È crocevia di importanti traffici commerciali tra gli assi viari che congiungono il triangolo industriale Torino-Milano-Genova alla Svizzera oltre che un importante polo industriale e commerciale, favorita dalla sua posizione strategica.
Simbolo cittadino è la cupola della Basilica di San Gaudenzio di Alessandro Antonelli.
A Novara ha sede l'Università degli Studi del Piemonte Orientale, struttura tripolare condivisa con Alessandria e Vercelli.
Geografia fisica
Risaie novaresi
Territorio
Novara dista 45km in linea d'aria o 50km in automobile da Milano (15km dal confine con la regione Lombardia, ove il fiume Ticino segna il confine tra le due Regioni), 85km in linea d'aria o 95km in automobile da Torino, 35km dal Lago Maggiore, 45km dal Lago d'Orta, 70km dal Lago di Varese.
Lo stesso argomento in dettaglio: Idrografia di Novara.
La città sorge su una piccola collina ed è bagnata dai torrenti Agogna e Terdoppio che attraversano rispettivamente la periferia occidentale ed orientale della città. La zona nord-orientale è attraversata dal Canale Quintino Sella, emissario del Canale Cavour che a sua volta scorre al confine nord della città, nei pressi dei quartieri di Veveri e Vignale. Nei pressi del quartiere Bicocca ha le sorgenti il torrente Arbogna.
Il paesaggio della piana irrigua novarese è caratterizzato e fortemente condizionato dalla risicoltura, profondamente antropizzato e regolato a fini produttivi, frutto della secolare opera di bonifica e trasformazione che ha determinato la semplificazione morfologica del territorio, livellato e terrazzato anche sui modesti rilievi, e la presenza di una fitta rete irrigua, con canali, rogge, fossi, fontanili.
Il centro della città sorge in posizione sopraelevata di alcuni metri sul territorio circostante, nel punto più elevato di una dorsale di origine fluvio-glaciale, ultima propaggine morenica dei ghiacciai alpini, che digrada dolcemente verso sud fino a Vespolate (Valle dell'Arbogna).
Oltre alla coltura del pioppo, prevalentemente a filare, vi sono residui di aree boscate lungo i corsi d'acqua.
A differenza di altre città del Nord Italia, uscendo da Novara, lo stacco tra il termine dell'abitato e l'inizio della campagna è nettissimo.
Clima
Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Novara CamerieStazione meteorologica di Novara Centro.
Novara presenta un clima temperato umido tipico della pianura Padana, con inverni freddi e nebbiosi (le temperature minime sono vicine allo zero tra dicembre e febbraio) ed estati calde e afose (è molto frequente che si superino i 30 gradi di massima giornaliera da giugno a settembre). La piovosità è maggiore che nel resto delle pianure piemontesi ed era pari a quasi 1000mm fino al 2010, ma dal 2020 si è ridotta a circa 850mm. La media nivometrica stagionale della zona era di circa 35cm durante la stagione invernale ora ridotta a circa 15cm. Queste riduzioni sono causate dal cambiamento climatico accentuatosi nell'ultimo decennio: le giornate di pioggia si sono infatti ridotte drasticamente, alternando periodi di estrema siccità a violenti e abbondanti nubifragi[6]. Il regime pluviometrico è caratterizzato da due massimi (uno principale a maggio con 127mm, uno secondario a ottobre con 110mm) e da due minimi (principale a dicembre con 50mm, secondario a luglio con 55mm). Nel periodo che va dal 2000 al 2022, l'anno più siccitoso è stato il 2005 (641,0mm), il più piovoso il 2014 (1750mm). Le piogge estive e tardo primaverili tendono a essere più frequenti rispetto ai capoluoghi del Piemonte ubicati a sud della linea del Po, dato che Novara è leggermente più esposta alle instabilità atlantiche estive che percorrono regolarmente le Alpi. Secondo i dati dell'Osservatorio geofisico di Torrion Quartara, il cui archivio meteorologico risale all'agosto 1999, la temperatura media annua del XXI secolo è attestata a 13,9°C. Gli estremi sono stati registrati il 7 febbraio 2012 (−17,6°C) e il 27 giugno 2019 (37,3°C). Per le caratteristiche fino a qui descritte e per l'elevato inquinamento atmosferico, Novara, insieme a Pavia e Vercelli, presenta il peggiore indice di qualità climatica d'Italia[7], inoltre in base ad una recente analisi dei dati climatici storici raccolti a partire dal 1875 la provincia di Novara risulta essere uno dei territori italiani più colpiti dal cambiamento climatico[8]: l' incremento della temperatura media negli ultimi centocinquanta anni è stata infatti pari a due gradi, ovvero il doppio di quella di un grado registrata in media nelle altre province italiane[9].
Storia
Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Novara.
La scormagna era il soprannome attribuito agli abitanti di un certo paese o di un sobborgo, solitamente con tono scherzoso, talvolta anche spregiativo.
I novaresi erano detti nel complesso sciavatìn (correlato al Paratico dei calzolai, il più importante di Novara) e anche i quartieri e le frazioni potevano avere una propria denominazione:
centro: patachìn (impomatati),
Bicocca: mursé (dal francese morseau: boccone di pane),
Vignale: malgasc (parte terminale della pannocchia di mais).
Storicamente, la città fu fondata attorno all'anno 89 a.C. come colonia di diritto latino, in occasione della concessione della cittadinanza latina alle tribù celtiche della Gallia Transpadana. In età imperiale Novaria era un importante municipium ed era situata sulla strada tra Vercellae (Vercelli) e Mediolanum (Milano). La sua pianta a strade perpendicolari (rimasta intatta) risale all'epoca romana. Dopo che la città venne distrutta nel 386 da Magno Massimo per aver parteggiato per il suo rivale Valentiniano II, venne ricostruita da Teodosio I. In seguito venne saccheggiata da Radagaiso (nel 405) e da Attila (nel 452).
