Borgomanero (Borbané in piemontese, pronuncia [bʊrbaˈne]; Borbanee in lombardo, pronuncia [burbaˈneː]) è un comune italiano di 21 276 abitanti della provincia di Novara in Piemonte. È la seconda città della provincia per popolazione dopo il capoluogo.
Borgomanero comune | |||
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Veduta | |||
Localizzazione | |||
Stato | Italia | ||
Regione | Piemonte | ||
Provincia | Novara | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Sergio Bossi (centro-destra) dal 13-6-2017 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 45°42′N 8°28′E | ||
Altitudine | 308 m s.l.m. | ||
Superficie | 32,27 km² | ||
Abitanti | 21 276[1] (31-12-2021) | ||
Densità | 659,31 ab./km² | ||
Frazioni | Santa Cristina, Vergano, San Marco, Santo Stefano, Santa Croce [2] | ||
Comuni confinanti | Bogogno, Briga Novarese, Cressa, Cureggio, Fontaneto d'Agogna, Gargallo, Gattico-Veruno, Gozzano, Invorio, Maggiora | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 28021 | ||
Prefisso | 0322 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 003024 | ||
Cod. catastale | B019 | ||
Targa | NO | ||
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[3] | ||
Cl. climatica | zona E, 2 559 GG[4] | ||
Nome abitanti | borgomaneresi (localmente chiamati anche burbanelli) | ||
Patrono | san Bartolomeo | ||
Giorno festivo | 24 agosto | ||
Cartografia | |||
Posizione di Borgomanero nel territorio della provincia di Novara | |||
Sito istituzionale | |||
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Borgomanero è situata a circa metà strada tra Novara, Varese e Verbania, in una conca pianeggiante alle pendici dei primi rilievi collinari-montuosi delle Alpi Pennine, a pochi chilometri dal lago d'Orta, dal Lago Maggiore e dal complesso del Mergozzolo; dista 30 km da Novara, 70 km da Milano e 110 km da Torino.
Dalla città di Borgomanero si possono raggiungere facilmente sia la Valsesia sia la Val d'Ossola. Il confine con la Lombardia dista 13 chilometri.
Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Borgomanero. |
Lo stesso argomento in dettaglio: Idrografia di Borgomanero. |
Borgomanero è bagnata dal torrente Agogna che l'attraversa da nord-est a sud-ovest, durante il suo cammino verso il Po. Il letto del torrente è stato deviato nella seconda metà del XVII secolo, per ragioni agricole; precedentemente il suo corso si immetteva verso il centro cittadino dando origine a diverse rogge, successivamente coperte o riempite di terra. Lungo l'ansa formatasi in corrispondenza della deviazione è nata l'Allea (nome derivante da un'espressione piemontese che riprende il francese aller, andare), una passeggiata sulle rive dell'Agogna.
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La leggenda narra che un gruppo di tredici persone, chiamate i Tredici Orchi (Trözz' Orchi nella forma dialettale), di ritorno da un pellegrinaggio all'isola di San Giulio, abbia fondato il primo nucleo della città, sulle rive dell'Agogna. La stessa leggenda racconta anche l'origine del tapulon, il piatto tipico della città, realizzato con i poveri ingredienti che il gruppo aveva a disposizione: la carne dell'unica asina che portava i loro bagagli, il vino e poco altro.
La prima denominazione ufficiale di Borgomanero è Burgus Sancti Leonardi, ossia Borgo di San Leonardo. Questo nome gli deriva dalla chiesa di san Leonardo, che presumibilmente risale agli anni tra il 1125 e il 1150. Dalla Carta di Romagnano del 1198 sappiamo che a quel tempo Borgo San Leonardo godeva già della qualifica di borgo franco, cioè un borgo affrancato da prestazioni servili, estraneo alla giurisdizione comitale che pure manteneva una certa autorità e influenza.
Il toponimo Borgomanero invece deriva da Giacomo Mainerio (Jacobus de Mayneriis), che fu podestà di Novara tra il 1193 e il 1194. Mainerio ritenne questo luogo il più adatto per creare una roccaforte tra il Sesia e il Ticino e gli impose il proprio nome, sostituendo quello di Borgo San Leonardo. La costruzione del nuovo borgo implicò quasi certamente lo smantellamento dell'abitato di San Leonardo, la cui chiesa, conservata tuttora, rimase esterna alle mura, forse in funzione di chiesa cimiteriale; il nuovo abitato fu riprogettato sul modello della civitas romana.
In seguito il borgo continuò a crescere d'importanza e resistette a diversi assedi nella guerra tra Visconti e Paleologi del Trecento. Borgomanero perse una parte della sua autonomia quando i duchi di Milano la concessero in feudo dapprima ai Tornielli (1412 - 1447) e in seguito ai Trivulzio (1466-1548).
Nel 1449 venne coinvolta, per la sua posizione, nello scontro tra il duca Ludovico di Savoia e Francesco Sforza e i suoi dintorni furono teatro di una battaglia vinta dalle truppe lombarde capitanate da Bartolomeo Colleoni.
Successivamente, divenne un feudo degli Estensi per oltre duecento anni (1552-1757). Curiosamente, Borgomanero non fu toccata dalla peste di metà Seicento che imperversò in Europa, malgrado fossero colpite tutte le località circostanti, in quanto gli unici quattro appestati vennero espulsi dalla città e venne dato l'ordine di chiudere le porte e di isolare la città finché l'epidemia non si fosse estinta. Questa decisione, notevole per l'ignoranza dell'epoca sui contagi, salvò la cittadina dalla peste.
