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Scalea (Scalìa in calabrese[3], Skalia in greco bizantino) è un comune italiano di 11 363 abitanti[1] della provincia di Cosenza in Calabria.

Scalea
comune
Scalea – Veduta
Scalea – Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Calabria
Provincia Cosenza
Amministrazione
SindacoGiacomo Perrotta (lista civica "Scalea Europea") dal 21-9-2020
Territorio
Coordinate39°49′N 15°48′E
Altitudine25 m s.l.m.
Superficie22,56 km²
Abitanti11 363[1] (31-5-2020)
Densità503,68 ab./km²
Comuni confinantiOrsomarso, San Nicola Arcella, Santa Domenica Talao, Santa Maria del Cedro
Altre informazioni
Cod. postale87029
Prefisso0985
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT078138
Cod. catastaleI489
TargaCS
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Nome abitantiscaleoti
PatronoBeata Vergine Maria del Monte Carmelo
Giorno festivo16 luglio
Cartografia
Scalea
Scalea – Mappa
Scalea – Mappa
Posizione del comune di Scalea all'interno della provincia di Cosenza
Sito istituzionale

Geografia fisica


Panorama dall'entroterra
Panorama del Centro Storico
Panorama del Centro Storico
Scalinate del Centro Storico
Scalinate del Centro Storico
Porta del Centro Storico
Porta del Centro Storico
Ceramica
Ceramica

Il territorio comunale, di forma quadrangolare, con la base maggiore di circa 8 km adagiata sul mar Tirreno, ha una profondità verso l’interno di circa 3 km e un’estensione totale di 22,56 km². Esso confina a nord con San Nicola Arcella, ad est con Santa Domenica Talao, a sud-est con Orsomarso, a sud con Santa Maria del Cedro ed a ovest con il mar Tirreno.

La cittadina si dispone su un vasto promontorio, che delimita a sud il Golfo di Policastro.

La linea della costa si presenta in un primo tratto a sud sabbiosa e lineare, mentre assume a nord carattere frastagliato e roccioso con presenza di grotte, prodotte dall'erosione marina.

Per metà dell’estensione il terreno è pianeggiante (formato dal recente sedimento del fiume Lao che sfocia in mare dopo aver attraversato, per circa 3 km, la parte meridionale del territorio). L’altra metà è di natura collinare con altezza massima di 408 m sul livello del mare.

Scarso interesse hanno i corsi d’acqua, che sono a carattere torrentizio. Degni di nota sono solo il torrente Carpini, che definisce il confine settentrionale del territorio, ed il torrente Sant'Angelo, affluente del Lao.

Geologicamente il territorio è caratterizzato da affioramenti di depositi e formazione di età compresa tra il Triassico e l’Olocene, di natura ed ambiente diversi.

In relazione al parametro coerenza, sono stati distinti quattro tipi di rocce che pertanto, rappresentano gruppi litologici omogenei o per predominanza di un litotipo o per la presenza di un’associazione caratteristica di più litotipi.

La prima unità rappresenta depositi incoerenti superficiali o pseudocoerenti di origine alluvionale, lacustre o di accumulo detritico-residuale eluvio-colluviale. Le altre unità comprendono rocce sedimentarie con prevalenza di un tipo litologico coerente, semicoerente o pseudocoerente.

I rioni più antichi si dispongono arroccati a gradoni, posti ad una quota di 75 m sul livello del mare; la parte più moderna si sviluppa lungo la costa.


Origini del nome



Storia


Scalea è uno dei paesi più importanti e più antichi dell'alto tirreno cosentino. Nelle grotte di Torre Talao sono stati rinvenuti, nel corso di scavi archeologici, manufatti di pietre ed ossa dell’epoca paleolitica.

Durante la civiltà del bronzo, del ferro e nella fase protostorica (X-VII secolo a.C.)[4] gli uomini vivevano nelle valli del Lao in piccole comunità: prova di questo periodo è lo scoglio di Torre dell’isola, una delle prime stazioni dell’uomo nell’Italia meridionale. Durante gli scavi nelle grotte di Torre Talao sono state rinvenute prove della fase musteriana in Calabria, oltre i resti della fauna pleistocenica riferibili all’industria paleolitica media.