Da Novaria, nome latino di Novara, iniziava la via Novaria-Comum, strada romana che collegava la città con Comum (Como) passando per Sibrium (Castelseprio). Da Novara, in epoca romana, passava anche la via delle Gallie, strada romana consolare fatta costruire da Augusto per collegare la Pianura Padana con la Gallia.
Durante la dominazione dei Longobardi Novara fece parte del ducato di San Giulio. Con Carlo il Grosso il novarese divenne una contea. La città si sviluppò, diventando poi un libero comune. Nel 1110 venne conquistata da Enrico V e distrutta, nel 1167 fece parte della Lega Lombarda. Tra la fine del XII e gli inizi del XIII secolo il Comune di Novara si assicurò il controllo di buona parte del Novarese, con l'eccezione dell'enclave vescovile della Riviera di San Giulio. Alla fine del XII secolo accettò la protezione di Milano e divenne così dominio dei Visconti e poi degli Sforza. Nel corso delle cosiddette Guerre d'Italia, la città fu protagonista di ben due assedi: il primo nel 1495 e il secondo nel 1500.
Nel 1706 Novara venne occupata dalle truppe dei Savoia. Con la Pace di Utrecht, la città, insieme a Milano, divenne parte dell'Impero Asburgico. Dopo l'occupazione del 1734 da parte di Carlo Emanuele III, passò, nell'anno successivo, a Casa Savoia.
Dopo la campagna in Italia di Napoleone Bonaparte, Novara fu capitale del Dipartimento dell'Agogna, per poi essere riassegnata alla Casa Savoia nel 1814. L'8 aprile 1821 fu luogo di una battaglia in cui le truppe regolari sarde e austriache sconfissero i liberali costituzionali piemontesi; nell'ancora più tremenda Battaglia di Novara del 23 marzo 1849, l'esercito piemontese fu sconfitto dagli austriaci del maresciallo Radetzky; questo fatto portò all'abdicazione di Carlo Alberto di Savoia ed alla occupazione della città da parte degli austriaci. La sconfitta dei Piemontesi può essere vista come l'inizio del Risorgimento italiano.
«La popolazione di Lumellogno, "Frazione Rossa" del Comune di Novara, animata da profondi ideali di libertà e di democrazia, si rese protagonista di un eroico episodio di resistenza ad un raid punitivo di fascisti, sopportando la perdita di alcuni dei suoi figli migliori. Nobile esempio di spirito di sacrificio e di elevate virtù civiche. 15/16 luglio 1922, Fraz. Lumellogno (NO)
(alla frazione Lumellogno di Novara)» —Roma, 3 aprile 2007[12]
Monumenti e luoghi d'interesse
Lo stesso argomento in dettaglio: Basilica di San Gaudenzio,Duomo di NovaraeBattistero del Duomo di Novara.
Resti delle mura romane in Piazza Cavour, nel centro storico di Novara
L'antico nucleo cittadino di Novara, di forma pressoché pentagonale, è situato su un modesto rilievo collinare (oggi Centro Storico, sede dell'omonima circoscrizione) e conserva ancora per gran parte, nonostante le pesanti manomissioni in chiave moderna e le molte architetture neoclassiche, l'antico impianto medievale con strade ciottolate e piccole piazze (piazza delle Erbe e piazza della Repubblica).
Anticamente la città era dotata di una cinta muraria avente un perimetro di 2200 metri, innalzata alla fine del I secolo d.C. durante l'età imperiale. Parzialmente distrutte nel 1110 le mura furono successivamente ricostruite ed infine demolite agli inizi del Novecento per permettere lo sviluppo cittadino. Due tratti delle antiche mura romane, tornate alla luce a seguito di scavi archeologici, sono visibili oggi presso largo Cavour e nell'area verde alle spalle del Conservatorio Gallarini, tra via Solaroli e via Dominioni. Esse appaiono realizzate con la tecnica dell'opus mixtum utilizzando ciottoli di fiume legati tra loro con malta, posti di piatto e intervallati da basse fasce orizzontali in mattone.
Dopo il loro abbattimento, le mura hanno lasciato posto agli attuali baluardi, grandi viali alberati che circondano il centro storico.
Quale municipio romano, anche il reticolo stradale di Novara era caratterizzato da un cardo e da un decumano che corrispondono, il primo agli attuali Corso Cavour e Corso Mazzini (già Corso di Porta Sempione) ed il secondo a Corso Italia (già Corso di Porta Torino) e Corso Cavallotti (già Corso di Porta Milano)[13]. Le due strade si incontrano nel cosiddetto Angolo delle Ore.
Centro storico
Cupola e campanile della basilica di San Gaudenzio
Il monumento più celebre di Novara è la basilica di San Gaudenzio, costruita tra fine Cinquecento ed inizio Seicento, e caratterizzata dall'imponente cupola neoclassica a pinnacolo (alta 121 metri) progettata da Alessandro Antonelli e aggiunta al corpo della chiesa nella seconda metà del XIX secolo, da molti considerata la più alta al mondo in mattoni.[14]
Di particolare interesse anche il campanile di Benedetto Alfieri (zio del più famoso Vittorio Alfieri), l'organo a canne costruito da Vincenzo Mascioni e, soprattutto, il Polittico di Gaudenzio Ferrari.
Porticato della piazza del Duomo di Novara
Centro della vita religiosa cittadina è l'imponente Cattedrale, in stile neoclassico, progettata anch'esso da Alessandro Antonelli e costruita a metà del XIX secolo demolendo la preesistente cattedrale romanica (sorge infatti nello stesso punto in cui si trovava anticamente il tempio di Giove), della quale appartengono ancora la parte inferiore del campanile, il Chiostro della Canonica e l'Oratorio di San Siro.
Di fronte al Duomo si trova il Battistero, il più antico edificio della città tuttora esistente e una delle più antiche architetture paleocristiane del Piemonte.
