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Biasca (in tedesco Ablentschen, desueto[1], in dialetto ticinese Bièschia) è un comune svizzero di 6 176 abitanti del Cantone Ticino, nel distretto di Riviera, parte della Regione Tre Valli.

Biasca
comune
Biasca – Veduta
Biasca – Veduta
Veduta
Localizzazione
Stato Svizzera
Cantone Ticino
DistrettoRiviera
Amministrazione
SindacoLoris Galbusera (PLR) dal 10.04.2016
Lingue ufficialiitaliano
Territorio
Coordinate46°21′36″N 8°58′15″E
Altitudine301 m s.l.m.
Superficie59,1 km²
Abitanti6 176 (31/12/2016)
Densità104,5 ab./km²
FrazioniBiborgo, Cava, Fontana, Loderio, Mazzorino, Pontirone, Pontironetto (S.Anna), Sciresa, Sulgone
Comuni confinantiCalanca, Personico, Pollegio, Riviera, Rossa, Serravalle
Altre informazioni
Cod. postale6710
Prefisso091
Fuso orarioUTC+1
Codice OFS5281
TargaTI
Nome abitantibiaschesi
CircoloRiviera
Cartografia
Biasca
Biasca – Mappa
Biasca – Mappa
Sito istituzionale

Geografia fisica



Territorio


Il comune di Biasca è situato all'incrocio tra le valli Riviera, di Blenio e Leventina (la Regione Tre Valli)[1]. Il suo territorio occupa la parte sinistra del fiume Ticino dove questo viene raggiunto dal fiume Brenno, parte del versante della montagna che separa Leventina e Blenio e tutto il versante sinistro della valle Riviera fino al confine con il comune di Riviera (la frazione di Osogna) a sud, a nord confina con il comune di Serravalle (le frazioni di Malvaglia e Semione) e occupa pure la val Pontirone chiusa a est da vette che sfiorano i 3 000 m s.l.m.

Solo 8 km separano la cima di queste vette dal fondovalle: impressionante è il bastione granitico che si erge immediatamente a ridosso del paese, ora quasi completamente disabitato, ma in tempi non molto lontani tutto il fianco della montagna era ancora sfruttato dagli agricoltori per l'allevamento di capre, pecore e mucche. A prova di questo restano sentieri e insediamenti posti in luoghi che a stento oggi si pensa potessero essere occupati dall'uomo.

Vista di Biasca
Vista di Biasca

Clima


Il clima di Biasca è caldo e temperato. Secondo la classificazione dei climi di Köppen e Geiger la classificazione del clima è Cfb[2], ovvero clima mite umido con temperatura media del mese più caldo inferiore a 22 °C e almeno 4 mesi sopra 10 °C. La temperatura media annuale di Biasca è 11.3 °C. Luglio con una media di 20.3 °C è il mese più caldo, gennaio con 1,9° il mese più freddo. La regione gode di un buon soleggiamento con un numero importante di precipitazioni annue[3]. Le statistiche pluviometriche a Biasca indicano una piovosità media annua di 1263 mm[4], con un massimo di precipitazioni tra la primavera e l'autunno, nei mesi di maggio, giugno, settembre e ottobre. Anche ad agosto si riscontrano importanti precipitazioni, ma le stesse sono per lo più a carattere temporalesco intenso. Il mese più secco è gennaio con una media di precipitazioni pari a 64mm.

