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Cortino (Curtənë in abruzzese[4]) è un comune italiano di 583 abitanti[1] della provincia di Teramo in Abruzzo.

Disambiguazione – Se stai cercando la frazione di Casella, vedi Casella (Italia).
Disambiguazione – Se stai cercando il fiume, vedi Cortino (fiume).
Cortino
comune
Cortino – Veduta
Cortino – Veduta
Cortino sotto la neve, sullo sfondo l'abetina. In basso a destra l'abitato di Comignano
Localizzazione
Stato Italia
Regione Abruzzo
Provincia Teramo
Amministrazione
SindacoMarco Tiberii (lista civica Noi per Cortino) dal 4-10-2021
Territorio
Coordinate42°37′18.7″N 13°30′27.86″E
Altitudine982 m s.l.m.
Superficie62,95 km²
Abitanti583[1] (31-8-2022)
Densità9,26 ab./km²
FrazioniAgnova, Altovia, Caiano, Casagreca, Casanova, Collegilesco, Comignano, Cunetta, Elce, Faieto, Fonte Palumbo, Lame, Macchiatornella, Pagliaroli, Padula, Pezzelle, Piano Fiumata, Servillo, Vernesca
Comuni confinantiAmatrice (RI), Crognaleto, Montorio al Vomano, Rocca Santa Maria, Teramo, Torricella Sicura
Altre informazioni
Cod. postale64040
Prefisso0861
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT067022
Cod. catastaleD076
TargaTE
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona F, 3 031 GG[3]
Nome abitanticortinesi
Cartografia
Cortino
Cortino – Mappa
Cortino – Mappa
Posizione del comune di Cortino nella provincia di Teramo
Sito istituzionale

È appartenuto alla comunità montana della Laga fino al 2013, anno in cui la stessa è stata soppressa[5], e dal 2014 fa parte dell'unione dei comuni montani della Laga.

La circoscrizione territoriale attuale risale al 1º maggio 1816, quando furono istituite le circoscrizioni amministrative del Regno delle Due Sicilie; con una variazione successiva intervenuta nel 1868 quando, con R.D. 6/12/1868, fu soppresso il Comune di Valle San Giovanni e le frazioni di Casanova, Collegilesco e Faieto furono annesse al Comune di Cortino.

Il suo capoluogo, situato ai piedi di quanto rimane di una delle rare abetaie pure dell'Appennino (uno dei biotipi di maggior tutela dei Monti della Laga), che si estende per buona parte del versante sud-orientale del Monte Bilanciere, costituendone un suggestivo anfiteatro, si trova a una quota compresa tra i 1000 e i 1060 m sul livello del mare.


Stemma


Lo stemma del comune risulta dalla scomposizione delle figure o “pezze” contenute nell'antico sigillo della universitas “Rocca Roseti” nell'ordine visibile nell'attuale stemma di Crognaleto, anche se quest'ultimo invece delle due rose del sigillo di Roseto (di certo due fiori) che sormontano la torre posata o fondata sulla mediana delle tre cime del monte, contiene due stelle.

Blasonatura: Semipartito troncato: nel 1º d'azzurro al monte all'italiana di tre cime affiancate, la mediana più alta di verde; nel 2º d'azzurro alla torre d'oro murata di nero, aperta e finestrata dello stesso; nel 3º di rosso alla rosa d'argento fogliolinata di verde. Ornamenti esterni da Comune, i rami legati da un nastro di rosso.


Geografia fisica


Il territorio di Cortino rientra nel perimetro del Parco nazionale Gran Sasso-Monti della Laga. A ovest, quasi a far da barriera, vi è la maestosa e rotondeggiante catena dei Monti della Laga con i suoi estesi boschi di faggio, e i suoi prati da secoli utilizzati per il pascolo estivo delle greggi di ovini e di altro bestiame. Rilevanti anche se ridotti di dimensione sono i residui di boschi di abete bianco siti nei pressi di Cortino e Comignano e di Altovia. Numerose e frequenti sono le fioriture da aprile a giugno di varie specie di orchidee selvatiche, così come di altre specie floreali protette quali il Lilium bulbiferum croceum o "Giglio di San Giovanni". Le condizioni di protezione date dallo stato di parco nazionale ha consentito il ripopolamento del lupo, del cinghiale e di altre specie animali tra cui numerose specie di rapaci; in via di reintroduzione sono alcune specie di cervidi; non sono mancati sporadici avvistamenti dell'orso.


