Pontey (pron. fr. AFI: [pɔ̃tɛj]) è un comune italiano di 809 abitanti[1] della Valle d'Aosta. È situato sulla destra orografica (envers) della Dora Baltea, a circa 24 chilometri ad est dal capoluogo regionale.
Pontey comune | |
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(IT) Comune di Pontey (FR) Commune de Pontey | |
Panorama di Pontey. | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Valle d'Aosta |
Provincia | Non presente |
Amministrazione | |
Capoluogo | Lassolaz |
Sindaco | Leo MARTINET (lista civica "Le Soleil dans le coeur") dal 20-9-2020 |
Lingue ufficiali | Francese, italiano |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 45°44′N 7°35′E |
Altitudine | 525 m s.l.m. |
Superficie | 15,75 km² |
Abitanti | 809[1] (31-12-2020) |
Densità | 51,37 ab./km² |
Frazioni | Clapey, Cloutraz (Quiótra), Crétaz, Cretaz-Boson, Épiney, Bosayes (La Bóvàye), Lassolaz (La Sóla - chef-lieu), Lesin (Lizén), Prélaz (Préla), Prolex, Semont (Semón), Torin (Tòén), Chesanouva (Tséza Noua), Vallerod (Valïoù), Dzerbio, Mesaney. |
Comuni confinanti | Chambave, Champdepraz, Châtillon, Saint-Denis |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 11024 |
Prefisso | 0166 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 007051 |
Cod. catastale | G860 |
Targa | AO |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 971 GG[3] |
Nome abitanti | pontesani (it.) pontesans (fr.) |
Patrono | san Martino |
Giorno festivo | 11 novembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Pontey all'interno della Valle d'Aosta | |
Sito istituzionale | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Il comune si trova a un'altitudine di 525 m s.l.m., confina con i comuni di Chambave, Saint-Denis, Châtillon e Champdepraz e culmina con la cima del Mont Ruvic a 2922 m s.l.m.
Nel territorio comunale sono presenti tre corsi d'acqua a regime torrentizio chiamati Molinaz, Eau-Noire ("Éve Née" nel patois locale, che significa "Acqua nera") e Vau[4].
La posizione del paese sulla destra orografica della valle centrale (all'envers) fa sì che esso sia soggetto ad un microclima molto diverso dai paesi siti sulla sinistra orografica, infatti d'inverno le montagne a cui il paese è addossato mantengono in ombra il paese per due mesi circa dal 20 di novembre al 30 di gennaio, proprio per questo motivo le temperature scendono in maniera molto più decisa e toccano i -10 °C anche di giorno, con punte notturne in anni eccezionali di -30 °C. Durante l'estate proprio per la sua posizione gode di una maggiore illuminazione solare rispetto ai paesi vicini, e grazie a questo il computo delle ore di sole durante l'anno è in sostanziale parità. Il paese si trova in zona climatica E (2971 Gradi Giorno) ai sensi però dei contributi regionali per il riscaldamento tutti i comuni valdostani sono valutati come zona climatica F.
Il territorio comunale era già abitato in epoca protostorica, come attesta il ritrovamento di una stele della cultura Seine-Oise-Marne in località Mont Tsailloun (o Tasillon).[6] Un insediamento salasso dell'età del ferro è stato ritrovato sulle pendici della Cime Noire, ai confini con il comune di Chambave.[7] Una tomba di epoca barbarica è stata rinvenuta in località Proley nel 1963. In patois viene chiamata Artson di djablo ed è ricordata dalla fiaba locale dell'Arca di Proulèi[8].
Durante l'epoca fascista, Pontey fu accorpato al comune di Castiglione Dora.
Il comune è stato ripristinato nel 1946.
Il nome probabilmente deriva da "ponticulus" nome assegnato dai Romani durante il periodo della loro occupazione.
Questa è la descrizione dello stemma comunale come riportato nel BUR della RAVDA
inquartato: al primo d'argento al capo di
rosso, alla banda di nero attraversante, caricata in capo
di una stella d'oro, che è di Challant-Ussel; al secondo
d'azzurro al pastorale d'oro, al capo dello stesso, caricato
di una stella a sei raggi di nero; al terzo d'oro al ponte
di nero murato d'argento, alla campagna ondata d'azzurro
e al capo di rosso, caricato di due chiavi decussate
d'argento, gli occhielli in basso e in fuori; al quarto
d'argento al capo di rosso, alla banda di nero attraversante,
caricate in capo di una palma d'oro, che è di
Challant-Châtillon. Ornamenti esteriori da Comune.
Nastri portanti i colori dello Stato e della Regione[9].
Questa è la descrizione del gonfalone comunale come riportato nel BUR della RAVDA
Drappo partito di rosso e di nero, riccamente
ornato e frangiato d'argento, caricato in cuore
dello stemma comunale e in capo delle iscrizioni centrate:
«Commune de Pontey» e «Comune di Pontey».
L'asta verticale è ricoperta di velluto rosso fissato da
bullette d'argento poste a spirale. La freccia contiene la
riproduzione dello stemma municipale e il nome del
Comune è inciso sul gambo. Cravatta portante i colori
dello Stato e della Regione, frangiata d'argento[9].
Riferimenti alla chiesa sono presenti in una bolla papale del 1176 di papa Alessandro III, quale comunità facente parte della diocesi di Aosta.
Sul territorio sono presenti 3 edifici ecclesiastici: la chiesa parrocchiale dedicata a San Martino e databile intorno al 1400, la cappella dell'Esaltazione della Santa Croce (un tempo dedicata a San Rocco, sita in frazione Banchet) e la cappella dell'Addolorata (frazione Torin).