Biasca Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 5,16,911,215,319,122,725,224,120,415,610,06,36,115,224,015,315,2
T. media (°C) 1,93,46,810,414,517,920,319,516,511,66,43,02,810,619,211,511,0
T. min. media (°C) −1,70,02,46,09,413,115,414,912,27,72,8−0,2−0,65,914,57,66,8
Precipitazioni (mm) 646579114129152119140118110104691983224113321 263

Storia



Dal IX al XIV secolo


La chiesa dei Santi Pietro e Paolo
La chiesa dei Santi Pietro e Paolo

Il più antico riferimento scritto di questa località si trova in un codice liturgico dell'abbazia di Pfäfers datato 830 in cui compare con l'antico nome di Abiasca[1]. Importante centro politico e religioso, dopo la cessione dei territori delle tre valli ambrosiane da parte di Attone vescovo di Vercelli al capitolo dei canonici della cattedrale di Milano nel 948 il comune, con le valli adiacenti, fu legato, almeno religiosamente, all'arcidiocesi di Milano[1] fino al 1888. Ecclesiasticamente Biasca, con la pieve di San Pietro, controllò le Tre Valli, con l'esclusione, almeno fino al XII secolo, della pieve di San Martino a Olivone[1][5]. L'antica chiesa battesimale di San Pietro, di epoca carolingia, venne sostituita nell'XI secolo dall'attuale edificio che divenne poi collegiata[1].

La famiglia Orelli, che possedeva un castello sopra il borgo, ottenne dal capitolo del duomo di Milano la podestà sul borgo probabilmente nel XII secolo, ma la cittadinanza biaschese mitigò questo potere ottenendo il diritto di eleggibilità del podestà. Tale diritto è iscritto nella Carta di Biasca, redatta il 1º gennaio 1292. Politicamente gli Orelli controllarono Biasca fino alla metà del XIV secolo, quando passò sotto dominio visconteo assieme alla valle di Blenio; in seguito venne ceduta alla famiglia bolognese dei Pepoli. Il comune ottenne in quel periodo il diritto di eleggere un proprio console che amministrasse la giustizia[1].


Dal XV al XVIII secolo


Nel XV secolo la regione subì a più riprese i tentativi dei confederati di controllare le valli a sud del passo del San Gottardo. Biasca venne occupata la prima volta nel 1403 dalle truppe dei cantoni Uri e Obvaldo; i Visconti la rioccuparono nel 1422 con la battaglia di Arbedo. Nuove occupazioni temporanee da parte di Uri si susseguirono nel 1439, 1449, 1466-1468 e 1478. Probabilmente venne annessa alla confederazione assieme alla valle di Blenio a partire dal 1495. Dal 1500 entrò nel baliaggio confederato della Riviera[1][6]. In questo periodo i biaschesi cercarono sempre di ritagliarsi uno spazio di autonomia, in particolare con il ducato di Milano, per esempio con gli statuti del 1434 dove, in particolare, si riconosceva al podestà, eletto dal popolo, il diritto di amministrare la giustizia[1].

La Buzza di Biasca
La Buzza di Biasca

Nel 1513 un'immensa frana staccatasi dal monte Crenone chiuse l'entrata della valle di Blenio, formando tra Biasca e Malvaglia un cumulo di detriti ancora presente oggi e chiamato Buzza di Biasca. Questo sbarramento formò un lago a monte della frana che nel 1515 cedette provocando un'alluvione devastante per tutta la regione sottostante. Biasca e tutta la regione ne furono profondamente segnate nei secoli successivi. Vennero distrutti circa 400 edifici, tra cui anche la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo (citata nel 1468) e perirono circa 600 persone. La posizione strategica di Biasca come via di comunicazione stradale fu anche causa di propagazione di epidemie: tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo vi furono tre epidemie di peste che colpirono la regione[1].


Dal XIX al XXI secolo


Sviluppo edilizio sullo scoscendimento del monte Crenone
Sviluppo edilizio sullo scoscendimento del monte Crenone

Con la nascita del Cantone Ticino e la costruzione della rete viaria del passo del Gottardo, ultimata agli inizi del XIX secolo, si verificarono sostanziali mutamenti economici e demografici per Biasca, ancor più con l'apertura nel 1882 della galleria ferroviaria del San Gottardo[1]. La fisionomia rurale del borgo si trasformò con lo sviluppo in particolare nella zona della stazione FFS, dove si allineano palazzine del tardo Ottocento.

