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Arona (IPA: [aˈroːna], Aruna in dialetto novarese, Aron-a in piemontese[5]) è un comune italiano di 13 674 abitanti della provincia di Novara, in Piemonte.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Arona (disambigua).
Arona
comune
Città di Arona
Arona – Veduta
Arona – Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Piemonte
Provincia Novara
Amministrazione
SindacoFederico Monti (LSP) dal 22-9-2020
Territorio
Coordinate45°45′25″N 8°33′36″E
Altitudine212 m s.l.m.
Superficie15,17 km²
Abitanti13 674[1] (31-12-2021)
Densità901,38 ab./km²
FrazioniDagnente, Mercurago, Montrigiasco[2]
Comuni confinantiAngera (VA), Comignago, Dormelletto, Invorio, Meina, Oleggio Castello, Paruzzaro
Altre informazioni
Cod. postale28041
Prefisso0322
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT003008
Cod. catastaleA429
TargaNO
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 580 GG[4]
Nome abitantiaronesi
Patronosanti Graziano, Felino, Carpoforo e Fedele martiri
Giorno festivo13 marzo
Cartografia
Arona
Arona – Mappa
Arona – Mappa
Posizione di Arona nel territorio della provincia di Novara
Sito istituzionale

Sesto comune della provincia per popolazione, oggi è un centro turistico-terziario sulle sponde del lago Maggiore, il cui sviluppo è stato favorito dalla sua posizione sulla via del Sempione e dal comodo collegamento con Milano (autostradale e ferroviario).

Nel comune si trova il Parco naturale dei Lagoni di Mercurago, compreso tra i "siti palafitticoli preistorici attorno alle Alpi", dal 2011 nell'elenco del patrimonio dell'umanità dell'UNESCO[6]


Geografia fisica


La città di Arona è situata sulla sponda piemontese del lago Maggiore ed è attraversata dal torrente Vevera, che qui sfocia nel lago. All'intorno si estendono i bassorilievi collinari di origine morenica (chiamati "motti"), inglobati nel Parco naturale dei Lagoni di Mercurago dove, nel 1860, venne individuato il primo insediamento di palafitte rinvenuto in Italia. Anche la maggior parte del territorio comunale è di tipo collinare, con altitudini che vanno progressivamente digradando da nord verso sud (e da ovest verso est nel centro abitato) dai 513 m di Motto Mirabello (presso la frazione Dagnente) fino ai 195 m in riva al lago.

I rilievi collinari sono in genere ricoperti da boschi che occupano oltre la metà del territorio aronese, sul 33% della superficie si stendono le aree urbanizzate e sul 9% prati o pascoli; percentuali minori sono destinate a parchi, giardini e aree verdi sportive (2,3%), orti, frutteti, vivai e vigneti (1,7%), incolti erbacei (1%) e seminativi (0,4%).[7]

Collocata nella parte più meridionale del lago, Arona dista circa 37 km dal capoluogo provinciale Novara, ma solo una trentina dall'aeroporto di Milano-Malpensa.


Origini del nome


Il toponimo potrebbe derivare dalle radici celtiche art (monte) e on (acqua), con il significato di "monte sull'acqua".


Storia



Origini


Da Arona, in epoca romana, passava la via Severiana Augusta, strada romana consolare che congiungeva Mediolanum (la moderna Milano) con il Verbannus Lacus (il Lago Verbano, ovvero il Lago Maggiore) , e da qui al passo del Sempione (lat. Summo Plano).

La prima documentazione scritta che conferma l'esistenza di una località socialmente organizzata chiamata Arona risale al 979: si tratta di un'attestazione che consente di individuare tale data solo per induzione, tant'è che alcuni storici sostengono invece che si tratti del 963.

In ogni caso la presenza dell'uomo in questa parte meridionale del Lago Maggiore è confermata ben più addietro nel tempo e risale alla preistoria; in località Lagoni infatti, presso la frazione di Mercurago, furono rinvenuti nel 1860 un insediamento palafitticolo risalente all'età del bronzo (attivo dal XVIII al XIII secolo a.C.) e, nel 1971-1972, una necropoli della civiltà di golasecca della fine del VI - inizi del V secolo a.C. Tracce umane sono documentate anche nella torbiera di Motto San Carlo, nella quale è stata rinvenuta una punta di freccia risalente al Neolitico e l'unico oggetto dell'Età del Rame.

