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Morfasso (Murfàss in dialetto piacentino, localmente Murfèss) è un comune italiano di 878 abitanti della provincia di Piacenza in Emilia-Romagna. Si trova circa 54 km a sud del capoluogo di provincia.

Morfasso
comune
Morfasso – Veduta
Morfasso – Veduta
Scorcio di Morfasso con il campanile della chiesa di Santa Maria Assunta e Santa Franca da Vitalta.
Localizzazione
Stato Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Piacenza
Amministrazione
SindacoPaolo Calestani (lista civica di centro-destra Per Morfasso) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Territorio
Coordinate44°43′N 9°42′E
Altitudine631 m s.l.m.
Superficie83,93 km²
Abitanti878[1] (31-8-2022)
Densità10,46 ab./km²
FrazioniCasali, Greghi, Monastero, Pedina, Rusteghini, San Michele, Sperongia, Teruzzi, Olza, Variano, Labè, Costa, Malvisi, Ravazzoli, Ca' Moglie, Levei, Rocchetta, Cornolo, Tiramani
Comuni confinantiBardi (PR), Bettola, Bore (PR), Farini, Gropparello, Lugagnano Val d'Arda, Vernasca
Altre informazioni
Cod. postale29020
Prefisso0523
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT033028
Cod. catastaleF724
TargaPC
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 265 GG[3]
Nome abitantimorfassini
PatronoMaria Assunta
Giorno festivo15 agosto
Cartografia
Morfasso
Morfasso – Mappa
Morfasso – Mappa
Posizione del comune di Morfasso nella provincia di Piacenza
Sito istituzionale

Geografia fisica


Il lago di Mignano
Il lago di Mignano

Il capoluogo comunale è situato nell'alta val d'Arda in una conca circondata dai monti: Carameto (1318 m s.l.m.), Lama (1328 m s.l.m.), Menegosa (1365 m s.l.m.), Santa Franca (1322 m s.l.m.), Croce dei Segni (1071 m s.l.m.). Rientra nel territorio comunale morfassino anche parte dell'alta val Chero[4].

Nella parte settentrionale del territorio comunale, al confine con il comune di Vernasca è presente un lago artificiale, il lago di Mignano, sorto con la costruzione dell'omonima diga tra il 1919 e il 1934, e che presenta un'estensione di circa 2 km²[5].

Parte del territorio comunale è compresa nel parco provinciale Monte Moria, area di salvaguardia naturalistica che si estende per circa 1000 ha tra i comuni di Morfasso e Lugagnano Val d'Arda gestita da un consorzio e coperta per tre quarti da boschi di castagni, ginestre, faggi, carpini, nocciole e abeti[6]. Il parco è diventato famoso anche per essere stato il set di riprese del telefilm La freccia nera.


Storia


La zona dell'alta val d'Arda risulta abitata fin dalla preistoria, reperti litici risalenti a circa 35 000 anni fa sono stati ritrovati nella zona del monte Lama[7]. Prima di cadere sotto il dominio romano, la zona viene popolata dalle tribù dei liguri veleiati, con la presenza di numerosi villaggi protetti da fortificazioni difensive, detti castellieri. Nonostante la presenza di itinerari che permettevano il collegamento tra i versanti nord e sud degli Appennini, il loro utilizzo rimane sempre piuttosto limitato rispetto ad altri itinerari appenninici, a causa della loro difficoltà[7]. Dopo combattimenti durati circa 80 anni per sottomettere i liguri, i Romani si insediano nella zona, posta alle dipendenze della città di Veleia[8].

Secondo alcune interpretazioni, il toponimo Morfasso deriva dal latino moram facere, traducibile con sostare in italiano, con possibile riferimento ad un accampamento militare sorto durante i combattimenti per la conquista romana dell'alta val d'Arda. Altre fonti, al contrario, attribuiscono al nome Morfasso ha origini longobarde[7].

Nell'VII secolo ad opera longobarda, viene fondato il monastero dei SS. Salvatore e Gallo di Val Tolla che, nei secoli successivi, occuperà un ruolo centrale dal punto di visto amministrativo e politico per tutta l'alta val d'Arda. Nel X secolo sorgono numerosi castelli, tra cui quello di Morfasso e quello di Sperongia, posti alle dipendenze del monastero, con la funzione di difendere l'autorità religiosa dagli attacchi dei potenti signori locali[7] e la via di comunicazione che, proveniente dalla pianura padana, attraverso il passo del Pellizzone, Bardi e il passo della Cisa scendeva nel versante opposto dell'Appennino raggiungendo Pontremoli e proseguendo, poi, verso Roma[8]. La sede amministrativa della zona diviene il castello di Sperongia, inizialmente concesso al monastero di Val Tolla da parte del re longobardo Berengario I e poi ceduta a varie famiglie del territorio.

