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Leggiuno (IPA: /leʤˈʤuno/[4], Leggiün in dialetto varesotto) è un comune italiano di 3 680 abitanti della provincia di Varese in Lombardia.

Leggiuno
comune
Leggiuno – Veduta
Leggiuno – Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Lombardia
ProvinciaVarese
Amministrazione
SindacoGiovanni Parmigiani (lista civica Libertà è partecipazione) dal 5-6-2016
Territorio
Coordinate45°52′30″N 8°37′18.12″E
Altitudine240 m s.l.m.
Superficie13,19 km²
Abitanti3 680[1] (31-12-2020)
Densità279 ab./km²
FrazioniArolo, Ballarate, Baraggia, Bosco, Casa Motta, Campagna, Cellina, Cobbione, Ghirate, La Gesiola, Marzaro, Mirasole, Quicchio, Reno, Roncaccio, Rozzoni, Santa Caterina del Sasso, Santa Maria, Sasso Moro
Comuni confinantiBelgirate (VB), Besozzo, Caravate, Laveno Mombello, Monvalle, Sangiano, Stresa (VB)
Altre informazioni
Cod. postale21038
Prefisso0332
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT012088
Cod. catastaleE510
TargaVA
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 482 GG[3]
Nome abitantileggiunesi
Patronosanto Stefano
Giorno festivo26 dicembre
Cartografia
Leggiuno
Leggiuno – Mappa
Leggiuno – Mappa
Posizione del comune di Leggiuno nella provincia di Varese
Sito istituzionale

Località turistica posta sulle rive del Lago Maggiore, confina a nord con Laveno-Mombello, a est con Sangiano e Caravate, a sud-est con Besozzo, a sud con Monvalle, ad ovest e a sud-ovest col Lago Maggiore e quindi con il Piemonte e la Provincia del Verbano-Cusio-Ossola. Sulla sponda del Lago Maggiore si trova l'Eremo di Santa Caterina del Sasso, simbolo della città e dello stemma comunale leggiunese.

Il comune fa parte della Regione Agraria n° 3, sulle Colline del Verbano orientale. Inoltre fa parte dell'Unione dei comuni del Medio Verbano e dei Comuni della costa fiorita.


Geografia fisica



Territorio


Leggiuno occupa una zona collinare. Il territorio del comune risulta compreso tra i 193 e i 326 metri sul livello del mare. L'escursione altimetrica complessiva risulta essere pari a 133 metri. Dista circa 21 km da Varese, capoluogo dell'omonima provincia a cui appartiene il comune. Leggiuno ha un grado di sismicità molto bassa, infatti appartiene alla Zona 4 classificata dalla Protezione Civile come irrilevante. Essendo situato sul Lago Maggiore, gode del suo benefico clima. In particolar modo le frazioni Arolo e Reno sono considerate centri climatici.


Clima


Secondo la classificazione climatica il centro abitato è situato in "zona E", 2482 GR/G.

MILANO MALPENSA Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 6,18,613,117,021,325,528,627,624,018,211,26,97,217,127,217,817,3
T. min. media (°C) −4,4−2,50,44,39,012,615,314,811,56,40,7−3,6−3,54,614,26,25,4
Precipitazioni (mm) 67,577,199,7106,3132,093,366,897,573,2107,4106,354,6199,2338,0257,6286,91 081,7
Giorni di pioggia 66891096867861827232189
Umidità relativa media (%) 787669737474747374778080787273,77775,2
Vento (direzione-m/s) N
3,3
N
3,3
N
3,4
N
3,5
N
3,3
N
3,2
N
3,1
N
3,0
N
3,1
N
3,1
N
3,4
N
3,3
3,33,43,13,23,3

Origini del nome


L'origine del nome Leggiuno è molto antica, e sono parecchie le supposizioni al riguardo. Un'ipotesi poco affidabile dice che derivi da Legio-una (da cui Legiunum), ovvero una legione di Giulio Cesare che si era fermata in questa zona. Secondo un'altra ipotesi deriverebbe invece da Dunum (colle) e un nome proprio di persona, pare una divinità panceltica. L'ipotesi più sicura sostiene che derivi dal celtico, dalle parole Leze (ai piedi) dunum (colle), ovvero ai piedi del colle, probabilmente il colle presente nella località Mirasole, dato che nel Medioevo la località è attestata per iscritto come Lezeduno.[5]


