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Omegna (Omegna in lombardo[4] AFI: /uˈmɛɲa/) è un comune italiano di 14 311 abitanti[1] in provincia del Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte. Rappresenta il principale centro del Cusio ed è posto all'estrema propaggine settentrionale del lago d'Orta. Parte del suo territorio (le località a Nord dello Strona) appartiene alla Val Corcera.

Omegna
comune
Omegna – Veduta
Omegna – Veduta
Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Piemonte
Provincia Verbano-Cusio-Ossola
Amministrazione
SindacoMimma Moscatiello dal 26-07-2022
Territorio
Coordinate45°52′41″N 8°24′25″E
Altitudine295 m s.l.m.
Superficie30,37 km²
Abitanti14 311[1] (31-8-2022)
Densità471,22 ab./km²
FrazioniAgrano, Bagnella, Borca, Canova del Vescovo, Cireggio, Crusinallo, Gattugno, Pescone, Sasso Gambello, Verta
Comuni confinantiArmeno (NO), Casale Corte Cerro, Germagno, Gignese, Gravellona Toce, Nonio, Pettenasco (NO), Quarna Sopra, Quarna Sotto, Stresa, Valstrona
Altre informazioni
Cod. postale28887
Prefisso0323
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT103050
Cod. catastaleG062
TargaVB
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 688 GG[3]
Nome abitantiomegnesi
Patronosant'Ambrogio
Giorno festivo7 dicembre
Cartografia
Omegna
Omegna – Mappa
Omegna – Mappa
Posizione di Omegna nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola
Sito istituzionale

Storia


Panorama di Omegna con il Mottarone alle spalle, dalla terrazza panoramica di Quarna Sopra
Panorama di Omegna con il Mottarone alle spalle, dalla terrazza panoramica di Quarna Sopra

Le origini


L'insediamento antico del territorio è provato dai ritrovamenti archeologici della frazione di Cireggio dove, in località San Bernardo, si sono rinvenuti frammenti fittili e litici della tarda età del bronzo e del ferro, e del monte Zuoli, dove si è individuato un altare protostorico e un possibile scivolo rituale.

Un'ipotesi, proposta dallo storico Antonio Rusconi[5], vorrebbe il lago d'Orta popolato dagli Osci (nome che gli eruditi locali avevano ricavato da "Oscela", ritenuto l'antico nome dell'Ossola) di origine iberica, dal cui dialetto sarebbe derivato (da umacia = lago) il toponimo Humana-Umenia-Vemenia. Un'altra leggenda è quella che fa derivare il nome di Vemania da "Vae moenia" (Guai a voi o mura!) maledizione che Giulio Cesare avrebbe scagliato contro le formidabili mura della città. Queste e altre ipotesi (come quella sul favoloso popolo degli Usii), sono da relegare tra i miti creati da una certa erudizione, più ricca di amor di patria che di spirito critico.


Il medioevo e l'età moderna


Con la convenzione dell'11 agosto 1221 i nobili di Crusinallo danno Omegna ai novaresi. Nel testo si legge: "Crusinallo - loco et villa seu burgo Vemeniœ - Castrum Desideratum (il Torrione di Omegna) - la Strona - Durantinus de ripa - Gravalona - Anagueglia (Nigoglia) - locus Bagnella - Ciserim - Cocarna superiore - Cocarna inferiore (non Coquarna come nel Bescapè) - Cranna Gattugno - Bulio - Germagno - Noseto - Laurelia - Lizogno - Garnarolo."[6] Omegna fu investita il 22 marzo 1413 da Filippo Maria Visconti a Francesco Barbavara e passò in eredità prima ai Visconti Borromeo poi ai Borromeo Arese nel 1714 e alla famiglia rimase fino all'avvento dei giacobini francesi.[7]