Storia


Nato come comune tra il 1813 e il 1816, durante il decennio napoleonico nell'ambito del progetto di riordino delle circoscrizioni territoriali del Regno, dalla divisione del vasto comprensorio dello Stato di Roseto, da cui si ebbero "Cortino in Roseto" e il comune di Crognaleto; l'antica università era posta nella provincia del 1º Abruzzo Ulteriore (oggi Provincia di Teramo), e comprendeva circa 29 villaggi siti su un territorio montano compreso soprattutto tra Montorio, Poggio Umbricchio, la Valle Siciliana, L'Aquila, Campotosto, Amatrice, Rocca Santa Maria. Confini naturali erano considerati il fiume Vomano, i monti della Laga e il fiume Tordino.

Testa elmata di guerriero (Atena).

[6]
Testa elmata di guerriero (Atena). [6]

Quantunque la storia del territorio sia molto più antica provata dai ritrovamenti archeologici di Pagliaroli, la prima notizia storica che si conosca della località capoluogo risale al 1029 con il nome di Corte in una donazione fatta dalla famiglia dei Teutoneschi alla Chiesa Aprutina. Nel 1134 appare in altra donazione alla medesima Chiesa con il nome di Cortina, insieme ad altre località circostanti nella Terra Teoderadesca. Già nel 1285, quando si sottopose al foro del Vescovo Aprutino, era parte del comprensorio del castrum Scalellis (che si estendeva da Cortino a Pagliaroli), e con Rocca di Padula riunite a Frunti fino agli inizi del sec. XV, quando entrò a fare parte del nuovo "Stato" o Universitas della Montagna di Roseto, insieme a Crognaleto e le altre (circa 30) ville, almeno dal 1424 sotto la signoria degli Acquaviva del ramo dei duchi di Atri, e che risultava compreso tra i due gruppi montuosi fra i più elevati di tutto l'Appennino Centrale e della penisola.

Il diffondersi della pestilenza del 1528 sollecitò anche le popolazioni di questi luoghi, come nel resto della provincia, all'edificazione di chiese (Cortino e Macchia Tornella) e altari (Comignano) sotto l'invocazione di S. Rocco.

All'estinzione degli Acquaviva avvenuta nel 1760 con la morte della duchessa Isabella, tutto il comprensorio di Roseto passò con il resto del ducato, sotto la Regia Amministrazione degli Stati Allodiali di Atri, prendendo a volte la denominazione di Serenissima Real (o Ducal) Corte della Montagna di Roseto, governata per lungo tempo da Giovanni Bernardino Delfico, che si protrasse fino alla soluzione del contenzioso patrimoniale con il ramo degli Acquaviva conti di Conversano, che nel 1790 pur conservando il mero titolo ducale di Atri, dovettero rinunciare a favore della Corona, con il definitivo passaggio al Demanio, ad ogni pretesa di natura feudale.

L'invasione francese del 1799 vide la nascita di una forte reazione interna manifestatasi con la recrudescenza del brigantaggio (di cui gli strascichi perdurarono almeno fino a tutto il 1806) mediante la costituzione delle truppe a massa di ispirazione sanfedista. Persona di spicco in questo periodo fu il Capo massa D. Donato de Donatis, nativo di Fioli di Rocca Santa Maria e parroco di Pezzelle, che non mancò di allearsi anche con altri briganti di cui il comune soffrì le scorrerie come Giuseppe Costantini noto come Sciabolone. Il territorio comunale come gran parte della montagna teramana fu frequente teatro del cennato problema endemico del banditismo, che non poco limitò le possibilità di sviluppo della zona, di cui i periodi storicamente più noti furono oltre al citato periodo francese; la fine del Cinquecento di cui fu protagonista Marco Sciarra, la fine del Seicento con la storica sconfitta per mano del viceré Del Carpio, e nel periodo dell'unità d'Italia.