L'Arengo del Broletto
Poco distante dal Duomo è situato il cortile (o Arengo) del Broletto, antico centro della vita politica di Novara libero comune. Esso è un complesso architettonico costituito da quattro palazzi storici disposti a quadrilatero, sorti in epoche diverse con materiali ed elementi decorativi non coerenti tra loro, che si affacciano sul cortile centrale: il palazzo del Comune (XII secolo) a nord, il palazzo dei Paratici (XII secolo) ad ovest, il palazzo del Podestà a sud e il palazzo dei Referendari ad est (entrambi fine XIV-inizio XV secolo). Il Broletto fu anche sede delle carceri, poi delle corporazioni artigiane e ospita oggi i musei civici, con collezioni d'arte e reperti archeologici della storia novarese e la Galleria Giannoni, da molti anni in restauro, raccolta di opere pittoriche e scultoree dell'Ottocento e del Novecento.
Non lontano da piazza della Repubblica (già piazza Duomo) si trovano la triangolare e caratteristica piazza Cesare Battisti (meglio conosciuta dai novaresi come piazza delle Erbe). Essa costituisce il centro perfetto della città di Novara che è indicato da una piccola mattonella triangolare sul selciato, riconoscibile perché differente dalla altre che costituiscono la pavimentazione della piazza.
Lo stemma Visconteo-Sforzesco sopra l'arco d'ingresso del Castello.
Nella piazza intitolata a Giacomo Matteotti è situato Palazzo Natta-Isola, sede della Provincia e della Prefettura, caratterizzato dalla bella Torre dell'Orologio, mentre nella vicina via Fratelli Rosselli si trova Palazzo Cabrino, sede degli uffici amministrativi del Comune.
La piazza più grande è Piazza Martiri della Libertà (già piazza Castello, successivamente piazza Vittorio Emanuele II), dominata dalla statua equestre intitolata a Vittorio Emanuele II, primo re d'Italia, incoronato proprio a Novara. Su piazza Martiri si affacciano poi il Castello Visconteo-Sforzesco, opera dei signori milanesi, sede attuale di eventi e mostre artistiche, e il Teatro Coccia, il teatro più storico del Piemonte. Il Castello, un tempo molto più vasto del complesso oggi rimasto, è circondato dall'Allea, uno dei più grandi giardini pubblici di Novara.
Altre piazze importanti sono:
piazza Cavour, dominata dalla statua omonima e restaurata fra gli anni 1990 e gli anni 2000.
piazza Garibaldi, la piazza della stazione di Novara, anch'essa restaurata, caratterizzata dalla statua omonima, da quella alla mondina e da una fontana.
piazza Gramsci, già piazza del Rosario, che ospita, dopo il restauro del 2005, la particolare statua ad Icaro.
piazza Puccini, situata tra il lato est del Teatro Coccia e l'entrata della Canonica. Ospita la statua a Carlo Emanuele III, primo sovrano sabaudo a governare Novara.
Architetture religiose
Chiesa di San Martino
Oltre al Duomo ed alla Basilica di San Gaudenzio, le principali chiese della città sono:
Chiesa di Ognissanti (inizio XII secolo), è l'unica chiesa romanica superstite della città, già citata nel 1124. Si tratta di una semplice costruzione a tre navate, con quattro campate ciascuna, un coro con abside semicircolare ed un elegante e pregevole tiburio ottagonale illuminato da monofore e bifore. All'interno sopravvivono tracce di affreschi del XV secolo tra i quali una Madonna del Latte attribuita a Giovanni de Campo. L'attuale aspetto è frutto dei restauri compiuti negli anni cinquanta che hanno eliminato i pesanti adattamenti di epoca barocca, riportando l'edificio al suo stile romanico originario.
Abbazia di San Nazzaro della Costa (1441-1470), complesso costituito dall'omonima chiesa insieme all'annesso convento, già documentato nel 1124 e rimaneggiato nel XV secolo per volere di San Bernardino da Siena. Sorge su un colle nei pressi del cimitero cittadino, oltre la cinta dei baluardi.
Chiesa di Santa Maria delle Grazie, meglio conosciuta come chiesa di San Martino (seconda metà del XV secolo), costruita a partire dal 1477 dai canonici lateranensi, è internamente costituita da una sola navata con cappelle laterali e pitture attribuibili ad artisti del XV secolo, tra i quali Tommaso Cagnola e Daniele De Bosis. In uno degli affreschi è rappresentato l'umanista Paolo Maffei.
Chiesa di San Pietro al Rosario (1599-1618), situata in piazza Gramsci fu la sede novarese dell'Ordine Domenicano prima delle soppressioni napoleoniche. Si presenta internamente a navata unica con sei cappelle laterali. Conserva alcune opere di rilievo come la statua della Madonna del latte, risalente al XV secolo ma ricavata da un preesistente monumento di epoca romana, la Vergine del Rosario di Giulio Cesare Procaccini (1625) ed il ciclo di affreschi sulla vita di San Pietro di Giovanni Mauro Della Rovere (1637).
Chiesa di San Marco (XVII secolo), costruita su disegno di Lorenzo Binago a partire dal 1607. Conserva all'interno importanti opere del XVII e XVIII secolo di artisti quali Giulio Cesare Procaccini, Daniele Crespi ed il Moncalvo, oltre a raffinate opere di intaglio quali sono i confessionali ed il pulpito. Nel 1634 le si affiancò un convento, attuale sede della Banca d'Italia.
Chiesa di Santa Maria della Salute (XVII secolo), in stile barocco è situata nel quartiere Bicocca. Ultimata nel 1658, fu costruita nel luogo in cui sorgeva una cappelletta dedicata alla Madonna col Bambino (detta "degli spagnoli") che oggi costituisce la pala d'altare.
Chiesa di Sant'Eufemia (1666-1698).