I moti giacobini - Napoleone - l'Ottocento


Anche il novarese fu percorso dalla ventata libertaria e repubblicana conseguente alla rivoluzione francese. Nel 1796 fallì un complotto del pallanzese Azari, che intendeva sollevare la regione per farne un dipartimento autonomo. Nel 1798 il generale francese Léotaud sbarcò a Pallanza con una schiera di armati, occupò Cannobio e parte dell'Ossola; ma finì sbaragliato dalle truppe sabaude del marchese d'Oncieux tra Gravellona e Ornavasso. All'alba del 29 maggio venne fucilato ad Omegna il ventenne milanese Graziano Belloni, fatto prigioniero in quel frangente. All'esordio di Napoleone il Cusio fu occupato dai francesi, poi dagli austriaci. In seguito il cantone d'Omegna, sottoposto al V distretto con sede ad Arona, fece parte del dipartimento dell'Agogna nella Repubblica Cisalpina (1800); con il regno italico voluto da Bonaparte (1805) fu sottoposto alla vice prefettura aronese. Sconfitto Napoleone, nel 1815 il congresso di Vienna sancì la restaurazione dei Savoia; gli omegnesi salutarono con gioia il ritorno di Vittorio Emanuele I.[senza fonte]


L'età contemporanea


Da metà Ottocento vennero impiantate in paese importanti fabbriche: la Ferriera, il Fabbricone (Angeli-Frua, Società per l'industria dei tessuti stampati S.p.A.). Agli albori del Novecento altri pionieri, come i Cane della Valle Strona, i Lagostina di Pedemonte (Gravellona Toce), trasformarono il borgo in un vivace centro industriale, incrementandone la popolazione con mano d'opera immigrata. Nel 1913 Omegna venne collegata con Pallanza da una tranvia elettrica. Nel 1928 le furono aggregati i comuni di Agrano, Cireggio, Crana Gattugno e Crusinallo; nel 1939 divenne città.

Nel corso della seconda guerra mondiale la resistenza novarese ai nazi-fascisti ebbe inizio in zona, con la figura romantica di Beltrami; proseguì nei lunghi mesi, in un avvicendamento di lutti (60 caduti compresi i civili) e di successi. Omegna fu una base della liberazione partigiana dell'Ossola nel settembre 1944. La liberazione di Omegna avvenne il 24 aprile 1945, mentre le truppe angloamericane passavano il Po, e nelle città del nord Italia ancora occupate dalle truppe nazi-fasciste scattava l'insurrezione generale ordinata dal CLNAI. Tale data ora viene ricordata nel nome della piazza dove si trova il municipio cittadino.[senza fonte]


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose


Vista del centro di Omegna
Vista del centro di Omegna

Chiesa di Sant'Ambrogio

Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di Sant'Ambrogio (Omegna).
La Chiesa di Sant'Ambrogio
La Chiesa di Sant'Ambrogio

Costruzione tardo-romanica a tre navate con cappelle laterali e ossario (trasformato in cappella della Madonna di Lourdes). Dell'edificio medioevale conserva parte del fianco meridionale, il tiburio, il campanile e la facciata. Il campanile molto alto a pianta quadrata e muratura liscia è aperto nei piani inferiori da feritoie, poi da monofore, bifore e negli ultimi due piani da trifore con colonnine in pietra e capitello a stampella, ha scala interna d'accesso ai piani ricavata nello spessore della muratura e la decorazione ad archetti pensili. L'interno della collegiata è barocco e conserva una pala d'altare dipinta da Fermo Stella da Caravaggio nel 1547 e l'urna col corpo di san Vito martire, patrono di Omegna. Di pregevole fattura anche le tele del tiburio, risalenti al XVII e al XVIII secolo. L'imponente organo della collegiata, ubicato su cantoria posta in cornu evangelii, conta 35 registri nominali distribuiti su due tastiere e pedaliera; esso è opera della ditta Scolari di Bolzano Novarese, che lo ha messo in opera nel 1913; al 1968 risale invece un ampliamento a firma dell'organaro Giuseppe Marzi, mentre nel 2004 lo strumento è stato oggetto di un restauro da parte della ditta Krengli s.n.c.di Novara.[senza fonte]