Grazie all'iniziativa di un gruppo di abitanti del Borgo, tra i quali il dr. Alfredo Emma, il 29 settembre 1895, fu inaugurata una delle prime centrali elettriche del Canton Ticino. Questa ha portato ad avere precocemente energia elettrica e illuminazione pubblica nel centro delle Tre Valli.[7]

Nel XIX secolo diversi biaschesi emigrarono in California e in Australia[8]. Biasca ha incorporato i comuni soppressi di Loderio e Pontirone.[9]


Monumenti e luoghi d'interesse



Biasca


La Chiesa collegiata dei Santi Pietro e Paolo
La Chiesa collegiata dei Santi Pietro e Paolo
La chiesa parrocchiale di San Carlo Borromeo
La chiesa parrocchiale di San Carlo Borromeo
Via Crucis
Via Crucis
Casa Cavalier Pellanda, facciata Sud
Casa Cavalier Pellanda, facciata Sud

Cava



Fontana



Loderio


Oratorio della Natività di Maria a Loderio
Oratorio della Natività di Maria a Loderio

Mazzorino



Pontironetto



Pontirone



Solgone



Società



Evoluzione demografica


Il comune di Biasca è cresciuto progressivamente nel tempo e in maniera veloce con una media di crescita di 50 abitanti l'anno. Al censimento comunale del 1º gennaio 2014 Biasca contava 6262 abitanti. Il comune gode di una crescita demografica vivace e circa un sesto della popolazione residente era al di sotto dei 18 anni (1164) contro circa un altro sesto di abitanti ultrasessantacinquenni (1405). A mantenere un saldo demografico positivo opera in parte un costante flusso migratorio di stranieri, la maggior parte di nazionalità italiana. L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:

Abitanti censiti[10]


Etnie e minoranze straniere


Nel 2014 le minoranze straniere presenti a Biasca erano divise in questi cinque principali gruppi per numero: Italia 1152, Portogallo 313, Kosovo 225, Bosnia-Erzegovina 123, Serbia 79.


Economia



Aziende e posti di lavoro


Il Comune presenta la seguente evoluzione imprenditoriale e occupazionale.[11]

Biasca2005200820112012201320142015
Aziende 476495497511531
Occupati 2563268626782808287929763077
Eq. tempo pieno 2142222621482229229123952502

Delle 531 aziende attive nel 2015, 35 operano nel settore primario, impiegando 83 persone, 94 operano nel settore secondario, impiegando 840 persone e 402 operano nel settore terziario, impiegando 2154 persone.


Polo di sviluppo economico (PSE)


A Sud dell’abitato si estende un comparto produttivo, incentrato su aziende innovative, denominato "polo di sviluppo economico Biasca" (ex zona industriale di interesse cantonale). In esso trovano sede 4 aziende, per un totale di oltre 250 impieghi qualificati. La governance di tale comparto è affidata al Comune di Biasca, al Patriziato di Biasca, al Canton Ticino e all'Ente Regionale di Sviluppo Bellinzonese e Valli (ERS-BV). Mentre la gestione operativa spetta a un manager d'area.


Aziende di interesse


Nel Comune sorge la centrale idroelettrica di Biasca gestita da Ofible SA e la centrale a biomassa di SCN SA. Di importanza cantonale è la Centrale dei Servizi Industriali dell'Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) con la lavanderia centralizzata e il centro di sterilizzazione. A Sud della stazione ha sede il Centro di manutenzione e intervento (EIZ) per il tunnel di base del San Gottardo.


Infrastrutture e trasporti



Ferrovie


la Stazione di Biasca
la Stazione di Biasca

Il Comune è servito dalla stazione di Biasca sulla linea della ferrovia del Gottardo, gestita dalle Ferrovie Federali Svizzere (SBB CFF FFS), con le linea IR, sulla vecchia linea del Gottardo gestita da Schweizerische Südostbahn, e le linee regionali TiLo RE10 e S20. A partire dal 2018, la stazione di Biasca è diventata la prima fermata a sud della galleria di base del San Gottardo di AlpTransit.