Successivamente la zona era stata dapprima terra degli Enotri fino a quando i Greci Sibariti, per facilitare le comunicazioni con la loro colonia di Posidonia (Paestum), nel 600 a.C. fondarono la città di Laos. Essa fu una città costiera posta sulle prime alture del fiume Lao.

Laos si può considerare antenata di Scalea, così come lo fu la colonia romana di Lavinium, come testimoniano i numerosi ruderi di ville romane di epoca imperiale sparse nella piana e nelle prime alture.

Il nucleo originale di Scalea sorse durante il periodo delle lotte tra Bizantini e Longobardi; verso la fine del VI secolo Scalea fu occupata dai Longobardi e rimase loro colonia finché alla fine dell'VIII secolo Carlo Magno sottomise tutti i ducati. I Longobardi costruirono una rocca; la città rimase per circa 3 secoli arroccata, cinta dalla muraglia delle sue case legate tutte insieme e aperta all'esterno con due porte: quella militare, in cima, presidiata dalla fortezza del Gastaldo e trasformato in castello dai Normanni e quella cittadina sullo spiazzo Cimalonga. Il borgo sorto ai piedi del castello divenne come una fortezza sul mare e fu denominato Scalea forse per il suo sviluppo sui gradoni del Colle simile ad una scala.

A Scalea nel VII secolo si erano nel frattempo insediati gli Anacoreti, monaci eremiti greci bizantini che trascorrevano la loro vita ascetica in piccoli rifugi come le grotte della Scalicella. A questi nel secolo IX si aggiunsero i monaci che avevano lasciato la Sicilia per l’invasione degli Arabi.

Già in epoca normanna Scalea aveva avuto una grande attività mercantile e marinara. Agli inizi del secolo XIV Scalea divenne un importante scalo marittimo. In seguito alla sua ribellione agli Angioini divenne terra demaniale con il sensibile sgravio fiscale che agevolò notevolmente ogni attività produttiva e commerciale. Di tale opportunità si avvantaggiò la marineria di Scalea che divenne una delle più rinomate della Calabria. Le sue navi toccavano i più importanti porti del Mediterraneo.[5]

Durante il periodo angioino-aragonese la popolazione di Scalea salì ad oltre 5000 abitanti. Successivamente a causa delle guerre, delle incursioni saracene e delle epidemie si registrò un’inversione di tendenza, fino al dimezzamento della popolazione totale con un esodo nei casali di Scalea.

L’interno di Scalea è un intrico di scale, vicoli, larghi, supporti ed archi. Una delle caratteristiche del nucleo storico sono i “Suppuorti”, tratti coperti delle vie, nati dalla necessità di costruire, per motivi di difesa, le case una sull'altra.

Nel XVI secolo scoppiarono in varie parti della Calabria moti antifeudali ed anche Scalea vi prese parte attiva.

Il secolo XVII fu uno dei più duri, una serie di terremoti provocarono molti danni; a questi si aggiunsero con inclemenza pestilenze e carestie.

Nel settecento la città aveva solo una piccola frazione, San Nicola (oggi San Nicola Arcella), poiché nel secolo precedente Santa Domenica (oggi Santa Domenica Talao) si era emancipata. Buoni erano i commerci e le produzioni:

«Tiene un comodo e sicuro porto per le barche da carico e sul fianco sinistro evvi una torre edificata in una penisoletta ai tempi di Carlo V con tre pezzi di cannoni, alla cui custodia son alcuni soldati invalidi con il loro alfiere. Al lato destro di esso porto vi sono poi molti scogli che si estendono per più di tre miglia e sono vi delle grotte da passo in passo, e tra queste una è chiamata la grotta della pecora nella quale sono annidati molti colombi selvaggi. Il suo territorio confina verso oriente con quello di Papasidero, dal nord con quello di Aieta e da sud con quello di Abatemarco ed Ursomarzo. Al lato destro della città vi passa un ruscelletto che quasi lambisce la porta di mare. Tiene un lago detto il Pantano, di quasi un miglio di circuito e finalmente nei confini a distanza di tre miglia tiene un altro fiume chiamato della Scalea, che ha la sua origine da Laino, il quale raccoglie molte acque in tempo di pioggia, e sebbene ricorre molto profitto per la coltura di esso territorio, irrigandone dei cittadini i loro fondi, pure alle volte vi cagiona del danno colle sue inondazioni. Produce in abbondanza grano, grano d'india, legumi ed ogni sorta di frutti ed ottimi vini. I melloni di pane e di acqua vi riescono assai buoni ed anche le cipolle che è in gran capo di commercio con i paesi vicini. I fichi e le uve zibibi sono pure eccellenti che poi secche ne fanno un gran smaltimento con i Genovesi, Livornesi ed anche cogli inglesi, venendoli a caricare o nel porto di S. Nicola, territorio di essa città o sull'isola Dino di Aieta. Il suddetto Pantano e il fiume, detto di Scalea, danno delle anguille e dei cefali agli abitatori; ma il mare è quello che somministra loro gran quantità di pesci e frutti di mare che raccogliono dalla suddivisata scogliera. Non vi sono boschi, essendo stati resi tutti a coltura e soltanto vicino al fiume vi è una selva detta "I salici" che gli fa fronte, trattenendo le acque che non sboccassero nei territori in tempo di abbondanti piogge. Vi è caccia di lepri, volpi e lupi, specialmente in luogo che chiamano Vannefora, e non vi mancano gli uccelli soprattutto nel suddivisato lago in tempo d'inverno e per le campagne delle beccacce, starne, ecc… Vi è una regia dogana col suo cassiere, libro all'incontro, credenziere e vicesegretario. Tiene un casale detto San Nicola Arcella, la cui popolazione unita a quella della nostra Scalea ascende a tremila individui.»

(Lorenzo Giustiniani, Dizionario Geografico del Regno di Napoli, Napoli 1802.)

Durante la seconda guerra mondiale Scalea fu bombardata. Dagli anni '60 le poche case che costituiscono l'attuale centro storico vennero progressivamente abbandonate e gli abitanti iniziarono a costruire edifici nuovi occupando la zona a sud del nucleo originario; tale processo proseguì fino agli anni '90 quando Scalea assunse l'attuale fisionomia. A partire dal nuovo millennio venne costruito l'aeroporto (ancora poco utilizzato) e la piscina comunale che è entrata in funzione nel mese di settembre 2012 (distrutta però nel 2013 a causa di una tromba d'aria [6]). Attualmente è in progetto la realizzazione di un porto che dovrebbe sfruttare parte dello spazio antistante la Torre Talao.

Nel luglio 2013, a seguito dell'inchiesta "Plinius", viene disposto l'arresto di 38 persone in varie regioni, fra cui il sindaco di Scalea, cinque assessori comunali e alcuni funzionari comunali; tra i reati contestati ai componenti della giunta cittadina c'è quello di associazione di tipo mafioso.[7][8][9] Nei giorni successivi, a seguito delle dimissioni di diversi consiglieri, venne a mancare il numero minimo di consiglieri necessari alla normale attività amministrativa e il consiglio comunale venne sciolto e venne nominato un commissario prefettizio per la gestione provvisoria.[10]

Successivamente, nel febbraio 2014, il Consiglio dei Ministri presieduto da Matteo Renzi, ha approvato il decreto del Presidente della Repubblica con il quale veniva dichiarato lo scioglimento per infiltrazioni mafiose e veniva incaricata per la gestione una triade di funzionari statali che rimarranno in carica fino alle successive elezioni nella primavera del 2016.

Il 12 febbraio del 2018, Scalea riceve dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il titolo onorifico di città.


Le quattro porte di Scalea


Lorenzo Giustiani, viaggiatore erudito del XVIII secolo, descrisse così la città vecchia:

«Questa città tiene 4 porte, una è detta porta di mare, la seconda è detta porta del ponte, da un antico ponte, in cui vi si vede un pezzo di artiglieria; la terza porta di Cimalonga, in cui vi è una torre che serve oggi da carcere e la quarta porta del forte. Nella sommità si vede il suo antico castello quasi diruto coi suoi baluardi e fossi e vi è un pezzo di artiglieria che i vecchi del paese si ricordano di esservene stati molti. Pochi passi lungi dalla porta di mare, verso settentrione, alla sommità di una deliziosa collina, si vede un'antichissima torre detta di Giuda, che dovea servire di specola al suddetto castello.»