Storia


L'esistenza di molti ghiacciai in territorio leggiunese rese pressoché problematica e talvolta impossibile la presenza di vita umana nel periodo preistorico a Leggiuno. Solo nel XIX secolo, precisamente nel 1864, furono rinvenute tra Leggiuno e Mombello alcuni resti di palafitte, frammenti di vasi, armi, utensili e residui di pasti, tutti riconducibili al periodo del Neolitico. Alla fine del XIX secolo nelle frazione Marzaro di Leggiuno fu ritrovata una tomba rettangolare, e dopo di queste sbucarono altre tombe, contenenti antichi vasi in terracotta. Nella metà del XX secolo, anni '50, a qualche centinaio di metri a sud dell'Eremo di Santa Caterina del Sasso, nella zona soprannominata “Bus di Curnaà”, comparirono cocci ceramici dell'Età Romana: nella stessa zona furono recuperati delle ossa di piccoli animali. Nella frazione di Arolo, invece, nel 1964, gli archeologi portarono alla luce alcuni reperti dell'età del Bronzo. Tra questi, in particolare, furono ritrovati uno spillone, una lancia, un bracciale, un torques di bronzo e persino uno spuntone di un'asta, grazie alla quale si è potuto ipotizzare che nel periodo ascrivibile al 2200-2000 a.C. presso la suddetta frazione fu realizzato un sepolcreto.

Alcuni resti di una plausibile lotta punica svoltasi nella zona sono individuabili sul sagrato della odierna chiesa romanica dei SS. Primo e Feliciano. Per quanto riguarda gli anni delle dominazioni barbariche, l'unico segno plausibile di quel periodo è stata una tomba rettangolare in roccia dolomitica, reperita sul Monte Piaggio nella frazione di Arolo. Un documento rinvenuto attesterebbe che Eremberto, al tempo vassallo dell'imperatore Lotario, traslò nell'allora Chiesa di S. Siro (l'attuale Chiesa dei SS. Primo e Feliciano) i resti, per l'appunto, dei SS. Primo e Feliciano. Questi gli erano stati donati da Papa Sergio II.

Leggiuno divenne un comune indipendente e sede di una pretura del feudalesimo e di una corte nel periodo relativo all'impero di Berengario I. La peste a quei tempi inflisse duri colpi in Italia e non risparmiò il popolo leggiunese: il piccolo borgo di Leggiuno perse, nel 1554 e nel 1630, una considerevole parte del popolo. Per tornare ad essere nuovamente un centro importante, Leggiuno dovette aspettare la fine del ‘800 quando il numero di abitanti si attestò tra i 700 e gli 800. Fino al 1927 Leggiuno era parte del circondario di Varese, allora sito in Provincia di Como. Il circondario di Varese fu abolito, come tutti i circondari italiani, nel 1927, nell'ambito della riorganizzazione della struttura statale voluta dal regime fascista, e Leggiuno venne così inserita nella neocostituita provincia di Varese. Contemporaneamente allo scorporamento, Leggiuno si unisce agli ex comuni di Arolo, Ballarate, Cellina e all'attuale comune di Sangiano, replicando un analogo provvedimento di Napoleone di più di un secolo prima e poi annullato dalla Restaurazione austriaca. Nel 1963, infine, Sangiano diventa un comune autonomo ma Leggiuno conserva Arolo, Ballarate e Cellina come sue frazioni.


Monumenti e luoghi d'interesse


L'Eremo di Santa Caterina del Sasso
L'Eremo di Santa Caterina del Sasso

Architetture religiose


Un tempo Leggiuno era a capo dell'omonima pieve, parte della grande diocesi di Milano. Attualmente è parte della zona pastorale di Varese, decanato di Besozzo e nel suo territorio comprende due parrocchie, Santo Stefano protomartire in Leggiuno e Santi Carlo e Pietro martire in Arolo, la prima delle quali conta ben sei luoghi di culto. Insieme alle vicine parrocchie di Sant'Andrea apostolo in Sangiano e di Santo Stefano protomartire in Monvalle, Leggiuno è parte di una Comunità pastorale.

Chiesa dei Santi Primo e Feliciano (sec. IX)
Chiesa dei Santi Primo e Feliciano (sec. IX)

Aree naturali


Il comune è ricco di boschi e sentieri boschivi. Questi sono tutti pedalabili per l'80% circa. Infatti vengono organizzate dalla Pro Loco del Comune gare ciclistiche di mountain bike anche in ambito regionale. Leggiuno è anche uno dei pochi comuni in Lombardia ad aver aderito al progetto di Greenpeace Città amiche delle foreste.

