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Angera (Ingera in dialetto varesotto) è un comune italiano di 5.407 abitanti in provincia di Varese in Lombardia. Il comune si trova sulla sponda sud-orientale del Lago Maggiore.

Angera
comune
Città di Angera
Angera – Veduta
Angera – Veduta
Panorama dalla torre della Rocca Borromea
Localizzazione
Stato Italia
Regione Lombardia
ProvinciaVarese
Amministrazione
SindacoAlessandro Paladini Molgora (lista civica Gruppo Civico CambiAngera e A come Angera) dal 27-5-2019 (2º mandato)[1]
Territorio
Coordinate45°46′N 8°35′E
Altitudine205 m s.l.m.
Superficie17,72 km²
Abitanti5 407[2] (31-12-2020)
Densità305,14 ab./km²
FrazioniBarzola, Capronno
Comuni confinantiArona (NO), Cadrezzate con Osmate, Dormelletto (NO), Ispra, Meina (NO), Ranco, Sesto Calende, Taino
Altre informazioni
Cod. postale21021
Prefisso0331
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT012003
Cod. catastaleA290
TargaVA
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 433 GG[4]
Nome abitantiangeresi
PatronoBeata Vergine Maria Addolorata
Giorno festivo15 settembre
Cartografia
Angera
Angera – Mappa
Angera – Mappa
Posizione del comune di Angera nella provincia di Varese
Sito istituzionale

Origini del nome


Potrebbe derivare da in glarea ("sulla ghiaia"), indicando la vicinanza alla riva del lago. Secondo altri viene dal latino Angularia, da angulus, nel senso allargato di: "angolo di terreno eroso dalle correnti del fiume". Viene citata come Anghiera sulla mappa del Ducato di Milano nella Galleria delle carte geografiche.


Storia


La presenza umana nel territorio è testimoniata fin dal Paleolitico Superiore grazie ai rinvenimenti risalenti all'Epigravettiano finale rintracciati nella Grotta di Angera, importanti reperti del neolitico provengono inoltre da località Baranzini ("Baranzitt" in dialetto varesotto) e dall'area dell'attuale cimitero. Non sono stati ad oggi rinvenuti reperti significativi e sufficientemente abbondanti da testimoniare un insediamento nell'età del bronzo e del primo ferro, ossia all'epoca della famosa cultura di Golasecca, che pure fu tanto importante per tutto il Basso Verbano. Reperti ceramici insubri tardo celtici testimoniano invece una continuità di insediamento a partire almeno dal II secolo a.C. Tra II e I secolo a.C. iniziano a diffondersi nella zona sempre più numerosi reperti romani che testimoniano l'avvenuta romanizzazione dell'area. Nel 49 a.C. anche gli abitanti Angera, come tutte le popolazioni che abitavano il territorio a Nord del Po, divennero cittadini romani a pieno diritto. In seguito il borgo conobbe un forte sviluppo commerciale con lo sfruttamento dell'insenatura naturale di Angera come porto lacuale di scambio per le merci trasportate via acqua lungo Po, Ticino e Verbano, e i prodotti che vi giungevano via terra grazie alla via Severiana Augusta: da qui si potevano raggiungere i passi alpini della Novena, del Lucomagno, del San Gottardo, dello Spluga e del San Bernardino[5]. Angera era infatti, in epoca romana, un importante porto fluviale che metteva in collegamento la Gallia Cisalpina con la Rezia[5].

Dal villaggio iniziarono a partire dall'età romana i blocchi di pietra di Angera e il legname dei boschi dell'Alto Verbano, utilizzati sicuramente per la costruzione di importanti edifici milanesi e del territorio. Non vi è certezza sul nome del villaggio di età romana; l'identificazione con il villaggio Sebuinus citato su un basamento scultoreo ospitato nel lapidario della Rocca, è solo una ipotesi, anche perché non si conosce l'esatta provenienza di tale basamento nell'ambito delle estese proprietà borromaiche. Il nome più antico, testimoniato da fonti del X secolo, è quello di Statio, che sembra indicare il ruolo di porto e stazione commerciale svolto da Angera in epoca antica. Il nome muterà nel primo medio evo in Angleria, di non sicura etimologia, ma molto probabilmente derivante dalla contrazione di Ad Glaream ovvero "presso la ghiaia", presente abbondantemente nel terreno alluvionale dove sorgeva il nucleo principale.

Nel Medioevo Angera era a capo di una Pieve che comprendeva paesi delle due sponde del lago. Sul suo territorio, nel 1300, si contavano 20 edifici religiosi. La storia di Angera va però letta anche in chiave militare. Almeno dall'XI secolo al posto dell'attuale Rocca di Angera si trovava una struttura fortificata che poi divenne proprietà degli arcivescovi di Milano. Nel Duecento la struttura passò in mano alla famiglia Visconti, che la trasformò in una maestosa fortezza, in posizione dominante su tutto il paese. Nel 1449 fu acquistata dalla famiglia Borromeo, attuale proprietaria. Angera assunse titolo di Città nel 1497, per nomina di Ludovico il Moro. Il fascismo annesse al comune Barzola e Capronno. Il 20 aprile del 1954, con decreto del presidente della Repubblica, ad Angera venne ufficialmente denominata città.[6] Nel settembre 2014 sono stati celebrati i 60 anni della città, con una festa che ha coinvolto la Protezione Civile nazionale, regionale, provinciale e locale.

Nel 1776 il fisico italiano Alessandro Volta scoprì per la prima volta il metano nelle paludi di Angera durante le sue vacanze estive. Riuscì ad isolare il gas, che chiamò "aria infiammabile delle paludi", nel 1778. Era quello che oggi chiamiamo metano.