(Lorenzo Giustiniani, Dizionario Geografico del Regno di Napoli, Napoli 1802)

Simboli


«Inquartato, comprende i simboli: una torre, una donna a petto nudo con bilancia e spighe di grano, un uomo con un delfino in braccio, una scala con tre stelle. I colori dello stemma sono il giallo-oro, il rosso e l'azzurro»

(Descrizione araldica dello stemma[11])

«Drappo di azzurro…»

(Descrizione araldica del gonfalone[11])




Onorificenze


Titolo di Città
«D.P.R. 12 febbraio 2018»
 12 febbraio 2018[12]

Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose


Dopo la costruzione di un convento francescano nel XIII secolo ad opera di Pietro Cathin, discepolo di Francesco d'Assisi, Scalea divenne un centro religioso e culturale.


Chiesa di Santa Maria d'Episcopio

La chiesa di Santa Maria d'Episcopio
La chiesa di Santa Maria d'Episcopio

La chiesa, meglio conosciuta come "Madonna del Carmine", è ricca di monumenti e opere d'arte. La Madonna del Carmine è la patrona di Scalea e si festeggia il 15 e 16 luglio di ogni anno. La mattina del 16 luglio il sindaco, a nome della cittadinanza, offre un "cero" Votivo alla Madonna. Il giorno della festa la statua della Madonna è portata in processione per le vie principali del paese. Partecipano alla processione donne con le "cinte" portate sul capo. La cinta è formata da un telaio in legno, riccamente addobbata, predisposta per reggere i ceri votivi.

La Madonna del Carmine fu proclamata patrona e protettrice di Scalea il 7 marzo del 1875, dopo un'epidemia di colera. La confraternita carmelitana era stata fondata già nel 1806. L'anno dopo ebbe l'indulgenza del papa Paolo V con bolla del 1º aprile. In occasione del centenario della proclamazione il popolo di Scalea offrì alla Madonna una corona d'oro. L'oro offerto dalla popolazione fu fuso in piazza vecchia, all'aperto, presenti tutti i fedeli, con una particolare cerimonia.

Il primo nucleo della chiesa Madonna del Carmine risale all'VIII secolo. Periodo questo di maggiore attività dei monaci Basiliani nella zona, conosciuta con il nome di Mercurion. In questi anni la chiesa fu anche sede episcopale o almeno di corepiscopi, gli ausiliari dei vescovi. In questa epoca, la chiesa, già dedicata a Santa Maria Annunziata, prese il nome di Santa Maria d'Episcopio: inoltre vicino alla chiesa resta un edificio signorile, con pseudo loggiato normanno, che per tradizione è indicato come il "palazzo del Vescovo". In epoca normanna la chiesa fu notevolmente ingrandita e affidata ai Benedettini di Cava dei Tirreni. Questo perché con l'avvento dei normanni le chiese di rito bizantino dovettero latinizzarsi. Molti monasteri greci, pertanto, furono affidati ai monasteri latini. Il superbo finestrone absidale della chiesa è appunto una testimonianza di questo periodo.

La chiesa nel 1554 subì il saccheggio dei saraceni di Dragut. Anni dopo fu ampliata e abbellita. Altri rifacimenti sostanziali furono apportati alle strutture della chiesa nei secoli XVIII e XIX.

Nel 1971 un fulmine ha distrutto l'orologio del campanile installato nel 1921 in sostituzione di uno più antico. Nel 1976 sono iniziati nella chiesa lavori di restauro.


Chiesa di San Nicola in Plateis

La chiesa di San Nicola in Plateis
La chiesa di San Nicola in Plateis

La parte bassa del centro storico è sovrastata dall'imponente struttura della Chiesa “di sotto”, dedicata a San Nicola di Platea, attestata a partire dal VIII secolo e inizialmente gotica, attualmente frutto delle ricostruzioni post-belliche della seconda guerra mondiale.


Ruderi del Convento Francescano

Il Convento Francescano viene anche detto chiesetta dello “Spedale”, fu costruita dai monaci Basiliani nel IX secolo. È formata da due navate e tre absidi con annesso un dormitorio, una sala da pranzo e un soggiorno, all'epoca utilizzata per dare assistenza ai pellegrini durante le crociate.


