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Casigliano di Sesana[1][2], già Casle[3] (in sloveno Kazlje[4], in tedesco Casle[5][6]) è una frazione (naselje) del comune sloveno di Sesana, nella regione statistica del Litorale-Carso.

Casigliano di Sesana
insediamento
Kazlje
Casigliano di Sesana – Veduta
Casigliano di Sesana – Veduta
Il paesino
Localizzazione
Stato Slovenia
Regione statisticaLitorale-Carso
ComuneSesana
Territorio
Coordinate45°45′41″N 13°54′28″E
Altitudine340 m s.l.m.
Superficie7,25 km²
Abitanti168
Densità23,17 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale6221
Fuso orarioUTC+1
PatronoSan Lorenzo
Giorno festivo10 agosto
Provincia storicaLitorale
Cartografia
Casigliano di Sesana

La località, che si trova a 340 metri s.l.m., a 9 kilometri a nord-ovest del capoluogo comunale ed a 12,4 kilometri dal confine italiano, è situata sul Carso a poca distanza dalla sponda sinistra del torrente Rassa. La frazione comprende inoltre anche l'agglomerato di Gerisse[2] (Jeriše).

La chiesa locale, costruita nel 1634 è situata all'esterno dell'abitato ed è dedicata a San Lorenzo. Essa appartiene alla parrocchia di Tomadio. Nel 1873 ospitò la scuola del villaggio.


Storia


Dopo la caduta dell'Impero romano, e la parentesi del Regno ostrogoto, a seguito della Guerra gotica (553) promossa dall'imperatore Giustiniano I il suo territorio entrò a far parte dei domini bizantini.
Dopo la calata, nel 568, attraverso la Valle del Vipacco nell'Italia settentrionale dei Longobardi, seguiti poi da popolazioni slave, rimase sotto dominio bizantino (il confine tra l'Istria bizantina e il Regno longobardo era fissato su una linea poco più a nord che da Sistiana[7] passava per Sella del Bivio[8]).
Dopo una parentesi di dominazione longobarda dal 751 ad opera del loro re Astolfo, l'Istria tornò in mano bizantine dal 774.

Annientati i Longobardi, Carlo Magno, re dei Franchi, nel 788 occupò anche l'Istria bizantina inglobandola nel Regnum Italiae affidato da Carlo al figlio Pipino; nell'803 venne istituita la Marchia Austriae et Italiae che comprendeva il Friuli, la Carinzia, la Carniola e l'Istria. Alla morte di Pipino nell'810, il territorio passò in mano al figlio Bernardo[9].
Con la morte di Carlo Magno nell'814, la carica imperiale passò a Ludovico I che affidò il Regno d'Italia al suo primogenito Lotario, il quale già nell'828 (dopo aver deposto Baldrico per non aver saputo difendere le frontiere orientali dagli Slavi) divise la parte orientale del Regno, ossia la Marca Orientale (o del Friuli), in quattro contee: Verona, Friuli, Carniola e Istria (comprendente il Carso e parte della Carniola interna). Da allora le contee del Friuli e dell'Istria vennero conglobate nella nuova “marca d'Aquileia”, come parte del Regno d'Italia.

In seguito al Trattato di Verdun, nell'843, il suo territorio entrò a far parte della Lotaringia[10] in mano a Lotario I e più specificatamente dall'846 della Marca del Friuli, in mano al marchese Eberardo a cui succedettero prima il figlio Urnico e poi l'altro figlio Berengario.

Cessato il dominio franco con la deposizione di Carlo il Grosso, Berengario, divenuto re d'Italia, passò il marchesato aquileiese al suo vassallo Vilfredo che venne poi nell'895 da lui nominato marchese del Friuli e dell'Istria.

Nel 952 l'imperatore Ottone I obbligò il re d'Italia Berengario II a rinunciare alle contee “Friuli et Istria”, unendole all'Impero romano-germanico e subordinandole al ducato di Baviera tenuto dal suo fratellastro Enrico I a cui successe il figlio Enrico II. Nel 976 l'Istria passò al Ducato di Carinzia[11] appena costituito dall'imperatore Ottone II.

Nel 1040[11], dopo la morte l'anno prima di Corrado II, Enrico III di Franconia fece dell'Istria una marca a sé, per dare a questa provincia un'organizzazione più adatta alla difesa e per indebolire i duchi di Carinzia, ai quali l'Istria era sottomessa. La nuova marca istriana divenne così “provincia immediata e feudo diretto dell'Impero”. L'autorità marchionale della nuova Marchia et Comitatus Histriae venne pertanto conferita dall'imperatore al conte Volrico od Urlico I della casa Weimar – Orlamünde.

Morto il marchese Urlico I, nel 1070 l'imperatore Enrico IV cedette il marchesato d'Istria a Marquardo III di Eppenstein; Marquardo III, aveva sposato Edvige o Haldemud, figlia di Wilpurga e Variento, duca del Friuli e signore di Gorizia[12], dal quale ereditò le signorie isontine.

Nel 1077 l'imperatore Enrico IV costituì il Principato ecclesiastico di Aquileia che ebbe influenza, mediante apposito diploma emesso lo stesso anno, anche sulla marca di Carniola e sulla contea dell'Istria.
I Conti di Gorizia, in quanto advocati del patriarca, acquisirono gradualmente una larga parte dei territori aquileiesi, frazionati in feudi minori fra i loro ministeriali, i veri e propri strumenti di governo comitale sul Carso[13] e la vicina Istria[14].

Dalla fine del '300 Casigliano fu ininterrottamente possedimento goriziano nella Signoria di Schwarzenegg, come risulta dagli urbari dell'epoca[15].