Nel 1220 il vescovo di Piacenza concede al comune di Piacenza la giurisdizione su tutta l'area del monastero di val Tolla, ponendo fine al ruolo amministrativo del monastero. Nel 1624 il monastero viene de facto soppresso con lo spostamento a Roma degli archivi, dei diplomi e dei privilegi papali operato dal cardinale Francesco Barberini e con il passaggio degli edifici alla famiglia Sforza di santa Fiora[7].

La zona di San Michele, in precedenza frazione del comune di Lugagnano, a seguita di una richiesta pervenuta dalla maggioranza della popolazione residente, viene aggregata al comune di Morfasso il 1º maggio 1870 con il regio decreto 5581 del 7 marzo 1870 firmato dal re Vittorio Emanuele II[9]. In seguito all'aggregazione di San Michele a Morfasso sorge una questione tra i comuni di Morfasso e Lugagnano riguardo alla correttezza o meno dell'annessione al comune di Morfasso di alcune porzioni di terreno appartenenti a Macinesso, frazione di Lugagnano e che prosegue per circa 4 anni[10].

Durante la seconda guerra mondiale, nell'ambito della guerra partigiana, Morfasso diviene «il primo Comune liberato d'Italia» al di sopra della linea Gotica: la liberazione del paese avviene il 24 maggio 1944, per opera della 38.a Brigata Garibaldi, intitolata Piacenza, dopo un'azione contro la caserma della GNR di Rustigazzo[11]. Il territorio di Morfasso viene, poi, rioccupato dalle truppe nazifasciste durante il rastrellamento invernale del 1944-1945, durante il quale, il 4 dicembre 1944 la frazione di Guselli fu teatro dell'uccisione di 25 partigiani e della cattura di altri 10, provenienti dal capoluogo ad opera di una colonna appiedata tedesca[12], per essere, infine, definitivamente liberato nella primavera del 1945.

Nel corso del XX secolo la zona è soggetta ad un forte spopolamento, con un gran numero di abitanti emigrati, specialmente verso l'Inghilterra[7], questo ha portato il numero dei cittadini morfassini residenti all'estero a superare il numero dei cittadini residenti a Morfasso: secondo statistiche dell'inizio del 2017, a fronte di 1 013 residenti nel comune, i morfassini iscritti all'anagrafe dei residenti all'estero erano 1 050[13].


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose


Santuario di Santa Franca
Santuario di Santa Franca

Aree naturali


Nei pressi della frazione di Casali, sorge la Rocca, la sola falesia calcarea presente in Emilia-Romagna. Questa falesia è una palestra naturale per gli appassionati di arrampicata: fra parete nord e parete ovest, sono state tracciate più vie per la scalata[31]. Nel 1953, sulla sommità della Rocca, furono ritrovati i resti di un "castelliere". Si presume che queste rovine risalgano alle opere di difesa erette dalle antiche popolazioni liguri ai tempi della conquista romana[32].


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[33]


Cultura


Museo della Resistenza piacentina
Museo della Resistenza piacentina

Nella frazione di Sperongia, 5 km a nord del capoluogo comunale, è possibile visitare il museo della Resistenza piacentina, inaugurato il 25 aprile 2009 e sorto per la volontà della provincia di Piacenza, della comunità montana valli del Nure e dell'Arda, del comune di Morfasso, con il contributo dei fondi museali della regione Emilia-Romagna e la collaborazione dell'ISREC, dell'ANPI provinciale di Piacenza e della diocesi di Piacenza-Bobbio[34] Il museo è dedicato alle formazioni partigiane del piacentino e alla popolazione locale che, durante i 20 mesi della resistenza subì distruzioni e violenze.


Eventi



Infrastrutture e trasporti


Il territorio morfassino è attraversato dalla ex strada statale 359 di Salsomaggiore e Bardi che, tramite il passo del Pellizzone congiunge la val d'Arda con la parmense val Ceno; il passo può essere raggiunto dal capoluogo comunale tramite la strada provinciale 15 di Prato Barbieri-Morfasso che, partendo da Bettola, congiunge la val Nure con la val d'Arda attraverso Prato Barbieri ed il passo dei Guselli, scende a Morfasso e, da qui, si ricongiunge con l'ex strada statale 359 in località i Casali, nei pressi del passo del Pellizzone. La strada provinciale 15 e l'ex strada statale 359 sono collegate anche dalla strada provinciale 66 di Casali. Il passo dei Guselli può essere raggiunto tramite la strada provinciale 14 della Val Chero, che parte da Carpaneto Piacentino e risale l'omonima valle.