Chiesa Evangelica Metodista

Si trova oggi nel centro della città di Omegna tra la Nigoglia e la strada principale per Gravellona Toce, l'odierna via Fratelli Di Dio. È stata costruita nel 1896 grazie alla raccolta di fondi lanciata l'anno precedente dal pastore Gaspare Cavazzuti il quale si recò più volte in Svizzera e mobilitò tutte le sue conoscenze inglesi. Ma si dette molto da fare anche in zona, rivolgendosi ai numerosi stranieri che venivano a villeggiare sul lago d'Orta e sul Maggiore. Un sistema usato per contattare i possibili benefattori era quello di inviare i suoi figli lungo le principali vie di passaggio e di far loro lanciare dei volantini all'interno delle carrozze. I lavori di costruzione durarono meno di un anno e fu inaugurata il 16 maggio 1897, alla presenza del responsabile della Missione Wesleyana in Italia, Henry Piggott, e di numerose rappresentanze delle altre comunità evangeliche della zona. Si trattava di un edificio in stile neoclassico, con portale[8].


Architetture civili e militari


Porta Romana
Porta Romana

Musei



Parchi



Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[10]


Tradizione e folclore



Festa di San Vito

Le ultime due domeniche di agosto si tiene la popolare festa in onore del santo patrono adottivo (il vero patrono è sant'Ambrogio), san Vito. Oltre al banco di beneficenza e agli spettacoli, l'attrattiva principale sono i fuochi artificiali sul lago che vedono anche la partecipazione di rappresentanze estere.[senza fonte]


Lago di Note

Oltre alla festa di San Vito in agosto, dal 2004 il Comune di Omegna ha organizzato una manifestazione denominata "Caravanserraglio Omegnese" (dal 2008 "Lago di Note") e che, generalmente, si tiene nell'arco di tempo compreso tra l'ultima settimana di giugno e la fine di luglio. Ogni anno sono previsti spettacoli folkloristici, un Palio tra i rioni della città e un concorso "Omegna in Fiore" che ha l'obiettivo di abbellire la cittadina.[senza fonte]


Geografia antropica



Frazioni


Chiesa parrocchiale di Agrano
Chiesa parrocchiale di Agrano

Economia



Artigianato


Molto rinomata è la lavorazione del peltro, finalizzata alla creazione di oggetti artistici sia antichi sia moderni.[11]


Infrastrutture e trasporti


Nel comune di Omegna esistono due stazioni ferroviarie sulla linea Domodossola-Novara:

Sono servite da treni regionali svolti da Trenitalia nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Piemonte.

Fra il 1910 e il 1946 Omegna fungeva altresì da capolinea della tranvia Intra-Omegna, che rappresentava un rapido collegamento con il Lago Maggiore.

La città è servita dalle autolinee VCO Trasporti, Comazzi, SAF e Nerini.

Da marzo a ottobre è attivo anche il servizio di navigazione pubblica sul Lago d'Orta a cura della società Navigazione Lago d'Orta.

In territorio di Omegna si trovano anche due dei cinque impianti di risalita per la pratica dello sci alpino del comprensorio del Mottarone, si tratta delle sciovie La Rossa e Baita Omegna.


Amministrazione


Il municipio
Il municipio
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1985 1990 Alberto Buzio PCI Sindaco
1990 1991 Teresio Piazza PCI Sindaco
1991 1992 Antonio Quaretta DC Sindaco
1992 1993 Salvatore Deriu PSDI Sindaco
1994 2002 Teresio Piazza centro-sinistra Sindaco
2002 2007 Alberto Buzio centro-sinistra Sindaco
2007 2012 Antonio Quaretta centro-destra Sindaco
2012 2017 Maria Adelaide Mellano centro-sinistra Sindaco
2017 2022 Paolo Marchioni centro-destra Sindaco
2022 2022 Alberto Soressi centro-sinistra Sindaco deceduto in carica
2022 Mimma Moscatiello centro-sinistra Vicesindaco f.f.

Gemellaggi



Altre informazioni amministrative


Omegna fa attualmente parte dell'Unione montana del Cusio e del Mottarone, in passato ha fatto parte della Comunità montana Due Laghi, Cusio Mottarone e Val Strona.


Sport


Fulgor Basket Omegna: attualmente la più importante realtà sportiva della città che vive il basket come il primo sport cittadino soprattutto dopo la promozione in serie B1 ottenuta nella stagione 2005/06 ai danni dei "cugini" borgomaneresi.

La principale squadra di calcio della città è l'A.S.D. Omegna Calcio 1906 che vanta venti stagioni in Serie C. Suo campo interno è lo stadio della Liberazione.