In località Plan-Coca si conservano i resti di archeologia industriale de "Le Grand Fourneau", un altoforno a pianta quadrata risalente al XVIII secolo, mentre in località Ussert si trovano i resti delle "fonderie" Gervasone.[10]
La cava di macine della Valmeriana, nella località omonima ricca di pietra ollare[11], sulle pendici del Mont Barbeston, è oggi dismessa e valorizzata turisticamente dal comune[12].
Pontey ha avuto un piccolo boom demografico all'inizio degli anni ottanta, con il trasferimento di molte persone dai comuni vicini tanto che da poco meno di 500 abitanti del 1981 si è arrivati ad oggi a oltre 800 abitanti.
Abitanti censiti[14]
Come in buona parte della regione, anche in questo comune è diffuso il patois valdostano.
Il comune possiede alcune strutture ricettive e diversi locali oltre ad un negozio di alimentari.
Sin dal tempo dei Romani, sulle pendici del mont Barbeston è proseguita l'attività estrattiva di macine da mulino ricavate dalle pietre locali, in roccia eclogitica oceanica (cloritoscisti a granato e cloritoide), macine che vennero esportate per secoli anche fuori dalla Valle d'Aosta[15]. Nei pressi dell'alpe Valmeriana, nel bosco e in piccole caverne, numerosi frammenti di macine sono sparse al suolo e alcuni massi erranti sono scavati o recano incise macine solo abbozzate.[16]
Nel territorio comunale sono ancora in attività alcune cave di serpentino e sono stati installati 2 impianti idroelettrici ad acqua fluente composti da 2 gruppi da 1 MW alimentate dalle acque della Dora Baltea e una piccola centralina idroelettrica di 100 kW alimentata dalle acque dell'Éve Née.
In passato, le fontane locali venivano utilizzate per far macerare la canapa (in francese, per il ruissage du chanvre), mentre sulle pendici veniva coltivata la vite a pergolato, soprattutto il vitigno autoctono Prié.[17]
Nel territorio è attiva una discarica per rifiuti speciali non radioattivi gestita dalla stessa ditta che gestisce la discarica regionale di Brissogne.
Inoltre sono attive una società che si occupa di distribuzione di Gas GPL per il riscaldamento, una di distribuzione bevande e una di costruzioni oltre a varie piccole imprese artigiane.
Il comune ha a disposizione una scuola primaria dedicata a Jean-André Arbenson e una dell'infanzia dedicata a don Laurent-Samuel Henriod.
Nel comune sorge una microcomunità per anziani dedicata all'utenza dell'Unité des Communes valdôtaines Mont-Cervin.
Il comune dispone di un'area sportiva polifunzionale aperta in data 3 maggio 2010, per la pratica del Calcio a 5, pallavolo, tennis e mountain bike. Nel territorio comunale si trova anche una palestra di roccia.
L'asse viario del comune è costituito dalla Strada Regionale 10 (SR10) che permette l'attraversamento del comune da est a ovest fino al bivio tra i villaggi di Banchet e Valérod, situato all'altezza della cappella dell'Esaltazione della Santa Croce.
Diverse strade comunali facilitano poi la comunicazione interna.
Il comune è collegato con i comuni limitrofi tramite due ponti sulla Dora Baltea lungo la SR10: uno lo collega con la SS26 (Torino - La Thuile), e l'altro con l'abitato di Châtillon passando vicino alla stazione ferroviaria di Châtillon.
Lungo la strada che dalla località Lezin porta alla località Crétaz-Boson (lungo la Dora Baltea) è ancora visibile il vecchio ponte non più transitabile, neppure a piedi, ma comunque caratteristico.
Pontey è raggiungibile tramite la SS26, prendendo il bivio per la strada regionale 10, oppure dal comune di Châtillon, scendendo lungo rue de la gare e proseguendo dritto dopo la deviazione per Ussel.
Il comune è inoltre servito da un servizio di pullman gestito dalla società SAVDA.
Non è presente la ferrovia anche se è facilmente raggiungibile nel vicino comune di Châtillon.
Fa parte dell'Unité des communes valdôtaines du Mont Cervin.
Il comune non appartiene a nessuna provincia, in quanto in Valle d'Aosta non sono presenti organi di amministrazione provinciali. Il livello amministrativo immediatamente superiore ai Comuni è rappresentato dalle Unités de communes (ex-Comunità montana).
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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26 giugno 1985 | 11 giugno 1990 | Francesco Verthuy | adp | Sindaco | [18] |
11 giugno 1990 | 30 dicembre 1993 | Francesco Verthuy | adp | Sindaco | [18] |
30 dicembre 1993 | 29 maggio 1995 | Dario Emilio Bich | adp | Sindaco | [18] |
29 maggio 1995 | 8 maggio 2000 | Dario Emilio Bich | uv | Sindaco | [18] |
8 maggio 2000 | 9 maggio 2005 | Dario Emilio Bich | lista civica | Sindaco | [18] |
9 maggio 2005 | 25 maggio 2010 | Rudy Tillier | lista civica | Sindaco | [18] |
24 maggio 2010 | 11 maggio 2015 | Rudy Tillier | lista civica | Sindaco | [18] |
3 giugno 2015 | 20 settembre 2020 | Rudy Tillier | Sindaco | [18] | |
23 settembre 2020 | "In carica" | Leo Martinet | "Lista Civica" | Sindaco | [18] |
In questo comune si gioca a palet (è presente un'associazione comunale), caratteristico sport tradizionale valdostano[19].
Almeno una volta l'anno si svolgono gare di ciclocross e le eliminatorie delle batailles de reines.
Altri progetti
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Tappa Successiva - verso Canterbury - |
Mansio XLV - Everi Ivrea |
Mansio XLVI - Publei Pontey |
Mansio XLVII - Agusta Aosta |
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