano – Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Marche
Provincia Macerata
Amministrazione
SindacoLuca Piergentili (lista civica di centro-destra) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate43°02′08.21″N 13°18′02.63″E
Altitudine539 m s.l.m.
Superficie63,17 km²
Abitanti3 048[1] (28-2-2022)
Densità48,25 ab./km²
FrazioniBiagi, Bisio, Brilli, Cadiciotto-Marinella, Callarella, Campanotico, Cardagnano, Carsoducci, Case Rosse Coldipastine, Colleciccangelo, Colmorello, Fontelardina, Gabella, Giampereto, Grassetti-Cannavina, Grazie, Grisciotti, Margani, Mazzanti, Migliarucci-Servigliani, Morelli, Pianelle, Pianello, Piano di sotto, Piobbico, Poggio, Romani, San Cassiano, Sant'Eusebio, Schito, Sassotetto, Stinco, Taliani, Terro, Vecciola di Mezzo, Vecciola di Sopra
Comuni confinantiAmandola (FM), Bolognola, Fiastra, Gualdo, Montefortino (FM), San Ginesio
Altre informazioni
Cod. postale62028
Prefisso0733
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT043049
Cod. catastaleI436
TargaMC
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 270 GG[3]
Nome abitantisarnanesi
Patronosanta Maria Assunta
Cartografia
Sarnano
Sarnano – Mappa
Sarnano – Mappa
Posizione del comune di Sarnano nella provincia di Macerata
Sito istituzionale

Geografia fisica



Territorio


Sarnano sorge ai piedi dei Monti Sibillini, sovrastato a ovest dai picchi più settentrionali delle catena, i quali dal lato orientale mostrano le loro irte pareti rocciose, solcate da aspre vallate e gole. Il borgo è situato su un colle alla destra del torrente Tennacola, su una lingua di terra racchiusa tra quest'ultimo e il suo affluente, il Rio Terro. Il territorio, prevalentemente collinare, spazia a oriente tra valli, boschi e campi coltivati. Verso nord i rilievi digradano nell'antico piano lacustre di Pian di Pieca (San Ginesio) risalente al Quaternario.[4]

Panorama da Sarnano verso i Monti Sibillini
Panorama da Sarnano verso i Monti Sibillini

Il territorio comunale è chiuso ad ovest dalle ultime vette più settentrionali dei Monti Sibillini: dal Monte Castel Manardo (la cui cima costituisce il punto più alto del comune), proseguendo in direzione nord verso il Monte Valvasseto, il Monte Sassotetto, il Pizzo di Meta, la Punta del Ragnòlo, il Pizzo di Chioggia. Alle pendici di queste montagne nascono i principali torrenti della zona: il Tennacola e il Terro, suo affluente di sinistra. Entrambi scavano delle gole tra le aspre pareti rocciose delle montagne: il Tennacola attraversa la Gola dei Tre Salti tra Castel Manardo e Monte Valvasseto; il Terro scava la Valle Jana tra il Pizzo di Meta e la Punta del Ragnòlo.

Sopra le aspre pareti del Pizzo di Meta e della Punta di Ragnòlo poggiano i lievi altipiani chiamati Piani di Ragnòlo, al confine con Fiastra e Bolognola.


Clima


Il clima di Sarnano è di tipo sub-appenninico, con precipitazioni medie annue superiori ai 1.000 mm. In inverno in caso di irruzioni fredde da nord-est la sua posizione con i Sibillini alle spalle favorisce l'effetto stau con nevicate abbondanti. L'estate è calda e secca anche se frequenti sono i temporali di calore.[5]

Dati meteo[6] Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 5,76,310,013,717,822,425,225,420,016,311,26,96,313,824,315,815,1
T. media (°C) 1,61,85,29,013,217,620,220,215,411,87,22,82,19,119,311,510,5
T. min. media (°C) −2,1−2,40,64,18,112,114,514,811,07,93,7−0,8−1,84,313,87,56,0
Precipitazioni (mm) 7675931141139169699281103972483202292761 073
Giorni di pioggia 8891110878989925302326104
Umidità relativa media (%) 817976747267616272798283817463,377,774

Origine del nome


Sono state formulate almeno tre ipotesi riguardo l'etimologia del toponimo[7]:


Storia[8]



Epoca antica


Già i popoli Umbri e i Piceni abitarono la zona di Sarnano, ricca di sorgenti, boschi e pascoli: nomi come "Valle Jana" e "Tennacola" richiamano le antiche divinità pagane Janus (Dio Sole per i Piceni) e Tinia (lo Zeus etrusco); inoltre presso la frazione Terro è stato rinvenuto un cippo ovale, probabilmente un altare pagano, oggi noto come "Pietra di Terro" o "Uovo di Sarnano".

