Mussolente (Musołente in Veneto) è un comune italiano di 7 565 abitanti[2] della provincia di Vicenza in Veneto. Confinante con la provincia di Treviso, dista 43 km dal capoluogo di provincia. Il territorio del comune risulta compreso tra gli 85 e i 231 metri sul livello del mare. Il comune di Mussolente possiede anche una frazione, Casoni di Mussolente.
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Mussolente comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | Vicenza |
Amministrazione | |
Sindaco | Cristiano Montagner (lista civica Patto per Mussolente e Casoni) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019) |
Territorio | |
Coordinate | 45°47′N 11°49′E |
Altitudine | 129[1] m s.l.m. |
Superficie | 15,43 km² |
Abitanti | 7 565[2] (30-11-2020) |
Densità | 490,28 ab./km² |
Frazioni | Casoni[3] |
Comuni confinanti | Borso del Grappa (TV), Cassola, Loria (TV), Romano d'Ezzelino, San Zenone degli Ezzelini (TV) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 36065 |
Prefisso | 0424 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 024070 |
Cod. catastale | F829 |
Targa | VI |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[4] |
Cl. climatica | zona E, 2 459 GG[5] |
Nome abitanti | misquilesi |
Patrono | santi Pietro e Paolo |
Giorno festivo | 29 giugno |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
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L'origine etimologica di Mussolente è assai complessa. Molta è la bibliografia al riguardo, così come molti furono gli autori ad interessarsene, tra i quali Giuseppe Furlani. Grazie alle accese discussioni tra i vari autori, si cominciò a pensare, dalla fine del Settecento, alla possibilità che Mussolente derivasse il suo nome da “Misquilen”, toponimo rilevabile dal famoso sarcofago di Gajo Vettonio della tribù Fabia, portato alla luce a S. Eulalia, designante l'antico pago, l'antica zona corrispondente a un piccolo distretto naturale, fisicamente ben distinto, costituito dalla zona sottostante al corpo occidentale del massiccio del Grappa, delimitato dal festone di colline da Mussolente a Fonte ed ad occidente ed ad oriente dal Brenta e dal profondo solco dell'Astico. Da quel momento i “Mussolentini” cominciarono ad essere chiamati “Misquilesi o Misquilensi”.
Dante Olivieri, nel 1903, dichiarò l'impossibilità della derivazione del nome Mussolente da Misquilenses. A seguito però delle argomentazioni glottologiche di Carlo Salvioni, pubblicate nel 1910, e di quelle di Prati, del 1914, egli modificò in senso positivo la sua precedente opinione per poi modificarla ancora una volta, in senso dubbioso, nel 1960, mettendo tale toponimo tra i problemi etimologici.
Il pago di “Misquile” ha lasciato altre tracce di sé in altri nomi di località della pedemontana del Grappa.
Con il termine di Musile, documenti antichi e recenti (mappe del 1800), indicano una contrada fra S. Eulalia e Liedolo; in documenti notarili del Cinquecento si parla di una “braida Misquilensis” o “de Misquilio”.
Ci fu un periodo in cui si voleva far rivivere i fasti dell'antico Impero romano. Si pretendeva così di far derivare tutto dai Romani. Si pensò che il termine “Misquile” derivasse dalla contrazione del nome di uno dei sette colli fatali di Roma: il Monte Esquilino (Mons Esquilinus).
In realtà Mussolente, come gli altri toponimi locali, risulta termine antico alto tedesco col significato di “terra paludosa” (Musso-lento, Musso-lente) dove il termine “musso” (che bene ricorda il tedesco attuale “moos”) significa “acquitrinoso, paludoso”, mentre “lente” significa “terra, paese”, alla stessa stregua del tedesco attuale “lant” (land).
