San Nicola Arcella è un comune italiano di 1 891 abitanti della provincia di Cosenza in Calabria.
San Nicola Arcella comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Eugenio Madeo (lista civica) dal 4-10-2021 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 39°51′N 15°48′E | ||
Altitudine | 110 m s.l.m. | ||
Superficie | 11,69 km² | ||
Abitanti | 1 891[1] (31-5-2021) | ||
Densità | 161,76 ab./km² | ||
Frazioni | Atrigna, Castagneto, Dino, Gioffa, Pianette, Profondiero, San Giorgio, Saracena, Semaforo, Tufo, Vannefora. | ||
Comuni confinanti | Praia a Mare, Santa Domenica Talao, Scalea | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 87020 | ||
Prefisso | 0985 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 078125 | ||
Cod. catastale | I060 | ||
Targa | CS | ||
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] | ||
Cl. climatica | zona C, 1 045 GG[3] | ||
Nome abitanti | sannicolesi | ||
Patrono | San Nicola da Tolentino | ||
Giorno festivo | 10 settembre | ||
Cartografia | |||
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Sito istituzionale | |||
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Nota località balneare della Riviera dei Cedri situata su di uno strapiombo di 110 m s.l.m., ai piedi del quale si trova una baia racchiusa da un braccio roccioso che le conferisce la forma di un porto naturale.
Il comune ha ottenuto dalla FEE il riconoscimento bandiera blu nel 2022 per il quarto anno consecutivo[4] per la spiaggia Arcomagno/Grande Canale Marinella[5].
Le origini di San Nicola Arcella provengono dalla cittadina di Scalea, fondata dai superstiti di Lavinium, antica città romana sorta alla foce del fiume Lao dopo la distruzione della città greca di “Làos”, che fu assalita dai barbari del nord.
La popolazione di Lavinium fu costretta dalle condizioni igieniche (la malaria che infestava la piana del Lao) e dalla necessità di difendersi dalle incursioni saracene, a rifugiarsi sulle alture vicine, dando origine nei tempi bizantini “alla Scalea ed al Casale di questa San Nicola Arcella”.
L’antica denominazione del borgo originario era in realtà San Nicola dei Greci. Solo in epoca borbonica assunse l’attuale nome di San Nicola Arcella; sembra che quest’ultimo derivi dalla terra sulla quale, oggi, è strutturato il centro abitato, e cioè una rocca (in latino arx) dove si rifugiarono i superstiti di Lavinium. Il riconoscimento dell'ordinamento amministrativo del 1799 disposto dal generale Championnet, comandante delle truppe francesi,difensore della nuova Repubblica Romana,desideroso di estendere le sue conquiste anche nella Regione Partenopea, collocò San Nicola Arcella nel Cantone di Lauria.
Nel XIX secolo il principe Scordia Pietro Lanza Branciforte, avendo sposato Eleonora, ultima erede degli Spinelli di Scalea, divenne principe di tutto il feudo ereditando la masseria fortificata sita in contrada Dino, comunemente nota come "Il Palazzo", costruito nel XVIII secolo per volontà del Principe Antonio Spinelli di Scalea, designandola come sua residenza estiva.
I coloni del principe, insieme con gli antichi abitanti, dediti soprattutto alla pesca, costruirono il primo regolare nucleo urbano, cioè il primo Casale che prese il nome di Casaletto; erano le case della corte, nome ancora attribuito alla parte più antica del paese. Il feudo rimase in mano ai principi di Scalea fino all’abolizione della feudalità decretata dai Francesi (1806).
Sotto i nuovi dominatori San Nicola conobbe una breve autonomia amministrativa, per il riordino amministrativo predisposto con il decreto 4 maggio 1811, in virtù del quale venivano istituiti i comuni, San Nicola Arcella viene iscritta a frazione di Scalea. Diviene comune autonomo nel 1912; il primo sindaco eletto fu il Signor Michele Tenuta, mentre la lunga parentesi fascista fu occupata prevalentemente dal podestà Cavalier Adolfo Miraglia.
La storia contemporanea di San Nicola Arcella si lega strettamente alla personalità e alle vicende dei suoi abitanti.
Sicuramente tra i personaggi più determinanti per la storia di San Nicola vi è Lord Crawford, scrittore inglese che intorno alla fine dell’800 istituì la propria dimora presso la torre del porto, dove ambientò alcuni suoi racconti offrendo testimonianza della vita del piccolo borgo marinaro.
Tra gli altri personaggi ricordiamo il Conte Alessandro Vincenzo Siciliano, economista e filantropo nato nel 1860, che emigrò da giovane in Brasile. Fondò molti istituti di beneficenza e fu istitutore di una prima pensione sociale per i poveri. Determinante fu il suo intervento allorquando San Nicola Arcella riuscì, nel 1912, a costituirsi in un comune autonomo abbandonando lo “status” di frazione di Scalea. Morì nel 1923.
