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Oleggio (Vlesch in dialetto oleggese, Vlesg in lombardo, Olegg in piemontese) è un comune italiano di 14 167 abitanti della provincia di Novara in Piemonte.

Disambiguazione – Se stai cercando il comune di Oleggio Castello, vedi Oleggio Castello.
Oleggio
comune
Oleggio – Veduta
Oleggio – Veduta
Piazza Martiri della Libertà
Localizzazione
Stato Italia
Regione Piemonte
Provincia Novara
Amministrazione
SindacoAndrea Baldassini (lista civica di centro-destra) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°36′N 8°38′E
Altitudine233 m s.l.m.
Superficie37,79 km²
Abitanti14 167[1] (31-12-2021)
Densità374,89 ab./km²
FrazioniBedisco, Carmine, Fornaci, Gaggiolo, Loreto, San Gaudenzio, San Giovanni, Sant'Eusebio, Santo Stefano.
Comuni confinantiBellinzago Novarese, Marano Ticino, Mezzomerico, Momo, Vaprio d'Agogna, Vizzola Ticino (VA), Lonate Pozzolo (VA)
Altre informazioni
Cod. postale28047
Prefisso0321
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT003108
Cod. catastaleG019
TargaNO
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 606 GG[3]
Nome abitantioleggesi
Patronosanti Pietro e Paolo
Giorno festivo29 giugno
Cartografia
Oleggio
Oleggio – Mappa
Oleggio – Mappa
Posizione di Oleggio nel territorio della provincia di Novara
Sito istituzionale

Quinto comune della provincia per numero di abitanti, si trova 14 km a nord di Novara, circa a metà strada tra la città e il lago Maggiore. Si trova inoltre a 10 km dall'aeroporto di Milano-Malpensa.

È un comune principalmente agricolo dedito alla produzione di mais e cereali oltre che di vino; è infatti incluso nel territorio della DOC Colline Novaresi. Risulta importante anche il settore dell'allevamento bovino e la conseguente produzione di latte, per la quale contribuisce al 24% di tutta la produzione provinciale, tanto da farle conferire il 30 aprile 2010 il titolo di "Città del latte"[4].


Origini del nome


Le ipotesi sull'origine del nome Oleggio sono varie. Secondo lo storico Antonio Rusconi, Oleggio deriverebbe da Olesin che significa "collina sul Ticino" (ol = collina, esin = il fiume)[5]. Altri ipotizzano che il nome derivi da V Legio (in latino Quinta Legione), che nel dialetto sarebbe diventato Vlegio e poi Oleggio. Studi recenti indicano come origine la parola ulivetum ("oliveto"): nella zona infatti all'epoca erano presenti molti ulivi. Si tratta tuttavia di ipotesi che non hanno ancora trovato alcuna prova definitiva[6].

Il secondo nome con cui la città è talvolta indicata, Scarulfo, viene da alcuni fatto risalire al fatto che la città fu sede, in età longobarda, di uno scario (un funzionario reale), anche se molto probabilmente deriva dal nome proprio di un duca longobardo[7].


Storia


Resti delle fortificazioni medioevali
Resti delle fortificazioni medioevali

Dopo essere stato territorio abitato da tribù di origine ligure e poi celtica, Oleggio fu parte della Gallia Transpadana. La forma della città deriva dalla limitatio romana, con la particolarità che il reticolo di base è inclinato per rendere il cardo parallelo al corso del fiume Ticino e adattarsi meglio alle caratteristiche del territorio. In epoca romana da Oleggio passava la via Novaria-Comum, strada romana che metteva in comunicazione i municipia di Novaria (Novara) e Comum (Como) passando per Sibrium (Castel Seprio).

