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Roccabianca (Rocabiànca in dialetto parmigiano[4]) è un comune italiano di 2 848 abitanti della provincia di Parma in Emilia-Romagna, nella bassa parmense.

Roccabianca
comune
Roccabianca – Veduta
Roccabianca – Veduta
Piazza Loris Minozzi
Localizzazione
Stato Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Parma
Amministrazione
SindacoAlessandro Gattara (lista civica Roccabianca civica) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°00′31.08″N 10°13′11.42″E
Altitudine32 m s.l.m.
Superficie40,46 km²
Abitanti2 848[1] (30-6-2022)
Densità70,39 ab./km²
FrazioniFontanelle, Fossa, Ragazzola, Rigosa, Stagno
Comuni confinantiMotta Baluffi (CR), Polesine Zibello, San Daniele Po (CR), San Secondo Parmense, Sissa Trecasali, Soragna, Torricella del Pizzo (CR)
Altre informazioni
Cod. postale43010
Prefisso0521
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT034030
Cod. catastaleH384
TargaPR
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 498 GG[3]
Nome abitantiroccabianchini
Patronosan Michele Arcangelo
Giorno festivo29 settembre
Cartografia
Roccabianca
Roccabianca – Mappa
Roccabianca – Mappa
Posizione del comune di Roccabianca nella provincia di Parma
Sito istituzionale

Un tempo chiamata Arzenoldo (o Arsinoldo o Rezinoldo), deve probabilmente il nome attuale al fatto di essere stata nel XV secolo residenza di Bianca Pellegrini, amata da Pier Maria II de' Rossi, che vi fece costruire la rocca a lei dedicata; secondo un'altra interpretazione il nome deriverebbe invece dalla colorazione bianca della rocca, in origine completamente intonacata.[5]


Storia


I primi documenti che attestano l'esistenza di nuclei abitati all'interno dell'attuale comune di Roccabianca risalgono all'894, quando il re d'Italia Arnolfo di Carinzia decretò l'appartenenza delle terre di Fossa e Stagno al vescovo di Parma Guibodo che nel suo testamento li lasciò ai canonici del Capitolo della Cattedrale di Parma; un diploma dell'imperatore del Sacro Romano Impero Enrico IV di Franconia risalente al 1058 menziona inoltre i borghi di Stagno e Tolarolo, all'epoca appartenenti alla famiglia Borgi o Da Borgo di Cremona.[5]

Il nucleo originario dell'odierna Roccabianca, allora detta Rezinoldo (o Arzenoldo), fu probabilmente nominato per la prima volta in un diploma del 1189 emanato dall'imperatore Federico Barbarossa, che investì del feudo il marchese Oberto Pallavicino.[5]

Verso la fine del XIV secolo i Rossi, signori della vicina San Secondo, indirizzarono le proprie mire sul territorio di Rezinoldo: nel 1375 Rolando Rossi acquistò da Cabrino da Borgo tutte le sue terre. Contemporaneamente i Pallavicino comprarono i possedimenti di Rodoldengo da Borgo. Nel 1375 il Re dei Romani Venceslao di Lussemburgo confermò a Niccolò Pallavicino i diritti su Ragazzola, mentre nel 1416 l'imperatore Sigismondo di Lussemburgo attestò l'appartenenza di Rezinoldo ai fratelli Giacomo e Pier Maria I de' Rossi. Gli scontri tra le due importanti famiglie si inasprirono, sfociando nella conquista da parte dei Pallavicino dei feudi di Zibello, di Ragazzola e di Rezinoldo, che diedero alle fiamme.[6]

Per risolvere la contesa fra i Rossi e i Pallavicino, nel 1449 il duca di Milano Francesco Sforza insignì ufficialmente del feudo i primi; l'anno seguente Pier Maria II de' Rossi diede inizio ai lavori di costruzione della possente rocca, che fu completata nel 1465; il conte donò nel 1467 il castello all'amante Bianca Pellegrini.[6]

Verso il 1480 il clima favorevole a Pier Maria Rossi mutò radicalmente, soprattutto in seguito alla presa del potere nel ducato di Milano da parte di Ludovico il Moro, che si alleò coi Pallavicino e i Sanvitale; in vista degli scontri, gli abitanti di Stagno e Tolarolo abbandonarono e distrussero le proprie abitazioni e trovarono rifugio nella rocca, rinforzata dal conte sansecondino. Ciò tuttavia non fu sufficiente, poiché durante la guerra dei Rossi il castello fu attaccato e dopo venti giorni di assedio cadde nelle mani di Gianfrancesco I Pallavicino, i cui discendenti vi rimasero fino al 1523, nonostante le rivendicazioni da parte di Troilo I de' Rossi.[6]

Nel 1524, in seguito all'accusa d'omicidio che colpì Rolando Pallavicino, Roccabianca fu assegnata a suo genero Ludovico Rangoni di Modena; il possesso del feudo fu al centro di altre contese fra i Rangoni, i Pallavicino e i Rossi, che si conclusero soltanto nel 1630, con la cessione da parte dei Rangoni del marchesato di Zibello ai Pallavicino e il riconoscimento della loro autorità su Roccabianca.[6]

Nel 1762 i conti si estinsero e la Camera ducale di Parma incamerò il feudo che assegnò nel 1786 ai Pallavicino del ramo di Zibello. Alla morte dell'ultimo erede, Alessandro, nel 1831, Roccabianca entrò a tutti gli effetti nel ducato di Parma e Piacenza, di cui seguì le sorti.[6]