Santuario della Madonna del Lauro

Il santuario fu costruita agli inizi del XVIII secolo dai pescatori del luogo e di Meta di Sorrento, per sciogliere un voto fatto alla Madonna in occasione di una tempesta.

Ruderi di Chiese Basiliane del secolo IX con affreschi.

Ruderi della Grancia e del Convento Francescano del secolo XIII.


Architetture civili


La chiesa fu elevata a santuario il 7 settembre 1987 da vescovo Augusto Lauro.


Architetture militari


Torre Talao
Torre Talao

Aree naturali



Altro



Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[14]


Etnie e minoranze straniere


Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2018 la popolazione straniera residente era di 1 002 persone, ovvero il 9,03% della popolazione totale.[15] Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:


Economia


La riviera di Scalea
La riviera di Scalea

Le attività primarie di Scalea sono state storicamente l’agricoltura e la pesca, anche se oggi sono quasi del tutto scomparse. Fino agli anni settanta, la zona parallela al mare era coltivata a cedri, poi lo sviluppo edilizio ha portato i proprietari a vendere i loro terreni ricavandone guadagni maggiori rispetto a quelli che avrebbero ottenuto dalla vendita dei prodotti agricoli.

La situazione socioeconomica del comune oggi è caratterizzata da un'economia di consumo sussidiata, nella quale gli afflussi netti di risorse finanziarie dall'esterno sopravanzano gli investimenti lordi e concorrono a finanziare largamente i consumi.

Tutto questo ha provocato una forte espansione dei consumi e dell'edilizia creando un processo di crescita disorganizzato e caotico definibile come una "modernizzazione senza sviluppo".

L’agricoltura, oggi, si caratterizza solo per la scarsissima integrazione con le attività di trasformazione e commercializzazione; le colture irrigue, nonostante le potenzialità esistenti, stentano ad espandersi.

L'industria minore si è sviluppata solo in alcuni settori, tipo l'edilizia ed i settori connessi. L'economia è rivolta soprattutto al turismo.


Infrastrutture e trasporti


Il comune è attraversato dalla strada statale 18 Tirrena Inferiore e dalla strada statale 504 di Mormanno ed è servito dalla stazione ferroviaria Scalea-Santa Domenica Talao posta sulla linea Battipaglia-Reggio di Calabria. Nel territorio comunale si trova l'Aviosuperficie di Scalea.


Amministrazione


Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1980 1985 Francesco Zito Democrazia Cristiana sindaco
1985 1990 Francesco Zito Democrazia Cristiana sindaco
1990 6 giugno 1993 Alessandro Bergamo lista civica sindaco
6 giugno 1993 28 dicembre 1995 Francesco Pezzotti lista civica Indipendente sindaco
28 dicembre 1995 9 giugno 1996 commissario straordinario
9 giugno 1996 16 aprile 2000 Francesco Pezzotti lista civica di centro-sinistra sindaco
16 aprile 2000 4 aprile 2005 Mario Russo lista civica sindaco
4 aprile 2005 29 marzo 2010 Mario Russo lista civica di centro-destra sindaco
29 marzo 2010 24 luglio 2013 Pasquale Basile lista civica sindaco
24 luglio 2013 25 febbraio 2014 Domenico Giordano Massimo Mariani commissario straordinario
25 febbraio 2014 5 giugno 2016 Salvatore Caccamo Roberto Esposito Rosario Fusaro commissario straordinario [16][17][18]
5 giugno 2016 18 febbraio 2020 Gennaro Licursi lista civica "Per la Tua Città" sindaco
18 febbraio 2020 21 settembre 2020 Giuseppe Guetta Francesco Massidda commissario straordinario
21 settembre 2020 in carica Giacomo Perrotta lista civica "Scalea Europea" sindaco

Gemellaggi



Sport


Ha sede nel comune la società di calcio U.S.D. Scalea 1912. Nel corso della sua storia, ha disputato esclusivamente campionati dilettantistici regionali.

Lo Stadio Comunale "Domenico Longobucco" è stato costruito negli anni 1930 in terra battuta. Dal 2010 è in erba sintetica.