Chiesa del Carmine (XVIII-XIX secolo), situata nei pressi della basilica di San Gaudenzio, possiede il più antico campanile romanico della provincia.
Architetture civili
Palazzo Tornielli Bellini, sede della Banca Popolare di Novara Teatro CocciaPalazzo Natta Isola, sede della Prefettura di Novara
Arengo del Broletto (XII-XV secolo).
Palazzo dei Conti Bollini Simonetta del 1700, ora dei Giovanetti.
Casa Della Porta e Casa Rognoni (seconda metà del XV secolo), in stile gotico.
Palazzo Tornielli-Bellini (inizio XVI secolo), dal 1905 è la sede centrale della Banca Popolare di Novara.
Palazzo Natta (XVI secolo), costruzione attribuita a Pellegrino Tibaldi, ampiamente rimaneggiato nel XIX secolo con la sopraelevazione di un piano, ospita oggi gli uffici dell'amministrazione provinciale e della prefettura. Spiccano il grande scalone d'onore che porta al piano superiore, gli affreschi delle saloni del primo piano ed il cortile interno racchiuso da colonne d'ordine dorico. All'angolo sinistro si erge la torre civica dell'orologio di origine medioevale.
Ospedale Maggiore della Carità di Novara, edificato a partire dal 1628 ed ampliato nei secoli successivi ad opera di vari architetti tra i quali Alessandro Antonelli, a metà dell'Ottocento.
Palazzo Cabrino (1661-1664 e secoli successivi), oggi sede dell'amministrazione cittadina, era un palazzo nobiliare edificato in stile barocco dalla famiglia Cabrino. Alcune sale del primo piano sono decorate con affreschi settecenteschi di Giovanni Stefano Danedi.
Barriera Albertina (1837), complesso di due edifici neoclassici identici, ad un solo piano, posti simmetricamente l'uno di fronte all'altro. Si trova al termine dell'antica strada regia proveniente da Vercelli, l'attuale viale XX Settembre, e costituiva la porta occidentale d'ingresso alla città (già Porta Torino). La costruzione fu realizzata abbattendo l'antico torrione d'ingresso[13]. Gli edifici, destinati originariamente a sedi della guardia e del dazio, furono progettati da Antonio Agnelli ed inaugurati nel 1837; essi sono di forma quadrangolare arricchiti da un pronao con sei colonne di ordine gotico; il timpano è decorato con statue allegoriche, scolpite da Giuseppe Argenti, raffiguranti virtù o attività civiche.
Palazzo del Mercato (1817-1842), opera dell'architetto Luigi Orelli era sede del foro per la contrattazione dei grani ed oggi sede della Borsa dell'agricoltura. È un edificio a pianta quadrata di semplice architettura, arricchito da un loggiato che corre lungo tutti i lati. Sorge sul lato settentrionale di Piazza Martiri ma la facciata principale è quella rivolta su corso Italia, caratterizzata da due rampe di scale ed un frontone decorato con un altorilievo in arenaria e marmo.
Palazzetto del Corpo di guardia, situato sul lato occidentale di piazza della Repubblica, a lato del battistero del duomo, è così chiamato perché fu sede delle truppe della polizia urbana. Fu edificato a partire dal 1835, su progetto dell'Architetto Aresi, ed inaugurato il 4 novembre 1837.
Casa Bossi (XIX secolo), grande casa padronale disegnata da Alessandro Antonelli.
Collegio Gallarini (XIX secolo), ospita il Conservatorio di musica “Guido Cantelli”.
Teatro Coccia (fine del XIX secolo), inaugurato il 22 dicembre 1888. L'attuale edificio sorge sulle spoglie del settecentesco teatro Morelli (poi dedicato a Carlo Coccia), abbattuto per permettere la nuova costruzione, opera dell'architetto Giuseppe Oliverio. Oltre a personaggi illustri come Arturo Toscanini e il compianto Guido Cantelli, in anni più recenti ha ospitato il programma televisivo Bravo Bravissimo, condotto da Mike Bongiorno. Tutt'oggi è un apprezzato teatro di Tradizione, che ospita stagioni d'opera di alto livello.
Casa Quaroni. 1907.Casa Quaroni, realizzata tra il 1905 ed il 1907 su progetto dell'ingegnere Mario Rosina, parente di Otto Wagner. Emblematica testimonianza di architettura liberty a Novara.
Casa Fiorentini, edificata tra il 1907 ed il 1910 su progetto dell'ingegnere Roberto Passeri, sorge all'angolo tra via XX Settembre e via Dante Alighieri e rappresenta uno dei più interessanti esempi di architettura liberty novarese. La facciata, sormontata tre balconi ricchi di ornamenti, si trova nella zona d'angolo e segue un andamento curvilineo. Di notevole pregio ed impatto visivo è la decorazione esterna.
Palazzo "Renzo Piano", progettato dallo studio dell'architetto genovese e realizzato tra il 1985 e il 1987, si trova nel quartiere di Sant'Agabio, ad est del centro storico. Originariamente pensato come sede per l'Istituto Sperimentale Metalli Leggeri appartiene oggi alla Provincia di Novara ed è sede della Fondazione Novara Sviluppo ed ospita il Polo Scientifico Tecnologico novarese. Il complesso è costituito da due edifici: lungo la strada si eleva l'edificio principale di 3 piani destinato agli uffici che si sviluppa per una lunghezza di 85 metri; la struttura è composta da un profilo in alluminio irrigidito da elementi reticolari al fine di sfruttare al massimo le potenzialità di tale materiale; la facciata modulare continua è realizzata con le vetrate semplicemente incollate e non fissate meccanicamente alla struttura. Dopo il cortile interno si trova l'edificio secondario, destinato ad officina, rivestito frontalmente e sul lato nord con una lamiera d'acciaio nervato.[15][16]
Architetture militari
Il Castello di Casalgiate
Castello Visconteo-Sforzesco (XIII-XV secolo).