La locale società canottieri (Canottieri Città di Omegna) ha visto i propri equipaggi ottenere diverse volte titoli italiani nelle rispettive distanze e categorie e uno dei suoi atleti, Alberto Ricchetti, è pure entrato a pieno titolo nella Nazionale Italiana di Canoa oltre che nel Gruppo Sportivo Fiamme Gialle.

L'Omegna Pallavolo annovera anche lei tra le sue ex atlete ben due campionesse del Mondo: Paola Cardullo ed Eleonora Lo Bianco. Dopo un lungo periodo ad alti livelli che ha visto la società giungere ad un passo dalla serie A2 di pallavolo femminile, la stessa ha conosciuto un certo declino che l'ha relegata, oramai stabilmente, nelle categorie minori.

Anche l'A.S.D. Omegna Nuoto ha visto in tempi recenti un proprio atleta in Nazionale: il giovane Riccardo De Lucia è infatti entrato nella Nazionale Juniores di nuoto di fondo. L'associazione ha comunque conosciuto negli anni addietro ottimi risultati anche nel nuoto in piscina con diverse partecipazioni ai Campionati Nazionali FIN e ottimi piazzamenti in ambito regionale.

Inoltre Omegna è il paese natale di Andrea Alessi, lo sciatore nautico italiano più medagliato di tutti i tempi ed uno degli sportivi più medagliati della storia. Attualmente "Bubu" (questo il suo storico soprannome) è allenatore della Nazionale Italiana di Sci nautico.

Ha ospitato la partenza della prima semitappa della 17ª tappa del Giro d'Italia 1975.


Emblema


«Troncato: nel 1° di azzurro al castello torricellato di rosso, murato di nero, aperto del campo; nel 2° d'argento, al monte di tre cime di verde, movente dalla punta e caricato della scritta Vemenia in nero e sormontata da una fascia increspata di rosso». Regio Decreto del 30 maggio 1930.

Regio decreto 1934-03-01 Concessione di gonfalone

Regio decreto 1939-06-01 Concessione di titolo di Città


Note


  1. Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2022 (dato provvisorio).
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. Renzo Ambrogio, Nomi d'Italia: origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, Istituto geografico De Agostini, 2004.
  5. Antonio Rusconi. Il lago d'Orta e sua Riviera.1880
  6. Il Borgo di Omegna e suo Contado. Memorie storiche, documenti, statuti, istituzioni, famiglie, uomini illustri. Autore: Nino Bazzetta de Vemenia, Novara 1913.
  7. G. D. Oltrona Visconti, Feudi novaresi agli inizi del Settecento, S.T.E.C., Novara, 1955
  8. Chiesa Evangelica Metodista di Omegna, su metodistiverbano.altervista.org. URL consultato il 14 giugno 2019 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2016).
  9. Sito Comune di Omegna (Vb), su comune.omegna.vb.it.
  10. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  11. Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 8.

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[de] Omegna

Omegna [.mw-parser-output .IPA a{text-decoration:none}oˈmeɲɲa] ist eine italienische Gemeinde in der Provinz Verbano-Cusio-Ossola (VB) in der Region Piemont.

[en] Omegna

Omegna (Italian: [oˈmeɲɲa], Lombard: [uˈmɛɲa], Piedmontese: [ʊˈmɛɲa]) is a comune (municipality) in the Province of Verbano-Cusio-Ossola in the Italian region Piedmont, located about 100 kilometers (62 mi) northeast of Turin and about 13 kilometers (8 mi) southwest of Verbania at the northernmost point of Lago d’Orta and traversed by the Nigoglia, the lake's sole outflow.

[es] Omegna

Omegna es una localidad y comune italiana de la provincia de Verbano-Cusio-Ossola, región de Piamonte, con 16.118 habitantes.

[fr] Omegna

Omegna est une commune italienne de 15 434 habitants, située dans la province du Verbano-Cusio-Ossola, dans la région du Piémont, dans le nord-ouest de l'Italie.
- [it] Omegna

[ru] Оменья

Оменья (итал. Omegna) — коммуна в Италии, располагается в регионе Пьемонт, в провинции Вербано-Кузьо-Оссола.



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