Sussistono tuttora a testimonianza e retaggio dell'ampia diffusione degli usi civici e della tipica organizzazione dei beni comunali le amministrazioni separate di Pagliaroli, Padula e Macchia Tornella.

Danni a numerosi edifici sono stati riscontrati in occasione del sisma del 24 agosto e del 30 ottobre 2016 che ha devastato il confinante comune di Amatrice e altri dell'appennino umbro-marchigiano.


Monumenti e luoghi d'interesse


Chiesa santuario dell'Assunta in Padula
Chiesa santuario dell'Assunta in Padula

Chiesa di Santa Maria Assunta (Padula)


La chiesa è nota anche come Santuario della Madonna dei Monti della Laga, si trova appena fuori dall'abitato di Padula. Fu costruita nel XV secolo, ma rimaneggiata nel XVIII secolo. Ha pianta basilicale con chiostro conventuale in pietra. Il campanile è una torre a guglia, edificato con questa guglia nella metà degli anni '50, ad ispirazione dei maestri di Atri, in somiglianza con le torri di Teramo, Città Sant'Angelo e Cellino Attanasio. La semplice facciata ha portale gotico. L'interno era a tre navate ma poi è stata conservata solo la navata la centrale con transetto, e organo nella controfacciata. I lati interni sono decorati da piastrelle marmoree che coprono la muratura dove erano gli antichi affreschi (qualcuno sopravvive); il soffitto è decorato da dipinti rinascimentali che mostrano gli stemmi degli Acquaviva. L'altare barocco è a baldacchino monumentale, con una macchina a forma di tempio classico, sovrastata dal monumentale stemma dei duchi di Atri, con al centro Cristo in trionfo risorto, accanto due nicchie con le statue dell'Assunta e di San Gabriele dell'Addolorata.


Parrocchia della Beata Vergine Assunta


La chiesa di Cortino dedicata all'Assunta
La chiesa di Cortino dedicata all'Assunta

La chiesa che si trova nell'abitato di Cortino, documentata nel 1324, poi subì vari rifacimenti e aggiunte, tanto che fotografie del primo Novecento la mostrano con un portale romanico e la facciata decorata da un finestrone, e due campanili, uno a torre, e l'altro con l'orologio pubblico. La facciata è stata rifatta negli anni '50 in stile pseudo gotico, per omogeneizzare il tutto, con finestroni ad oculo e tre portali. La copertura è a capanna, l'interno è a navata unica.


Chiesa di San Michele Arcangelo (Lame di Cortino)


Fu costruita in pietra sbozzata nel XVI secolo e si compone di una cappella con facciata a capanna e campanile a vela sulla sommità centrale. Vicino alla chiesa c'è il Monumento ai caduti delle guerre (2001).


Chiesa di San Donato (Caiano)


La piccola cappella è del Settecento, con facciata semplice in pietra sbozzata decorata da rosone a oblò. Il campanile è a vela. L'interno sobrio ha soffitto di travi di legno e un modesto altare dedicato alla Madonna.


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[7]


Geografia antropica



Frazioni


Il Monte Gorzano (m 2458) visto da Pagliaroli. Sulla destra le sorgenti del Tordino
Il Monte Gorzano (m 2458) visto da Pagliaroli. Sulla destra le sorgenti del Tordino

La maggior parte degli abitanti del comune vive nelle numerose frazioni poste in gran parte attorno al Monte Bilanciere (m. 1263 s.l.m.). Il comune si sta spopolando in favore della città di Teramo e dei comuni limitrofi, che negli ultimi anni ha avuto un notevole sviluppo. Nelle varie frazioni la popolazione aumenta d'estate, quando vi tornano le persone che si sono trasferite altrove. Resistono ancora testimonianze e strutture edilizie antiche; mentre la quasi totalità dei ricchi arredi sacri lignei, risalenti anche al XVII secolo che davano ornamento alle chiese sono andati dispersi, distrutti o trafugati a partire dagli anni cinquanta del secolo scorso.