La formazione di pallavolo locale è la Volley Scalea, militante nel campionato di Serie D fino al 2019.

Il 12 maggio 2022 la 6ª tappa del Giro d'Italia 2022 si è conclusa a Scalea, con la vittoria del corridore Arnaud Démare della Groupama-FDJ. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Caleb Ewan (Lotto Soudal) e Mark Cavendish (Quick-Step Alpha Vinyl Team).


Spettacolo


Dal 2003 Scalea ospita il Laos Fest[19], festival di musica indipendente ideato dall'associazione L'altra Casa. Ha ospitato artisti del calibro di O' Zulu dei 99 Posse, 24 Grana, Kalamu. Dopo un periodo di stop di 15 anni, su impulso dell'associazione Levante e del gruppo Music Labs, nell'estate del 2020 torna il festival e si avvicina alla musica attuale e al panorama indipendente ospitando tra gli altri Lorenzo Kruger, ex leader della band Nobraino, i Legno (gruppo musicale), Avincola, Eugenio Campagna (in arte Comete) semifinalista di X Factor 13 (2019).

Originari di Scalea sono gli ItaloBros deejay di elettronica conosciuti in tutto il mondo per le loro produzioni musicali.


Note


  1. ISTAT - Bilancio demografico mensile maggio 2020, su demo.istat.it. URL consultato il 2 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2020).
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 610, ISBN 88-11-30500-4.
  4. Età Preistorica, su comune.scalea.cs.it.
  5. Giovanni Celico, Scalea tra duchi e principi mercanti filosofi e santi, Editur Calabria, 2000.
  6. Piscina coperta: una vergogna infinita nella totale indifferenza., su CalNews, 11 novembre 2019. URL consultato il 14 agosto 2021.
  7. Scalea (Cosenza), arrestato un intero comune per mafia – Video Il Fatto Quotidiano TV
  8. 'Ndrangheta: arrestati sindaco e 5 assessori Scalea - Cronaca - ANSA.it
  9. 'Ndrangheta, arrestato sindaco di Scalea Archiviato il 12 novembre 2013 in Internet Archive.. TGcom24, 12 luglio 2013.
  10. Gazzetta Ufficiale (6 novembre 2013). G.U. Serie generale n° 260. Decreto del Presidente della Repubblica 21 ottobre 2013.
  11. Scalea, su Araldica Civica.it. URL consultato il 6 novembre 2011.
  12. Elenco delle delibere adottate dalla Giunta comunale nell'anno 2018 (XLS), su trasparenzascalea.asmenet.it. URL consultato il 27 ottobre 2020.
    «Riga 83: Delibera di Giunta 81 28/05/2018 - Presa d’atto del Decreto del Presidente della Repubblica del 12 febbraio 2018 di conferimento del titolo di città al Comune di Scalea»
  13. Castello di Scalea, su calabriaportal.com.
  14. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  15. ISTAT, Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2018, su demo.istat.it. URL consultato il 14 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
  16. Commissione straordinaria ex art. 143 TUEL (ente sciolto per infiltrazioni mafiose)
  17. ex art. 143 TUEL comune sciolto per infiltrazioni della 'ndrangheta
  18. Il consiglio comunale è stato sciolto decisione del Consiglio dei Ministri del 25 febbraio 2014.
  19. Laos Fest - Festival di Musica Indipendente, su Laos Fest. URL consultato il 14 novembre 2022.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Scalea

Scalea ist eine Küstengemeinde in der Provinz Cosenza in der Region Kalabrien in Süditalien mit 11.363 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019).

[en] Scalea

Scalea (Calabrian: Scalìa, lit. "stair" or "ladder") is a town and comune in the province of Cosenza in the Calabria region of southern Italy.

[es] Scalea

Scalea es un municipio situado en el territorio de la provincia de Cosenza, en Calabria, (Italia).

[fr] Scalea

Scalea est une commune de la province de Cosenza, dans la région de Calabre, en Italie.
- [it] Scalea

[ru] Скалея

Скале́а[1][2] (итал. Scalea) — коммуна в Италии, располагается в регионе Калабрия в провинции Козенца.



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