Al tempo di Augusto risalgono invece i cippi di centuriazione romana rinvenuti nel territorio: dall'iscrizione su un cippo di confine (Decumano IIII, Cardo I-II-III) ritrovato tra Sarnano e Amandola, nella frazione Pianelle, si deduce che il territorio era diviso in una zona centuriata e una non centuriata, ovvero i territori montani, i cui pascoli e boschi restavano a disposizione dell’intera comunità. Dalla centuriazione derivano oggi i nomi di alcune frazioni, come Bisio (da Visius), Piobbico (da Publicum), Servigliani (da Servilius) e Vesciano (da Visianus).[5]


Medioevo


Dopo la caduta dell’Impero Romano (476) i territori furono occupati da Goti, Longobardi e Franchi, che introdussero il sistema feudale e avviarono l'incastellamento: a questo periodo deve risalire l'edificazione del castrum che diverrà in seguito l'attuale borgo. Del passaggio dei Longobardi nei pressi del cimitero comunale sono state ritrovate varie fonti.[5]

Tra le famiglie di origine franca che giunsero nel territorio, particolare importanza ricopre quella dei Mainardi, discendenti del conte Mainardo di Siffredo, il quale diede il nome al Monte Castel Manardo. Nel XIII secolo Fidesmido dei Manardi assoggettò i signori del Castello di Malvicino entrando in possesso dei territori tra Sarnano e Gualdo, che nel 1244 passano al figlio Rinaldo, il quale si stabilì nel castello di Brunforte (tra Sarnano e Terro sul Monte Morrone) e divenne capostipite dell'omonima famiglia. Nel territorio di Sarnano vi erano allora diversi castelli: oltre a Brunforte e Malvicino, si elencano anche Poggio San Michele, Schito, Castelvecchio, Bisio, Balzo, Terro, Poggio San Costanzo, Castel Mainardo, Garulla, Galgino e San Savino.

Rinaldo di Brunforte fu per l'imperatore uno dei più fedeli alleati ghibellini della Marca, tanto da essere trattato come vicario imperiale anche in assenza di una nomina ufficiale. Alla morte di Federico II (1250), il dominio dei ghibellini nella Marca vacilla e Rinaldo, costretto dai moti di insurrezione popolari, sia schiera con il Papato. In seguito ai trionfi del 1260 riportati sul Papa da Manfredi, figlio di Federico II, le Marche tornano sotto le insegne imperiali, e Rinaldo cambia di nuovo fazione vedendosi così riconosciuti numerosi territori.


La nascita del Comune

Nel 1264 Papa Urbano IV invia nella Marca il Cardinale Simone Paltinieri per intimare a Rinaldo di presentarsi a Roma, pena la scomunica e la perdita dei territori come sanzione per aver avallato la causa imperiale. Rinaldo non si presenta all’appello e il 1º giugno 1265 il Cardinale Paltinieri svincola gli abitanti della Comunanza di Sarnano dalla soggezione ai signori di Brunforte.

Appena un anno dopo, in seguito alla sconfitta di Manfredi grazie all'intervento di Carlo D’Angiò, la politica della Chiesa cambia nuovamente: il legato pontificio, Fulcone di Poggio Ricardo, restituisce Sarnano ai Brunforte senza però annullare il precedente provvedimento emanato da Paltinieri. Il paradosso politico porta ad uno scontro tra Rinaldo di Brunforte e gli abitanti del Castello di Sarnano, che terminerà solo il 19 giugno 1281, quando su suggerimento di Fulcone, i Sarnanesi e Rinaldo decidono patteggiare affidando la soluzione della disputa a due abati: Giovanni dell’Abbazia di SS. Vincenzo e Anastasio di Amandola e Mauro dell’Abbazia di Piobbico. Il 23 giugno 1282 gli abati emettono il verdetto: i Signori di Brunforte dovranno riconoscere il comune di Sarnano, diventandone castellani e distruggendo tutti i castelli di loro proprietà escluso quello di Brunforte. Il 14 luglio l’accordo viene firmato da quattro notai, e il 23 novembre Rinaldo (che nel frattempo era stato eletto podestà a Pisa) autorizza i suoi figli a concedere la libertà a tutti i vassalli, compresi gli abitanti di Sarnano. Morirà il 30 agosto di quello stesso anno.


