Laterza (/la'tɛːrtsa/ ascolta[?·info] è un comune italiano di 14 776 abitanti[2] della provincia di Taranto in Puglia.
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Laterza comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Franco Frigiola (PD) dal 22-9-2020 |
Territorio | |
Coordinate | 40°38′N 16°48′E |
Altitudine | 362 m s.l.m. |
Superficie | 161,17[1] km² |
Abitanti | 14 776[2] (31-8-2022) |
Densità | 91,68 ab./km² |
Comuni confinanti | Castellaneta, Ginosa, Gioia del Colle (BA), Matera (MT), Santeramo in Colle (BA) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 74014 |
Prefisso | 099 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 073009 |
Cod. catastale | E469 |
Targa | TA |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona D, 1 657 GG[4] |
Nome abitanti | laertini |
Patrono | Maria SS.ma Mater Domini |
Giorno festivo | 20 maggio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Il comune di Laterza è noto per il pane, come da antica tradizione, la carne in cottura al fornello, la sua profonda gravina e la maiolica, caratterizzata da una particolare stesura cromatica, prevalentemente turchina su smalto bianco.
Laterza è situata a nord-ovest della provincia di Taranto, ad un'altezza media di 362 m s.l.m., con un territorio che si insinua tra le province di Bari e di Matera. Il territorio laertino fa parte della diramazione appenninica della murgia barese, e, nonostante non abbia sbocchi sul mare, ricade nella regione geografica dell'arco Ionico tarantino.
Laterza è situata in una posizione strategica, sul ciglio occidentale dell'omonima gravina, che rappresenta un suggestivo canyon di origine carsica. Inoltre, la gravina, grazie al suo habitat, può vantare la presenza di varie specie ornitologiche, che hanno permesso l'istituzione dell'oasi a protezione dell'avifauna della gravina di Laterza nel 1985, gestita dal 1999 dalla LIPU. Il comune fa parte del Parco naturale regionale Terra delle Gravine istituito in Puglia nel 2005[5] per tutelarne il patrimonio paesaggistico e faunistico.
Dal punto di vista geologico, nel territorio laertino, affiorano prevalentemente formazioni carbonatiche, come il Calcare di Altamura (Cretacico superiore-Paleocene inferiore) e la Calcarenite di Gravina (Pliocene Superiore-Pleistocene inferiore).
Dal punto di vista idrografico, come fanno notare anche gli storici Geronimo Marciano e Giovan Battista Pacichelli, il territorio laertino è «...copiosissimo d'acque...»[6] e «...abbonda di spesse fonti fresche, e perenni...»[7], fonti che hanno da sempre permesso l'agricoltura in un territorio non raggiunto dai sistemi di irrigazione gestiti dal consorzio di bonifica. Così come per quella di Castellaneta, la gravina di Laterza è attraversata da un torrente le cui acque danno origine al fiume Lato.[8]
Laterza è situata in un'area a bassa sismicità, infatti nella classificazione sismica ricade nella zona 3.[9]
Il clima di Laterza è mediterraneo, ma con punte di continentalità a causa dell'altitudine e della lontananza dal mare. La temperatura in inverno oscilla tra -7 e +15 °C, mentre in estate varia tra +13 e +42 °C, con un'elevata percentuale di umidità. Le precipitazioni annuali si attestano attorno ai 600 mm. Non di rado cade la neve, circa una volta all'anno, specialmente in presenza di aria fredda di origine balcanica. Nella tabella sottostante sono riportati i valori medi raccolti nel periodo 1971-2000 nella bassa Murgia (in particolare nella stazione meteorologica di Gioia del Colle) di cui anche il territorio di Laterza fa parte.[10]
Laterza | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
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Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 10,0 | 10,3 | 13,1 | 16,2 | 22,0 | 31,1 | 32,9 | 33,3 | 30,8 | 19,8 | 15,2 | 10,9 | 10,4 | 17,1 | 32,4 | 21,9 | 20,5 |
T. min. media (°C) | 2,2 | 2,1 | 3,6 | 5,8 | 10,1 | 14,0 | 16,6 | 16,7 | 13,6 | 10,3 | 6,1 | 3,4 | 2,6 | 6,5 | 15,8 | 10,0 | 8,7 |
T. max. assoluta (°C) | 18,4 (1986) | 21,4 (1990) | 23,6 (1990) | 28,4 (1983) | 34,2 (1994) | 40,8 (1982) | 41,8 (1988) | 40,2 (2000) | 36,2 (1975) | 32,2 (1981) | 23,8 (1990) | 20,0 (1979) | 21,4 | 34,2 | 41,8 | 36,2 | 41,8 |