Tram


Fino al 1973, era in funzione la ferrovia Biasca-Acquarossa, aperta nel 1911 e che nel territorio del comune aveva anche le stazioni di Biasca Borgo e di Loderio.

Motrice tramviaria della ferrovia Biasca-Acquarossa
Motrice tramviaria della ferrovia Biasca-Acquarossa

Bus


Le linee di bus sono gestite da AutoPostale Svizzera per le tratte:

servendo le fermate: Industrie, Prada, Stazione, Centro/Borgo, Al Ponte

servendo le fermate: Stazione, Prada, Industrie,

servendo le fermate: Stazione, Parco Emma, Centro/Borgo, Monda del Turco, Quaresima

e da Autolinee Bleniesi SA per le tratte:

servendo le fermate: Stazione, Municipio, (al ritorno Centro/Borgo), Centro sportivo

servendo le fermate: Stazione, Centro/Borgo, Mulino Sciaroni, Vallone, Loderio

servendo le fermate: Stazione, Centro/Borgo, Mulino Sciaroni, Vallone, Loderio, Loderio Grotto


Funivia


Dal 1957 è attiva, a Sud dell'abitato, la Funivia Biasca-Val Scura. La stazione a valle, posta a 287 m s.l.m., collega con un tracciato lungo 1419 metri la stazione a monte, a quota 1018 m s.l.m..

Stazione a valle della Funivia Biasca-val Scura
Stazione a valle della Funivia Biasca-val Scura

Amministrazione



Stemma


Partito: nel primo, d'argento al Biscione d'azzurro, linguato di rosso, ondeggiante in palo, rivoltato; nel secondo d'oro, all'aquila spiegata di nero, illuminata d'argento, rostrata, linguata, membrata e armata di rosso. Il tutto abbassato al capo di rosso, a due chiavi decussate, addossate, gli ingegni rivolti all'insù, le chiavi legate da un nastro, attraversante in fascia i passachiavi, il tutto d'argento.

Stemma di Biasca
Stemma di Biasca

Lo stemma fa riferimento ai soggetti che nei secoli ha esercitato un dominio sul Comune:


Municipio


A seguito delle elezioni comunali del 2021, il Municipio è rappresentato da 3 esponenti PLR, 2 PPD, 1 INSIEME A SINISTRA, 1 LEGA DEI TICINESI[12]

Dicasteri: Amministrazione generale, Finanze, Relazioni intercomunali e con enti esterni, Pianificazione urbanistica

Dicasteri: Scuole, Cultura

Dicasteri: Costruzioni pubbliche, Trasporti pubblici, Stabili erariali, Servizi esterni

Dicasteri: Opere sociali, Piano mobilità comunale

Dicasteri: Ente Casa Anziani, Sport e tempo libero, Turismo, Sviluppo economico

Dicasteri: Ambiente e agricoltura, Canalizzazioni, Azienda acqua comunale

Dicasteri: Istituzioni, Edilizia privata


Sindaci di Biasca


Lista dei Sindaci di Biasca
Nome Mandato Partito Altre cariche Note
Inizio Fine
Carlo Domenico Rossetti Sindacato attorno al 1835
Sebastiano Rossetti Sindacato attorno al 1842
Enrico Corti 1920 1920 Partito Socialista Primo Sindaco socialista di Biasca

Deceduto al quarto mese di mandato

Emilio Legobbe Partito Socialista
Amilcare Tognola 1932 1952 Partito Socialista
Aleardo Pini 1952 1958 Partito Liberale Radicale 1931 - 1958:

Gran Consiglio
1942 - 1958:
Consiglio Nazionale

Deceduto durante il secondo mandato
Alfredo Giovannini 1958 1992 Partito Liberale Radicale 1951 / 1955 - 1993:

Gran Consiglio

Massimo Pini 1992 1996 Partito Liberale Radicale 1967 - 1983:

Gran Consiglio
1978 - 1999:
Consiglio Nazionale
1984 - 1995:
Consiglio d'Europa

Figlio di Aleardo
Jean-François Dominé 1996 10 aprile 2016 Partito Liberale Radicale, PLR.I Liberali Radicali 2003 - 2015:

Gran Consiglio

Loris Galbusera 10 aprile 2016 in carica PLR.I Liberali Radicali

Consiglio Comunale


Fu riunito per la prima volta il 23 giugno 1914 sotto la presidenza del dott. Tito Strozzi.