Amedeo e Antonio Barletta, Cavalieri del Lavoro, furono grandi imprenditori in America Latina agli inizi del ‘900. Donarono al comune di San Nicola Arcella, nel 1932, l’asilo infantile intitolato alla loro madre Filomena Barletta.
La storia odierna di San Nicola Arcella è sicuramente legata allo sviluppo del turismo. Da molto tempo è considerato tra i centri vacanzieri più esclusivi della Calabria. Molte sono le attività ricettive di qualità presenti nella zona, che si fondono con lo scenario naturale attirando il turismo nei mesi estivi offrendo ai giovani nuove prospettive occupazionali. Per il resto dell’anno l’agricoltura e la pesca sono i settori maggiormente sviluppati: le aziende agricole presenti nelle zone più a monte allevano bovini, ovini e caprini e si occupano della trasformazione del latte in formaggi.
Il centro storico dell'antico borgo è recuperato a partire dalla fine degli anni novanta, mettendo meglio in risalto i palazzotti signorili dalle facciate tardo-ottocentesche, le principali piazzette tanto animate in estate e la chiesa parrocchiale, arroccata su una stretta balconata al centro del paese. Per incentivare i turisti a visitare l'intero borgo è stata realizzata una serie di affreschi che, dalle pareti esterne delle abitazioni, raccontano la storia millenaria del luogo, a partire dai primi navigatori che vennero a colonizzare quella che divenne la Magna Grecia. Degne di rilievo sono la torre saracena, detta "Torre Crawford" dal nome dell'ultimo proprietario[6], e il "Palazzo del Principe", villa di campagna dei principi Lanza di Trabia[7], che si affacciano sul golfo. Da ricordare anche il cosiddetto "Arcomagno", un arco naturale di pietra che da un'altezza di circa 20 metri incornicia in modo spettacolare una delle spiagge, vera attrazione turistica del luogo.
L'Arcomagno è una delle spiagge più belle della Calabria è la più selvaggia in assoluto, sicuramente la più suggestiva all'interno del comune di San Nicola Arcella. Quando si arriva si ha come l’impressione di trovarsi dinanzi un monumento architettonico scolpito in acqua. L'entrata della grotta presenta un enorme sperone alto circa 20 metri da cui si può notare la piccola spiaggia.
La Grotta dell’Arcomagno è conosciuta anche come la Grotta Saracena, perché un tempo questo era il passaggio utilizzato dai saraceni per raggiungere la costa.
Abitanti censiti[8]
Il paese non è attraversato da autostrade, ma dalla SS18 che la collega alla A2 del Mediterraneo. È raggiungibile dalla A2 dallo svincolo di Lagonegro nord proseguendo sulla SS585 e successivamente sulla SS18 uscendo allo svincolo di San Nicola Arcella.
Recentemente il comune di San Nicola Arcella possedeva una fermata ferroviaria sulla linea Napoli - Salerno - Battipaglia - Reggio Calabria, la fermata venne poi soppressa il 12 dicembre 2010. Essa anticamente si trovava sul tracciato di 12 km che collegava S. Nicola Arcella alla stazione di Marcellina-Orsomarso-Verbicaro in attività dal 1895 fino al 1970, anno in cui fu dismesso, perché obsoleto e sostituito nello stesso anno con la nuova tratta Praja-Ajeta-Tortora - Marcellina-Orsomarso-Verbicaro sulla linea Battipaglia-Reggio Calabria in seguito all'ammodernamento dell'intera rete ferroviaria italiana.
La sede ferroviaria è ancora riconoscibile per lunghi tratti, grazie alla presenza di numerose opere d'arte (ponti e gallerie), anche se invasa dalla vegetazione spontanea o trasformata in strade. Molte gallerie sono state murate e i ponti, utilizzati come strade, hanno spesso subito significative modifiche. Il fabbricato viaggiatori della stazione di S. Nicola Arcella, recentemente abbandonato, è ancora in buone condizioni.[9]
La sede municipale è in Via Nazionale 5.[10]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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6 giugno 1993 | 27 aprile 1997 | Domenico Donadio | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
27 aprile 1997 | 13 maggio 2001 | Domenico Donadio | Lista Civica | Sindaco | |
13 maggio 2001 | 28 maggio 2006 | Adelmo Giuseppe Ersilio Leone | Lista Civica | Sindaco | |
29 maggio 2006 | 15 maggio 2011 | Domenico Donadio | Lista Civica | Sindaco | |
16 maggio 2011 | 5 giugno 2016 | Barbara Mele | Lista Civica - San Nicola X Tutti | Sindaco | |
6 giugno 2016 | 3 ottobre 2021 | Barbara Mele | Lista Civica - San Nicola X Tutti | Sindaco | |
4 ottobre 2021 | in carica | Eugenio Madeo | Lista Civica - SNA prima di tutto | Sindaco | |
Altri progetti
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