Età contemporanea


Nel XX secolo Sarnano era un paese completamente rurale, come confermato dalle foto dell'epoca. I lavori più diffusi erano l'agricoltura e l'allevamento, rallentati solamente dal freddo e dalla neve nei periodi invernali. Nella prima metà del XX secolo e prima della seconda guerra mondiale, il Comune vide uno sviluppo turistico e infrastrutturale, che portò nuova vita nel paese. Infatti, nel 1929, si scoprì le proprietà curative della fonte di San Giacomo, acqua che venne poi commercializzata. Ciò portò a far sì che il Comune si concentrasse sullo sviluppo del paese, realizzando nuove strade e nuove strutture, oltre che migliorare quelle già esistenti. Di questo periodo ricordiamo l'inaugurazione dell'officina SAIEM (1928), Casa del Fascio (1929), il Campo sportivo della Vittoria (1929) e il secondo piano dell'Hotel Littorio, oggi Hotel Terme.[5]

Sarnanesi in rivolta durante la rivoluziò de Sarnà
Sarnanesi in rivolta durante "la rivoluziò de Sarnà"

Nel 1937 una rivolta popolare conosciuta in dialetto maceratese come "la rivoluziò de Sarnà" si sviluppò nel Comune a causa della decisione di unire l'ufficio catastale con quello di San Ginesio. Mentre la popolazione manifestava e chiedeva giustizia a Mussolini inneggiando alla parola Duce, il Regio Esercito e i carabinieri cercarono di controllare la situazione, anche se bande armate di ragazzi girovagavano per il paese armati con bastoni. La calma venne ritrovata solo tre giorni dopo, con l'arresto di varie persone, tra cui l'ingegnere Alfredo Arrà, che nel 1935 fu l'incaricato al restauro del teatro comunale.[9][10]


Seconda guerra mondiale

Arrivo dei paracadutisti del 183º Reggimento paracadutisti Nembo
Arrivo dei paracadutisti del 183º Reggimento paracadutisti "Nembo"

Il 29 marzo 1944, una settimana dopo l’eccidio di Montalto e lo scontro a fuoco di Monastero, i nazisti ambivano ad annientare, dopo i vari rastrellamenti effettuati, i partigiani che risiedevano a Piobbico. La loro eliminazione avrebbe permesso ai nazisti di conquistare le strade statali SS 77 e SS 78. Nell’operazione di rastrellamento parteciparono non solo forze provenienti dal comando di Macerata ma anche da quello di Ascoli Piceno.[9][11][12]

Lo squadrone tedesco delle Gebirgsjäger e gli uomini del Battaglione M "IX Settembre" si diressero, all'alba alla volta di Sarnano. Angiolino Ghiandoni, ricorda il momento in cui le truppe iniziarono a bombardare con mortai.[9][11][12]

«Fummo svegliati da un improvviso susseguirsi di esplosioni e di raffiche che a me sembrò infernale. (…) durò soltanto un quarto d’ora esatto ma sembrò eterno»

(A. Ghiandoni, Ciò che vidi e udii a Sarnano (1943-'44-'45), Mierma, Camerino, 1997, p.36[9])

Occupato il paese, i nazisti confluirono le persone sequestrate durante i rastrellamenti, minacciano di morte per impiccagione se non rivelavano la posizione dei soldati partigiani. Nel mentre altri soldati si diressero nelle frazioni vicine dove si ipotizzava potessero essere nascosti. Giunti alla frazione Morelli, uccisero Amedeo Antognozzi che stava fuggendo, nella frazione Piano ferirono Vito Birrozzi, uccisero l'elpidiense Mario Catini in Piazza Perfetti, dentro al centro storico del paese e a Piobbico furono uccisi due slavi che tentavano la fuga e il comandante del gruppo, Decio Filipponi.[9][11][12]

I civili rimasero fino alle 14 in piazza Vittorio Emanuele II, mentre veniva effettuata un’accurata perquisizione delle case e nel pomeriggio vennero rilasciati. È stata fino ad oggi convinzione comune che la salvezza di quella gente fu grazie alla scelta del tenente Filipponi di non fare resistenza e scegliere la morte.[9][11][12]

