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San Pietro Avellana è un comune italiano di 422 abitanti[1] della provincia di Isernia in Molise.

San Pietro Avellana
comune
San Pietro Avellana – Veduta
San Pietro Avellana – Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Molise
Provincia Isernia
Amministrazione
SindacoSimona De Caprio (Uniti per San Pietro Avellana) dal 5-10-2021
Territorio
Coordinate41°47′31″N 14°10′53″E
Altitudine960 m s.l.m.
Superficie44,95 km²
Abitanti422[1] (31-8-2022)
Densità9,39 ab./km²
FrazioniAlvani, Cerri, Masserie di Cristo, Scalo Ferroviario
Comuni confinantiAteleta (AQ), Capracotta, Castel del Giudice, Castel di Sangro (AQ), Roccaraso (AQ), Vastogirardi
Altre informazioni
Cod. postale86088
Prefisso0865
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT094043
Cod. catastaleI096
TargaIS
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona E, 2 739 GG[3]
Nome abitantisampietresi
Patronosanti Pietro e Paolo
Giorno festivo29 giugno
Cartografia
San Pietro Avellana
San Pietro Avellana – Mappa
San Pietro Avellana – Mappa
Posizione del comune di San Pietro Avellana nella provincia di Isernia
Sito istituzionale

Geografia fisica


Il centro abitato è situato alle falde nord-occidentali del monte Miglio, nel suo territorio scorre anche il torrente Rio, affluente del fiume Sangro, nonché il fiume Vandra, affluente del fiume Volturno.

Il comune di San Pietro Avellana comprende tre frazioni: Masserie di Cristo, Alvani, Cerri e Scalo Ferroviario dove è situata anche la stazione dei treni.


Origini del nome


Il toponimo riprende il nome di S. Pietro da quello del cenobio benedettino che fu il nucleo che portò alla graduale formazione del centro abitato.[4] Le ipotesi sulla denominazione "Avellana" sono parecchie, ma la più accreditata è che possa derivare da Ad Volana, e che quindi il monastero si trovasse nelle vicinanze di Volana, città sannitica distrutta durante la terza guerra sannitica nel 293 a.C. dal console romano Spurio Carvilio, unitamente alle città di Ercolano e Palombina. Secondo altre ipotesi potrebbe fare riferimento alle avellane, frutti dei noccioli che prosperavano nelle campagne circostanti il monastero; altri hanno suggerito che derivasse da avellum e quindi dalle numerose tombe di epoca romana imperiale che pure si sono per il passato trovate numerose sul territorio.


Storia


L'attuale abitato fu fondato nel X secolo circa da san Domenico di Sora. Ebbe origine da un insediamento di abitanti locali i quali, a seguito della distruzione dei vari casali ai quali era riconosciuta autonomia amministrativa, ritennero di dover risiedere nelle immediate vicinanze dell'abbazia benedettina di San Pietro, che all'epoca era una cittadella fortificata e quindi forniva anche protezione di tipo militare.


Simboli


Nello stemma comunale sono raffigurate le chiavi attributo di san Pietro ed un albero di avellane, il nocciolo.


Onorificenze


Medaglia d'argento al merito civile
«Piccolo centro di circa tremila abitanti, occupato dalle truppe tedesche con l'ordine di far 'terra bruciata' subiva tanto da essere definito 'la Cassino del Molise' violenti rastrellamenti e razzie che causarono la morte e la deportazione in campi di concentramento di numerosi cittadini, nonché la totale distruzione del patrimonio edilizio. Con l'arrivo degli alleati l'intera popolazione veniva evacuata e trasferita nella vicina Regione della Puglia e, con il ritorno della pace, per i sopravvissuti, ormai privi di ogni avere, iniziava il triste rito dell'emigrazione nei Paesi europei e del Nord e del Sud America.»
 Novembre 1943 - San Pietro Avellana (IS)

Monumenti e luoghi di interesse


Nei pressi del paese si trovano i ruderi del monastero medievale di San Pietro dell'Avellana, in cui era conservato il Chronicon Vulturnense, sorta di catasto delle chiese della Valle del Sangro appartenenti all'abbazia di San Vincenzo al Volturno, una delle abbazie benedettine di fondazione altomedievale più importanti dell'Italia centro-meridionale.

Fondata nel IX secolo come monastero indipendente, l'abbazia di San Pietro divenne dipendenza diretta di Montecassino nel 1060 grazie a papa Niccolò II[5], mentre nel 1069 i Conti di Sangro, fondatori e proprietari del Monastero, sancirono il passaggio a Montecassino con un documento ufficiale firmato da Borrello Giuniore, che cedeva alla potente abbazia benedettina cassinense anche tutti i possedimenti di San Pietro dell'Avellana, impegnandosi a difenderli militarmente come se fossero ancora suoi[6]. Nel 1112 papa Pasquale II con una Bolla conferma il monastero al nuovo abate cassinense Gerardo[7].

Le principali attrazioni turistiche sono:

La chiesa parrocchiale dei SS. Apostoli Pietro e Paolo con annessa cripta ove si conserva il corpo di sant'Amico.

La Cappella gentilizia di San Giovanni Battista di proprietà della Famiglia D'Alena, posizionata sul Tratturo Celano - foggia, e la cui edificazione risale al XV Secolo.