Leggiuno è attraversato dal "Sentiero del Verbano" (Sesto Calende - Laveno-Mombello) che costituisce la prima realizzazione del progetto Vie Verdi dei Laghi. Questo sentiero è identificato con la sigla VB su tutta la segnaletica verticale. Inoltre, è attraversato dall'Anello di Santa Caterina, nella fascia costiera compresa tra Laveno-Mombello e Monvalle, interessando quello che si può considerare il gioiello storico-architettonico della provincia di Varese: l'Eremo di Santa Caterina del Sasso.


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[6]


Etnie e minoranze straniere


Gli stranieri residenti nel comune sono 298, ovvero l'8,3% della popolazione (la terza percentuale più alta tra i comuni della provincia). Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[7]:

  1. Marocco, 75
  2. Germania, 53

Lingue e dialetti


A Leggiuno si parla ovviamente l'italiano. Il dialetto parlato è il dialetto lombardo occidentale o insubre, in particolare si parla il dialetto varesino.


Religione


La stragrande maggioranza della popolazione è cristiana cattolica. L'immigrazione di cittadini comunitari ed extra-comunitari ha portato all'insediamento di minoranze di musulmani e ortodossi.


Cultura



Scuole


A Leggiuno sono presenti:


Stampa



Teatro



Eventi



Geografia antropica



Urbanistica


Il piano del governo di territorio del comune è valido nel periodo 2009-2013.


Frazioni costiere


Lago Maggiore a Leggiuno.
Lago Maggiore a Leggiuno.

Arolo

Lo stesso argomento in dettaglio: Arolo.
Arolo da Sasso Moro.
Arolo da Sasso Moro.

Arolo è una delle frazioni costiere di Leggiuno, situata sul Lago Maggiore. Al suo interno vi si trova la Chiesa dedicata ai Santi Pietro e Carlo.

Vista del Lago Maggiore da Arolo
Vista del Lago Maggiore da Arolo

Reno

Lo stesso argomento in dettaglio: Reno (Leggiuno) ed Eremo di Santa Caterina del Sasso.

Reno è una frazione costiera di Leggiuno che ospita l'Eremo di Santa Caterina del Sasso. Reno è considerata la st.Tropez del Lago Maggiore, grazie alla sua magnifica spiaggia in riva al lago .


Sasso Moro

Sasso Moro è una frazione nella quale sorge un porticciolo dove possono attraccare diversi battelli e barche.


Altre frazioni



Ballarate

Lo stesso argomento in dettaglio: Ballarate.

Ballarate (Ballaraa in lombardo) si trova tra la frazione di Baraggia e Arolo.


Baraggia

Baraggia (Baràgia in lombardo occidentale) si trova tra la frazione di Marzaro e nei pressi della frazione Bosco, al confine col comune di Sangiano e quello di Monvalle. Al suo interno vi si trova un'industria tessile molto importante. Nelle vicinanze è presente la Stazione ferroviaria di Leggiuno-Monvalle.


Bosco

Bosco (Bùsch in lombardo occidentale), così chiamata in ragione della sua natura rigogliosa, sorge tra Monvalle e la frazione di Arolo. Da qui è possibile ammirare una splendida vista sul Lago Maggiore.


Campagna

Campagna si trova al confine con la frazione di Arolo, quella di Reno, la frazione di Quicchio e quella di Cellina.


Cellina

Cellina, (Scilena in lombardo occidentale) si trova tra Arolo e Reno. Il territorio è dominato da due colline: Motta Cipollina e monte di Ballarate. La prima la divide ad occidente dal lago Maggiore, mentre l'altra la separa dall'abitato di Ballarate. Sul culmine di quest'ultima si trovano le rovine di una torre di guardia di un castello Longobardo. Al suo interno vi si trova la chiesa dedicata a san Rocco(patrono del paese) del secolo XX oggi sconsacrata e la chiesa dedicata a santa Maria Stella Maris, edificata negli anni '50 del XXI secolo.

Prati leggiunesi tra Mirasole e Reno.
Prati leggiunesi tra Mirasole e Reno.

Cobbione

Cobbione (Cubiùn in lombardo occidentale) si trova al confine tra Sangiano e Cardana di Besozzo.