Castello di Casalgiate (XV secolo), sorge al centro dell'omonima località a ovest della città, fu costruito probabilmente nel 1470 sui resti di un precedente castello distrutto dalla Compagnia Bianca negli anni 1361-63. Ha pianta irregolare a quattro lati con cortile interno, è ancora parzialmente circondato da un fossato ed in parte da un giardino. L'ingresso è posto alla base di un torrione sul lato meridionale dove è visibile lo stemma della famiglia Avogadro, cui il castello appartenne per lungo tempo. La proprietà passò nel 1779 all'Ospedale Maggiore di Novara che ne detiene oggi la metà insieme ad un privato. Attualmente è in stato di abbandono.[17][18][19]
Altri monumenti
La Piramide-ossario della Bicocca
L'Ossario della Bicocca, con caratteristica forma piramidale, sorge nel quartiere omonimo in memoria dei caduti della storica battaglia del 23 marzo 1849 tra piemontesi ed austriaci.
Musei
Museo Faraggiana
Musei della canonica del duomo
Musei civici, ospitati presso il palazzo del Broletto
La più antica valutazione della popolazione cittadina risale al 1723, con un totale 8 963 abitanti censiti di cui 5 590 dentro le mura e 3 373 nei sobborghi. Nel 1776, la popolazione era salita a 11 092 abitanti di cui 7 003 dentro le mura e 4 089 nei sobborghi, si arriva poi a 12 465 abitanti nel 1804 ed a 14 021 nel 1826[21]. Negli anni successivi si verificherà quasi un raddoppio della popolazione che sarà pari a 25 144 abitanti registrati durante il primo censimento nazionale del 1861. A partire da questa data la crescita della popolazione è costante e nel 1911 la città conta 53 657 abitanti. Successivamente nel periodo a cavallo tra le due guerre la crescita subisce una battuta di arresto, con una lieve ripresa che porta a 69 935 i cittadini nel 1951. Negli anni cinquanta e sessanta del Novecento la cittadinanza tornerà a crescere in modo vigoroso attestandosi nel 1971 attorno ai 100 mila abitanti, cifra che rimarrà pressoché invariata fino ad oggi.
Al 1º gennaio 2016, gli stranieri regolarmente residenti nel comune di Novara erano 14 795[23] corrispondenti al 14,2% degli abitanti totali. I principali gruppi etnici presenti (oltre 500 persone) sono:
Marocco, 2 329
Albania, 1 790
Ucraina, 1 164
Romania, 1 087
Pakistan, 945
Nigeria, 764
Perù, 706
Cina, 600
Tunisia, 590
Il quartiere con la maggior immigrazione straniera è Sant'Agabio con una quota pari a circa il 25% dei residenti, principalmente di etnie nordafricane[24].
Qualità della vita
Secondo il dossier sulla qualità della vita in Italia de Il Sole 24 Ore[25] ed in base al rapporto Ecosistema Urbano di Legambiente[26], nel 2021 la città di Novara si colloca rispettivamente al 32º ed al 47º posto in classifica su 107 capoluoghi di provincia italiani. La migliore posizione registrata da Novara per la qualità della vita risale al 2000 (15º posto) mentre la peggiore risale al 2014 (66°). Dopo il periodo 2009-2018 che ha visto Novara posizionarsi nella parte bassa della classifica, dal 2019 la città ha riottenuto buoni risultati.
Nella classifica dei "Comuni Ricicloni" di Legambiente, le agenzie di raccolta e riciclo rifiuti del medio e basso novarese si collocano rispettivamente al 13º e 18º posto tra i consorzi di gestione rifiuti sopra i 100000abitanti[27].
Cultura
La città di Novara è sede dell'Istituto Geografico De Agostini, che ha festeggiato il centenario nel 2001.
Biblioteche
Biblioteca Capitolare di Santa Maria
Biblioteca civica Carlo Negroni, seconda biblioteca civica del Piemonte
Biblioteca dell'Istituto geografico De Agostini, fondata nel 1977
Biblioteca Seminario vescovile San Gaudenzio, fondata nel 1788
Biblioteca dell'Archivio storico diocesano
Biblioteca d'arte dei musei civici, fondata nel 1874
Biblioteca della Facoltà di medicina e chirurgia dell'Università degli studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro, fondata nel 1993
Biblioteca del Conservatorio statale di musica Guido Cantelli
Biblioteca Ascanio Sobrero del Dipartimento di scienze del farmaco dell'Università degli studi del Piemonte orientale Amedeo Avogadro
Biblioteca dell'Istituto storico della Resistenza Piero Fornara
Università
Una delle sedi della Scuola di Medicina e Chirurgia dell'Università del Piemonte Orientale (Complesso Perrone)
La città è sede dell'Università degli Studi del Piemonte Orientale insieme a Vercelli ed Alessandria. Quattro degli otto Dipartimenti che compongono l'Ateneo si trovano a Novara[28]:
Dipartimento di Scienze della salute
Dipartimento di Medicina traslazionale
Dipartimento di Scienze del Farmaco
Dipartimento di Studi per l'Economia e l'Impresa
Inoltre, è sede del Centro interdipartimentale di medicina d'emergenza, dei disastri e informatica applicata alla pratica e alla didattica medica (CRIMEDIM) ed è attiva la Scuola di Medicina che ha l'obiettivo di coordinare l'attività didattica e di ricerca svolta dai dipartimenti di Medicina Traslazionale e Scienze della salute presso l'azienda ospedaliero - universitaria "Maggiore della Carità".
Nonostante sia di recente istituzione (1998), l'Università del Piemonte Orientale ha raggiunto 14 761 studenti iscritti al 15 dicembre 2020[29]. Secondo la classifica annuale stilata dal Censis la UPO si colloca al dodicesimo posto in Italia tra i sedici Atenei di medie dimensioni[30]. Sia il dipartimento di Scienze della salute sia il dipartimento di Medicina traslazionale sono stati selezionati dal MIUR nel 2018 come due dei 180 dipartimenti di eccellenza italiani[31].
