Posta nella parte centrale del medio novarese, Momo è attraversata dal torrente Agogna che confluisce nel Po in Lomellina.
Storia
I più significativi rinvenimenti archeologici a conferma della antica frequentazione del territorio si collocano a nord e ad est dell'attuale abitato: i più antichi consistono in due sepolture ad incinerazione[4], databili non oltre il III sec. a.C., rinvenute nel 1994 all'interno della Chiesa della Santissima Trinità, per l'età romana sono stati individuati ampi resti di strutture riferibili ad un edificio rustico utilizzato tra prima età imperiale ed il IV secolo e di una strada che da nord-est si dirigeva verso l'attuale centro abitato[5].
Poco successiva è un'ampia necropoli longobarda, in uso dalla fine del VI fino a tutto il VII secolo, per la quale non è stato tuttavia individuata quale fosse la collocazione del relativo insediamento[6][7]
Toponomastica
Varie sono le ipotesi sull'origine della parola Momo, in latino prima Mummium, poi Mumum e infine Momum: c'è chi sostiene, infatti, che tragga origine della famiglia romana dei Mumia, mentre da alcuni esperti è ritenuto che sia il console romano Lucio Mummio Acaico il padre del nome; altri studiosi, infine, considerano il nome toponomastico celtico della località, diventato Mommio presso i Romani, come l'antico nome del paese.
Chiesa parrocchiale della Natività di Maria; ottenuta dal rifacimento di un'antica chiesa romanica, ha conosciuto nel corso dei secoli ampliamenti e ristrutturazioni; di speciale rilievo quelli eseguiti a partire dal 1684, quando fu realizzato un nuovo coro, ampliata la navata centrale ed eseguita la nuova costruzione delle navate laterali.
Chiesa della Santissima Trinità; piccola e rustico oratorio, posto lungo la strada regionale n.229 poco fuori dal paese in direzione Borgomanero, custodisce al suo interno un vastissimo ciclo di affreschi risalenti al XV e XVI secolo, omogenei per stile, attribuibili alla bottega novarese dei Cagnola.
Torre di San Pietro, Strada Regionale n. 229.
Castello di Agnellengo, nella frazione omonima.
Castello di Castelletto, nella frazione omonima.
Castrum vetus, in p.zza Libertà.
Amministrazione
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Luisella Pejrani Baricco, Filippo Maria Gambari: Momo. Indagine all'interno della Chiesa della SS. Trinità. Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte, 13 (1995), pp. 352-254.
Giuseppina Spagnolo Garzoli: Momo. Insediamenti rurali e strada di età romana. Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte, 28 (2013) pp. 243-246.
Egle Micheletto, Francesca Garanzini, Sofia Uggé, Caterina Giostra. Due nuove grandi necropoli in Piemonte, in Elisa Possenti (a cura di), Necropoli Longobarde in Italia. Indirizzi della ricerca e nuovi dati. Atti del Convegno Internazionale, Trento 2014 pp. 96-117.
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