Gli attuali 35 seggi del Consiglio Comunale sono ripartiti in questo ordine:[12]


Consiglio dei Giovani Biaschesi


Con il primo incontro avvenuto il 9 giugno 2017, il Comune di Biasca si è dotato di un Consiglio Comunale dei Giovani, aperto a tutti i giovani svizzeri e stranieri, aventi tra i 13 e i 25 anni, che dimostrano un legame con il Borgo. Per tale iniziativa la Repubblica e Cantone Ticino hanno conferito al comune il premio “Comune innovativo 2017”.


Patriziato


Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene patriziale all'interno dei confini del comune. Il Patriziato di Biasca è proprietario di 5 000 ettari di terreno, di cui 2 850 di bosco. Il patriziato attualmente conta circa 1 670 cittadini.[13]


Ufficio Patriziale

L'ufficio patriziale è l'organo esecutivo del Patriziato. A seguito dell'elezione avvenuta il 5 maggio 2021, è così composto:

Dicastero: Amministrazione

Dicastero: Stabili patriziali

Dicastero: Finanze

Dicastero: Territorio al Piano

Dicastero: Territorio ai Monti e boschi


Consiglio Patriziale

Il Consiglio Patriziale conta 25 membri eletti ogni 4 anni. Il Consiglio elegge l'Ufficio Patriziale ed è l'organo legislativo del Patriziato.


Cultura



Bibliomedia


A nord del centro scolastico comunale è ubicata la sede della Bibliomedia della Svizzera Italiana. Oltre a essere una biblioteca, nei suoi locali vengono ospitate mostre e conferenze in collaborazione con il Circolo Cultura Biasca.


Casa Cavalier Pellanda


A pochi passi da Piazza Centrale, si erge uno stabile cinquecentesco, la Casa Cavalier Pellanda. Il Cavalier Giovan Battista Pellanda (1541-1615) è stato una delle figure più di risalto della Biasca di un tempo. Lo stabile di proprietà del Comune funge da museo per la cittadina. Nei suoi spazi vengono organizzate mostre, presentazioni e concerti.


Forte Mondascia


Nelle vicinanze della centrale idroelettrica, si trova il Museo di Storia Militare di “Forte Mondascia”. Durante la Prima Guerra Mondiale, in difesa del possibile nemico proveniente da Sud, è stata creata una linea di sbarramento chiamata LONA (dai nomi delle due località Lodrino e Osogna) con postazioni di artiglieria in zona Mondascia. Nel Forte, costruito in una caverna, sono visibili le armi utilizzate in quel periodo, mentre negli spazi esterni sono esposti i veicoli cingolati.


Filarmonica Biasca


Fondata nel 1920, conta un effettivo di 55 membri diretti dal maestro Paolo Cervetti, succeduto allo storico maestro Orazio Borioli. Ogni anno a dicembre si tiene il Concerto di Gala presso il Salone Olimpia. Dispone di una sede ed il locale per le prove in via Pianaccio.


Eventi


Durante l'anno si svolgono nella cittadina diversi eventi, tra i principali:

rassegna di teatro dialettale.

La manifestazione, governata da Re Naregna e Regina Taitü, ha luogo secondo il rito ambrosiano. Appuntamenti importanti sono i tre cortei organizzati: al mercoledì, il Corteo notturno, dove si fa spazio alla semplicità e goliardia; al giovedì il Corteo dei bambini, dedicato ai più piccoli fino alla quinta elementare e al sabato il Grande Corteo Mascherato, nel quale sfilano Guggen, Gruppi e Carri. Importanti sono anche i concerti delle Guggen in Piazza centrale. Per l'occasione viene stampato il giornale satirico Ra Froda.[14]

Torneo di hockey su ghiaccio organizzato dal 1983. Si svolge presso la Raiffeisen BiascArena e ha tre categorie (Piccolo 1, Piccolo 2 e Bambino).