Dei reperti lignei estratti nell'Ottocento, come i resti di tre ruote che giravano in folle sopra un asse centrale ed erano dotate di rudimentali raggi non concentrici e quelli di una piroga scavata in un tronco d'albero, restano solo i calchi in gesso. Furono ricavati dalle impronte nella torba da Bartolomeo Gastaldi, che all'epoca li raccolse e li studiò ma non poté trattarli adeguatamente per la conservazione dati i metodi di restauro del tempo cosicché, preservati per millenni nelle particolari condizioni ambientali anaerobiche della torbiera, si sbriciolarono per disidratazione poco tempo dopo la loro scoperta. Furono rinvenuti anche i resti di un villaggio le cui capanne erano state costruite ai bordi di uno specchio d'acqua e le cui fondazioni erano state conservate grazie alla torba in cui erano state piantate, oltre a vari oggetti di uso quotidiano in metallo o ceramica: vasetti, fondi di vasi, piatti, frecce, lame di pugnale e altri strumenti di difesa, spilloni di bronzo. Dalla decina di tombe del VI secolo a.C. provengono vasi di pregevole fattura, bracciali, fibule, anelli, ganci di cintura in bronzo. Le ceramiche ritrovate in gran quantità intorno alla Rocca di Arona testimoniano un insediamento successivo a quello dei Lagoni e sono state assegnate alla cultura di Canegrate, Protogolasecca e Golasecca.[8]


I Celto Galli


Il V secolo segna nel basso Verbano un momento di crisi, e soltanto nel III-II secolo ricompare una cospicua presenza di genti, questa volta Celto-Galliche. Risale al II secolo a.C. una pregevole cavigliera in bronzo rinvenuta ai piedi della rocca. È proprio in questo periodo che si formano i primi nuclei abitativi socialmente organizzati. L'urbanizzazione della zona è pienamente giustificata dalla presenza della Rocca di Arona, contrapposta alla Rocca di Angera sulla sponda lombarda del lago, una posizione di importanza strategica che non poteva passare inosservata a nessuna popolazione del luogo. Sulla rocca infatti sono presenti i resti di una fortificazione preromana, e a tre chilometri da Arona, il campus militare di Borgo Agnello e Paruzzaro.


I Romani e il Medioevo


In epoca romana fu luogo di passaggio verso il passo del Sempione. Sotto la chiesa di San Giuseppe sono stati rinvenuti i resti di una fornace e di un laboratorio artigiano per la lavorazione dei metalli. La colonizzazione romana è documentata inoltre da lapidi funerarie rinvenute un po' dovunque nella zona.

L'attuale nucleo abitato si sviluppò intorno all'abbazia benedettina di San Salvatore, fondata nel 979 dal conte Amizzone del Seprio. La prova di tale sviluppo è documentata in una "Cronaca" o "Pasionario", una specie di zibaldone in cui si intrecciano vite di santi più o meno attendibili, testi di ascesi, lettere di vescovi e di presuli, preghiere e invocazioni. In tale contesto appare la narrazione del martirio di San Graziano e di San Felino avvenuto nel 979 con la traslazione dei loro corpi ad Arona, per opera del conte Amizzone del Seprio, un capitano di truppa al comando dell'imperatore Ottone I. Sono 249 fogli in pergamena redatto in latino medioevale e scritto in gotico. L'abbazia benedettina, con il tempo perse le sue principali prerogative, a causa soprattutto per il sorgere di una autorità civile che si identificò prima nella famiglia dei Della Torre, e successivamente dopo il suo abbattimento, nei Visconti, primo fra tutti Ottone che fu arcivescovo di Milano, attorno alla fine del Duecento sotto cui passò il dominio dell'arcivescovo di Milano. In seguito passò alla famiglia Torriani (XII secolo). Dopo la battaglia di Desio (1277), appartenne ai Visconti e nei primi decenni del XIV secolo fu libero comune sotto il governo dell'abbazia benedettina.


Il Rinascimento


Bandi politici della comunità di Arona, 1831
Bandi politici della comunità di Arona, 1831

Dal 1439 il territorio fu concesso in feudo ai Borromeo, una stirpe di banchieri originaria di San Miniato in Toscana. Quando il casato dei Visconti si estinse con la figlia di Filippo Maria Visconti che andò sposa nel 1441 a Francesco I, il ducato passò alla famiglia degli Sforza. Ma tale vasto territorio andava anche difeso, e in questo senso Vitaliano nel 1447 richiedeva a Filippo Maria l'autorizzazione a fortificare la Rocca e il borgo di Arona, concessagli nel 1449 con una lettera di Filippo Maria che autorizzava il proprio vassallo di creare mura, ponti levatoi, opere belliche di difesa, e anche luoghi per il raduno e la custodia delle navi: primo porto militare documentato del Lago Maggiore. La rocca era difesa talmente bene che resistette ad un assedio avvenuto nel 1523 da parte di 7.000 uomini al comando di Renzo de Ceri, una delle tante guerre scatenatesi tra il Ducato di Milano e i francesi.


