Papasidero (Papàs Isidoros, Παπάς Ισίδωρος in greco) è un comune italiano di 642 abitanti della provincia di Cosenza; il suo territorio, compreso tra 75 e 1463 metri di altitudine, è la riserva naturale orientata della Valle del fiume Lao (D.M. Ambiente - luglio 1987) e fa parte del Parco nazionale del Pollino. Alle pendici della collina su cui si erge scorre l'affascinante fiume Lao lungo il quale i turisti sono soliti praticare lo sport del rafting.
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Papasidero comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Fiorenzo Conte (lista civica Energie Nuove) dal 20-9-2020 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 39°52′N 15°54′E | ||
Altitudine | 208 m s.l.m. | ||
Superficie | 55,22 km² | ||
Abitanti | 642[1] (31-5-2021) | ||
Densità | 11,63 ab./km² | ||
Frazioni | Avena, Montagna, Nuppolara, Santo Nocaio, Tremoli, Vitimoso | ||
Comuni confinanti | Aieta, Laino Castello, Mormanno, Orsomarso, Praia a Mare, Santa Domenica Talao | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 87020 | ||
Prefisso | 0981 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 078092 | ||
Cod. catastale | G320 | ||
Targa | CS | ||
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] | ||
Nome abitanti | papasideresi | ||
Patrono | Nostra Signora di Costantinopoli, San Rocco (compatrono) | ||
Giorno festivo | martedì dopo Pentecoste, domenica dopo Ferragosto | ||
Cartografia | |||
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Sito istituzionale | |||
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Il nome deriva dal greco Papàs Isidoros (Παπάς Ισίδωρος), un monaco bizantino basiliano di un monastero greco-ortodosso della zona[senza fonte]. Alcuni storici calabresi ritengono che Papasidero sia sorto nel territorio dell'antica città greca di Skidros, una delle colonie di Sibari che faceva da collegamento tra Sibari e Laos e che il nome derivi da essa.
Lo stemma e il gonfalone del comune di Papasidero sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 21 dicembre 1978.[3]
«D'azzurro, ad una montagna di tre vette al naturale, sormontata da tre stelle d'oro raggiate di otto, disposte 1, 2. Ornamenti esteriori da Comune.» |
Le stelle alludono a sidereus ("stellato") per assonanza con il toponimo, sovrastanti la rupe sulla quale sorge il paese. Il gonfalone è un drappo troncato di bianco e di azzurro.
Da visitare il santuario di Nostra Signora di Costantinopoli del XVII-XVIII secolo e il sito archeologico della Grotta del Romito. Caratteristico è il centro storico di impianto medievale con alla sommità del borgo la chiesa madre di San Costantino e il castello normanno-svevo. La cinta muraria medievale presenta delle antiche porte d'ingresso al borgo tra cui si conserva ancora quella del cambio della Guardia.
Abitanti censiti[4]
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