Dopo i fatti del 29 marzo, i partigiani subirono un iniziale periodo di sbandamento che tuttavia superarono sotto il gruppo del comandante montenegrino Janko Klicovach. I partigiani ripresero sotto il loro comando la rotabile Amandola-Sarnano e iniziarono a creare problemi alle truppe nazifasciste. Per questo il Battaglione M "IX Settembre" fu richiamato nella regione alla fine di aprile. Vennero stabiliti una serie di presidi nei principali paesi attraversati dalla SS 78: ad Amandola, Comunanza e Sarnano occuparono il palazzo Brandi e l’asilo infantile “marchese Benedetto Costa”. Sempre a Sarnano venne dislocato anche un piccolo gruppo di tedeschi. Nelle settimane successive i militi ricominciarono le operazioni mirate al contenimento delle bande armate. Mentre i fascisti si appostavano, anche i partigiani organizzarono per la fine di maggio un’azione che aveva l’obbiettivo di annientare l’intero presidio a Sarnano. Il 30 maggio i partigiani del gruppo di Piobbico, insieme al distaccamento Lucio, al Gruppo Nicolò e al gruppo di Gualdo si adunarono a Cese, piccolo villaggio addossato alla montagna. Alle prime ore del giorno successivo si diressero in silenzio verso il comune. Alcuni uomini si posizionarono con la mitragliatrice presso il poligono di tiro dove tutti i giorni il reparto fascista andava ad esercitarsi, altri proseguirono verso il paese, anch’essi muniti di mitragliatrice, e si posizionarono sopra il campo sportivo dove un altro reparto faceva di solito esercizio fisico.[9][11][12]

L’agguato riuscì a metà. Un reparto si presentò come al solito al tiro a segno, mentre l’altro, decisamente più fortunato, quel giorno rimase in caserma perché il maresciallo che lo comandava aveva passato una notte in albergo con una donna e la mattina non si era svegliato. Così quando capirono che l’appostamento non avrebbe avuto fortuna, i partigiani si spostarono dal campo sportivo e si diressero verso il palazzo Brandi. Iniziarono a sparare alle finestre dove alcuni fascisti erano affacciati poiché richiamati dalla sparatoria al poligono. Lì l’agguato riuscì e comportò l’uccisione di 8 fascisti e il ferimento di 12.[13] Per errore rimasero uccisi anche due partigiani del "1º maggio": l’inglese George Godfrey e lo slavo Dusan Labovic.[9][11][12]

Subito dopo l’accaduto, venne mandata da Macerata una compagnia della GNR per un’immediata azione di rastrellamento che alla fine non verrà eseguita. I partigiani avevano già ripiegato verso le rispettive provenienze.[9][11][12]

«Il 31 maggio rappresentò per il movimento antifascista e patriottico sarnanese e marchigiano una sorta di risarcimento per la funesta aggressione patita due mesi prima»

("L’occupazione nazifascista di Sarnano" in R. Giacomini, Ribelli e partigiani. La Resistenza nelle Marche 1943-1944, Affinità elettive, Ancona, 2008, p.210[11])

Il 20 giugno a Sarnano giunse la notizia che Fermo fu liberata. Dato che anche lì, dal giorno precedente non si vedevano più in giro soldati nazifascisti, la gente si riversò in strada per festeggiare, mentre partigiani del battaglione "1º maggio" entravano nel paese. Si tenne una manifestazione in piazza Perfetti dove ebbero un incontro il presidente del Comitato di Liberazione di Sarnano, Zeno Rocchi, e il commissario prefettizio, Arturo Tirabassi. Quest’ultimo era sfollato da Roma e aveva assunto quel ruolo dopo che altri due funzionari delle prefettura si erano dati alla fuga. Aveva svolto il compito cercando di barcamenarsi con moderazione tra i partigiani e i nazifascisti. Divenne il primo Sindaco della Liberazione.[9][11][12] Il 21 giugno 1944 arrivarono anche a Sarnano i reparti della "Nembo" del Corpo Italiano di Liberazione (CIL) per la liberazione del territorio.[9][11][12]


Il caso Bishop e Guerin


Lo stesso argomento in dettaglio: Giallo dei Sibillini.
I carabinieri ritrovano i resti di Jeannette e Gabriella
I carabinieri ritrovano i resti di Jeannette e Gabriella