Durante i primi anni dell'Ottocento Borgomanero perse le sue ultime mura, trasformandosi in un centro commercialmente ed economicamente più moderno.
Borgomanero prese anche parte attiva al Risorgimento italiano: i fratelli Ercole e Antonio Maioni pagarono con l'esilio il tricolore innalzato a Torino nel 1821; Maddalena Zoppis perse un occhio durante le Cinque Giornate milanesi del 1848; Costantino Pagani fu uno dei Mille dell'impresa di Garibaldi. Subì, inoltre, l'occupazione austriaca all'indomani della battaglia della Bicocca del marzo 1849.
Il 19 aprile 1928 a Borgomanero fu aggregato il territorio del soppresso comune di Vergano Novarese[5], a seguito del regio decreto 11 marzo 1928 n. 602.
Del Novecento si ricordano figure come Mora e Gibin, medaglie d'oro della Resistenza, e Achille Marazza, membro del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia, che nel 1967 donò al comune la villa e la biblioteca, oggi sede della fondazione che porta il suo nome.
Attestazione di pubblica benemerenza del Dipartimento della protezione civile conferita a titolo collettivo | |
«Partecipazione ai soccorsi durante gli eventi meteo di ottobre/novembre 2014 in Piemonte» — Roma, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, 13 marzo 2017 |
Abitanti censiti[7]
Gli stranieri residenti nel comune sono 2 240, ovvero il 10,3% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:[8]:
Il tapulon è il piatto tradizionale di Borgomanero, ricetta a base di carne trita originariamente di asino.
Rinomati sono i "Brutti ma Buoni", dolci tipici prodotti dalle pasticcerie cittadine secondo un'antica ricetta.
È presente la biblioteca pubblica e Casa della cultura, "Fondazione Achille Marazza", fondata nel 1971.[9]
A cavallo tra l'area linguistica piemontese e quella lombarda occidentale, il dialetto di Borgomanero presenta caratteri particolari che lo differenziano marcatamente dalle parlate limitrofe. Una caratteristica evidente che lo contraddistingue (che si ritrova anche nel Bustocco, parlato a Busto Arsizio) è la presenza della /u/ atona finale in sostantivi e aggettivi maschili singolari, ad es. "autu", alto, "brasciu", braccio, "centu", cento, "denciu", dente, "fregiu", freddo.
La manifestazione più importante è l'annuale appuntamento con la Festa dell'Uva: un insieme di eventi culturali, sportivi e folkloristici che si tiene nel mese di settembre dal 1936, in particolare la sfilata dei carri allegorici e vendemmiali lungo i corsi cittadini ed il Palio degli Asini, di solito il primo fine settimana. La festa si apre con l'arrivo alla stazione ferroviaria delle maschere cittadine: la sciura Togna e la sua serva Carulena (rigorosamente impersonate da uomini in abiti femminili); culmine della festa è la tradizionale sfilata di carri allegorici e vendemmiali, preparati dai quartieri cittadini, dalle frazioni o dai comuni limitrofi, con coreografie di tipo carnevalesco. Durante tutto il periodo delle manifestazioni, nei ristoranti, nei rioni, nei cortili o sotto i tendoni allestiti per l'occasione, è possibile gustare i piatti della tradizione come stufato d'asino e tapulone (tapulon), oltre ai vini locali.
Ha sede a Borgomanero fin dalla sua fondazione, nel 1996, la redazione della rivista trimestrale di poesia, critica e letteratura Atelier.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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5 dicembre 1994 | 29 settembre 1997 | Maria Piera Pastore | Forza Italia | Sindaco | |
29 settembre 1997 | 8 giugno 1998 | Domenico Cuttaia | Commissario | ||
8 giugno 1998 | 29 maggio 2007 | Pierluigi Pastore | L'Ulivo | Sindaco | |
29 maggio 2007 | 13 giugno 2017 | Anna Tinivella | Forza Italia | Sindaco | |
13 giugno 2017 | in carica | Sergio Bossi | Indipendente di centro-destra |
Sindaco | |
La stazione di Borgomanero è posta lungo la ferrovia Domodossola-Novara e punto di incrocio con la linea Santhià-Arona, priva di traffico dal 2012. L'impianto è servito da treni regionali effettuati da Trenitalia nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Piemonte.
Il comune è servito dalla SS229 Novara-Gravellona Toce e dalla SP142 Biellese, che collega Biella ad Arona. Dista inoltre 25 km dall’ aeroporto di Milano-Malpensa. Borgomanero è dotata di un casello autostradale sull’A26 Genova Voltri-Gravellona Toce a pochi chilometri dalla diramazione A8/A26 Gallarate-Gattico e quindi dall’autostrada A8 Milano-Varese.
A Borgomanero sono presenti diverse società sportive, tra le quali:
La Cimberio Borgomanero ha militato nel campionato di Legadue 2001-02, seconda serie professionistica di pallacanestro, prima di trasferire il titolo sportivo a Novara a partire dalla stagione successiva.
Il 3 giugno 1928, nella "tappa volante" di Borgomanero del 16º Giro d'Italia, vinse Domenico Piemontesi davanti a Binale e Binda.
Il 1º giugno 1997 la 15ª tappa del Giro d'Italia si è conclusa a Borgomanero con la vittoria di Alessandro Baronti.
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF (EN) 168214709 · SBN RMLL003881 · GND (DE) 4271583-0 · WorldCat Identities (EN) lccn-n78019809 |
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