Media
Stampa locale
Corriere di Novara, bisettimanale indipendente di informazione locale
Prima Novara, giornale online
Il Venerdì di Tribuna Novarese, settimanale di informazione locale via web
Novara Oggi, settimanale di informazione locale
La Voce di Novara giornale on line (dal settembre 2017)
L'Azione, settimanale della Diocesi di Novara
Novaratoday, sezione locale della testa online .today
La Stampa Novara, sezione locale dell'omonimo quotidiano nazionale
Radio locali
Radio Azzurra FM
Radio Onda Novara Tv
Televisioni locali
Videonovara - Teleritmo
Eventi
La "cerimonia del fiore" durante la festa patronale
Il 22 gennaio di ogni anno si celebra la festa patronale di San Gaudenzio. La celebrazione è un rito che risale al XV secolo: ha inizio con il corteo civico che sfila per le vie del centro fino alla Basilica di San Gaudenzio dove si svolge "cerimonia del fiore" e successivamente la solenne liturgia eucaristica. Durante la cerimonia del fiore viene calato dal soffitto della chiesa un grande lampadario e sostituiti i fiori in metallo che lo compongono con altri portati in corteo dai valletti comunali, a ricordo del miracolo compiuto da San Gaudenzio che per rendere omaggio a Sant'Ambrogio in visita avrebbe fatto sbocciare in gennaio i fiori del suo orto[32]. Durante tutto il giorno è possibile visitare la tomba del santo nello scurolo della basilica ed acquistare i tipici "Marroni di Cuneo": castagne affumicate, bucate e legate insieme.
Una scena della rievocazione storica della Battaglia della Bicocca
Il 23 marzo di ogni anno si svolge la rievocazione storica della Battaglia della Bicocca, combattuta nel 1849, con costumi e armi dell'epoca.
Gli Street Games, evento sportivo svolto tra le strade della città nel mese di giugno. Composto da tornei di beach volley, basket, calcio e tanto altro.
Festival
Novara Jazz, festival internazionale di musica jazz che ha luogo tra la fine di maggio e l'inizio di giugno, con la partecipazione di musicisti di fama internazionale (Michael Nyman, Dick Hyman, Trilok Gurtu, Paul D. Miller aka dj Spooky, Fabrizio Bosso, Gianluigi Trovesi, Ill Considerated, Enrico Rava, John Surman, Marcin Wasilewski Trio) ma anche di dj, artisti visivi e performer.
Novara Gospel Festival, si svolge ogni anno dal 2005 nel periodo settembre-ottobre, si compone di workshop, tour della zona e concerti. All'appuntamento partecipano noti artisti della musica gospel contemporanea tra cui Kirk Franklin, Donnie Mc Clurkin, Richard Smallwood.
Settimana novarese della lettura, promossa dalla Biblioteca Civica Negroni con la consulenza del Centro Novarese di Studi Letterari, porta l'attenzione sui libri attraverso temi o personaggi trattati da varie angolature (letteratura, arte, cinema, teatro): dalla guerra all'acqua, da Mario Soldati ad Emilio Salgari.
Scrittori&giovani, festival letterario internazionale avviato nel 2006 con l'originale formula di distribuire nelle scuole copie omaggio dei libri degli scrittori prima degli incontri. Nelle varie edizioni del festival sono stati ospiti autori come Luis Sepúlveda, David Grossman, Daniel Pennac, Adonis, Sebastiano Vassalli, Carlo Lucarelli.
Cucina e prodotti agroalimentari
La cucina locale, come la maggior parte dei tratti culturali Novaresi, presenta un mix di ricette tradizionali lombarde con alcuni piatti tipici dell'Alto Piemonte.
Il riso è l'elemento più importante della cucina novarese, utilizzato per cucinare numerose ricette dai primi ai dolci. La più classica delle ricette a base di riso è la paniscia, risotto condito essenzialmente con lardo, salam d'la duja, cipolla, verze e fagioli.
Altro elemento tipico del territorio risicolo sono le rane, che possono essere cucinate con il riso, in brodo, fritte o in guazzetto.
Tra i prodotti da forno si ricordano il "pane di riso"[33] ed il "pane di mais"[34], composti rispettivamente con farina di riso e di mais in aggiunta alla farina di frumento.
Formaggi e insaccati
Gorgonzola DOP
Il principale formaggio è il Gorgonzola DOP, nelle versioni dolce e piccante, oggi prodotto principalmente a Novara e nei comuni limitrofi. La città è inoltre sede del "Consorzio per la tutela del formaggio Gorgonzola".
Tra i salumi si ricordano:
il salam d'la duja, insaccato di carne di maiale conservato in recipiente (duja in piemontese) riempito di strutto che conserva morbido il prodotto.
il Marzapane, un sanguinaccio a base di pane e sangue di maiale.
il "fidighin", crudo, a base di carne e fegato di maiale.
il Salame d'oca, a base di carne d'oca e maiale.
Dolci
I biscottini di Novara
Il più tipico dolce locale è il "Biscottino di Novara", un biscotto di forma rettangolare con angoli arrotondati, molto leggero (8 grammi) e senza grassi, in quanto composto solo da farina di frumento (38%), zucchero (38%) e uova intere (24%)[35]. Divenuto famoso in anni recenti grazie ad una sua rivisitazione commerciale (il cosiddetto "Pavesino" prodotto dalla locale ditta Pavesi), il biscotto ha però origini molto più antiche; le prime notizie storiche risalgono infatti al 1500 quando veniva preparato dalle monache nei monasteri femminili.[36] Il Biscottino di Novara dà anche il nome alla maschera tipica novarese: "Re Biscottino".