Altre strade provinciali che interessano il territorio comunale sono la strada provinciale 21 di val d'Arda che risale in fondovalle la valle dell'Arda fino al capoluogo comunale, la strada provinciale 71 di Collerino che unisce Lugagnano a Morfasso percorrendo la sponda opposta del torrente Arda e, infine, la strada provinciale 23 del parco provinciale che permette di raggiungere l'omonimo parco[38].


Amministrazione


Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
22 agosto 1985 11 giugno 1990 Giulio Molina Democrazia Cristiana Sindaco [39]
11 giugno 1990 24 aprile 1995 Giulio Molina Democrazia Cristiana Sindaco [39]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Eugenio Silva centro Sindaco [39]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Marco Rigolli Lista civica Sindaco [39]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Marco Rigolli Lista civica Sindaco [39]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Enrico Croci Lista civica: Morfasso Insieme Sindaco [39]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Paolo Calestani Lista civica: Per Morfasso Sindaco [39]
27 maggio 2019 in carica Paolo Calestani Lista civica: Per Morfasso Sindaco [39]

Altre informazioni amministrative


Fino al suo scioglimento, avvenuto nel 2013, Morfasso ha fatto parte della comunità Montana valli del Nure e dell'Arda[40]. Dopo lo scioglimento della comunità montana, Morfasso è diventato parte dal 2015 dell'Unione Alta Val d'Arda, subentrata in tutti i rapporti alla precedente comunità montana, insieme ai comuni di Castell'Arquato, Lugagnano Val d'Arda e Vernasca[41].


