Champdepraz (pron. fr. AFI: [ʃɑ̃dɛpʁa], Tsandeprà in patois valdostano) è un comune italiano di 706 abitanti della Valle d'Aosta.
Champdepraz comune | |||
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(IT) Comune di Champdepraz (FR) Commune de Champdepraz | |||
Il Capoluogo. | |||
Localizzazione | |||
Stato | Italia | ||
Regione | Valle d'Aosta | ||
Provincia | Non presente | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Monica Crétier (lista civica Insieme si può - Per il futuro di Champdepraz) dal 04/10/2020 | ||
Lingue ufficiali | Francese, italiano | ||
Territorio | |||
Coordinate | 45°41′N 7°39′E | ||
Altitudine | 512 m s.l.m. | ||
Superficie | 48,79 km² | ||
Abitanti | 706[1] (31-12-2020) | ||
Densità | 14,47 ab./km² | ||
Frazioni | Barbustel, Blanchet, Bodeun, Capiron, Chef-lieu, Chantonet, Covarey, Crestaz, Cugnon, Dialley, Fabrique, Fussy, Gettaz-des-Allemands, Hérin, La Veulla, Le Sale, Losson, Viéring | ||
Comuni confinanti | Chambave, Champorcher, Châtillon, Fénis, Issogne, Montjovet, Pontey, Verrès | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 11020 | ||
Prefisso | 0125 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 007017 | ||
Cod. catastale | C596 | ||
Targa | AO | ||
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] | ||
Cl. climatica | zona E, 2 971 GG[3] | ||
Nome abitanti | (FR) champdepraisiens | ||
Patrono | san Francesco di Sales | ||
Giorno festivo | 24 gennaio | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Champdepraz all'interno della Valle d'Aosta | |||
Sito istituzionale | |||
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Il toponimo è composto dalle parole francesi “Champ” (= campo) e “de” (= di), e dal patois valdostano “pra”, cioè “prato”.
Secondo la pronuncia del patois valdostano, il nome "Champdepraz" va pronunciato omettendo la "z" finale, quindi "Sciandöprà", come per molti altri toponimi e cognomi valdostani e delle regioni limitrofe (la Savoia, l'Alta Savoia e il Vallese).
Questa particolarità, che si discosta dalle regole di pronuncia della lingua francese standard, risale a uno svolazzo che i redattori dei registri del regno di Piemonte-Sardegna erano soliti aggiungere alla fine dei toponimi o dei nomi da pronunciare come dei parossitoni, cioè con l'accento sulla penultima sillaba, molto diffuso in francoprovenzale. Occorre precisare che in questo caso si tratta tuttavia di una parola tronca, ma la 'z' non si pronuncia. In seguito, questo piccolo segno è stato assimilato a una zeta, e spesso viene erroneamente pronunciato, sia dagli italofoni che dai francofoni.
Si trova all'inizio della valle omonima.
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Nei villaggi si incontrano vari edifici rurali tipici della Bassa Valle; costruiti in pietra e legno, possono essere costituiti di un solo edificio o di più corpi separati. I loro elementi tipici sono l'abitazione vera e propria, la stalla e il fienile, l'htabio, lo pejo, lo payi. Altre costruzioni tipiche sono la grisse per l'essicazione delle castagne, il granaio detto reucard (o rascard) e il deposito per i covoni detto lo dzerbi[5]. Quattro forni per la cottura tradizionale del pane sono conservati nelle frazioni Capiron, Covarey, Viéring e Veulla[5].
In località Hérin (pron. Erèn) si possono ammirare i resti della miniera di calcopirite sfruttata fin dal Settecento per ricavarne il rame e decaduta anche a seguito della disputa sulla gestione tra la famiglia Challant e la famiglia Perrone[6]
In località Chevrère, nel 2014 è stato inaugurato il parco faunistico Chevrère Mont-Avic di circa due ettari[7].
Nel giardino della Villa Binel, in frazione Viéring, si trova un albero monumentale : la sequoia gigante (Sequoiadendron giganteum) di Champdepraz è uno dei due esemplari presenti in Valle d'Aosta, l'altro si trova nel parco pubblico del Castello Baron Gamba di Châtillon[8].
Viéring era inoltre uno dei nuclei più ferventi delle comunità valdesi in Valle d'Aosta, che si erano radicate dopo la promulgazione della legge di tolleranza religiosa del 1848. Ora la comunità valdese della frazione, per vari motivi tra i quali l’emigrazione, è scomparsa, ma esistono ancora vari edifici, come la Casa Valdese, che continuano a testimoniarne la presenza.
Champdepraz, comune di cultura e lingua francoprovenzale, fu in passato interessata da un flusso migratorio walser, prova ne è il villaggio di Gettaz-des-Allemands.
In frazione La Fabrique 165/bis ha sede la biblioteca comunale[9].
Abitanti censiti[12]
Come in molti comuni valdostani anche nel comune di Champdepraz si produce energia idroelettrica. La centrale idroelettrica di Champdepraz, in gestione alla CVA, sfrutta le acque dei torrenti Chalamy e Chevrère, alimentati dai bacini naturali di alcuni laghetti alpini del Parco del Mont Avic (Gran Lago (o Grand Lac in francese, il lago più esteso della Valle d'Aosta), il Lac Cornu, il Lac Noir e il Lac Blanc).[13]
Fa parte dell'Unité des Communes valdôtaines Évançon.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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24 giugno 1985 | 25 maggio 1990 | Gualtiero Dhérin | Partito Comunista Italiano | Sindaco | [14] |
25 maggio 1990 | 29 maggio 1995 | Gualtiero Dhérin | Partito Comunista Italiano, Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | [14] |
29 maggio 1995 | 8 maggio 2000 | Angelo Lanièce | Union Valdôtaine | Sindaco | [14] |
8 maggio 2000 | 9 maggio 2005 | Angelo Lanièce | lista civica | Sindaco | [14] |
9 maggio 2005 | 25 maggio 2010 | Angelo Lanièce | lista civica | Sindaco | [14] |
24 maggio 2010 | 11 maggio 2015 | Luigi Berger | lista civica | Sindaco | [14] |
28 maggio 2015 | 3 maggio 2021 | Jury Corradin | lista civica | Sindaco | [14] |
4 maggio 2021 | in carica | Monica Crétier | lista civica | Sindaco | [14] |
In questo comune si gioca a palet, caratteristico sport tradizionale valdostano.[15]
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