L'eremo intitolato al medesimo Santo e sito nell'omonimo bosco che circonda l'abitato, le Mura ciclopiche di epoca sannitica sulla sommità di Monte Miglio, la Fontana Grande del XVIII secolo.

Le Sorgenti di Pesco Bertino, di Capo di Vandra e quelle della fonte Calante, i ruderi della Taverna del Sangro e i resti di una torre medievale.


Musei


Da visitare è anche il Museo Civico Archeologico, dedicato alle tradizioni, alla civiltà contadina e all'archeologia del territorio.

In località "Montagna" si trovano l'Osservatorio astronomico "Leopoldo del Re" ed il Planetario che riproduce la volta celeste con circa 20.000 stelle.

Dal giugno del 2014 il territorio di San Pietro Avellana, già inserito dal 1977 nel consorzio AssoMab (MAB: Man and Biosphere http://www.assomab.it/ Archiviato il 5 luglio 2014 in Internet Archive.) è patrimonio dell'Umanità.


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[8]


Economia


Il territorio di San Pietro Avellana, grazie all'abbondanza di sorgenti e corsi d'acqua, alla particolarità del terreno e alla natura incontaminata, è particolarmente ricco di prodotti del sottobosco, primo tra tutti il tartufo (nero e bianco pregiato). Difatti San Pietro Avellana fa parte delle 42 Città Nazionali del Tartufo, alla pari di Alba, Acqualagna, etc, la cui produzione di tartufo bianco si aggira circa al 40% della produzione nazionale.

Tra le attività economiche più tradizionali, che pur non essendo diffuse come nel passato non sono del tutto scomparse, vi sono quelle artigianali, tra le quali si può citare l'arte della tessitura finalizzata alla produzione di coperte, rinomate per i colori e per i temi geometrici.[9]

San Pietro Avellana è socio fondatore del consorzio insieme ai comuni di Carovilli, Vastogirardi, Chiauci, Roccasicura, Pescolanciano e Pietrabbondante, la Regione Molise, l'Università del Molise e l'UTB di Isernia. Lo scopo primario di ASSOMaB è l'allargamento della Riserva UNESCO MaB di Montedimezzo-Collemeluccio; nel dicembre 2013 il consorzio ha concluso con successo l'iter di candidatura per la nascita della “Riserva MaB Alto Molise".

San Pietro Avellana è l'unico Comune del Molise ad aver approvato il piano di azione per l'energia sostenibile relativo al Patto dei sindaci (SEAP).


Cultura



Cucina



Eventi



Amministrazione


Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1877 1878 Ambrogio Di Sanza Sindaco
1878 1882 Eugenio Angelone Sindaco
1882 Consalvo Carlino Sindaco
1883 Pasquale Frazzini Sindaco
1884 1886 Cristoforo Di Sanza Sindaco
6 giugno 1993 12 maggio 2001 Igino Silvestri Alleanza-democratica Sindaco
13 maggio 2001 15 maggio 2011 Antonio Di Ludovico Lista civica Sindaco
16 maggio 2011 4 ottobre 2021 Francesco Lombardi Lista civica Sindaco
5 ottobre 2021 in carica Simona De Caprio Lista civica Sindaco

Note


  1. Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. Comune di San Pietro Avellana, Storia del Comune, Origine e denominazione, su comune.sanpietroavellana.is.it.
  5. Anton Ludovico Antinori, Annali degli Abruzzi, VI, Bologna, Forni Editore, 1971, sub anno 1060.
  6. Anton Ludovico Antinori, Annali degli Abruzzi, VI, Bologna, Forni Editore, 1971, pp. sub anno 1069 sub voce "S. Pietro dell'Avellana".
  7. Anton Ludovico Antinori, Annali degli Abruzzi, VII, Bologna, Forni Editore, 1971, sub anno 1112 sub voce "Casino".
  8. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  9. Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 22.

Voci correlate



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Collegamenti esterni


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На других языках


[de] San Pietro Avellana

San Pietro Avellana ist eine italienische Gemeinde (comune) in der Provinz Isernia in der Region Molise im Apennin mit 451 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019). Die Gemeinde liegt etwa 21,5 Kilometer nordnordwestlich von Isernia am Sangro und grenzt an die Provinz L’Aquila (Abruzzen).

[en] San Pietro Avellana

San Pietro Avellana is a comune (municipality) in the Province of Isernia in the Italian region of Molise, about 50 kilometres (31 mi) northwest of Campobasso and some 20 kilometres (12 mi) north of Isernia. As of 31 December 2004, it had a population of 630 and an area of 45.0 square kilometres (17.4 sq mi).[3]

[es] San Pietro Avellana

San Pietro Avellana es una localidad y comune italiana de la provincia de Isernia, región de Molise, con 662 habitantes.

[fr] San Pietro Avellana

San Pietro Avellana est une commune italienne de la province d'Isernia dans la région Molise en Italie.
- [it] San Pietro Avellana

[ru] Сан-Пьетро-Авеллана

Сан-Пьетро-Авеллана (итал. San Pietro Avellana) — коммуна в Италии, располагается в регионе Молизе, в провинции Изерния.



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