Note


  1. Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. Altre su Morfasso, su agriturismipiacentini.it. URL consultato il 12 maggio 2019.
  5. Lago artificiale e diga di Mignano, su turismo.provincia.pc.it, 3 aprile 2019. URL consultato il 18 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2019).
  6. Parco del Monte Moria, su parcomontemoria.it. URL consultato il 18 maggio 2019.
  7. Storia del comune, su comune.morfasso.pc.it. URL consultato il 18 maggio 2019.
  8. Un po' di storia, su morfasso.com. URL consultato il 18 maggio 2019.
  9. 14 N. 5581 della Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno contiene il seguente decreto:, in Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 105, Firenze, 15 aprile 1870.
  10. Lucio Bertoli, I personaggi che fecero la storia e la strana guerra di secessione, in Libertà, 22 luglio 2010, p. 29.
  11. Le zone libere partigiane in provincia di Piacenza: un primo sguardo d'insieme, su e-review.it. URL consultato il 19 marzo 2019.
  12. Commemorazione Passo dei Guselli, su anpcnazionale.com. URL consultato il 24 aprile 2019.
  13. A Morfasso record del rapporto tra residenti ed emigranti. Toni Capuozzo ne parla a "Terra" su Rete 4, in Piacenza24, 3 marzo 2017. URL consultato il 20 marzo 2019.
  14. Chiesa di Santa Maria Assunta <Morfasso>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 2 novembre 2019.
  15. Oratorio di San Lorenzo Martire <Morfasso>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 2 novembre 2019.
  16. Oratorio di Sant′Anna <Morfasso>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 2 novembre 2019.
  17. Oratorio della Beata Vergine Assunta e San Rocco <Monastero Val Tolla, Morfasso>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 2 novembre 2019.
  18. Chiesa dei Santi Salvatore e Gallo <Monastero Val Tolla, Morfasso>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 2 novembre 2019.
  19. Santuario di Santa Franca da Vitalta, su turismo.provincia.pc.it, 7 marzo 2019. URL consultato il 18 maggio 2019.
  20. Storia, su prolocosanmichele.it. URL consultato il 19 maggio 2019.
  21. Chiesa di San Pietro Apostolo <Pedina, Morfasso>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 2 novembre 2019.
  22. Monte Santa Franca, su morfasso.com. URL consultato il 18 maggio 2019.
  23. Campi, p. 171.
  24. Giacomo Coperchini sostiene che il monastero di San Paolo di Mezzano è stato fondato sempre nel VII secolo poco dopo quello di Bobbio, ai tempi dell’abate Attala, proprio in seguito alla diaspora di alcuni monaci di Bobbio che si sarebbero anche insediati presso i nascenti cenobi di Fiorenzuola, Gravago e Val di Tolla (G. Coperchini, Quadro ecologico e interpretazione storica del territorio piacentino-bobiense, in «Bollettino storico piacentino», 83 (1988), pp. 253-270. - G. Coperchini, Il monastero di Mezzano nell’economia piacentina prima dell’indizione delle crociate, in «Archivio storico per le Province parmensi», s. IV, 48 (1996), pp. 167-187. - G. Coperchini, Le terre di San Colombano: la «valle, in qua situm est monasterium» (primo contributo), in «Archivum Bobiense», 22 (2000), pp. 291-304. - G. Coperchini, Le terre di San Colombano: la «valle, in qua situm est monasterium» ed il monastero «Sancti Pauli de Mediana», in «Archivum Bobiense», 23 (2001), pp. 231-240.)
  25. Il Monastero dell'Abbazia di Tolla (1), su quadernivaltolla.wordpress.com. URL consultato il 3 dicembre 2018.
  26. Monastero di Tolla: regola colombaniana?, su quadernivaltolla.wordpress.com. URL consultato il 3 dicembre 2018.
  27. La Val Tolla fra evidenze toponomastiche e Archeologia Globale, su academia.edu. URL consultato il 3 dicembre 2018.
  28. Il Monastero dell'Abbazia di Tolla (2), su quadernivaltolla.wordpress.com. URL consultato il 3 dicembre 2018.
  29. Chiesa di Sant′Andrea Apostolo <Sperongia, Morfasso>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 2 novembre 2019.
  30. Chiesa della Natività della Beata Vergine <Villa Casali, Morfasso>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 2 novembre 2019.
  31. Arrampicata, su vezzolacca.it. URL consultato il 19 marzo 2019.
  32. Sapete dov'è la più antica rocca della provincia di Piacenza?, su valtolla.com. URL consultato il 19 marzo 2019.
  33. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  34. Pronto il Museo della Resistenza Piacentina: sarà inaugurato il 25 aprile, su ilpiacenza.it, 9 aprile 2009. URL consultato il 12 maggio 2019.
  35. A Morfasso festeggiato il cavallo bardigiano, su fiorenzuola.ilpiacenza.it, 11 maggio 2018. URL consultato il 18 maggio 2019.
  36. Summertime in Jazz 2018, su emiliaromagnaturismo.it, 30 giugno 2018. URL consultato il 18 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2019).
  37. Best of Italy Race, su bestofitalyrace.com. URL consultato il 18 maggio 2019.
  38. Provincia di Piacenza - servizio edilizia, progettazione infrastrutture e grandi opere (PDF), su provincia.piacenza.it. URL consultato il 25 aprile 2019.
  39. Anagrafe degli amministratori locali e regionali, su amministratori.interno.it.
  40. La Regione scioglie ufficialmente la comunità montana valli Nure e Arda, in Libertà, 25 giugno 2013.
  41. Statuto dell'Unione dei comuni montani "Alta Val d'Arada" (PDF), p. 5. URL consultato il 7 dicembre 2020.

Bibliografia



Voci correlate



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На других языках


[de] Morfasso

Morfasso ist eine italienische Gemeinde (comune) mit 948 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Provinz Piacenza in der Emilia-Romagna. Die Gemeinde liegt etwa 37 Kilometer südlich von Piacenza, gehört zur Comunità Montana valli del Nure e dell'Arda und grenzt an die Provinz Parma. Im Nordosten liegt der Lago di Mignano. Nahe der Ortschaft entspringt der Arda.

[en] Morfasso

Morfasso (Piacentino: Murfàss; locally Murfèss) is a comune (municipality) in the Province of Piacenza in the Italian region Emilia-Romagna, located about 130 kilometres (81 mi) west of Bologna and about 35 kilometres (22 mi) south of Piacenza. As of 31 December 2011, it had a population of 1,090 and an area of 83.6 square kilometres (32.3 sq mi).[3]

[es] Morfasso

Morfasso es un municipio situado en el territorio de la provincia de Piacenza, en Emilia-Romaña, (Italia).

[fr] Morfasso

Morfasso est une commune de la province de Plaisance en Émilie-Romagne (Italie).
- [it] Morfasso

[ru] Морфассо

Морфассо (итал. Morfasso) — коммуна в Италии, располагается в регионе Эмилия-Романья, в провинции Пьяченца.



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