Epoca moderna


Con tutto il ducato di Milano fu sotto il dominio spagnolo e poi austriaco. Con il trattato di Worms (1743) passò nei domini dello stato sabaudo, sotto Carlo Emanuele III.

Fu presa dall'esercito napoleonico e la Rocca venne demolita in seguito agli accordi di pace con gli austriaci nel 1801. Con il Congresso di Vienna del 1815 fu restituita ai Savoia. Nel 1838 Carlo Alberto di Savoia la insignì del titolo di città. Nel 1855 fu aperta la linea ferroviaria per Novara e nel corso del XIX secolo si affermarono le attività industriali e turistiche. Alla fine del secolo subì una disastrosa inondazione del lago.


Monumenti e luoghi d'interesse


Panorama notturno della città
Panorama notturno della città

Architetture religiose


Lo stesso argomento in dettaglio: Collegiata della Natività di Maria Vergine.
Piazza del Popolo con la chiesa di Santa Maria di Loreto
Piazza del Popolo con la chiesa di Santa Maria di Loreto

Architetture civili e militari


Il Broletto
Il Broletto

Il Colosso di san Carlo Borromeo


Lo stesso argomento in dettaglio: Colosso di san Carlo Borromeo.

Questa statua, soprannominata il Sancarlone, domina il lago Maggiore e si raggiunge percorrendo la provinciale 35 diretta alla frazione Ghevio di Meina, in località San Carlo. Il colosso è alto circa 35 metri (23,40 m la statua e 11,70 m il basamento)[9] e fu realizzato tra il 1614 e il 1697 con lastre di rame. Originariamente era previsto che la statua, ultimata nel 1698, facesse parte di un Sacro Monte di cui furono realizzate però solo tre cappelle.


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[10]


Lingue e dialetti


Pur trovandosi la città in territorio piemontese, il locale dialetto verbanese è di tipo insubre (lombardo occidentale).


Cultura



Musei



Biblioteche

È presente la Biblioteca civica Carlo Torelli, fondata nel 1968[13]


Economia


Il trenino di Arona che collega la città al suo Colosso del San Carlone e alla Rocca Borromea
Il trenino di Arona che collega la città al suo Colosso del San Carlone e alla Rocca Borromea

La definitiva distruzione della fortezza aronese insieme ad altre sei cittadelle del Piemonte, fu ordinata da Napoleone Buonaparte nel 1800, il giorno successivo alla vittoria di Marengo. Questa significò la possibilità di espandere il tessuto urbano al di là delle mura entro le quali era limitato. Grazie a questo vennero ricavati ampi spazi su cui costruire il porto, il cantiere dei battelli, la stazione ferroviaria. La fortuna di Arona è stata sempre legata alla sua ottima posizione geografica, grazie alla quale gode e ha sempre goduto di una condizione logistica di tutto rispetto.

L'economia di Arona è basata principalmente sul turismo e sul commercio, anche se nel territorio sono presenti alcune rilevanti fabbriche chimiche, come la Thurckon S.r.l, e dolciarie, come la cioccolateria Laica.


Infrastrutture e trasporti


Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione di Arona.

La stazione, di competenza della Regione Lombardia è un importante nodo ferroviario fra le linee Domodossola-Milano e Arona–Novara, ed è attualmente servita solo da treni Regionali in base al Contratto di Servizio stipulato fra Trenitalia/Trenord e le Regioni Piemonte e Lombardia. È inoltre capolinea della Ferrovia Santhià-Arona, dal 17 giugno 2012 sostituita da autoservizio.

