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Alfedena (Fëdéna in dialetto locale[4]) è un comune italiano di 925 abitanti[1] della provincia dell'Aquila in Abruzzo. Faceva parte della comunità montana Alto Sangro e altopiano delle Cinquemiglia e parte del suo territorio comunale è compreso all'interno del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Tradizionalmente parte integrante del Sannio, è il comune situato più a sud della provincia dell'Aquila nonché della regione Abruzzo, posto al confine con la provincia laziale di Frosinone e con quella molisana di Isernia.

Alfedena
comune
Alfedena – Veduta
Alfedena – Veduta
Panorama dal castello
Localizzazione
Stato Italia
Regione Abruzzo
Provincia L'Aquila
Amministrazione
SindacoLuigi Milano (Libera scelta) dal 4-10-2021
Territorio
Coordinate41°44′07.62″N 14°02′06″E
Altitudine914 m s.l.m.
Superficie39,96 km²
Abitanti925[1] (31-12-2021)
Densità23,15 ab./km²
Comuni confinantiBarrea, Montenero Val Cocchiara (IS), Picinisco (FR), Pizzone (IS), Scontrone
Altre informazioni
Cod. postale67030
Prefisso0864
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT066003
Cod. catastaleA187
TargaAQ
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 924 GG[3]
Nome abitantialfedenesi
Patronosan Pietro Martire
Giorno festivoseconda domenica di luglio
Cartografia
Alfedena
Alfedena – Mappa
Alfedena – Mappa
Posizione del comune di Alfedena all'interno della provincia dell'Aquila
Sito istituzionale

Geografia fisica



Territorio


Lago di Barrea.
Lago di Barrea.

Alfedena è una stazione climatica estiva situata sulle due sponde del Rio Torto. Si trova nella punta estrema sud-occidentale dell'Alto Sangro, ai piedi dei massicci della Meta e del Monte Greco. Alfedena è attraversata dalla strada statale 83 Marsicana che allo stesso tempo costituisce anche il suo corso principale. Il centro abitato si trova ad un'altitudine di 914 metri sul livello del mare mentre per il resto del territorio comunale si va dagli 850 metri dell’area confinante con Scontrone ai 2 242 metri della vetta di Monte Meta. Inoltre, insieme a Valle Castellana, è uno dei due comuni abruzzesi il cui territorio è confinante con due regioni.


Clima


Porta urbica di Alfedena.
Porta urbica di Alfedena.

Il clima è tipicamente appenninico con estati miti ed inverni freddi. Risente dell'influenza delle correnti fredde da nord est che possono portare anche fenomeni nevosi intensi, come quello del 2012 che portò ben 180 cm di neve in paese. Risente anche dello scirocco da sud ovest che può portare assenza di neve anche nei mesi più freddi. La temperatura media di gennaio è di circa 2,5 gradi e quella di agosto è di 20 gradi. Nelle giornate più calde sono state registrate temperature leggermente superiori ai 30 gradi mentre nelle notti più fredde la coloninna di mercurio è scesa più volte sotto i -10 gradi. Grazie alla sua posizione, la sua altitudine è minore rispetto a quella degli altri comuni alto sangrini. Di conseguenza costituisce una delle località della zona con il clima più gradevole.

La temperatura scende sensibilmente all'aumentare della quota e sui monti della Meta si verificano nevicate anche in primavera o in autunno. Le temperature estive sono piuttosto fresche mentre le precipitazioni sono pressappoco quantificabili in 1000 mm l'anno, ben distribuiti durante tutti i mesi con un minimo a luglio ed un picco a novembre.


Storia


Forse identificabile con l'antico centro di Aufidena, il paese sorge in un'area che ospita una vasta necropoli italica, esplorata dagli archeologi a partire dal 1882. Questa necropoli presenta notevoli somiglianze con altri due siti alto sangrini, quello di Opi e quello di Barrea. Tali analogie hanno permesso agli esperti di parlare di una vera e propria facies culturale dell'Alto Sangro.

Il castello con la torre.
Il castello con la torre.

Le circa 1 500 sepolture rinvenute, databili tra il VII secolo a.C. e l'inizio del III secolo a.C., hanno restituito numerosi reperti, alcuni dei quali sono conservati presso il Museo civico aufidenate Antonio De Nino. Il sito fortificato del Curino, posto a monte della necropoli, faceva probabilmente parte di un vasto sistema funzionale di roccaforti e costituiva un punto di controllo sul fondovalle. Molti reperti provenienti dalla necropoli furono trafugati o distrutti dalle truppe di occupazione tedesca durante la seconda guerra mondiale.

Nella seconda metà del VI secolo, Alfedena entrò a far parte del Ducato longobardo di Benevento[5] e, tra i secoli V e VIII, fu anche sede vescovile. Successivamente, però, la diocesi di Alfedena fu soppressa ed il suo territorio fu ereditato dalla diocesi di Trivento.

Alla fine dell'XI secolo (1098) Alfidena faceva parte della Contea di Sangro. Ciò risulta da una concessione di terreni e pascoli sottoscritta dal conte Berardo del fu Oderisio a favore del monastero di Montecassino[6]. Nel XIV secolo fu feudo di Simone De Sangro per poi passare a vari signori feudatari del Principe Lannoy di Sulmona (XVI secolo). Alfedena fu danneggiata dal terremoto della Maiella del 1706 e più recentemente dai terremoti di Avezzano del 1915 e della Val di Comino del 1984.


Alfedena nella seconda guerra mondiale


Ad Alfedena l'esercito tedesco arrivò quasi subito dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943. I militari tedeschi rastrellarono gli uomini per scavare le trincee lungo la strada per Barrea e Civitella Alfedena che aveva il suo punto di massima levatura in contrada Aia della Forca. Proprio lungo questa dorsale appenninica si era posizionata la contraerea tedesca con i cannoni a lunga gittata che bersagliavano le postazioni alleate di Rionero Sannitico e Montenero Val Cocchiara. La contraerea tedesca aveva il compito di tenere sotto controllo anche la strada per Cassino. Inoltre, venne minata la vasta pianura che si estende tra Alfedena e Castel di Sangro. Il 5 ottobre gli Alleati bombardarono il paese e nei giorni successivi la popolazione abbandonò le case per disperdersi in campagna. Nei successivi bombardamenti, vennero gravemente danneggiati i monumenti del castello medievale, con la torre maestra, e la chiesa madre dei Santi Pietro e Paolo, oltre alla torre civica del Municipio. Il 26 ottobre i tedeschi organizzarono nella piazza di Alfedena le operazioni di sfollamento. Difatti, gli alfedenesi furono obbligati a partire alla volta di Avezzano dove rimasero sino alla tarda primavera del 1944.


Monumenti e luoghi d'interesse


Il centro storico si snoda in una serie di viuzze e stradine accessibili dalla Porta Civica, posta tra Piazza Umberto I, via Principe di Napoli. Attraverso questa porta inclusa tra le abitazioni, si accede all'abitato del XVI-XVIII secolo, in una piazzetta antistante la scalinata che porta in cima l castello con la torre. Il cosiddetto "Borgo Veroli" è l'anima dell'antico paese, procedendo verso ovest si arriva a Largo Don Filippo Brunetti con la chiesa madre dei Santi Pietro e Paolo, mentre il centro ottocentesco si dipana da Piazza Umberto In in giù, lungo via Duca degli Abruzzi, via Principe di Napoli e via Marsicana, e anche a su della chiesa madre, dove si trova il Palazzo civico, lungo via Casili, con le case attaccate, e tipiche degli ornamenti in pietra concia e intonaci in stile classico, alcune delle quali mostranti lo stile revival del neogotico.

Molti sono i luoghi che conservano traccia della lunga storia di Alfedena:

Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo
Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo

Castello e porta



Architetture religiose


Cappella del Soccorso
Cappella del Soccorso
Torre civica
Torre civica
Piazza Umberto I: la fontana civica e la cappella di San Filippo
Piazza Umberto I: la fontana civica e la cappella di San Filippo

Palazzi e fontane



Monumenti commemorativi



Archeologica: l'acropoli di Aufidena


I resti si trovano in località Monte Curino, sopra un'altura sovrastante l'attuale paese. Le prime scoperte furono fatte nel 1877 dall'archeologo locale Antonio De Nino, alti rinvenimenti recente sono stati effettuati tra il 1969 e il 1974, con molti reperti scultorei conservati nel Museo civico aufidenate di Castel di Sangro, presso l'ex convento della Maddalena dei Frati Osservanti. L'abitato era cinto da possenti mura fortificate, fondato nel VI secolo a.C. dai Sanniti Pentri, anche se alcuni studiosi vogliono che l'antica Aufidena si trovasse presso Castel di Sangro, come dimostrano i rinvenimenti del sito detto "Scale del Lupo". Altre scoperte infatti presso Castel di Sangro in zona Civita Alta, presso il Colle San Giovanni e l'antico castello normanno, testimonierebbero come quest'area fosse abitata dagli Italici prima di Roma, e come comunicassero tra di loro, per mezzo delle rocche, per presidiare il territorio, cioè con l'area del Volturno, per mezzo di un'altra rocchetta sovrastante l'abitato di Scontrone (AQ) e di Montalto (presso il tratturo Pescasseroli-Candela).

I ruderi sono visibili tra i cespugli, benché sia stato realizzato un percorso di facilitazione dell'impianto planimetrico italico. Si trovano resti di edifici pubblici, di un forno, una cisterna monumentale, dei templi. Un tempietto è contraddistinto dai resti delle colonne, poi della basilica, di cui si intravede il perimetro. Segnaletica turistica anche se datat consente di migliorare la visita, e guidano nella parte est, dove si trova una necropoli.


Aree naturali


Lo stesso argomento in dettaglio: Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.

Sport


Ad Alfedena lo sci di fondo è molto praticato data la presenza di uno delle piste più impegnative dell'Italia centro-meridionale. Difatti, dal 16 al 18 febbraio 2018, in località Pianoro Campitelli, si sono svolti i Campionati Italiani allievi Under 16 di sci di fondo[7].


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[8]


Cultura



Istruzione



Musei


Eventi


Fuochi per la festa di S. Antonio
Fuochi per la festa di S. Antonio

Infrastrutture e trasporti


Alfedena è attraversata dalla strada statale 83 Marsicana.


Amministrazione


Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 13 marzo 1996 Vittorio Amorosi Lista civica di Centro-destra Sindaco [9]
14 marzo 1996 17 novembre 1996 Gabriella Patrizi Commissario prefettizio [10]
18 novembre 1996 28 maggio 2006 Vittorio Amorosi Lista civica Sindaco [11][12]
29 maggio 2006 15 maggio 2011 Secondo Di Giulio Lista civica Sindaco [13]
16 maggio 2011 3 ottobre 2021 Massimo Scura Lista civica Libera scelta Sindaco [14][15]
4 ottobre 2021 in carica Luigi Milano Lista Civica Libera scelta Sindaco [16]

Note


  1. Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 19, ISBN 88-11-30500-4.
  5. A.L. Antinori, Annali degli Abruzzi, Vol. IV, Bologna, Forni Editore, 1971, p. sub anno 568.
  6. Anton Ludovico Antinori, Annali degli Abruzzi, VI, Bologna, Forni Editore, 1971, sub anno 1098 sub voce "Casino".
  7. Sci di fondo, al via campionati under 16 - Abruzzo, in ANSA.it, 16 febbraio 2018. URL consultato il 21 febbraio 2018.
  8. Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
  9. Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 23 aprile 1995, su elezionistorico.interno.gov.it.
  10. Anagrafe degli Amministratori regionali e locali del Ministero dell'Interno, Scheda di Gabriella Patrizi, su amministratori.interno.it.
  11. Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 17 novembre 1996, su elezionistorico.interno.gov.it.
  12. Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 13 maggio 2001, su elezionistorico.interno.gov.it.
  13. Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 28 maggio 2006, su elezionistorico.interno.gov.it.
  14. Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 15 maggio 2011, su elezionistorico.interno.gov.it.
  15. Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 5 giugno 2016, su elezionistorico.interno.gov.it.
  16. Risultato delle elezioni amministrative del 3-4 ottobre 2021, su Ministro dell'Interno.

Bibliografia



Voci correlate



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Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Alfedena

Alfedena ist eine italienische Gemeinde mit 917 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Provinz L’Aquila in den Abruzzen. Sie liegt 188 Kilometer östlich von Rom und 118 Kilometer südöstlich von L’Aquila.

[en] Alfedena

Alfedena (Latin: Aufidena or Aufidenia, Abruzzese: Fëdena) is a comune in the province of L'Aquila of the Abruzzo region of central Italy. It is located in the Abruzzo, Lazio and Molise National Park in the upper Sangro valley, near the Monti della Meta mountain chain.

[es] Alfedena

Alfedena es una localidad italiana de la provincia de L'Aquila, región de Abruzos de 800 habitantes.

[fr] Alfedena

Alfedena est une commune italienne de moins de 1 000 habitants, située dans la province de L'Aquila, dans la région Abruzzes, en Italie méridionale.
- [it] Alfedena

[ru] Альфедена

Альфедена (итал. Alfedena, лат. Aufidena, Aufidenia) — коммуна в Италии, располагается в регионе Абруццо, в провинции Л’Акуила.



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