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Offida (AFI: /ofˈfida/;[6] Ufìdë[7] in dialetto offidano) è un comune italiano di 4 693 abitanti[1] della provincia di Ascoli Piceno nelle Marche.

Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo vino, vedi Offida (vino).
Offida
comune
Offida – Veduta
Offida – Veduta
Offida, veduta di Piazza del popolo e del Palazzo Comunale
Localizzazione
Stato Italia
Regione Marche
Provincia Ascoli Piceno
Amministrazione
SindacoLuigi Massa (lista civica Offida solidarietà e democrazia) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate42°56′07.26″N 13°41′31.2″E
Altitudine293 m s.l.m.
Superficie49,6 km²
Abitanti4 693[1] (30-4-2022)
Densità94,62 ab./km²
FrazioniBorgo Miriam, Santa Maria Goretti

Località: Rovecciano, San Barnaba, San Venanzio

Contrade: Ciafone, Lava, San Lazzaro, Tesino[2]

Comuni confinantiAcquaviva Picena, Appignano del Tronto, Castel di Lama, Castignano, Castorano, Cossignano, Monsampolo del Tronto, Ripatransone, Spinetoli
Altre informazioni
Cod. postale63073
Prefisso0736
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT044054
Cod. catastaleG005
TargaAP
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Cl. climaticazona D, 1 981 GG[4]
Nome abitantioffidani
Patronosan Leonardo di Noblac[5]
Giorno festivo6 novembre
Cartografia
Offida
Offida – Mappa
Offida – Mappa
Posizione del comune di Offida nella provincia di Ascoli Piceno
Sito istituzionale

Geografia fisica


È un borgo del subappennino marchigiano, il cui territorio è posto interamente tra le valli del fiume Tesino (a nord) e del fiume Tronto (a sud). Il centro abitato deve la sua pianta irregolare allo sperone roccioso sul quale sorge, ritagliato dai due rami sorgentizi del torrente Lama, affluente di sinistra del Tronto.

Il borgo capoluogo si trova a un'altitudine di 293 m s.l.m. ed è classificato come rischio sismico nella zona 2 (sismicità media).


Origini del nome


Il toponimo è attestato in epoca medievale come Ofida, Ophida, Offida, ma anche come Aufida;[8] sulla base di quest'ultima forma si potrebbe pensare a un legame con l'antico nome Aufidena o Aufidus o anche pons Aufidi nell'alta valle dell'Ofanto;[9] si potrebbe citare anche la gens Aufidia;[10] del tutto fantasiosa[11] è da considerarsi l'ipotesi di una derivazione dal greco antico ὄφις, óphis, «serpente».[8]


Storia


Piuttosto dibattute sono le origini di Offida. Lo stesso toponimo è oggetto di diverse interpretazioni e non aiuta a formarsi un'idea certa su come sia sorto il centro abitato. Nel territorio offidano sono presenti tombe picene (VII-V secolo a.C.) e vestigia romane, ma non c'è traccia storica certa fino al 578 d.C. quando gli Ascolani in fuga per l'invasione longobarda fondarono diversi castelli nei colli piceni, compresa Offida.

Secondo alcuni storici Offida già nel VII secolo sarebbe stato un centro di una certa importanza, divenendo sede di un Gastaldato. Dello stesso ci sarebbero tracce in epoca carolingia e sotto il Sacro Romano Impero quando la città assunse grande importanza.

Al 1039 risale la prima testimonianza storica certa, quando Longino d'Azone cede all'Abbazia di Farfa il castello di Ophida. Nel 1261 una bolla di papa Urbano IV conferma i poteri dell'Abbazia di Farfa istituendo il Presidato Farfense, una sorta di governatorato distaccato da Farfa e indipendente da qualsiasi diocesi.

Nel 1292 papa Niccolò IV concede ai comuni marchigiani la facoltà di eleggere podestà, consoli e priori. Per Offida e per altri grandi centri marchigiani dell'epoca si tratta di un riconoscimento ufficiale per delle istituzioni già operanti e "collaudate".

Torrione della rocca
Torrione della rocca

Analogamente a tutto il territorio piceno, il periodo che va dal XIII al XVI secolo è caratterizzato dalle guerre tra Ascoli e Fermo con gli offidani che presero le parti di quest'ultima. Risalgono alla prima metà del Cinquecento le terribili lotte interne tra guelfi e ghibellini sfociate in numerosi fatti di sangue.

Alla metà del XVI secolo Offida stipula una tregua con Ascoli e negli stessi anni tutto quello che sottostava al Presidato di Farfa passa sotto la giurisdizione dello Stato della Chiesa. Dopo un secolo sotto la diocesi di Montalto, Offida passa sotto la diocesi di Ascoli.

Nel 1831 papa Gregorio XVI eleva Offida al rango di città.

Con la fine del XIX secolo inizia il passaggio da un'economia esclusivamente agricola ad una con marcata presenza artigianale fino ad arrivare allo sviluppo di piccole industrie di una cittadina che, oggi, non è più quell'importante punto di riferimento che è stato per secoli.

Durante la seconda guerra mondiale, nel periodo dell'occupazione tedesca e della Repubblica Sociale Italiana, la famiglia Talamonti nascose e protesse dalla deportazione i componenti di una famiglia di profughi ebrei greci, i Ventura, giunti a Offida nel 1942 in domicilio coatto. Per questo loro impegno di solidarietà, il 19 novembre 1979, l'Istituto Yad Vashem di Gerusalemme ha conferito l'alta onorificenza dei giusti tra le nazioni ad Adelino Talamonti e a suo figlio Fides, e a Camillo Talamonti e ai suoi figli Fernando ed Emma (suor Fernanda).[12]. Nel giugno 1944 le truppe tedesche fecero saltare il ponte della tramvia elettrica che collegava Offida con la stazione ferroviaria di Castel di Lama e il ponte della "strada Mezzina" sul torrente Lava, due ponticeili sistemati sotto i dirupi che circondavano Offida e, nel centro storico, furono distrutte le principali fonti di comunicazione (telefono e telegrafo) ed il trasformatore che forniva la corrente elettrica alla borgata Cappuccini. Nel 2010 è stata sede dei campionati mondiali di ciclismo juniores ai quali hanno partecipato ben 49 nazioni, manifestazione davvero imponente per un paese così piccolo se si pensa che la sede precedente è stata Mosca e la successiva Copenaghen. Alla cerimonia di aperturà ha partecipato Valentina Vezzali


Monumenti e luoghi d'interesse


Offida è entrata il 2 maggio 2008 nel club dei Borghi più belli d'Italia.[13] Vi sono resti di mura medievali con torri, mentre della rocca cinquecentesca restano un tratto di muraglia e due torrioni cilindrici.


Architetture religiose


Santa Maria della Rocca, le absidi
Santa Maria della Rocca, le absidi
Santuario di Sant'Agostino
Santuario di Sant'Agostino
la Collegiata
la Collegiata

Sita all'estremo occidentale dell'abitato, risulta circondata su tre lati da altrettanti dirupi che la ritagliano esaltandone l'imponenza e aprendola allo sguardo di due vallate. La grande costruzione in laterizio in stile romanico-gotico si deve al Maestro Albertino che la eresse nel 1330 sulla preesistente piccola chiesa benedettina.

Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di Santa Maria della Rocca.

Architetture civili


Palazzo Comunale
Palazzo Comunale
Lo stesso argomento in dettaglio: Teatro Serpente Aureo.

Il Teatro Serpente Aureo fu costruito nel 1820 su disegno di Pietro Maggi, demolendo parte dell'antica casa comunale della quale è rimasto l'elegante portico quattrocentesco a fungere da facciata. Ampliato e decorato poco dopo l'unità di Italia con stucchi dorati e dipinti a tempera. Con pianta "a boccascena" o a "ferro di cavallo" tipica dei teatri settecenteschi conta tre ordini di diciassette palchetti e un loggione diviso in quindici parti.


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[14]


Etnie e minoranze straniere


Secondo i dati ISTAT[15] al 31 dicembre 2015 la popolazione straniera residente era di 364 persone (7,20%). Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:


Tradizioni e folclore



Il carnevale di Offida

Lo stesso argomento in dettaglio: Carnevale di Offida.

Di origini antichissime ha una tradizione consolidata ed è caratterizzato da manifestazioni molto originali che traggono origine probabilmente dai saturnali romani.

Le testimonianze storiche si hanno a partire dal Cinquecento quando il carnevale ha il suo massimo splendore in grandi città come Roma e Venezia. Le principali manifestazioni che caratterizzano oggi il carnevale offidano sono essenzialmente due: il bove finto e i vlurd.


Il merletto a tombolo

Monumento alle merlettaie
Monumento alle merlettaie

L'arte del merletto a tombolo, dal latino tumulus cioè tumolo, è una tradizione che si tramanda da almeno cinque secoli da madre in figlia.

Per realizzare manualmente il pregiato merletto occorrono pochi strumenti: un tombolo, cioè un rullo lungo circa 30 centimetri e dal diametro di 20 centimetri; una prebenda, dal latino prae habere, tenere davanti, così chiamata ancora in dialetto, cioè il reggitombolo a tre piedi, filo, spillini di ottone argentato e parecchie coppie di fuselli.

Le prime testimonianze storiche dell'uso del tombolo a fuselli, per la realizzazione di pregiati merletti, risalgono al Cinquecento, ma alcune opere pittoriche, insieme ad altre tracce, lasciano pensare che la tradizione fosse già salda almeno due secoli prima.

Nel 1600 il merletto offidano era famoso per la ricercatezza e per la qualità.
L'istituzione di una scuola del merletto risale al 1910, ma non fu un'esperienza felice per la resistenza culturale secondo la quale sono le mamme a dover insegnare alle figlie l'arte di lavorare a tombolo.

Dal 1998 vi è un Museo del merletto a tombolo, stabilmente ospitato a Palazzo de Castellotti. Dal 2006 è presente in territorio offidano anche un'associazione culturale senza scopo di lucro (Associazione culturale merletto a tombolo di Offida) che si occupa di salvaguardare i tradizionali metodi di esecuzione offidani, divulgarli soprattutto alle nuove generazioni e confrontare tecniche di esecuzione fra le diverse merlettaie. La riscoperta anche a fini turistici ha rinverdito, negli ultimi anni, una tradizione secolare tanto che oggi, specie nei mesi estivi, girando per le strade di Offida, si possono vedere merlettaie che lavorano al tombolo di fronte all'ingresso della propria casa, proprio come è accaduto per secoli.


Religione



Miracolo eucaristico di Offida


Lo stesso argomento in dettaglio: Miracolo eucaristico di Offida.

Presso la chiesa di Sant'Agostino è presente un miracolo eucaristico che però si è verificato a Lanciano, provincia di Chieti, nel XIII secolo. Parte del miracolo è conservata nella chiesa, mentre il resto è stato riportato a Lanciano nella cappella di Santa Croce.


Cultura



Istruzione


Offida ha due scuole una "nuova" e una "vecchia", nell'ex monastero di Sant'Agostino.


Musei


Televisione


Nel 1995 alcune scene della miniserie di Canale 5 Il grande Fausto, dedicata al ciclista Fausto Coppi, furono girate in Piazza del Popolo in quanto il campione trascorse dei giorni nella cittadina insieme alla Dama Bianca, gli interpreti furono Sergio Castellitto e Ornella Muti. Il 22 febbraio 1998 una puntata in diretta del programma itinerante La domenica del villaggio, condotto da Davide Mengacci e Rosita Celentano su Rete 4, fu dedicata al Carnevale Storico Offidano e alle bellezze architettoniche della cittadina. Nell'inverno 2002 un servizio del programma Linea Verde in onda su RaiUno e allora presentato da Fabrizio Del Noce viene realizzato ad Offida, scoprendo gastronomie e bellezze del territorio. Nel mese di luglio 2015 sono state effettuate le riprese della miniserie Rimbocchiamoci le maniche, diretta da Stefano Reali e con la partecipazione di attori tra cui Sabrina Ferilli e Sergio Assisi, andata in onda dal 7 settembre 2016 su Canale 5.


Cucina


Oltre che per il Rosso Piceno e l'Offida Pecorino DOCG, Offida è famosa per alcune specialità culinarie. In particolare sono da segnalare i "funghetti" mentre è di recente stata riscoperta e rilanciata con una apposita sagra un'altra specialità caratteristica: il "chichì ripieno".


Funghetti

Sono un dolce che si presenta come un tortino di forma tondeggiante irregolare sul quale emergono delle forme bianche, simili a cappelle di funghi, dure e cave all'interno. Gli ingredienti sono farina, acqua, zucchero, albume d'uovo e semi di anice che conferiscono il caratteristico sapore. Un dolce povero e antico che si conserva per lungo tempo e riacquista morbidezza se lo si riscalda.


Chichì ripieno

Focaccia o più propriamente "schiacciata" in pasta di pane sottile, forma tonda e piatta, viene riempita tradizionalmente con tonno, alici, capperi e peperoni tritati.


Eventi



Economia


Alla fine del XIX secolo Offida contava su un tabacchificio e diverse industrie occupate nel baco da seta. Un rapido sviluppo che viene frenato dalle due guerre e che riprende negli anni sessanta con la modernizzazione dei processi agricoli e l'apertura di fabbriche di confezioni, calzature, borse, metallurgia leggera, materiale elettrico.

L'orientamento attuale punta ad una valorizzazione delle eccellenze del luogo che sono rappresentate dalla produzione di vino di qualità (Rosso Piceno e Rosso Piceno Superiore) e dal merletto a tombolo nel campo artigianale.


Infrastrutture e trasporti


La tranvia di Offida in una cartolina del 1932
La tranvia di Offida in una cartolina del 1932

Autostrade


Offida è ubicata a circa 12 km dall'uscita della superstrada Ascoli-Mare denominata Castel di Lama, che la collega tra l'altro al casello di San Benedetto del Tronto sull'autostrada A14 Adriatica.


Ferrovie


Ubicata nel comune di Ascoli Piceno, nella frazione di Villa Sant'Antonio, Offida è servita dalla stazione ferroviaria Offida-Castel di Lama, posta lungo la ferrovia Ascoli Piceno-San Benedetto del Tronto, sulla quale sono svolte relazioni regionali Trenitalia nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Marche.


Mobilità urbana


Il trasporto pubblico suburbano a Offida è gestito dalla società START, che effettua autocorse nella provincia di Ascoli Piceno.

Dal 1926 al 1952 nell'attuale Viale della Repubblica faceva capolinea la tranvia elettrica di Offida che, con un percorso di circa 11 km, collegava la stessa con la stazione ferroviaria.


Amministrazione


Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
13 dicembre 1986 2 agosto 1990 Longino Carducci Partito Comunista Italiano Sindaco [16]
2 agosto 1990 9 settembre 1992[17] Longino Carducci Partito Comunista Italiano Sindaco [16]
7 novembre 1992 24 aprile 1995 Luciano Agostini Partito Democratico della Sinistra Sindaco [16]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Luciano Agostini Centro-sinistra Sindaco [16]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Lucio D'Angelo Democratici di Sinistra Sindaco [16]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Lucio D'Angelo Lista civica Solidarietà e democrazia Sindaco [16]
8 giugno 2009 27 maggio 2014 Valerio Lucciarini De Vincenzi Lista civica Solidarietà e democrazia Sindaco [16]
27 maggio 2014 27 maggio 2019 Valerio Lucciarini De Vincenzi Lista civica Solidarietà e democrazia Sindaco [16]
27 maggio 2019 in carica Luigi Massa Lista civica Solidarietà e democrazia Sindaco [16]

Sport



Calcio


La principale squadra di calcio è l'A.S.D. Offida 1961 Calcio che milita nel girone D marchigiano di 1ª Categoria. La squadra di calcio a 5, l'Offida C5, milita in Serie C, mentre la squadra di pallavolo femminile milita nel campionato di serie C invece quella maschile in serie B2.

L'A.S.D. Offida 1961 Calcio è nata nel 1961. I colori sociali sono il rosso e l'azzurro.


Note


  1. Bilancio demografico anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Comune di Offida - Statuto
  3. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. Sito Istituzionale del Comune di OFFIDA - AP
  6. Luciano Canepari, Offida, in Il DiPI – Dizionario di pronuncia italiana, Zanichelli, 2009, ISBN 978-88-08-10511-0.
  7. Teresa Cappello e Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron, 1981, p. 371-372, SBN IT\ICCU\UMC\0979712.
  8. Giulio Amadio, Toponomastica marchigiana: Zona sud-est di Ascoli, I, Montalto Marche, Tipografia Sisto V, 1952, p. 22, SBN IT\ICCU\UMC\0062752.
  9. Giovan Battista Pellegrini, Appunti di toponomastica marchigiana, in Istituzioni e società nell'alto medioevo marchigiano, Atti e memorie della Deputazione di storia patria, vol. 86, Ancona, p. 243.
  10. (DE) Wilhelm Schulze, Zur Geschichte lateinischer Eigennamen, Berlin, Weidmann, 1933 [1904], p. 203, 269.
  11. Dizionario di toponomastica, Torino, UTET, 1990, p. 530-531, ISBN 88-02-07228-0.
  12. Israel Gutman, Bracha Rivlin e Liliana Picciotto, I giusti d'Italia: i non ebrei che salvarono gli ebrei, 1943-45, Milano, Mondadori, 2006, pp. 226-227.
  13. Articolo su Sambenedetto Oggi del 2 maggio 2008 Archiviato il 21 giugno 2008 in Internet Archive.
  14. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  15. Statistiche demografiche ISTAT, su demo.istat.it. URL consultato il 18 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2016).
  16. http://amministratori.interno.it/
  17. Dimissionario

Bibliografia



Voci correlate



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Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Offida

Offida ist eine italienische Gemeinde in der Provinz Ascoli Piceno in den Marken und ist Mitglied der Vereinigung I borghi più belli d’Italia[2] (Die schönsten Orte Italiens).

[en] Offida

Offida (Italian pronunciation: [ofˈfiːda]) is a comune (municipality) in the Province of Ascoli Piceno in the Italian region Marche, located about 80 km (50 miles) south of Ancona and about 12 km (7 miles) northeast of Ascoli Piceno, on a rocky spur between the valleys of the Tesino (from north) and Tronto (south) rivers.

[es] Offida

Offida es una localidad y comune italiana de la provincia de Ascoli Piceno, región de las Marcas, con 5332 habitantes.

[fr] Offida

Offida est une commune italienne d'environ 4 900 habitants située dans les province d'Ascoli Piceno et région des Marches (d'Ancône) en Italie centrale.
- [it] Offida

[ru] Оффида

Оффида (итал. Offida) — коммуна в Италии, располагается в регионе Марке, в провинции Асколи-Пичено.



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