Challand-Saint-Victor è il primo comune che si incontra risalendo la Val d'Ayas a partire da Verrès.
Classificazione sismica: zona 4 (sismicità molto bassa)[6]
Clima
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Storia
La zona era abitata fin dalla preistoria, come testimonia la presenza di un dolmen presso il col d'Arlaz, a 1029 m s.l.m., che collega la bassa val d'Ayas alla valle centrale nel comune di Montjovet.
Età moderna
Il 26 giugno 1928, col regio decreto n. 1088, il comune era stato unito a quello di Challand-Saint-Anselme, sotto il nome unico di Challant, in seguito italianizzato in Villa Sant'Anselmo (Ville è il nome del capoluogo di Challand-Saint-Victor, mentre sant'Anselmo è il santo patrono della parrocchia del comune di Challand-Saint-Anselme); il 12 settembre 1946, col decreto n. 9469 del Presidente del Consiglio della Valle, l'illustre storico Federico Chabod, il comune è stato nuovamente ricostituito con il nome di Challant-Saint-Victor (con la "t" finale).
L'attuale denominazione (con la "d" finale) è del 1976.
Occorre precisare che i due toponimi "Challant" et "Challand" sono omofoni secondo le regole di pronuncia della lingua francese.
Simboli
Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del Presidente della Giunta Regionale del 29 marzo 2004.[7]
«D'argento; al capo di rosso; alla banda attraversante sul tutto di nero. Ornamenti esterni da Comune. Nastro di rosso.»
Lo stemma riprende il blasone della famiglia Challant, visconti d'Aosta, attestati nella regione sin dalla fine dell'XI secolo.
Il gonfalone è un drappo partito di rosso e d’argento.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture civili
La casa Denabian, in frazione Ville, oggi di aspetto ordinario, risale al XIII secolo: fino a qualche anno fa vi si conservava un blasone affrescato dei nobili Denabian [8]
In frazione Vervaz si conservano due ponti romani a schiena d'asino, un tempo unico collegamento tra l'adret e l'envers della val d'Ayas[9]
In frazione Ville, la Casa Masù, detta Sala, presenta analogie con il castello Pascal de la Ruine di Morgex: era la dimora di Caterina di Challant e Pietro d'Introd nella seconda metà del XV secolo, e fu proprietà dei nobili Masù [8]
Architetture religiose
La chiesa parrocchiale, che conserva al proprio interno un crocefisso del XV secolo.
La Cappella di Saint-Préject
Cappella dei Santi Giacomo il Maggiore, Erasmo e Clair (Saint-Jacques, Saint-Érasme et Saint-Clair), a Isollaz. Sulla facciata si nota la Madonna di Oropa
La chiesa di Sizan
Architetture militari
il Castello di Villa[8], all'interno della Riserva naturale
in località Bonot della frazione Isollaz si trova la torre di Bonot o tour des Signaux, torre di segnalazione tra il castello di Graines, il castello di Villa e il castello di Verrès[8][9]
La Torre di Bonot
Il Castello di Villa
Aree naturali
Il territorio comunale è percorso da interessanti sentieri naturalistici: il comune è attraversato dal torrente Evançon, che forma una cascata spettacolare presso Isollaz, la cascata di Isollaz (pron. "Isòlla").
Una seconda cascata, chiamata cascata di Orbeillaz, si trova lungo il percorso naturalistico del Ru d'Arlaz, al confine con Challand-Saint-Anselme, percorrendo il quale si arriva ad un curioso monolite naturale detto Flambeau d'Arlaz.[10]
Sul territorio è presente una delle più importanti aree protette valdostane, la Riserva naturale Lago di Villa (in francese, Réserve naturelle du lac de Ville), unico luogo in Valle d'Aosta in cui è presente la Ninfea ed è stato riconosciuto in data 20 dicembre 2012 "Meraviglia Italiana"[11].
Le Brenghe de Builey (Bringues de Builey) sono un monumento naturale riconosciuto con legge regionale e Formazioni Boschive di Protezione, nella frazione omonima.[12]
Come in molti comuni valdostani anche nel comune di Challand-Saint-Victor si produce energia idroelettrica. La Centrale idroelettrica di Isollaz, in gestione alla CVA, sfrutta le acque dei torrenti Evançon, Lavasey e Graine.[14]
Importante è la lavorazione del legno finalizzata alla realizzazione di vari oggetti, tra i quali gli zoccoli tipici denominati sabot.[15]
Amministrazione
Fa parte della Comunità Montana Evançon.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Sul col d'Arlaz è presente un campo per giocare a tzan e rebatta, caratteristici sport tradizionale valdostano.
In particolare, in questo comune è presente una sezione di tsan.[17]
Note
Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
Dati 2011. Cfr. Anna Maria Pioletti (a cura di), Giochi, sport tradizionali e società. Viaggio tra la Valle d'Aosta, l'Italia e l'Unione Europea, Quart (AO), Musumeci, 2012, pp.74-100, ISBN978-88-7032-878-3.
Bibliografia
Storia e tradizione
Abbé Louis Bonin, Vallée de Challand - Brusson - Guide et folk-lore, Mondovì, Tipografia Commerciale, 1928.
Piergiorgio Thiébat, Albert Careggio, Notes d'histoire sur Challand-Saint-Victor, Aoste: Imprimerie valdôtaine, 1977
Courmoz Fabio, Una cartolina da Challant, Châtillon, Tipolito Cervino, 2000
Thiébat Piergiorgio et Careggio Albert, Notes d'histoire sur Challand-Saint-Victor, Aoste, Imprimerie valdôtaine, 1977
Vichi Patrizio, 1929: dal Concordato al plebiscito: Brusson e Challant i comuni più antifascisti d'Italia, Aosta, 2010
Lingua
Robert Berton, Anthroponymie valdôtaine: familiaire de la communauté de montagne de l'Evançon: table alphabétique des noms de famille et prénoms des paroisses de: Ayas, Brusson, Challand-Saint-Anselme, Challand-Saint-Victor, Verrès, Arnad, Issogne, Champdepraz, Montjovet-Bourg, Montjovet-la-Rivière, Montjovet-Saint-Eusèbe Quart, Musumeci, 1984
Lago di Villa
Courmoz Fabio, Il lago di Villa, Châtillon, Tipolito Cervino, 1997
Parrocchia
Courmoz Fabio, La parrocchia di Challand-Saint-Victor: religiosità popolare, edifici religiosi, tradizioni e curiosità, Aoste, Le Château, 2005
Thiébat Piergiorgio, Le démembrement de la paroisse de Saint-Victor de Challand, Aoste, Imprimerie valdôtaine, 1982;
Geologia
Roccati Alessandro, La miniera di pirite di "Sache" nel comune di Challant-St.-Victor (Valle d'Aosta): cenni illustrativi, Torino, Tipografia sociale torinese, 1925
Giancarlo Cesti, Il giacimento di pirite di Sache-Isolaz nel comune di Challant-St-Victor (Aosta), in Revue valdôtaine d'histoire naturelle, 33-34, 1979-1980, pp.77–90
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