Manifestazione musicale presso la corte di Casa Cavalier Pellanda.

Competizione internazionale di pattinaggio sincronizzato organizzato da Club Pattinaggio Biasca.

Rassegna gastronomica in ristoranti delle Tre Valli, e del Bellinzonese.

Torneo di beach-volley organizzato dalla locale sezione scout.

Concerti nei ritrovi pubblici del centro, organizzati da bar associati. Precedentemente si chiamava BiascaLive.

Gara podistica a Pontirone

La manifestazione viene proposta ogni ultimo weekend di agosto, dando al venerdì spazio a band ticinesi di vario genere, e al sabato, con la “Notte dei Tributi”, a cover band.[15]

Percorso gastronomico alla scoperta dei luoghi biaschesi, e dei prodotti locali.

Corsa/camminata per sostenere la Società Svizzera per la Fibrosi Cistica (CFCH).

Concerti e mercatino al quartiere del Ponte.


Sport



Squadre sportive


A Biasca hanno sede l'unica squadra di hockey su pista della Svizzera italiana, il Roller Club Biasca, la squadra di hockey su ghiaccio HC Biasca Ticino Rockets, in Swiss League (lega nazionale B) e la squadra di calcio Gruppo Calcio Biaschesi.


Infrastrutture sportive


Sul territorio comunale sono a disposizione le seguenti strutture sportive:


Curiosità



Galleria d'immagini


Biasca di notte
Biasca di notte
Biasca vista da ovest
Biasca vista da ovest
Biasca nel 1954
Biasca nel 1954
Biasca nel 1953
Biasca nel 1953

Note


  1. Giuseppe Chiesi, Biasca, in Dizionario storico della Svizzera, 18 maggio 2004. URL consultato il 23 novembre 2017.
  2. classificazione dei climi di Köppen (PDF), su primolevi.gov.it (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2017).
  3. meteosvizzera.admin.ch, http://www.meteosvizzera.admin.ch/home.html?tab=overview.
  4. it.climate-data.org, https://it.climate-data.org/location/55937/.
  5. Marcionetti, 1979.
  6. Nuova storia della Svizzera e degli Svizzeri, 1982.
  7. Il Biaschese, 1975
  8. Strozzi, 1992.
  9. Legge concernente le Circoscrizioni dei Comuni, Circoli e Distretti (del 25 giugno 1803)
  10. Dizionario storico della Svizzera
  11. Dati USTAT
  12. Tratto da http://biasca.ch
  13. Tratto da http://www.patriziatobiasca.ch
  14. Tratto da http://renaregna.ch
  15. Tratto da http://spartyto.ch

Bibliografia



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Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 132597241 · LCCN (EN) n85279695 · GND (DE) 4006404-9 · J9U (EN, HE) 987007567136105171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n85279695
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[de] Biasca

Biasca (im lombardischen Ortsdialekt ’bjaʃka?/i,[5] italienisch früher Abiasca, deutsch historisch Abläntsch, Ablentsch, Ablentschen oder Abläsch) ist eine politische Gemeinde und ein Dorf im Kreis Riviera, Bezirk Riviera, im Schweizer Kanton Tessin.

[es] Biasca

Biasca (en alemán Ablentschen) es una comuna suiza del cantón del Tesino, localizada en el círculo y distrito de Riviera. Limita al norte con las comunas de Semione y Malvaglia, al este con Rossa (GR) y Cauco (GR), al sur con Osogna, al suroeste con Lodrino, y al oeste con Iragna, Personico y Pollegio.

[fr] Biasca

Biasca est une commune suisse du canton du Tessin.
- [it] Biasca



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