Dopo il periodo di presenza romano, attestato da vari ritrovamenti archeologici, seguì una dominazione longobarda (anch'essa testimoniata da ritrovamenti archeologici). Al periodo delle razzie di Ungari e Saraceni nell'Italia settentrionale si fa risalire la costruzione in Oleggio di un castello la cui presenza è menzionata in un documento dell'aprile del 982, conservato a Novara e che recita: «in loco et fundo Olegio pecia terre prope vico et vinea nominantur subtus monte et prope castro»[8].

Dopo essere stata parte del Sacro Romano Impero, la città conobbe la dominazione dei Conti di Biandrate e quindi quella di Novara. Durante il XIII secolo a Oleggio venne conferita la dignità di burgum e secondo gli Statuti del 1272 la città, dotata di mura, doveva tenere continuamente aggiornati i confini della propria giurisdizione. Nel 1301 Oleggio fu occupata per conto di Galeazzo Visconti e in questo periodo furono costruite le mura viscontee, che seguivano il tracciato dell'antico vallo romano. Dopo la dominazione viscontea, la città si affrancò da Novara e divenne comune autonomo, pur nella sfera del dominio degli Sforza.

Già alla metà del XV secolo Oleggio era ritenuto il “borgo più popoloso e ricco del medio novarese”; dal 1456 venne infeudato e dal 1477 venne assegnato al conte Giovanni Attendolo Bolognino, castellano della rocca di Pavia. La sua famiglia mantenne tale potere fino all'Ottocento, mentre al comune rimanevano la proprietà del porto sul Ticino e i diritti di mercato.

Le complesse vicende internazionali del Quattrocento e del Cinquecento toccarono direttamente Oleggio quando nel 1513 gli Svizzeri si accamparono in città per andare a combattere l'esercito francese in località Ariotta. Dal 1527 il Ducato di Milano fu occupato dagli Spagnoli e con esso il Novarese. Durante la presenza spagnola Oleggio subì continui prelievi fiscali, imposti sia alla città sia al contado che essa amministrava.

Durante la guerra dei trent'anni e la cosiddetta “Seconda guerra per il Monferrato”, ovvero la contesa per la successione del Ducato di Mantova e del Monferrato che si svolse tra 1627 e 1631, il territorio di Oleggio e il novarese in generale furono un importante obiettivo strategico in quanto rappresentavano significativi punti di passaggio per i valichi alpini. Per questo Oleggio fu una delle zone di maggiore asprezza del conflitto.

Nonostante le continue incursioni di truppe sabaude, la città vide un rilevante sviluppo frutto della felice posizione geografica (snodo del traffico di merci da e per Milano grazie al suo porto permanente sul Ticino) e allo svolgersi del mercato del lunedì, che attirava compratori anche da zone lontane ed era fondamentale punto di incontro commerciale, soprattutto nel campo del bestiame. Contribuirono inoltre la presenza di un gran numero di mulini, le vaste aree boschive e l'efficace sistema di irrigazione.

In seguito agli accordi del trattato di Aquisgrana Novara e il suo contado, ivi compreso Oleggio, passarono ai Savoia.

Durante la campagna francese d’Italia del 1796 Napoleone Bonaparte passò con il suo esercito in città. Quando egli raggiunse la piazza si accorse che, a causa dei portici del lato est che arrivavano fino alla fine dell’attuale corso Matteotti, il suo carro non riusciva a passare; quindi li fece togliere tranne in piazza che ancor oggi vi sono e nei giorni dei lavori soggiornò a Palazzo Bellini.

La nascita della Repubblica Cisalpina vide la creazione del Dipartimento dell'Agogna: dei diciannove distretti che lo componevano, quello di Novara comprendeva anche Oleggio. Con la Restaurazione, nel 1814, il Novarese e Oleggio tornarono ai Savoia.

Nel 1858 circa fu inaugurato il tratto ferroviario che congiungeva Novara ad Arona, passando per Oleggio: questo segnò positivamente lo sviluppo della città e facilitò ulteriormente gli scambi commerciali.