Arona è la sede della Navigazione Lago Maggiore.[14]


Amministrazione


Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
22 dicembre 1986 31 luglio 1990 Pietro Cataldo Partito Socialista Italiano Sindaco [15]
31 luglio 1990 30 giugno 1992 Antonio Bertinotti Partito Socialista Italiano Sindaco [15]
27 agosto 1992 10 settembre 1993 Elisa Bazzica Democrazia Cristiana Sindaco [15]
20 dicembre 1993 26 giugno 1994 Giuseppe Badalamenti Comm. straordinario [15]
26 giugno 1994 25 maggio 1998 Roberto Barra - Sindaco [15]
8 giugno 1998 28 maggio 2002 Mario Velati Cristiani Democratici Uniti Sindaco [15]
28 maggio 2002 9 febbraio 2005 Mario Velati centro-destra Sindaco [15]
9 febbraio 2005 5 aprile 2005 Giovanna Vilasi Comm. straordinario [15]
5 aprile 2005 30 marzo 2010 Antonio Catapano centro-sinistra Sindaco [15]
30 marzo 2010 1º giugno 2015 Alberto Gusmeroli Lega Nord Sindaco [15]
1º giugno 2015 22 settembre 2020 Alberto Gusmeroli Lega Nord Sindaco [15]
22 settembre 2020 in carica Federico Monti Lega Nord Sindaco [15]

Gemellaggi


La città intrattiene rapporti di gemellaggio con:


Sport


Per due volte Arona è stata sede di arrivo di tappa del Giro d'Italia.

Il 24 agosto 2005 Damiano Cunego ha vinto ad Arona l'8ª edizione del Gran premio Nobili.

Ha sede nel comune la società di calcio Arona, il cui campo interno è lo stadio Valerio Del Ponte.

È presente una squadra di football americano, gli Arona 65ers, che militano nel campionato di Terza Divisione e che hanno vinto il campionato italiano di flag football nel 2015.[senza fonte]


Note


  1. Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021 (dato provvisorio).
  2. Comune di Arona - Statuto
  3. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. LISTA DLE COMUN-E PIEMONTÈISE (PDF), su gioventurapiemonteisa.net, Gioventura Piemonteisa. URL consultato il 30 ottobre 2021.
  6. Sito dell'UNESCO
  7. Relazione illustrativa del Piano particolareggiato "Litorale sud", Arona, 2010, pp. 25-26. Consultabile sul sito del Comune di Arona[collegamento interrotto].
  8. Scheda sui resti archeologici del Parco naturale dei Lagoni di Mercurago.
  9. Le misure sono state rilevate con esattezza durante il restauro concluso nel 1975 e diretto dall'ing. Carlo Ferrari Da Passano, direttore della Veneranda Fabbrica del Duomo, e riportate in "Immagini e presenze di San Carlo nella terra di Arona" - catalogo della mostra a cura di Adele Buratti Mazzotta, Gilberto Oneto, Antonio Torelli
  10. Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
  11. Museo Mineralogico - Museo Regionale di Scienze Naturali, su mrsntorino.it. URL consultato il 6 aprile 2017.
  12. Museo Archeologico - Portale Turistico del Comune di Arona (NO), su comune.arona.no.it. URL consultato il 6 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2017).
  13. Sito ufficiale Anagrafe delle Biblioteche Italiane (ABI) - Risultati ricerca, su anagrafe.iccu.sbn.it. URL consultato l'8 luglio 2016.
  14. Navigazione Laghi / Lago di Como / Lago di Garda / Lago Maggiore, su navigazionelaghi.it.
  15. http://amministratori.interno.it/

Bibliografia


Approfondimenti

Altri progetti



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 158348211 · SBN MUSL000181 · LCCN (EN) n85277002 · J9U (EN, HE) 987007564712005171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n85277002
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На других языках


[de] Arona (Piemont)

Arona (piemontesisch und lombardisch Arùna) ist eine norditalienische Stadt mit 13.976 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Region Piemont, am Südwest-Ufer des Lago Maggiore. Sie ist ein Fremdenverkehrsort.

[en] Arona, Piedmont

Arona (Italian pronunciation: [aˈroːna]; Piedmontese: Aron-a [aˈrʊŋa]; Western Lombard: Aruna [aˈruna]) is a town and comune on Lake Maggiore, in the province of Novara (northern Italy). Its main economic activity is tourism, especially from Milan, France and Germany.

[es] Arona (Italia)

Arona es una localidad y comune italiana de la provincia de Novara, región de Piamonte, con 14.588 habitantes.
- [it] Arona

[ru] Арона (Италия)

Аро́на (итал. Arona [aˈrona], пьем. Aron-a, ломб. Aruna [aˈruna], лат. Aruna) — город в Италии, расположен в регионе Пьемонт, подчинён административному центру Новара (провинция).



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