Negli anni 1980 Sarnano ebbe una notevole eco mediatica per effetto di un fatto di cronaca, la scomparsa e la morte di Jeannette Bishop, ex moglie di Evelyn de Rothschild, e di Gabriella Guerin. Le due donne sparirono il 29 novembre 1980, dopo aver deciso di dirigersi in montagna, direzione Sassotetto. Una tormenta colpì il paese il 29 e 30 novembre e le due donne non fecero mai ritorno.[14] I resti dei loro corpi, oramai scheletriti e danneggiati dai cinghiali, vennero ritrovati il 27 gennaio 1981 da due cacciatori in un bosco tra il Lago di Fiastra e l'eremo di San Liberato.[15] Secondo il procuratore Alessandro Iacoboni è stato un duplice omicidio volontario.[16]


I problemi con la cittadinanza onoraria a Emanuele Filiberto


Il 24 giugno 2000 l'Amministrazione comunale, in occasione dell'inaugurazione della fondazione del Centro Studi di Storia Rinascimentale, ha conferito la cittadinanza onoraria a Emanuele Filiberto di Savoia con la seguente motivazione:[17]

«Con un atto di sensibilità politica e di democrazia, nel solco della sua nobile storia, Sarnano ha chiesto, primo Comune d'Italia, con una delibera del Consiglio Comunale votata all'unanimità (1999), l'abrogazione della XIII disposizione transitoria e finale della Costituzione Italiana con cui, più di cinquanta anni fa, fu decretato l'esilio per i discendenti maschi di Casa Savoia. La consegna della cittadinanza onoraria al principe Emanuele Filiberto di Savoia, nato il 22 giugno 1972, farà ricordare a lungo la civilissima Sarnano»

Le autorità giudiziarie, a seguito di ciò, diedero ordine di sequestrare tutti gli atti della delibera. Il caso venne discusso anche da Sandro Delmastro delle Vedove di Alleanza Nazionale alla Camera del Deputati, che domandò al Ministro dell'Interno e della Giustizia, Enzo Bianco e Pietro Fassino, se siano state perseguite azioni giudiziarie nei confronti dell'allora sindaco Federico Marconi, sottolineando che la scelta delle autorità giudiziarie avrebbe leso l'autonomia del Comune.[18]


Monumenti e luoghi d'interesse


Piccolo borgo medievale diventato comune autonomo nella seconda metà del Duecento, conserva ancora diversi edifici di importanza storica.

Nella Piazza Alta, primo nucleo dell'abitato, affacciano il Palazzo dei Priori, il Palazzo del Popolo (oggi Teatro della Vittoria), il Palazzo del Podestà e la chiesa di santa Maria di Piazza con all'interno notevoli opere d'arte.

Il centro, arroccato ed edificato principalmente con pietra cotta (che fa del paese una sua caratteristica peculiare) ospita anche la Pinacoteca civica, la biblioteca francescana, il museo delle armi antiche e moderne, del martello e quello dell'avifauna.


Grotte di Soffiano


Immagine della grotta dell'eremo di Soffiano
Immagine della grotta dell'eremo di Soffiano

Lungo la valle del Terro sorgono i resti dell'Eremo di Soffiano: un antico romitorio ricavato all'interno di una rientranza nella parete rocciosa della montagna. Le fonti riferiscono che nel 1101 alcuni signori del luogo donarono al prete Alberto ed ai suoi compagni un terreno per edificare una chiesa dove condurre una vita eremitica[19].

Tuttavia la zona era già precedentemente frequentata, come dimostra il toponimo Soffiano, derivante da "Sub Janus", in riferimento all'antica divinità pagana Janus. Anche la gola sovrastante la grotta prende il nome di Valle Jana, e inoltre presso il sottostante abitato della frazione Terro fu rinvenuta il 21 novembre 1986[20] una strana pietra (nota come "Pietra di Terro" o "Uovo di Sarnano") dall'incerta funzionalità, ma sicuramente utilizzata in epoca preromanica.[21]


Architetture religiose



Musei



Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[26]


Tradizioni e folclore



Palio del Serafino

Stemmi delle quattro contrade (Abbadia, Brunforte, Castelvecchio e Poggio) che si sfidano al palio del Serafino
Stemmi delle quattro contrade (Abbadia, Brunforte, Castelvecchio e Poggio) che si sfidano al palio del Serafino

Il Palio del Serafino si svolge nel mese di agosto nella seconda domenica del mese. Si svolge in una giornata dove le quattro contrade si sfidano in vari giochi: tiro alla fune, corsa con la brocca, salita del palo e taglio del tronco.[27] Le quattro contrade partecipanti sono:

Anticamente era presente un'antica contrada che vi partecipava, ovvero quella di Bisio, scomparsa perché fusa con quella di Abbadia. I vicoli del comune, durante questo periodo, si abbelliscono di bandiere delle contrade, che decorano il paesaggio del centro storico costruito interamente in laterizio. Il Palio inizia con la sfilata della quattro contrade, poste come la graduatoria di vincita dell'edizione precedente, e capo di esse si trova i Tamburini del Serafino, che suonano insieme alle contrade durante il percorso. Le canzoni suonate sono diverse per ogni contrada.[27][28] Il corteo delle contrade è seguito dal corteo cittadino, dove i sarnanesi si vestono con abiti tipici medievali che ricordano i mestieri dell'epoca.[29] Nel 2020[30] e nel 2021,[31] a causa delle restrizioni imposte dal governo Conte II per la pandemia di COVID-19 in Italia, non è stato possibile effettuare la rievocazione.


Istituzioni, enti e associazioni



Cultura



Istruzione



Biblioteche

La biblioteca comunale di Sarnano, con un patrimonio bibliografico di 18.000 volumi, aperta nel 1868, risale alla biblioteca del convento di San Francesco, databile tra il 1327 e il 1329, quando un gruppo di frati Minori francescani del Convento di Roccabruna furono costretti a trasferirsi in paese.[32][33]


Scuola

Il comune è sede del liceo scientifico dell'Istituto di Istruzione Superiore Alberico Gentili di San Ginesio.[34]


Economia


Anticamente l'unica fonte di economia del paese era la sua posizione lungo la strada e l'acqua del fiume Tennacola. Lungo il corso del fiume erano presenti numerosi mulini che venivano utilizzati per la lavorazione delle pelli e del cuoio, lavoro che diede nel XIV secolo a Sarnano il suo periodo di massimo splendore.[35]


Risorse termali


Le Terme di San Giacomo nascono ufficialmente nel 1933 durante il regime fascista, per suscitare entusiasmi, aumentare la prestanza fisica, il corpo e valorizzare le risorse nazionali.[36] Il poeta Enrico Ricciardi, dichiarò che gli effetti terapeutici dell'acqua termale erano identici se non migliori di altre a livello nazionale.[37]


Industria


Catena di montaggio per l'imbottigliamento dell'acqua Fonte San Giacomo
Catena di montaggio per l'imbottigliamento dell'acqua "Fonte San Giacomo"

Nel XX secolo il comune osptitava una struttura della Tiamat apposita per l'imbottigliamento dell'acqua minerale. L'acqua prodotta si chiamava Sorgente di S. Giacomo,[38] nome che fu cambiato successivamente in Fonte di S. Giacomo.


Turismo


Panoramica
Panoramica

Sarnano è anche un'importante stazione termale, vi sono presenti infatti le terme di San Giacomo e diverse stazioni sciistische, come Sassotetto e La Maddalena. Va ricordato inoltre come negli anni ottanta e novanta, Sarnano era meta assai ambita da diverse squadre di calcio professionistiche come luogo in cui effettuare il ritiro estivo precampionato. Situato nel cuore dei Monti Sibillini, fa parte del club dei Borghi più belli d'Italia[39] ed è stato insignito della Bandiera arancione dal Touring Club Italiano[40] e della Bandiera gialla dall'Associazione Campeggiatori Turistici d'Italia.[41]


Amministrazione


Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
9 ottobre 1985 18 maggio 1990 Ermenegildo Piergentili Democrazia Cristiana Sindaco [42]
19 maggio 1990 23 aprile 1995 Ermenegildo Piergentili Democrazia Cristiana Sindaco [42]
24 aprile 1995 13 giugno 1999 Baldo Alessandrini Centro-sinistra Sindaco [42]
14 giugno 1999 12 giugno 2004 Federico Marconi Centro-destra Sindaco [42]
13 giugno 2004 18 novembre 2008 Federico Marconi Centro-destra Sindaco [42]
19 novembre 2008 7 giugno 2009 Francesco Costantino Senesi Commissario Prefettizio [42]
8 giugno 2009 25 maggio 2014 Franco Ceregioli Il Popolo della Libertà Sindaco [42]
26 maggio 2014 26 maggio 2019 Franco Ceregioli La buona amministrazione Sindaco [42]
27 maggio 2019 in carica Luca Piergentili La buona amministrazione[43] Sindaco [42]

Altre informazioni amministrative



Sport



Calcio


La squadra di calcio del paese la Società Sportiva Sarnano gioca attualmente in Seconda Categoria e disputa le partite casalinghe allo stadio comunale Mario Maurelli, campo intitolato all'arbitro di calcio internazionale, spesso sede di ritiri estivi di squadre di Serie A e B. Inoltre a Sarnano sono presenti due squadre di calcio a 5: Tre Torri Sarnano che gioca in Serie D e UISP Le Querce Sarnano (quest'ultima amatoriale UISP).