Altro dolce tipico novarese è il "Pane di San Gaudenzio"; si tratta di un dolce con un rivestimento esterno di pasta frolla ed un soffice ripieno composto da farina di frumento, zucchero, uva sultanina, burro, uova e limone. La superficie può essere cosparsa da granella di pinoli o di nocciole e zucchero a velo.[37]
Riso novarese
L'Antico Dolce della Cattedrale ha antichissime origini, era infatti già prodotto nel 1200 quando veniva usato come omaggio dei feudatari ai canonici di Santa Maria che a loro volta lo ridistribuivano ai fedeli. Si presenta di forma rotonda ed è composto da farina di frumento, zucchero, burro, uova, lievito vanigliato, buccia di limone, grappa di Nebbiolo, latte e frutta (albicocche e prugne).[38]
Tutti questi prodotti sono inseriti nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali piemontesi.
Bevande
Novara è la patria dell'aperitivo Campari, famoso in tutto il mondo; fu infatti nel "Bar dell'Amicizia" (ora non più esistente) che Gaspare Campari, nel 1860, mise a punto la ricetta della bevanda alcolica che porta il suo nome.
Geografia antropica
Suddivisioni amministrative
Novara è divisa in 13 quartieri[39]. Prima dell'entrata in vigore della legge 42/2010[40] tali circoscrizioni avevano un loro ruolo istituzionale[41].
La città è uno strategico snodo logistico e commerciale a circa metà strada rispetto a Torino e Milano. La vicinanza geografica e storica con il capoluogo lombardo fa sì che l'economia novarese sia maggiormente influenzata da quest'ultima città, infatti molte aziende meneghine hanno filiali a Novara e viceversa.
Due sono le principali zone industriali della città: la prima a nord-est, tra i quartieri di Sant'Agabio e San Rocco e la seconda ad ovest, nel comune di San Pietro Mosezzo.
A partire dall'amministrazione Canelli, Novara ha attratto diversi attori internazionali nel campo della logistica, un settore diventato sempre più centrale per l'occupazione e l'economia cittadina[44].
Il comune di Novara è uno dei membri del consorzio TOP-IX.
CIM - Centro Intermodale Merci
È il più importante centro di smistamento ferroviario del Piemonte nord-orientale, scalo o tappa di treni in arrivo o in partenza per il nord Europa, in particolare Belgio e Paesi Bassi.
Il progetto del CIM nasce nel 1987 quale evoluzione dello scalo intermodale di Novara Boschetto, attivo dalla metà degli anni sessanta. Il terminal è divenuto operativo alle 5,30 del 17 ottobre 1995[45].
Dopo diversi progetti non portati a termine[46], nel 2022 sulla spinta di nuovi attori logistici instauratisi sul territorio, tra cui Hupac e Develog, è stato approvato l'ampliamento del CIM nella frazione di Pernate[47].
Infrastrutture e trasporti
Strade
Novara è collegata con Torino e Milano attraverso l'autostrada A4 (svincoli Novara Ovest e Novara Est). L'ex svincolo Novara dell'A4 è stato chiuso alla fine degli anni novanta, insieme a quello di Galliate, in concomitanza con l'apertura del casello di Novara Est, posto a metà strada dei precedenti e direttamente collegato con la tangenziale esterna della città.
La città è inoltre dotata di un sistema parziale di strade tangenziali (SS 703). La Tangenziale Est inizia dalla strada statale 32 Ticinese a nord della città e termina al raccordo con la strada statale 211 della Lomellina a sud; la Tangenziale Sud prosegue fino alla SS 11 per Vercelli, a sud-ovest della città.
Ferrovie e tranvie
La Stazione di Novara, situata nel centro della città
La città è servita da tre stazioni ferroviarie:
Novara: gestita da RFI, la principale della città, in cui operano Trenitalia e Trenord (traffico regionale e internazionale);
Vignale: gestita da RFI, situata nell'omonimo quartiere (traffico regionale);
Novara Nord: gestita da FerrovieNord, la seconda della città, è la stazione di testa della Saronno-Novara, vi opera Trenord.
Fra il 1884 e il 1934 presso la stazione ferroviaria era presente il capolinea delle tranvie per Biandrate e Ottobiano, gestite dalla Società anonima per le Ferrovie del Ticino.
Mobilità urbana
Il trasporto pubblico nella città è svolto mediante autoservizi operati dalla società SUN attraverso autobus e navette.
Aeroporti
Novara non dispone di un aeroporto dedicato al traffico cittadino, ma si serve dell'Aeroporto di Milano Malpensa distante dalla città solamente 30km, raggiungibile anche attraverso collegamenti su rotaia con scalo su Castano Primo e Busto Arsizio che partono dalla stazione ferroviaria di Novara.
Dispone però di un aeroporto militare, gestito dall'aeronautica militare, situato nella vicina Cameri.
È presente anche un piccolo aeroporto gestito da Aereoteam Novara.
Amministrazione
Lo stesso argomento in dettaglio: Sindaci di Novara.
Il Novara Calcio ha disputato per tredici volte il campionato di Serie A (l'ultima nella stagione 2011-2012). La stagione 2021-2022 viene disputata in Serie D, a causa del fallimento della società storica e della fondazione di una nuova società, il Novara Football Club. La stagione 2022-2023 è nuovamente disputata in Serie C. Lo Sparta Novara è la seconda squadra di calcio della città.
L'AGIL Volley è una società pallavolistica femminile italiana con sede a Novara: milita nel campionato di Serie A1. Nel suo palmarès vanta una Champions League conquistata nella stagione 2018-2019, una Coppa CEV, tre Coppe Italia, uno scudetto conquistato nella stagione 2016-2017[48] ed una Supercoppa italiana.
L'Hockey Novara è una squadra di hockey su pista di Novara vincitrice di 32 scudetti[49].
Il Baseball Novara 2000 fu una società italiana di baseball iscritta alla Italian Baseball League, il massimo campionato italiano di Baseball. Vinse due volte la Coppa Italia.
I Lancieri Novara sono una squadra di football americano di Novara.
Sono affiliati alla Federazione Italiana di American Football; partecipano alla Terza Divisione.
Impianti sportivi
Impianto Sportivo Comunale del Terdoppio (ex Sporting Village Novara), inaugurato nel luglio 2007, rappresenta uno dei più grandi centri polifunzionali del Nord-Ovest. L'area, che comprende tre edifici, tra cui il Palazzetto dello Sport "Igor Gorgonzola" e una piscina olimpica, è posta all'interno del Parco del Terdoppio, copre una superficie di circa 140 000 metri quadrati, in dirittura dell'innesto viabilistico urbano con l'autostrada A4 ed in prossimità di uno degli insediamenti universitari cittadini, inserito perfettamente nel sistema viabilistico e dei pubblici trasporti urbani, dotato di un parcheggio di circa 4 000 posti auto. Il 18 novembre 2007 ha ospitato la Celebrazione della Beatificazione di Antonio Rosmini.
Stadio Comunale "Silvio Piola", inaugurato nel 1976 ha una capienza di quasi 18 000 posti. L'intitolazione al calciatore Silvio Piola è stata ufficializzata nel 1997 mentre prima era semplicemente noto come Stadio di Viale Kennedy, dove è ubicato.
Centro sportivo Lancieri Field, situato in Piazza Donatello.
Stadio "Enrico Patti", via Alcarotti.
Palazzetto dello Sport "Stefano Dal Lago", capienza massima 2 500 persone, in viale Kennedy.
Scuola di equitazione F.I.S.E. presso Società Ippica Novarese, zona Bicocca.
Palazzetto dello Sport "Celestino Sartorio", detto "PalaVerdi", viale Verdi.
Piscina Comunale scoperta, via Solferino.
Campo Atletica Leggera "Andrea Gorla", viale Kennedy, in cui hanno sede le società Team Atletico Mercurio e Atletica Trinacria.
Pista Hockey e Pattinaggio "Lino Grassi", viale Buonarroti.
Campo Hockey su prato "G. Gondo", zona Agogna.
Campo di Baseball "Marco Provini", Baseball Novara 2000, via Patti.
Campo di Baseball e Softball Porta Mortara, Porta Mortara Baseball Softball Novara a.s.d., in via Spreafico.
Campo di Softball Santa Rita, via Gerosa.
Campo di Rugby Sabbione, via Della Pace.
Bocciodromo coperto "A. Bermani", viale Kennedy.
Tiro a segno, Viale Curtatone.
Ospedali
Quadriportico dell'Ospedale di Novara
La città di Novara è servita principalmente dall'Azienda Ospedaliero Universitaria Maggiore della Carità.
La sede distaccata del Maggiore, l'Ospedale San Giuliano, situato nel quartiere Porta Mortara, è il principale centro di riabilitazione della città.
A partire dal 1998 è stato progettato un trasferimento dell'attuale sede ospedaliera centrale presso un nuovo edificio, chiamato in ultima istanza Città della Salute e della Scienza, che dovrebbe sorgere a Sud della città. Dopo vari cambiamenti, fermi e ripartenze nel settembre 2022 è stato approvato dalla regione Piemonte il bando di gara aggiornato per la costruzione del nuovo polo ospedaliero che, nel caso andasse a buon fine l'appalto, dovrebbe vedere la luce tra il 2026 ed il 2028[50].
Tra le cliniche private presenti sul territorio comunale la Clinica San Gaudenzio è l'unica a svolgere anche un ruolo paraospedaliero per trattamenti, interventi e degenze brevi o di medio periodo.
Silvano Crepaldi, Lessico dell'immaginario Novarese, in Geografia dell'immaginario, Cologno Monzese, Lampi di stampa, 2011, p.221, ISBN978-88-488-1303-7. URL consultato il 10 luglio 2022. Ospitato su Google Libri.
Ernesto Colli, Folklore della Bassa novarese, in Garbagna, Nibbiola, Vespolate, Borgolavezzaro - Spunti di storia per le scuole medie - Le mie memorie, Novara, Tipografia San Gaudenzio, 1978, pp.75-76. URL consultato il 10 luglio 2022. Ospitato su Foto Emilio Alzati.
Sulla storia della costruzione si veda Antonelli e la sua cupola, a cura di Raul Capra, con testi di Massimo Corradi, Vittorio Gregotti, Aldo Rossi, Sebastiano Vassalli e altri, Interlinea edizioni, Novara 2012 ISBN 9788882128975.
Giampiero Morreale, L'agricoltura nella pianura novarese all'epoca della catastazione teresiana e la sua evoluzione nel secolo successivo (1718-1826), in La Bassa Novarese, Novara, CCIAA, 1981, pp.379-428.
Nicolò Colombo, I Manoscritti delle Biblioteche di Novara, Luigi Bordandini Editore, Forlì 1896
Francesco Cognasso, Storia di Novara, nuova edizione con presentazione di Giancarlo Andenna, Interlinea, Novara 1992
Carta turistica, Assessorato al TurismoProvincia di Novara, Legenda, Novara 2008
Dante Graziosi, La fiera di Novara e altre storie della memoria. Un'antologia, Interlinea edizioni, Novara 2008
La basilica di San Gaudenzio a Novara, a cura di Raul Capra, Interlinea edizioni, Novara 2010
Risorgimento a Novara. Lo sviluppo della città nell'Ottocento, a cura di Paolo Cirri con testi introduttivi di Alessandro Barbero e Sebastiano Vassalli, Interlinea edizioni, Novara 2011
Sebastiano Vassalli, Terra d'acque. Novara, la pianura, il riso, presentazione di Roberto Cicala, Interlinea edizioni, Novara 2005, nuova edizione 2011
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