Monumenti e luoghi d'interesse



Rocca dei Rossi


Lo stesso argomento in dettaglio: Rocca dei Rossi (Roccabianca).
Rocca dei Rossi
Rocca dei Rossi

Edificata tra il 1450 e il 1465 per volere di Pier Maria II de' Rossi, che ne fece dono alla sua amante Bianca Pellegrini, cadde nelle mani dei Pallavicino in seguito alla guerra dei Rossi del 1483; successivamente appartenne dal 1524 al 1762 ai Rangoni, che fecero decorare con affreschi alcune sale del piano terreno; passata di mano più volte, fu acquistata nel 1968 dalla famiglia Scaltriti, che ne decise l'apertura al pubblico nel 2003.[7]


Chiesa dei Santi Bartolomeo e Michele


Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa dei Santi Bartolomeo e Michele.
Chiesa dei Santi Bartolomeo e Michele
Chiesa dei Santi Bartolomeo e Michele

Innalzata su un impianto tardo-romanico tra il 1576 e il 1577 per volere di Giulio Rangoni, fu ricostruita in stile barocco verso la fine del XVII secolo e decorata internamente con stucchi in stile rococò nel 1723.[8]


Teatro Arena del Sole


Lo stesso argomento in dettaglio: Teatro Arena del Sole (Roccabianca).

Inaugurato quale arena all'aperto nel 1946, fu successivamente coperto e trasformato in cinema; adibito intorno al 1980 a magazzino di mobili e quindi a palestra, fu chiuso nel 1995; acquistato nel 2006 dal Comune di Roccabianca, fu completamente ristrutturato e riaperto al pubblico; al suo interno sono conservate nove statue di Ettore Ximenes sopravvissute alla distruzione del monumento a Giuseppe Verdi di Parma.[9]


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[10]


Economia



Artigianato


Per quanto riguarda l'artigianato, Roccabianca è rinomata soprattutto per i laboratori di intrecciatori di vimini e di giunchi.[11]


Infrastrutture e trasporti


Mano di Roccabianca, stazione tranviaria
Mano di Roccabianca, stazione tranviaria

Roccabianca è interessata dal percorso della strada provinciale 10.

Dal 1893 la località iniziò ad essere servita dalla tranvia Parma-San Secondo-Busseto dalla quale in località Mano si diramava la linea a trazione ippica per Roccabianca. Entrambe le linee furono soppresse nel 1939[12].

La mobilità urbana e suburbana è garantita da autocorse in servizio pubblico svolte dalla società TEP.


Amministrazione


Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
5 agosto 1985 16 giugno 1990 Duilio Brambati Partito Comunista Italiano Sindaco [13]
20 giugno 1990 24 aprile 1995 Franco Tedeschi Democrazia Cristiana Sindaco [13]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Franco Romano PDS-Democratici di Sinistra Sindaco [13]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Romeo Allinovi lista civica Sindaco [13]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Giorgio Quarantelli lista civica Sindaco [13]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Giorgio Quarantelli lista civica Sindaco [13]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Marco Antonioli lista civica Uniti per crescere e Partito Socialista Italiano Sindaco [13]
27 maggio 2019 in carica Alessandro Gattara lista civica Roccabianca civica Sindaco [13]

Note


  1. Bilancio demografico anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. Capacchi, pp. 895.
  5. La storia, su roccabiancaweb.it. URL consultato il 21 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2015).
  6. Roccabianca, su guidacomuni.it. URL consultato il 21 giugno 2016.
  7. Castello di Roccabianca, su turismo.comune.parma.it. URL consultato il 21 giugno 2016.
  8. La Chiesa di S. Bartolomeo e S. Michele, su mondopiccolo.it. URL consultato il 21 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2016).
  9. Teatro Arena del sole, su turismo.comune.parma.it. URL consultato il 21 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2016).
  10. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  11. Atlante cartografico dell'artigianato, pp. 4-6.
  12. Ogliari, Sapi.
  13. http://amministratori.interno.it/

Bibliografia



Voci correlate



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Collegamenti esterni


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[de] Roccabianca

Roccabianca (aus ital. rocca ‚Fels‘ und bianco ‚weiß‘ zusammengesetzt, also in etwa Weißenfels) ist eine italienische Gemeinde (comune) mit 2923 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Provinz Parma in der Emilia-Romagna.

[en] Roccabianca

Roccabianca (Parmigiano: Rocabiànca) is a comune (municipality) in the Province of Parma in the Italian region Emilia-Romagna, located about 110 kilometres (68 mi) northwest of Bologna and about 25 kilometres (16 mi) northwest of Parma.

[es] Roccabianca

Roccabianca es una comuna de 3130 habitantes de la provincia de Parma. Llamada durante un tiempo Arzenoldo (Arsinoldo, Arcinaldo), debe su nombre actual al hecho de ser la residencia de la amante de Pier Maria Rossi, Bianca Pellegrini, durante el siglo XV.

[fr] Roccabianca

Roccabianca est une commune italienne de la province de Parme dans la région Émilie-Romagne en Italie.
- [it] Roccabianca

[ru] Роккабьянка

Роккабья́нка (итал. Roccabianca, эмил.-ром. Rocabiànca ) — коммуна в Италии, в регионе Эмилия-Романья, в провинции Парма. Состоит из восьми фракций: Альтоко, Рагаццолы, Ригозы, Роккабьянки, Сальде, Станьо, Фонтанелле и Фоссы. Занимает территорию в 40,15 км². Население составляет 2966 человек (по данным статистики на январь 2018 года)[1].



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