Capre al pascolo libero e sullo sfondo il paese di Cortino
Capre al pascolo libero e sullo sfondo il paese di Cortino

Amministrazione



Amministrazioni in età repubblicana


Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1946 1948 Domenico De Amicis Sindaco
1948 1949 Lidio Calzarano Commissario prefettizio
1949 1953 Giacinto Palmarini Sindaco
1953 1958 Giacinto Palmarini Sindaco
1958 1963 Antonio Marini Sindaco
1963 1968 Simone Marini Sindaco
1968 1973 Simone Marini Sindaco
1973 1978 Simone Marini Sindaco
1978 1983 Simone Marini Sindaco
1983 1988 Antonio Paesani Sindaco
1988 1993 Daniele di Filippantonio Sindaco
1993 1997 Daniele di Filippantonio Sindaco
1997 2001 Giancarlo Di Lucanardo Sindaco
2001 2006 Giancarlo Di Lucanardo Sindaco
2006 2011 Gabriele Minosse lista civica Sindaco
2011 2021 Gabriele Minosse lista civica Sindaco
2021 in carica Marco Tiberii lista civica Sindaco

L'archivio comunale subì la quasi totale distruzione nel 1943.


Note


  1. Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 233, ISBN 88-11-30500-4.
  5. Soppressione della Comunità Montana "Laga", su bura.regione.abruzzo.it, bura.regione.abruzzo.it/.
  6. Il reperto è stato rinvenuto nell'anno 1975 (G. Messineo, Terrecotte architettoniche da Pagliaroli, in La valle dell'alto Vomano e i Monti della Laga. Documenti dell'Abruzzo Teramano, op. cit., pag. 175.), nel tempio dedicato a Giove, presso il sito archeologico di Pagliaroli di Cortino insieme ad altri frammenti di terrecotte destinate a fregiarne l'architettura. È conservato ed esposto all'interno del Museo archeologico Francesco Savini di Teramo. Il manufatto è stato oggetto di studio dell'archeologo Gaetano Messineo che vi ha riconosciuto ed identificato Athena, descrivendola con «elmo ad alto lophos piumato», con il viso rivolto verso destra ed il copricapo decentrato verso sinistra. La dea è rappresentata con l'espressione del volto segnata da tratti marcati e minacciosi. La sfuggevolezza della chioma, non modellata nella parte posteriore, ne esteriorizza il pathos di una irruente ed impetuosa aggressività. Forse colta nell'atto di combattere un antagonista posto più in basso. Il reperto presenta fori passanti che lasciano pensare ed intuire che la figura fosse fissata ad una lastra posteriore come in uso per le figure frontonali. Misura cm 25,4 in altezza, cm 10,5 in larghezza e cm 18 in profondità. Pur essendo qualificata nel Museo Savini di Teramo come "Testa elmata di combattente" non vi sono altri studi che mettono in dubbio l'identificazione data da G. Messineo
  7. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  8. Testa di guerriero con elmo, su spaziovidio.it. URL consultato il 24 giugno 2016.
  9. Teramo, Museo Archeologico: dai reperti la storia del territorio, su archart.it. URL consultato il 24 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2016).
  10. v. Gaetano Messineo, Terrecotte da Pagliaroli - Figure frontonali?, in La valle dell'alto Vomano e i monti della Laga. Documenti dell'Abruzzo teramano, Carsa 1992, vol. I, pp.181-182
  11. Niccola Palma, Storia ecclesiastica e civile della regione più settentrionale del Regno..., Vol. 3, p.170.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Cortino

Cortino ist eine Gemeinde mit 606 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Provinz Teramo in den Abruzzen. Ein Teil des Territoriums der Gemeinde liegt innerhalb der Grenzen des Nationalparks Gran Sasso und Monti della Laga und ist Mitglied der Comunità Montana della Laga.

[en] Cortino

Cortino (Abruzzese: Curtènë) is a small town and comune in the central Italian region of Abruzzo in the Province of Teramo. It is located in the Gran Sasso e Monti della Laga National Park.

[es] Cortino

Cortino es un municipio situado en el territorio de la Provincia de Teramo, en Abruzos, (Italia).

[fr] Cortino

Cortino est une commune de la province de Teramo dans les Abruzzes en Italie.
- [it] Cortino

[ru] Кортино

Кортино (итал. Cortino) — коммуна в Италии, расположена в регионе Абруццо, подчиняется административному центру Терамо. Он расположен в национальном парке Гран Сассо и Монти делла Лага.



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