Sci


La stazione sciistica di Sassotetto è molto praticata in Inverno dagli sciatori locali e non. Inoltre le piste della stazione Santa Maria Maddalena sono spesso teatro dei campionati regionali di sci alpino. Ai Piani di Ragnolo, invece, si radunano gli amanti dello sci di fondo.


Cronoscalata Automobilistica Trofeo L. Scarfiotti Sarnano Sassotetto


Lo stesso argomento in dettaglio: Trofeo Lodovico Scarfiotti.

Il Trofeo Scarfiotti nasce per ricordare il mitico pilota Ludovico Scarfiotti, scomparso prematuramente e tragicamente, in un incidente in Germania, l'8 giugno 1968, nel circuito di Rossfeld, nella città di Berchtesgaden, alla guida di una Porsche 910. Il pilota marchigiano, nipote di Giovanni Agnelli, viene quindi ricordato nel modo migliore, con la cronoscalata che porta il suo nome.

La prima edizione della Sarnano Sassotetto risale al 1969 e si è protratta fino ad oggi grazie alla tenacia e alla determinazione di un comitato organizzativo che raccoglie sinergicamente le forze del territorio. In particolare l'Aci di Macerata non ha mai smesso di credere in questo evento sportivo nonostante la sua interruzione, venti anni fa, alla 17ª edizione. Dopo questa annosa assenza l'allora sindaco di Sarnano Marconi iniziò a rimettere in moto la macchina organizzativa di questo evento di rilevanza nazionale e internazionale.

In questo modo il Trofeo Scarfiotti ha ripreso vita nel 2008, proprio su quei 10 km di percorso nei quali sfrecciavano e sfrecciano le auto e le emozioni degli amanti delle quattro ruote di allora e di oggi.[44]

Ad oggi a cavallo dei primi due week end di giugno (30 maggio 1º giugno gara valida per Campionato Italiano Velocità Montagna - CIVM ) e (13 14 15 giugno gara valida per Trofeo Storico Civsa ) la Cronoscalata automobilistica Trofeo L.Scarfiotti è un evento che richiama molti appassionati.