Simboli


Lo stemma e il gonfalone del comune di Oleggio sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'8 aprile 1964.[9]

«Di rosso, alla croce d'argento. Ornamenti esteriori da Città.»

Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso.

La bandiera comunale, concessa con D.P.R. del 28 marzo 2013[10], è un drappo partito di bianco e di rosso, caricato dello stemma civico attraversante; sopra la corona la scritta recante la denominazione della Città.


Monumenti e luoghi d'interesse


Abside della Pieve di San Michele
Abside della Pieve di San Michele
Santuario di Loreto
Santuario di Loreto
Chiesa di Santa Maria Annunciata
Chiesa di Santa Maria Annunciata
Facciata della chiesa parrocchiale
Facciata della chiesa parrocchiale
La torre campanaria
La torre campanaria
Porta Mazzeri
Porta Mazzeri

Architetture religiose


La città conserva altri numerosi oratori tra i quali:


Architetture civili



Architetture militari



Musei



Altro



Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[11]


Amministrazione


Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1º agosto 1985 19 luglio 1990 Roberto Negri Democrazia Cristiana Sindaco [12]
19 luglio 1990 24 aprile 1995 Ezio Vandone Democrazia Cristiana Sindaco [12]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Paolo Colombo centro-sinistra Sindaco [12]
14 giugno 1999 25 febbraio 2003 Sergio Nifantani centro-destra Sindaco [12]
25 febbraio 2003 14 giugno 2004 Mariano Savastano Comm. straordinario [12]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Elena Ferrara lista civica Per Oleggio (centro-sinistra) Sindaco [12]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Massimo Marcassa lista civica Oleggio insieme (centro-destra) Sindaco [12]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Massimo Marcassa lista civica Oleggio insieme (centro-destra) Sindaco [12]
27 maggio 2019 in carica Andrea Baldassini lista civica Oleggio insieme (centro-destra) Sindaco [12]

Note


  1. Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021 (dato provvisorio).
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. Oleggio Città del Latte - Convegno su presente e futuro del settore lattiero, su novara-vco.coldiretti.it. URL consultato il 21 gennaio 2019.
  5. Storia di Oleggio
  6. Percorsi. Storia e documenti artistici del novarese 3 Oleggio, pag. 5
  7. Percorsi, pag. 13
  8. Le carte dell'archivio capitolare di Santa Maria di Novara, vol. I (739-1034), a cura di F. Gabotto, A. Lizier, A. Leone, G.B. Morandi, O. Scarzello, G. Basso, Pinerolo 1913, p. 150; A.A. Settia, Castelli e villaggi nell'Italia padana. Popolamento, potere e sicurezza fra IX e XIII secolo, Napoli 1984, p. 269.
  9. Oleggio, decreto 1964-04-08 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato.
  10. Oleggio (Novara) D.P.R. 28.03.2013 concessione di bandiera, su presidenza.governo.it. URL consultato il 6 agosto 2022.
  11. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  12. Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali

Bibliografia



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[de] Oleggio

Oleggio (piemontesisch Olégg, lombardisch Vlèsc) ist eine Gemeinde mit 14.238 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der italienischen Provinz Novara (NO), Region Piemont.

[en] Oleggio

Oleggio is a comune (municipality) in the Province of Novara in the Italian region Piedmont, located about 90 kilometres (56 mi) northeast of Turin and about 15 kilometres (9 mi) north of Novara. As of 31 December 2004, it had a population of 12,490 and an area of 37.8 square kilometres (14.6 sq mi).[3]

[es] Oleggio

Oleggio es una localidad y comune italiana de la provincia de Novara, región de Piamonte, con 13.222 habitantes.

[fr] Oleggio

Oleggio est une commune italienne de la province de Novare dans la région Piémont en Italie.
- [it] Oleggio

[ru] Оледжо

Оледжо (итал. Oleggio) — коммуна в Италии, располагается в регионе Пьемонт, в провинции Новара.



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