Nel 1500 passò alla Casa d’Asburgo; dal 1512 la Contea di Gorizia entrò nel quindi nel Circolo austriaco del Sacro Romano Impero, per poi far parte, dal 1754, della Contea di Gorizia e Gradisca[3][16].

Con il trattato di Schönbrunn (1809) entrò a far parte delle Province Illiriche.

Col Congresso di Vienna nel 1815 rientrò in mano austriaca nel Regno d'Illiria come frazione del comune di Stòrie[6]; tale comune passò in seguito sotto il profilo amministrativo al Litorale austriaco nel 1849[4].

Dopo la prima guerra mondiale fu annesso al Regno d’Italia e venne congiunto alla Provincia di Gorizia.
In seguito all'abolizione della stessa Provincia nel 1923, passò alla Provincia di Trieste[1] sempre come frazione di Stòrie. Tale comune venne in seguito annesso a quello di Sesana.

Fu soggetto alla Zona d'operazioni del Litorale adriatico (OZAK) tra il settembre 1943 e il maggio 1945 e tra il giugno 1945 e il 1947, trovandosi a ovest della Linea Morgan, fece parte della Zona A della Venezia Giulia sotto il controllo Britannico-Americano del Governo Militare Alleato (AMG), ma al confine con la zona B; passò poi alla Jugoslavia e quindi alla Slovenia.


Alture principali



Note


  1. Regio Decreto 29 marzo 1923, G.U. 27 aprile 1923, n.99
  2. Casigliano e Gerisse in: Carta geologica delle Tre Venezie – Gorizia, Foglio 40a della Carta d'Italia al 100.000 dell'Istituto Geografico Militare – Firenze 1951
  3. Casle a sud-ovest del confine tra Contea di Gorizia e Carniola in: Carta delle Contee di Gorizia, di Gradisca, Distretto di Trieste e del Friuli veneto, dedicata all'Imperiale Regia Società d'Agricoltura delle medesime Contee nuovamente misurata e disegnata dal cesareo regio provincial Ingegnere Giannantonio Cappellaris, in Venezia per P. Santini, 1780 Archiviato il 18 luglio 2012 in Archive.is. - Carta 1.2
  4. Kazlje nel comune di Štorje in: Gemeindelexikon, der im Reichsrate Vertretenen Königreiche und Länder. Bearbeit auf Grund der Ergebnisse der Volkszählung vom 31. Dezember 1900. Herausgegeben von der K.K. Statistischen Zentralkommission. VII. Österreichisch-Illyrisches Küstenland (Triest, Görz und Gradiska, Istrien). Wien 1906 Archiviato il 24 dicembre 2013 in Internet Archive.
  5. Casle in: Der Gœrzer Kreis und der Triester Kreis, Entworfen und Gezeichnet von J. K. Kindermann, gestochen zu Wien von Ch. Juncher – Verlegt bey Franz Xaver Miller – Buchhændlern zu Grætz, 1797
  6. Casle in: Katastral Plan der Gemeinde CASLE im Küstenlande-Görzer Kreis, Bezirk Schwarzenegg (Sessana), 1818 Archiviato il 12 novembre 2014 in Internet Archive., foglio 3 di 9 – Archivio di Stato di Trieste
  7. Annali Storici: Dario Alberi, Istria, storia, arte, cultura, edizioni Lint Trieste
  8. Selo na Vipavskem – www.slovenia.info
  9. Mappa dell'Impero carolingio all'ascesa di Ludovico I (814)
  10. la Lotaringia (con l'Italia) (in verde) nell'impero carolingio con le tre principali suddivisioni dell'anno 843
  11. la zona di Casigliano ne: La Marca d'Istria nella mappa dell'Europa centrale tra il 919 e il 1125
  12. citato come Conte di Gorizia in “Notizie delle Cose del Friuli, scritte secondo i tempi, da Gian-Giuseppe Liruti, Signor di Villafredda ec., Accademico della Società Colombaria di Firenze, e dell'Accademia Udinese, Tomo Terzo, in Udine MDCCLXXVII
  13. S. Rutar, Završniška gospoščina na Krasu, in Izvestjia Muzejska društva za Kranisko, letnik V (1895), pp. 127 : si attesta la donazione da parte dell'imperatore Corrado II al patriarca di Aquileia Poppone di tutto il territorio carsico (totam Carsiam) per aver respinto nel 1028 gli ungheresi che erano penetrati nella Carniola
  14. P. Štih., op. cit., pp. 23-24; 78; P. Štih. Il posto dei ministeriali nell'organizzazione e nell'amministrazione dei conti di Gorizia in La contea di Gorizia nel Medioevo, a cura di S. Tavano, Gorizia 2002, p. 95.
  15. tra la fine del '300 fino alla prima metà del '600 Casigliano compare come Kasslach, Kasliach, Caslan o Kaslan in: "3 - Il territorio del feudo di Schwarzenegg", parte de "La signoria di Schwarzenegg, Un feudo goriziano sul Carso alle porte di Trieste", Ugo Cova, Del Bianco Editore
  16. rielaborazione G.I.S. con i confini attuali e quelli del Josephinische Landesaufnahme (1763-1787), in Isonzo-Soča n.79/80 – Ottobre/Novembre 2008, pg. 18-22, “La Contea di Gorizia tra vecchi e nuovi confini”, Michele Di Bartolomeo

Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[en] Kazlje

Kazlje (pronounced [ˈkaːzljɛ]) is a village in the Municipality of Sežana in the Littoral region of Slovenia.[2]
- [it] Casigliano di Sesana



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