[7]

Simboli


Lo stemma e il gonfalone del Comune di Angera sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 5 agosto 1991.[6]

«Stemma d'oro, al biscione visconteo di sette spire, di azzurro, ingollante il putto di carnagione, capelluto di nero, allumato di azzurro, con le braccia aperte, esso biscione sormontato dalla corona all'antica di cinque punte visibili, di argento.»

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Lo stemma del Comune di Angera riprende l'emblema della dinastia milanese dei Visconti che fu la prima ad essere investita del potere sulla zona.

Con decreto del Presidente della Repubblica del 23 febbraio 2016[8], Angera può adottare la sua bandiera, partita di azzurro e di rosso con al centro lo stemma civico.[9]


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose




Architetture militari


La Rocca Borromea di Angera
La Rocca Borromea di Angera

La Rocca Borromea di Angera è uno dei principali punti di interesse di Angera. Si può visitare e ospita il Museo della bambola e del giocattolo, una collezione di oltre mille pezzi tra le più ricche d'Europa, completata di recente dall'acquisizione di preziosi automi francesi, tutti funzionanti. In un'altra ala del castello si trova il Museo dell'Abbigliamento infantile con capi raccolti tra l'Ottocento e la metà del Novecento.

La Rocca fu fortificata dapprima dagli arcivescovi di Milano e successivamente dai Visconti e dai Borromeo. Lungo la strada di accesso alla Rocca, si trova una spelonca, già abitata in tempi preistorici e attribuita forse arbitrariamente al culto di Mitra.


Aree naturali


L'Oasi della Bruschera e l'isolino Partegora, zone protette ove si possono scorgere fauna e flora caratteristici del lago Maggiore.

A nord del borgo è situata la collina di San Quirico, che si può percorrere attraverso una rete di sentieri che cingono il colle. Il percorso è denominato Anello di San Quirico e può essere percorso a piedi o bicicletta. Alla sommità del colle vi è la chiesetta di San Quirico.


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[10]


Cultura



Musei


La seconda parte della sezione romana è dedicata alla Necropoli romana che venne scavata negli anni settanta e che si trovava in corrispondenza dell'attuale cimitero. Una lettiga funebre carbonizzata illustra il rito funerario più diffuso ad Angera nella prima età imperiale e nelle vetrine sono esposti a rotazione alcuni dei più significativi corredi tombali tra le svariate centinaia rinvenute nella zona.

Geografia antropica


Secondo l'ISTAT, il territorio comunale comprende i centri abitati di Angera, Barzola, Capronno e Fornetto-Vigane, e i nuclei abitati di Bruschera, Montecatini e Paludi[12].


Infrastrutture e trasporti


Angera, via Roma
Angera, via Roma

Storicamente, Angera è collegata con il resto del territorio in virtù dell'affaccio sul Lago maggiore.

Angera è servita dalla viabilità provinciale attraverso le strade numero 69, che l'attraversa in direzione nord-sud, e 48, che da essa si dirama verso est.

All'estremo ovest del borgo è situato l'imbarcadero, da dove è possibile raggiungere Arona e le altre località a nord del lago, con i battelli della Navigazione del lago Maggiore.

La stazione di Taino-Angera, posta lungo la ferrovia Novara-Pino, non è più servita da treni passeggeri a partire dal 2013.

Fra il 1914 e il 1940 Angera rappresentò il capolinea orientale della tranvia Varese-Angera, gestita dalla Società Anonima Tramvie Orientali del Verbano (SATOV), la quale si attestava presso l'imbarcadero cittadino[13].


Amministrazione


Il gonfalone comunale
Il gonfalone comunale

Gemellaggi



Note


  1. Elezioni amministrative ed europee 2019 Live - VareseNews, 27 mag 2019.
  2. Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
  3. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. Autori vari, p. 16.
  6. Angera, DPR 1991-08-05, concessione di stemma e gonfalone e DPR 1954-04-20, concessione di titolo di città, su Archivio centrale dello Stato, Ufficio araldico, Fascicoli comunali, collocazione: busta 136, fascicolo 11111.
  7. Biografia, su ppp.unipv.it.
  8. Angera (Varese) D.P.R. 23.02.2016 concessione della bandiera civica, su presidenza.governo.it. URL consultato il 27 settembre 2021.
  9. Città di Angera – (VA), su araldicacivica.it. URL consultato il 3 luglio 2021.
  10. Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
  11. Museo della Bambola e del Giocattolo, su isoleborromee.it. URL consultato il 16 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2019).
  12. ISTAT - Dettaglio località abitate
  13. Maurizio Miozzi, Le tramvie del varesotto, Pietro Macchione, Varese, 2014. ISBN 978-88-6570-169-0

Bibliografia



Voci correlate



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На других языках


[de] Angera

Angera ist eine italienische Gemeinde (comune) in der Provinz Varese in der Region Lombardei und liegt am Lago Maggiore.

[en] Angera

Angera (Italian: [anˈdʒɛːra], Western Lombard: [ãˈdʒeːra]; Latin: Angleria) is a town and comune located in the province of Varese, in the Lombardy region of northern Italy. In Roman times, it was an important lake port and road station. Formerly known as Anghiera, Angera received the title of city from Duke Ludovico il Moro in 1497. The town is situated on the eastern shore of Lago Maggiore.

[es] Angera

Angera es un municipio italiano de la provincia de Varese, región de Lombardía, con 5.635 habitantes.

[fr] Angera

Angera (ou Anghiera) est une commune italienne de la province de Varèse dans la région Lombardie en Italie.
- [it] Angera

[ru] Анджера

Анджера (итал. Angera) — город и коммуна в Италии, располагается в провинции Варесе области Ломбардия. Город расположен на берегу озера Маджоре.



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