Galleria d'immagini



Note


  1. Dato Istat - Popolazione residente al 28 febbraio 2022.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. SAN GINESIO in "Enciclopedia Italiana", su treccani.it. URL consultato il 16 gennaio 2018.
  5. Sarnano. Immagini di un paese. Un secolo di storia.
  6. Clima Sarnano: temperatura, medie climatiche, pioggia Sarnano. Grafico pioggia e grafico temperatura Sarnano, su it.climate-data.org. URL consultato il 6 maggio 2021.
  7. Sarnano: l'origine del nome | Portale Turistico Ufficiale, in Sarnano più di quanto immagini, 2 ottobre 2016. URL consultato il 6 aprile 2018.
  8. La storia del Comune di Sarnano | Portale Turistico Ufficiale, in Sarnano più di quanto immagini, 29 settembre 2016. URL consultato il 9 aprile 2018.
  9. A. Ghiandoni, Ciò che vidi e udii a Sarnano (1943-'44-'45), Mierma, Camerino 1997
  10. Sarnano nella prima metà del XX secolo.
  11. "L’occupazione nazifascista di Sarnano" in R. Giacomini, Ribelli e partigiani. La Resistenza nelle Marche 1943-1944, Affinità elettive, Ancona 2008, p.205-210
  12. M. Salvadori, La Resistenza nell'anconetano e nel piceno, Istituto per la storia del movimento democratico e repubblicano nelle Marche, Ancona 2005
  13. Del numero di fascisti morti durante lo scontro esistono differenti ricostruzioni: per alcuni si tratterebbe di una cifra decisamente maggiore che si aggirerebbe intorno ai 45 uomini. I morti verranno onorati con solenni funerali.
  14. La misteriosa fine della baronessa Rothschild, su chilhavisto.rai.it. URL consultato il 30 gennaio 2022.
  15. Villa Lucio e il mistero della baronessa Rothschild, su Sci Marche, 24 gennaio 2022. URL consultato il 30 gennaio 2022.
  16. Un documentario girato a Sarnano fa tornare a parlare del giallo Rothschild, su Cronache Maceratesi, 25 gennaio 2011. URL consultato il 30 gennaio 2022.
  17. Umberto Zamponi e Walter Pellegrino, Sarnano: 2000 anni di civiltà, Sarnano, 24 giugno 2000.
  18. INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/06045 presentata da DELMASTRO DELLE VEDOVE SANDRO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20000713, su dati.camera.it.
  19. Comune di Sarnano | Turismo | monumenti, su turismo.comune.sarnano.mc.it. URL consultato il 6 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2018).
  20. Sarnano e l'uovo misterioso | Cultmarche, 14 novembre 2013. URL consultato il 6 aprile 2018.
  21. La storia di Sarnano | Portale Turistico Ufficiale, in Sarnano più di quanto immagini. URL consultato il 6 aprile 2018.
  22. Dentro l'Italia Piccole città, borghi e villaggi Centro 2 Touring editore 2007.
  23. Chiesa di Santa Maria di Piazza Alta, su sarnanoturismo.it.
  24. SIUSA - Ospedale civile di Sarnano, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 13 ottobre 2021.
  25. Convento S. Agostino - Sarnano (MC), su historiaaugustiniana.net. URL consultato il 22 ottobre 2021.
  26. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  27. Il Palio del Serafino di Sarnano: la rievocazione degli antichi giochi tra contrade, su Sarnano più di quanto immagini. URL consultato il 21 ottobre 2021.
  28. Palio del Serafino, su turismo.marche.it. URL consultato il 21 ottobre 2021.
  29. Palio del Serafino di Sarnano, su macerataturismo.it. URL consultato il 21 ottobre 2021.
  30. Sarnano, annullata l'edizione 2020 del "Palio del Serafino", su PicchioNews. URL consultato il 21 ottobre 2021.
  31. Da Sarnano a Fiastra, stop al palio del Serafino e alla festa di San Lorenzo, su il Resto del Carlino, 1627880070684. URL consultato il 21 ottobre 2021.
  32. Biblioteca di Sarnano, su sarnanoturismo.it.
  33. La libreria dei Minori Conventuali di S. Francesco, su bibliotecheclaustrali.unimc.it.
  34. IIS A. Gentili, su istitutogentili.edu.it.
  35. Sarnano XX secolo.
  36. Storia, su termedisarnano.it.
  37. Le origini, su termedisarnano.it.
  38. Acqua minerale S. Giacomo, su acqueminerali.it.
  39. https://borghipiubelliditalia.it/borghi/
  40. https://www.bandierearancioni.it/
  41. Sarnano (MC), su Bandiere Gialle. URL consultato il 6 dicembre 2021.
  42. http://amministratori.interno.it/
  43. In quota Forza Italia
  44. Organizzazione Evento Cronoscalata Automobilistica Trofeo L. Scarfiotti, sarnanosassotetto.it, http://www.sarnanosassotetto.it/.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 236985588 · WorldCat Identities (EN) viaf-236985588
Portale Marche: accedi alle voci di Wikipedia che parlano delle Marche

На других языках


[de] Sarnano

Sarnano ist eine italienische Gemeinde mit 3120 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Provinz Macerata in den Marken. Die Gemeinde liegt etwa 31,5 Kilometer südsüdwestlich von Macerata. Sarnano ist Teil der Comunità montana dei Monti Azzurri, grenzt unmittelbar an die Provinz Fermo und ist Mitglied der Vereinigung I borghi più belli d’Italia[2] (Die schönsten Orte Italiens).

[en] Sarnano

Sarnano is a comune (municipality) in the Province of Macerata in the Italian region Marche, located about 70 kilometres (43 mi) southwest of Ancona and about 30 kilometres (19 mi) southwest of Macerata.

[es] Sarnano

Sarnano es una localidad y comune italiana de la provincia de Macerata, región de las Marcas, con 3466 habitantes.

[fr] Sarnano

Sarnano est une commune italienne d'environ 3 130 habitants, située au cœur des Monts Sibyllins dans la province de Macerata, en Région des Marches, en Italie centrale. Elle fait partie du club des plus beaux Villages d’Italie et a reçu la Bandiera Arancione du Touring Club Italien.
- [it] Sarnano

[ru] Сарнано

Сарна́но (итал. Sarnano) — коммуна в Италии, располагается в регионе Марке, в провинции Мачерата.



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2024
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии