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Maniago (Manià in friulano[5]) è un comune italiano di 11 561 abitanti[1] del Friuli-Venezia Giulia, capoluogo della UTI delle Valli e Dolomiti Friulane. È nota per l'arte fabbrile, che le assegna il nome di Città del coltello (sono infatti molte le coltellerie, impiantate artigianalmente, a partire dall'età medievale)[6]: fin dal Quattrocento gli abili coltellinai maniaghesi forgiavano coltelli e lame, che andavano a fornire anche le truppe della Serenissima; nel 1998 è stato aperto al pubblico il Museo dell'arte fabbrile e delle coltellerie.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Maniago (disambigua).
Maniago
comune
(IT) Maniago
(FUR) Manià
Maniago – Veduta
Maniago – Veduta
Maniago dal castello
Localizzazione
Stato Italia
Regione Friuli-Venezia Giulia
Provincia
Amministrazione
SindacoUmberto Scarabello (liste civiche di centro-sinistra Fiducia nel futuro, Alleanza per Maniago) dal 13-6-2022
Territorio
Coordinate46°10′N 12°43′E
Altitudine286 m s.l.m.
Superficie69,46 km²
Abitanti11 561[1] (30-4-2022)
Densità166,44 ab./km²
FrazioniCampagna, Dandolo di Sopra, Dandolo di Sotto, Maniago di Mezzo, Case Todesco, Case Filipuzzi, Molino di Campagna, Maniagolibero, Fratta[2]
Comuni confinantiAndreis, Arba, Fanna, Frisanco, Montereale Valcellina, San Quirino, Vajont, Vivaro
Altre informazioni
Lingueitaliano, friulano
Cod. postale33085
Prefisso0427
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT093025
Cod. catastaleE889
TargaPN
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[3]
Cl. climaticazona E, 2 850 GG[4]
Nome abitantimaniaghesi
Patronosan Mauro di Parenzo
Giorno festivo21 novembre
Cartografia
Maniago
Maniago – Mappa
Maniago – Mappa
Posizione del comune nell'UTI delle Valli e Dolomite Friulane
Sito istituzionale

Etimologia


Il nome proprio "Maniago" nasce come toponimo in epoca romana, come testimoniano alcuni reperti archeologici rinvenuti nella zona.[7] La sua origine è stata fatta risalire alla lingua latina, con l'aggiunta del suffisso celtico -aco e deriva, secondo gli studiosi, da terra di Manilius.[7][8]


Geografia fisica



Territorio e ambiente


Il comune si trova nella parte occidentale del Friuli Venezia Giulia, all'imboccatura di 2 valli, della pedemontana pordenonese: la Val Cellina e la Val Còlvera, a circa 70 km dal mare Adriatico.[9] Il suo centro urbano sorge a un'altitudine di 283 m s.l.m., nella zona di confluenza tra i torrenti Cellina e Còlvera, che attraversa l'abitato maniaghese.[10] Il territorio comunale raggiunge un'altezza massima di 1.224 m s.l.m. e un'altezza minima di 171 m s.l.m.[10][11]

Paesaggio dei Magredi
Paesaggio dei Magredi

Sorge in una piana ai piedi delle Prealpi, che si innalzano alle spalle dell'abitato. Tra i principali rilievi maniaghesi vi sono il Monte Jôuf, il Monte Fara e il Monte San Lorenzo. Nel suo territorio sono presenti ambienti molto diversi tra loro, che comportano una grande varietà di flora e fauna.

Nella porzione settentrionale del Comune, dall'altitudine più elevata, si estendono boschi di latifoglie, quali querce, castagni, faggi, acacie e aceri, con un rigoglioso sottobosco; nella zona meridionale si trova l'area dei Magredi, protetta come 'riserva naturale' (situata dove le acque di Cellina e Meduna sprofondano nella falda acquifera); è un ambiente pianeggiante, caratterizzato da forte permeabilità del suolo e dalla conseguente scarsa produttività dei terreni.[9]


Fiumi e torrenti


Monti


Valli


Clima


Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Maniago.

Il clima di Maniago (classificazione climatica: zona E, 2.850 GG) è 'temperato', con inverni piuttosto freddi ed estati calde, ma non secche (Maniago è interessata da una piovosità piuttosto regolare, durante tutti i mesi dell'anno, con le medie più alte in estate e autunno).[12] Gli inverni sono caratterizzati da temperature moderatamente basse (media gennaio +1,5 °C), spesso con minime notturne negative tra gennaio e marzo, e da precipitazioni minori rispetto ad altri mesi (gennaio è il mese meno piovoso, con una media di 64 mm).[13] A partire dalla metà degli anni duemila si è assistito a un calo delle nevicate, rispetto ad inverni precedenti. Le stagioni intermedie sono variabili e presentano caratteristiche ora della stagione precedente, ora di quella successiva, in particolar modo nel primo periodo autunnale, durante il quale talvolta si registrano temperature estive. L'estate maniaghese è caratterizzata da temperature piuttosto elevate, specie in luglio e agosto, quando il termometro supera spesso i +25 °C, con precipitazioni e temporali molto frequenti, soprattutto in giugno.[13] La nebbia è fenomeno abbastanza raro e di breve durata, si verifica poche volte all'anno, soprattutto nelle prime ore del mattino.


Stazioni meteorologiche

Nel territorio comunale è ubicata la stazione meteorologica di Maniago.

Nella tabella sottostante sono riportati i valori climatologici medi relativi al trentennio di riferimento climatico 1961-1990, registrati presso la stazione meteorologica di Maniago; in particolare i valori medi mensili e stagionali di temperatura e precipitazioni registrati nella città in tale periodo di riferimento.[13]

MANIAGO Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 5,67,210,615,120,023,225,725,322,217,410,66,76,515,224,716,715,8
T. min. media (°C) −2,6−1,71,75,89,412,914,514,111,57,73,3−0,7−1,75,613,87,56,3
Precipitazioni (mm) 6467861301071431051191151201501082393233673851 314

Sismologia


Secondo la classificazione sismica, il territorio del comune di Maniago appartiene alla zona 1 (Ordinanza PCM n.3274 del 20/03/2003), caratterizzata da un elevato livello di sismicità.[14][15] L'evento sismico di maggior rilievo che ha colpito il comune nell'ultimo secolo è stato il Terremoto del Friuli del 1976, con epicentro a nord-est di Maniago, tra Gemona del Friuli e Artegna.[16] La città, così come molti altri centri abitati del territorio, è stata gravemente danneggiata dal sisma, con rilevanti danni a edifici e monumenti e numerosi sfollati.


Storia


La strategica posizione di Maniago, lungo la pedemontana del Friuli Occidentale, ha sempre permesso alla cittadina di svolgere un ruolo importante nel contesto viario che conduceva dalla pianura ai passi montani, attraverso le valli del Cellina, del Còlvera e del Meduna. Tracce di presenza umana riferite al periodo Neolitico sono state rinvenute nelle grotte del monte San Lorenzo, in particolare frammenti di oggetti in ceramica e altri reperti in pietra, che testimoniano l'esistenza di possibili insediamenti abitativi preistorici.

Modeste le testimonianze circa la presenza in zona dei Celti, abitanti in terra friulana da III secolo a.C., anche se sono ancora vive alcune usanze, come l'accensione dei falò epifanici, che a questa popolazione possono riferirsi. Sicure sono le prove che documentano sul territorio la presenza dei Romani, a cominciare dalla stessa voce Maniago, nome di origine latina con suffisso celtico -aco, forse terra di Manilius.

Il rinvenimento di numerose monete e lapidi con iscrizioni di epoca romana e, soprattutto, il tracciato della strada che da Concordia, per San Quirino, San Foca e il guado della Cossana arrivava a Maniago e proseguiva verso la montagna, salendo dal versante meridionale del San Lorenzo, consente di dilatare la storia maniaghese ben oltre i mille anni ufficiali. Databili intorno all'VIII secolo sono alcuni frammenti scultorei murati sulla facciata del Duomo e risalenti al periodo dei Longobardi, popolo che, raggiunto il Friuli nel 568, si stabilì anche a Maniago e nelle terre vicine, probabilmente ai piedi del Monte Fara, voce che in longobardo significa proprio "famiglia".

Il primo documento che riporta il nome di Maniago in forma scritta è il diploma dell'imperatore Ottone II di Sassonia, inviato da Ravenna al fedele Rodoaldo, Patriarca di Aquileia, per confermargli il possesso di alcune terre tra cui la cortem que vocatur Maniacus, vale a dire la corte che è chiamata Maniaco. È il 12 gennaio 981. Nel documento sono chiaramente indicati i confini della corte, posta tra le acque del Cellina e del rivo Corto, presso la chiesa di Marcadello, luoghi questi ultimi identificati con il Rugo Storto e la Chiesa di Madonna di Strada in comune di Fanna.


Monumenti e luoghi d'interesse


Nonostante si tratti di un centro poco esteso, a Maniago sono conservati pregevoli monumenti che mostrano il passato e la storia della cittadina nel corso dei secoli, in particolar modo durante la dominazione veneziana. I luoghi e i monumenti più rappresentativi sono situati principalmente nel centro storico e nelle vie circostanti a esso.


Architetture religiose


La facciata del Duomo di San Mauro Martire
La facciata del Duomo di San Mauro Martire

Architetture civili



Edifici


Architettura spontanea


Alcuni esempi di costruzioni ristrutturati dopo il sisma del 1976 attraverso il recupero di architettura spontanea di edifici di valore ambientale, storico, culturale ed etnico di cui all'art. 8 della L.R. 20 giugno 1977 n.30[27]


Piazze principali


Altri luoghi d'interesse


Architetture militari


I ruderi del castello visti da Palazzo d'Attimis
I ruderi del castello visti da Palazzo d'Attimis

Aree naturali e parchi



Società



Evoluzione demografica


Con una popolazione di 11 698 abitanti (al 31 dicembre 2015), Maniago è il 9º comune della provincia di Pordenone per popolazione; la sua densità demografica è di 168 abitanti per chilometro quadrato. La popolazione maniaghese è concentrata soprattutto nel capoluogo comunale e nella frazione di Campagna di Maniago, la più grande tra le frazioni della cittadina pedemontana.[29]

Il 64% dei residenti ha un'età compresa tra i 15 e i 64 anni. L'indice di vecchiaia è pari a 160,3, il tasso di natalità è di 8,5 ogni mille abitanti mentre l'età media è di 43,8 anni (dati ISTAT 2015).[30] Tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo si è assistito a Maniago ad un notevole incremento dell'emigrazione verso i Paesi esteri. Le principali destinazioni sono state il Nord America, in particolare gli Stati Uniti, e l'Europa centro-settentrionale, soprattutto la Germania e il Belgio.[31]

Nella prima metà del XX secolo l'emigrazione divenne anche interna: molti maniaghesi, infatti, si trasferirono in altre regioni, attirati dallo sviluppo agricolo e industriale a cui erano andate incontro alcune zone d'Italia, come nel caso dell'Agro Pontino.[32] A partire dagli anni cinquanta del Novecento, invece, Maniago ha conosciuto una costante crescita della popolazione, grazie soprattutto allo sviluppo del settore industriale, con una forte presenza di stabilimenti metalmeccanici.[33][34]

Abitanti censiti[35]


Etnie e minoranze straniere


Il numero di immigrati e residenti stranieri a Maniago è aumentato a partire dagli anni novanta.

Al 31 dicembre 2015 gli stranieri residenti nel comune sono 1 169, il 9,99% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:[36]

  1. Romania, 245
  2. Bangladesh, 201
  3. Marocco, 154
  4. Albania, 147
  5. Ghana, 71
  6. India, 54
  7. Polonia, 36
  8. Ucraina, 24
  9. Cina, 21

Lingue e dialetti


Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua friulana.

A Maniago, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza la lingua friulana. Ai sensi della deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007[37].

La lingua friulana che si parla a Maniago rientra fra le varianti appartenenti al friulano occidentale[38]. Caratteristiche peculiari di questa variante sono la terminazione in -a delle parole femminili, contrapposta alla terminazione in -e (es. aga in luogo di aghe, cjasa in luogo di cjase), e dal fatto che le vocali fonologicamente lunghe [ˈiː] e [ˈuː] si realizzano come dittonghi.

Nella città di Maniago è presente inoltre il dialetto maniaghese, dialetto veneto coloniale della lingua veneta, parlato in regime di diglossia assieme al friulano occidentale. Esso presenta caratteristiche che lo accomunano ai dialetti veneziano e dialetto veneto settentrionale, in virtù dell'apporto delle numerose famiglie venete che hanno popolato Maniago nei decenni passati, in particolare le zone di Dandolo e Nascimbeni. Come è accaduto in diverse città di terraferma delle Tre Venezie, la Lingua veneta ha una presenza e un radicamento plurisecolare.


Religione


La prima confessione religiosa nel comune di Maniago è quella cattolica. La cittadina è sede della forania di Maniago, che comprende 27 parrocchie nella provincia di Pordenone; il territorio maniaghese è suddiviso in 4 parrocchie: Maniago centro, Fratta, Maniagolibero e Campagna-Dandolo. Fra le religioni minori sono presenti altre confessioni cristiane, in particolar modo ortodossi e protestanti, e testimoni di Geova. Negli ultimi anni l'immigrazione ha contribuito ad aumentare alcune altre minoranze religiose, le più numerose delle quali sono i musulmani e gli induisti.


Cultura



Istruzione



Biblioteche

Biblioteca Civica di Maniago
Biblioteca Civica di Maniago

La biblioteca è situata presso l’edificio ex Filanda, che risale alla seconda metà del diciannovesimo secolo ed era una delle filande operative a Maniago. Costruita allo sbocco della Val Colvera, è stata recentemente ristrutturata e rappresenta uno dei più interessanti eventi di archeologia industriale della provincia di Pordenone. Dopo gli interventi di recupero, i suoi locali hanno ospitato il Museo dell’Arte Fabbrile e delle Coltellerie di Maniago, trasferito nel 2007 presso il Co.Ri.Ca.Ma. Attualmente vi trova sede la biblioteca civica. La biblioteca presenta diverse sezioni tra cui quella dedicata ai bambini e ai ragazzi. Inoltre è presente un’area computer con servizi internet per ricerche. Oltre a queste aree la biblioteca dispone di una spaziosa sezione adulti con sale lettura, una sezione di storia e cultura locale ed una sala dedicata alle conferenze.


Scuole

Sono presenti a Maniago istituzioni prescolastiche, scolastiche di primo e di secondo grado, inferiore e superiore, in particolare cinque scuole dell'Infanzia, quattro scuole primarie, una scuola secondaria di primo grado intitolata a "Guglielmo Marconi", e due scuole secondarie di secondo grado, di cui un Istituto Professionale Settore Industria e Artigianato dedicato a "Lino Zanussi" e il Liceo scientifico, sportivo e linguistico "Evangelista Torricelli".[39] Alle suddette scuole pubbliche si affianca un istituto privato nell'ambito delle scuole materne.[39]

A Maniago, inoltre, ha sede l'Università della terza età delle Valli del Cellina e del Colvera.[40]


Musei


Media


Da Maniago ha trasmesso, dal 1977 al 2013, l'emittente radiofonica locale Radio Lina.[46]

Attualmente le trasmissioni sono realizzate dalla radio on line Lina Web Radio, nata il 1º aprile 2014, dall'idea di alcuni collaboratori della storica emittente maniaghese.[47]


Eventi


A Maniago si svolgono nel corso dell'anno diversi eventi di carattere storico, culturale e turistico, tra cui:


Geografia antropica



Urbanistica


Maniago sorge su un'ampia piana alle pendici delle Prealpi ed è situata allo sbocco di 2 vallate della pedemontana friulana occidentale, la Val Còlvera e la Valcellina. Il centro cittadino si può dividere in 2 zone: una settentrionale più antica, adagiata ai piedi del monte Jôuf, e una meridionale, sviluppatasi tra il XIX e il XX secolo in un'area maggiormente pianeggiante.[48]

L'impianto urbanistico originario è costituito da Piazza Maggiore, oggi Piazza Italia, e dalle vie che si svilupparono attorno ad essa e che conducevano al castello medievale, di fronte al quale si trovava un piccolo villaggio abitato dalla servitù del maniero. La cinta muraria, in parte recuperata, è ancora oggi visibile nelle immediate vicinanze dei ruderi del castello e in alcune vie del centro storico.

Tra il Settecento e l'Ottocento, Maniago conobbe una notevole espansione urbanistica. Due nuove ed eleganti strade, Via Umberto I e via Roma, collegarono Piazza Italia rispettivamente a Largo San Carlo e a Piazzetta della Posta, oggi Piazzetta Trento, costituendo il nuovo asse commerciale della città.[48]


Frazioni e suddivisioni amministrative


Il capoluogo comunale è la zona a più alta densità abitativa del comune di Maniago, nonché sede degli uffici amministrativi e delle principali attività commerciali del paese. Si divide in 5 quartieri:

Il comune di Maniago ha inglobato, nel corso del XIX secolo, 2 località limitrofe, Maniagolibero e Fratta, oggi contigue nel tessuto urbano maniaghese. Nella cittadina è inoltre presente la località Còlvera, che si estende lungo le rive dell'omonimo torrente e che, seppur non presente nella toponomastica ufficiale del comune, ricopre una rilevanza storico-culturale, essendo il luogo in cui nacquero le prime botteghe fabbrili di Maniago (oggi è parte del quartiere di Fratta).[49]

Il quartiere di Sud Ferrovia si è sviluppato come zona residenziale nella parte meridionale di Maniago a partire dagli anni ottanta ed è, oggi, il più popoloso della città.[50] Borgo Coricama è invece una zona commerciale-residenziale sorta negli anni duemila in seguito al grande sviluppo edilizio che ha interessato la zona tra il centro storico della città e la stazione ferroviaria. Maniago comprende inoltre 2 frazioni nel suo territorio comunale (Dandolo e Campagna), cui si aggiungono numerose altre borgate e località minori.

Le località di Dandolo di Sopra e Dandolo di Sotto si estendono nella parte meridionale del comune, nella Campagna Ventunis tra i torrenti Còlvera e Cellina, utilizzata, fin dai tempi antichi, per fienagione e pascolo del bestiame. Lo sviluppo edilizio si ebbe però solo a partire dagli anni '50-'60, quando l'Ente Tre Venezie e il Consorzio di bonifica Cellina-Meduna edificarono nell'area alcuni gruppi di case contadine per gli esuli istriano-dalmati.[51]


Economia



Industria


A Maniago è fiorente l'industria metalmeccanica, settore ben radicato nel tessuto industriale del maniaghese, rappresentato dalla presenza di 2 importanti distretti industriali: il Distretto della Componentistica e della Termoelettromeccanica e il Distretto del Coltello. Significativo è anche il comparto manifatturiero (tessile, elettromeccanica).

Le principali industrie maniaghesi sono la ZML Industries, la C-Blade, la Pietro Rosa TBM, il Gruppo Carraro e la Bioman, oltre alle storiche aziende del settore del coltello, tra cui spiccano industrie storiche come Maserin, Fox Knives, Due Cigni, Coltellerie Antonini, Mac Coltellerie, LionSteel, Sharps Cutlery e Mercury. A Maniago inoltre ha sede il Consorzio NIP, che promuove e coordina lo sviluppo economico e industriale del territorio.[52]


Turismo


Posta in una posizione favorevole tra Pordenone e Udine e facilmente raggiungibile da Treviso, Venezia e Trieste, Maniago ha attirato negli ultimi anni un numero crescente di turisti, grazie ai numerosi eventi e ai luoghi di interesse del suo territorio, come il Museo dell'Arte Fabbrile e delle Coltellerie, l'EcoMuseo Lis Aganis, la Riserva naturale dei Magredi, un piccolo museo di auto storiche della Abarth “Collezione Abarth Dorigo” e importanti manifestazioni quali Coltello in Festa, il Carnevale di Maniago, le Paralimpiadi di ciclismo, manifestazioni sportive regionali e nazionali presso la cittadella dello sport di Maniago e il Rally Maniago. Inoltre, la città ospita spettacoli teatrali con personaggi importanti presso il Teatro Comunale “G.Verdi” in Via Umberto I. Molti turisti, soprattutto ciclisti e appassionati di montagna, sono attirati dai percorsi montani, dai siti naturalistici e dalle piste ciclabili che attraversano i bellissimi paesaggi che sono presenti nella zona del maniaghese e della Valcellina. [53][54]


Infrastrutture e trasporti



Strade


Maniago è servita dalla Strada statale 251 della Val di Zoldo e Val Cellina, che collega la Città del Coltello verso sud con Pordenone e la parte meridionale della provincia e termina a nord nel Cadore. Da Maniago ha inizio la Strada statale 464 di Spilimbergo, che collega la parte settentrionale della provincia e l'udinese.


Ferrovie


Maniago dispone di una stazione ferroviaria inaugurata nel 1930:

Inoltre, è allo studio la realizzazione di una seconda stazione denominata "Maniago-Torricelli" nei pressi degli istituti scolastici della cittadina.[57]


Mobilità urbana


Il servizio di trasporto pubblico è svolto dalla TPL F.v.g. che gestisce anche le linee interurbane da Maniago verso Pordenone, Udine e altre località della zona come Spilimbergo e Aviano. Maniago dispone di un'autostazione, dalla quale si diramano le linee dirette verso tutti gli abitati della provincia ed estese anche verso altre località al di fuori della Provincia di Pordenone come Lignano Sabbiadoro fra le maggiori località turistiche estive del Friuli Venezia Giulia.


Piste ciclabili


A partire dagli anni duemila, sono state realizzate nel territorio maniaghese alcune piste ciclabili, che consentono collegamenti urbani ed extraurbani tra Maniago, le frazioni e alcuni paesi confinanti. La rete ciclabile comunale, utilizzata prevalentemente durante la stagione estiva, conta, a oggi, diversi chilometri e risulta, negli ultimi anni, in continua crescita.


Amministrazione



Sindaci


Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
12 giugno 1994 14 giugno 1998 Arnaldo Carli PPI Sindaco
14 giugno 1998 26 maggio 2002 Emilio Di Bernardo PDS Sindaco
27 maggio 2002 27 maggio 2007 Emilio Di Bernardo sinistra Sindaco
28 maggio 2007 6 maggio 2012 Alessio Belgrado centro-destra Sindaco
7 giugno 2012 11 giugno 2017 Andrea Carli liste civiche di centro-sinistra Sindaco
12 giugno 2017 12 giugno 2022 Andrea Carli liste civiche di centro-sinistra Fiducia nel futuro, Alleanza per Maniago, Energia per domani Sindaco
13 giugno 2022 in carica Umberto Scarabello liste civiche di centro-sinistra Fiducia nel futuro, Alleanza per Maniago Sindaco

Sport


La squadra cittadina è l'A.S.D Maniago, fondata nel 1929, partecipante al campionato di Prima Categoria Friulana Girone A.

Importante, inoltre, è la cittadella dello sport di Maniago in via Marco Polo 31. Una zona in cui sono presenti il Palazzetto Comunale, il Tennis Club Maniago e dal 2007 uno dei centri natatori e medico-sportivi più grandi del Friuli Venezia Giulia : la Maniago Nuoto s.s.d. S.r.l. L’impianto è composto da tre vasche nuoto, palestre, ambulatori per visite medico-sportive e un’intera area dedicata alla riabilitazione fisioterapica.


Galleria d'immagini



Note


  1. Bilancio demografico anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Comune di Maniago - Statuto.
  3. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. toponomastica ufficiale (DPReg 016/2014), su arlef.it.
  6. Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 19.
  7. Maniago (PN), su italiapedia.it, italpedia.it.
  8. Maniago su Araldica Civica (PDF), su araldicacivica.it.
  9. Territorio e clima, su maniago.it.
  10. Maniago, su tuttitalia.it, Tuttitalia.
  11. Comune di Maniago, su comuniweb.it.
  12. Classificazione sismica climatica di Maniago, su tuttitalia.it, www.tuttitalia.it.
  13. Tabella climatica mensile e annuale (TXT), in Archivio climatico DBT, ENEA (archiviato dall'url originale il 2016 circa).
  14. Zona Sismica-Maniago, su comuni-italiani.it.
  15. Classificazione sismica Maniago, su tuttitalia.it.
  16. Paolo Cossi, Il terremoto del Friuli 1976 - 2006: per ricordare, trent'anni dopo, Udine, Edizioni BeccoGiallo, 2006.
  17. Sito web Comune di Maniago, Città, territorio e luoghi › Arte e Architettura Duomo [collegamento interrotto], su maniago.it.
  18. Luoghi di culto nel comune, su maniago.it, Sito web Comune di Maniago.
  19. Piazza Italia Maniago [collegamento interrotto], su pordenonewithlove.it.
  20. Maniago, Castello, su pordenonewithlove.it (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
  21. Da vedere: Palazzo d'Attimis Maniago, su pordenonewithlove.it.
  22. Sito web http://www.ilparcopiubello.it/index.php/, Giardino Attimis-Maniago, su ilparcopiubello.it.
  23. Filanda della Val Colvera, su maniago.it.
  24. Sito web Comune di Maniago, Città, territorio e luoghi › Arte e Architettura Filanda [collegamento interrotto], su maniago.it.
  25. Sito web Comune di Maniago, Città, territorio e luoghi › Arte e Architettura Teatro Verdi, su maniago.it (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2012).
  26. Maniago, Teatro Verdi di Maniago, su maniago.it.
  27. Paolo Rosa Fauzza, Beni ambientali a Maniago : Il recupero di un'architettura spontanea, Maniago, Biblioteca Civica, 1986.
  28. Castello di Maniago, su maniago.it, Sito web del comune di Maniago.
  29. Maniago su ItaliaPedia, su italiapedia.it, ItaliaPedia. URL consultato il 15 settembre 2016.
  30. Indici demografici: Maniago, su tuttitalia.it. URL consultato il 15 settembre 2016.
  31. Emigrazione del Friuli Venezia Giulia: 1880-1915, la grande emigrazione, su emigrazione.regione.fvg.it, regione FVG. URL consultato il 17 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2007).
  32. Emigrazione del Friuli Venezia Giulia: il secondo dopoguerra, la ripresa dell'emigrazione, su emigrazione.regione.fvg.it, regione FVG. URL consultato il 17 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2007).
  33. Maniago: descrizione ed economia, su italiapedia.it, ItaliaPedia. URL consultato il 15 settembre 2016.
  34. Emigrazione del Friuli Venezia Giulia: 1968, l'inversione del saldo migratorio, su emigrazione.regione.fvg.it, regione FVG. URL consultato il 17 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2007).
  35. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  36. Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2015 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 5 novembre 2016.
  37. Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana., su arlef.it.
  38. Lingua e cultura, su arlef.it.
  39. Sito web http://www.comuni-italiani.it/093/033/scuole/, su comuni-italiani.it. URL consultato il 30 marzo 2015.
  40. Università della terza età in due sedi, 20 ottobre 2015. URL consultato il 27 agosto 2016.
  41. Museo dell'Arte Fabbrile e delle Coltellerie, su museifriuliveneziagiulia.it. URL consultato il 21 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2016).
  42. TurismoFVG: musei a Maniago, su turismofvg.it. URL consultato il 30 marzo 2015.
  43. TurismoFVG: musei a Maniago, su turismofvg.it, sito del turismo FVG - area Maniago. URL consultato il 30 marzo 2015.
  44. Museo Diogene Penzi, su provincia.pordenone.it, Provincia di Pordenone. URL consultato il 21 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2016).
  45. TurismoFVG: museo delle Abarth di Maniago, su turismofvg.it, Turismo FVG. URL consultato il 30 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2014).
  46. Messaggero Veneto, Dopo 36 anni Radiolina non trasmette più, su messaggeroveneto.gelocal.it. URL consultato il 17 ottobre 2015.
  47. Lina Web Radio, su linawebradio.it. URL consultato il 30 marzo 2015.
  48. Araldica Civica: Maniago (PDF), su araldicacivica.it, Araldica Civica.
  49. Maniago su TV2000, su tv2000.it, TV200.
  50. Maniago - Sud Ferrovia, su messaggeroveneto.gelocal.it, Il Messaggero Veneto.
  51. Il Dandolo e l'esodo istriano-dalmarta, Il Messaggero Veneto.
  52. Consorzio NIP Maniago, su nipmaniago.it. URL consultato il 2 agosto 2016.
  53. Redazione, Coltello in Festa, 25.000 presenze nel Weekend, in Messaggero Veneto, 26 luglio 2016. URL consultato il 2 agosto 2016.
  54. Redazione, Maniago, in tremila al carnevale in notturna, in Messaggero Veneto, 2 maggio 2016. URL consultato il 2 agosto 2016.
  55. Il Piano Commerciale di RFI - edizione febbraio 2020 di Ferrovie dello Stato Italiane (PDF), su issuu.com, pp. 158-159. URL consultato l'11 gennaio 2022.
  56. Veronica Pallotta, Ferrovie: Sarà riaperta la Sacile-Gemona, su Ferrovie.Info. URL consultato l'11 gennaio 2022.
  57. Fermata Torricelli, Rfi favorevole, su Messaggero Veneto, 27 dicembre 2017. URL consultato l'11 gennaio 2022.

Bibliografia



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[de] Maniago

Die Gemeinde Maniago (furlanisch Manià) liegt in Nordost-Italien in der Region Friaul-Julisch Venetien am Fuße der Alpen und hat 11 594 Einwohner (Stand 2021). Die Stadt ist bekannt für ihre Messerproduktion. Im Jahre 1998 wurde ein Messermuseum der Stadt Maniago eröffnet.[2]

[en] Maniago

Maniago (Friulian: Manià) is a town and comune located in Friuli Venezia Giulia (north-eastern Italy), in Friuli. It is known principally today for production of steel blades used by producers of knives, scissors, and shears, exported worldwide.

[es] Maniago

Maniago es una localidad y comune italiana de la provincia de Pordenone, región de Friuli-Venecia Julia, con 11.926 habitantes.

[fr] Maniago

Maniago (Manià en frioulan) est une commune d'environ 12 000 habitants de la province de Pordenone, dans la région autonome du Frioul-Vénétie Julienne, en Italie.
- [it] Maniago

[ru] Маниаго

Маниаго (итал. Maniago) — коммуна в Италии, располагается в регионе Фриули-Венеция-Джулия, в провинции Порденоне.



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