Ghirate

La frazione Ghirate (Ghiràa in lombardo occidentale) si trova tra la frazione Bosco, Marzaro e Baraggia.


La Gesiola

La zona La Gesiola (La Gésola in lombardo occidentale) si trova tra Mirasole e Reno. È in aperta campagna e vi sorgono perlopiù boschi e campi.


Marzaro

Marzaro (Marsàr in lombardo occidentale) si trova tra la località Bosco e la località Baraggia.


Mirasole

Mirasole (Mirasô in lombardo occidentale) si trova tra la frazione di Reno e il comune di Laveno-Mombello. Il colle presente in questa località potrebbe aver dato origine al nome del comune di Leggiuno. Anche qua è possibile ammirare una vista sul Lago Maggiore.


Economia


Sul territorio sono presenti attività economiche industriali, metalmeccaniche e tessili. Molto presente l'artigianato locale, la ristorazione e il turismo grazie alle spiagge di Arolo e Reno.


Infrastrutture e trasporti



Strade


Il comune è attraversato dalle seguenti strade provinciali:


Ferrovie


Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione di Leggiuno-Monvalle.

A Leggiuno è presente la stazione ferroviaria di Leggiuno-Monvalle, posta sulla linea Luino-Oleggio gestita da Rete Ferroviaria Italiana.

Attualmente la linea Luino-Oleggio è utilizzata quasi esclusivamente per il trasporto merci e pertanto i treni passeggeri in servizio (che fermano quindi anche a Leggiuno-Monvalle) sono attualmente limitati a due sole coppie al giorno.


Trasporto lacustre


È presente una delle fermate dei battelli della Società Navigazione Lago Maggiore (Gestione Navigazione Laghi), nei pressi del santuario di Santa Caterina del Sasso, sulla linea Arona-Stresa-Locarno, che collega Leggiuno via lago a Stresa (VB), Baveno (VB), Pallanza (VB), l'Isola Madre, Villa Taranto e Verbania-Intra (VB), consentendo quindi un collegamento diretto tra Lombardia e Piemonte, e tra la provincia di Varese e quella del Verbano-Cusio-Ossola.


Mobilità urbana


I servizi di autobus di linea interurbani sono gestiti dalle società Sila s.p.a. e Nicora e Baratelli e collegano Leggiuno a molteplice località, tra cui Laveno-Mombello, Varese, Gavirate, Caravate, Ispra. Inoltre, assicurano il collegamento tra le varie frazioni.


Amministrazione


Fino al 1927, Leggiuno era un comune autonomo sito in Provincia di Como. Nel 1927 Leggiuno (come gran parte dei comuni della provincia di Varese) viene scorporato dalla Provincia di Como e inserito nella appena istituita Provincia di Varese. Contemporaneamente allo scorporamento, sempre nel 1927, si è unito al Comune di Sangiano e alle frazioni di Arolo, Ballarate e Cellina nel comune di Leggiuno-Sangiano, un tempo anch'esse comuni autonomi. Successivamente, nel 1963, Leggiuno si è nuovamente separato da Sangiano, conservando Arolo, Ballarate e Cellina come frazioni.


Sport



Galleria d'immagini



Note


  1. Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. Luciano Canepari, Leggiuno, in Il DiPI – Dizionario di pronuncia italiana, Zanichelli, 2009, ISBN 978-88-08-10511-0.
  5. Statuto delle strade e delle acque del Contado di Milano.
  6. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  7. Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2010 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 3 gennaio 2014 (archiviato il 25 gennaio 2012).
  8. Scuole Leggiuno (VA) - pubbliche e private, su tuttitalia.it. URL consultato il 7 marzo 2013.

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[de] Leggiuno

Leggiuno (Varesino Dialekt Leggiün .mw-parser-output .IPA a{text-decoration:none}[ledʤùno]) ist eine italienische Gemeinde (comune) in der Provinz Varese in der Region Lombardei.

[en] Leggiuno

Leggiuno is a town and comune in the province of Varese, Lombardy, Italy.

[es] Leggiuno

Leggiuno es un municipio italiano de 3.444 habitantes en provincia de Varese.

[fr] Leggiuno

Leggiuno est une commune italienne d'environ 3 600 habitants, située dans la province de Varèse, dans la région Lombardie dans le nord de l'Italie.
- [it] Leggiuno

[ru] Леджуно

Леджуно (итал. Leggiuno) — коммуна на севере Италии. Расположен в провинции Варесе области Ломбардия.



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