Una riprova che tale significato è probabilmente corretto la si ha dalla geologia e dalla morfologia del territorio che inequivocabilmente attestano la presenza, ancor oggi, di ampie aree fortemente umide, ricche di risorgive e certamente acquitrinose se le acque non fossero state incanalate artificialmente, sia anche da un punto di vista linguistico visto che esiste un documento del 1226 conservato nell'archivio vescovile di Belluno, dove Mussolente è scritto “Musculento”, e “muscu“, normale forma contratta da “musecu" o "moseco”, è tipico termine medio alto tedesco che significa “paludoso”.
La prova più importante però, è fornita proprio dal famoso “Misquilen” scolpito nel sarcofago di Gaio Vettonio e che ha fatto tanto disquisire moltissimi e, per altri versi, validissimi studiosi di glottologia. “Misquilen” infatti, è un termine germanico retico-euganeo derivato dalla parola composta “misaúile” che significa “valle paludosa”. In grafia germanica tale termine si scrive “müsc-weihle” ed è tuttora in uso nei dialetti basso tedeschi del nord Europa. La “w”, come avverte Vittore Pisani, uno dei maggiori glottologi italiani, deve esser letta come “u” consonantica, confermata anche dal toponimo Aquileia (ach-weihl'-heia) stante il significato di “baia, valle, insenatura” che ha il termine “weíhle” come ricorda Brochaus (1954).
Casoni prende il nome da “case, casoni” sparsi per la campagna. Inizialmente servivano per i pastori e le loro mandrie come rifugio nella notte. Più tardi, attorno a queste case, sorsero dei paesi.
In Italia esistono vari villaggi che portano il nome di Casoni.
Mussolente, di cui si riscontrano tracce fin dal I secolo d.C., è stata interessata dalle vicende, svoltesi tra il XI secolo e il XIII secolo, legate alle proprietà degli Ezzelini. Tali proprietà furono meticolosamente accertate, censite e documentate dopo la loro definitiva sconfitta avvenuta nel 1260.
Durante la prima guerra mondiale a Casoni era operativo il campo di aviazione di Casoni.
Stemma d'azzurro, alla collina di Mussolente al naturale, con il castello sulla cima, aperto e finestrato di nero, merlato alla ghibellina, circondato da due rami di quercia e d'alloro annodati da un nastro, con il motto "Misquilenses". Lo scudo è sormontato dalla corona di comune.
Il re Vittorio Emanuele III concesse lo stemma e il gonfalone con suo decreto, controfirmato dal presidente del consiglio e ministro dell'interno Salandra, il 10 settembre 1914.[6]
Casoni
Mussolente
Abitanti censiti[7]
Caratterizzata principalmente da piccole/medie aziende a gestione familiare, ma presenti anche grandi multinazionali.
Mussolente è rinomata soprattutto per la produzione di merletti.[8]
Il comune vanta numerosi impianti fotovoltaici ubicati su tetti di aziende e abitazioni. Il più esteso impianto del comune, che è anche uno dei più potenti del comprensorio, è stato installato su un fabbricato privato e si compone di 1148 pannelli solari, per una potenza complessiva di circa 206 kWp.
La principale squadra di calcio della città è stata l'A.C.D. Mussolente, storicamente militante nelle divisioni dilettantistiche del Veneto: nel 2018 essa ha cessato di esistere per consentire la rifondazione del Bassano. Suoi colori sociali erano il giallo ed il nero.
Sono presenti due società calcistiche nate nel 2018: la Mussolente United e la New Generation Mussolente che giocano in serie D.
La Pallavolo Mussolente A.S.D. nasce il 14 settembre 2015, per dare la possibilità agli appassionati di poter praticare lo sport della pallavolo, in una realtà da sempre molto attenta a questo sport. In precedenza affiliati al Bassano Volley, la "rinascita" della Pallavolo Mussolente è stata anche dettata dalla necessità di poter accedere all'utilizzo degli impianti sportivi alle tariffe preferenziali previste per le associazioni sportive aventi sede nel comune di residenza.[senza fonte]
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