T. min. assoluta (°C) | −9,8 (1985) | −9,4 (1993) | −8,2 (1987) | −2,8 (1988) | 1,4 (1989) | 7,0 (1980) | 9,0 (1980) | 8,6 (1976) | 4,6 (1976) | −0,6 (1972) | −5,2 (1972) | −7,2 (1976) | −9,8 | −8,2 | 7,0 | −5,2 | −9,8 |
Giorni di calura (Tmax ≥ 30 °C) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 22,8 | 30,1 | 28,8 | 19,9 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 81,7 | 19,9 | 101,6 |
Giorni di gelo (Tmin ≤ 0 °C) | 20,9 | 20,1 | 17,8 | 9,9 | 3,1 | 0,1 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 3,9 | 20,2 | 23,1 | 64,1 | 30,8 | 0,1 | 24,1 | 119,1 |
Precipitazioni (mm) | 50,2 | 71,2 | 60,5 | 45,7 | 43,4 | 29,5 | 23,6 | 32,2 | 45,4 | 67,7 | 67,0 | 60,1 | 181,5 | 149,6 | 85,3 | 180,1 | 596,5 |
Giorni di pioggia | 6,7 | 7,8 | 7,3 | 6,5 | 5,8 | 3,6 | 2,7 | 3,3 | 4,8 | 7,1 | 8,1 | 7,4 | 21,9 | 19,6 | 9,6 | 20,0 | 71,1 |
Giorni di nebbia | 9,2 | 6,4 | 7,3 | 5,9 | 3,4 | 1,8 | 0,5 | 2,4 | 4,9 | 9,9 | 9,9 | 10,8 | 26,4 | 16,6 | 4,7 | 24,7 | 72,4 |
Umidità relativa media (%) | 78,5 | 75,0 | 73,0 | 70,0 | 68,0 | 63,0 | 61,0 | 63,0 | 68,5 | 75,0 | 79,5 | 80,0 | 77,8 | 70,3 | 62,3 | 74,3 | 71,2 |
Per quanto riguarda la classificazione climatica, Laterza ricade nella zona D, con 1657 GG.[4]
Tre sono le ipotesi dalle quali si pensa derivi il nome di Laterza.[11] Alcuni scrittori pensano che derivi dal latino "Latentia", ovvero "nascosto", per la vasta presenza sul territorio di caverne e nascondigli; per altri, invece, deriverebbe da un'altra parola latina, "Tertia", con riferimento ai militi di una terza legione che qui, in una data imprecisata, si sarebbero accampati. Questa ipotesi potrebbe essere avvalorata dal fatto che Laterza è situata lungo il tracciato della via Appia nuova, che unisce Roma a Brindisi, passando per Taranto, ricalcando in parte il tracciato dell'Appia antica ancora visibile in alcuni tratti. Non meno fantasiosa la terza ipotesi che fa risalire il nome di Laterza ai Cretesi, che fuggiti dopo la guerra con i Micenei, fondarono qui una colonia in onore di Laerte, padre di Ulisse, che però, come ci dice Omero, era di Itaca.
Un'ulteriore ipotesi piuttosto documentata, che si discosta dalle precedenti ritenute congetture, vuole che il toponimo derivi in realtà da una suddivisione del territorio in Terzi: se nel vicino comune di Ginosa sussiste una località Terza di Mezzo, dobbiamo presupporre un legame di suddivisione puramente numerico (si pensi a quella medievale in Terzi), appunto la Terza, considerando anche l'esistenza nel territorio di masserie indicate come Terza e Quarta[12].
Recenti indagini paletnologiche condotte tra i comuni di Ginosa e Laterza[13] dai ricercatori dell'Università degli Studi di Bari, hanno dimostrato la presenza dell'uomo già a partire da un'insoluta Pebble Culture, la cultura degli strumenti su ciottolo di tradizione Olduvaiana, temporaneamente abbinata all'Acheuleano (compreso tra i 700/600.000 e 120.000 anni) con la raccolta e documentazione di choppers, protobifacciali e bifacciali amigdaloidi (le cosiddette amigdale), di solito assegnate a H. heidelbergensis, proseguendo, in una sequenza cronologica Pleistocenica, con la facies Musteriana (300/130-35.000 anni fa) di H. neanderthalensis, e con l'uomo anatomicamente moderno dell'Epigravettiano finale (11-10.000 anni fa) utente di un probabile "santuario" in Grotta San Pellegrino, come comprovato da due mirabili lamine calcaree graffite e decorate in ocra[14]. Nella stessa località l'Olocene si presenta col Neolitico e l'Età del Bronzo.
È al paletnologo Franco Biancofiore che si deve lo studio di una necropoli protostorica collocabile tra il 3000 -2500 a.C., ritrovata nel 1965 grazie a lavori di scavo in località Candile, che attesta il popolamento del territorio di Laterza sin dall'antichità.[11] La tipologia degli ipogei funerari, le suppellettili e gli utensili in selce ed osso documentano la presenza di una popolazione dell'eneolitico di cacciatori-pescatori seminomadi di origine balcanica, denominata Civiltà di Laterza.
Testimonianze successive del popolamento dell'area risalgono ai peuceti, all'epoca della Magna Grecia e dell'età romana e sono oggi custoditi nel museo archeologico di Taranto e nel museo archeologico di Matera.
La prima fonte pervenuta fino a noi nella quale è citato l'insediamento di Laterza risale al 1082 ed è conservata presso l'Archivio privato Gattini di Matera: nel documento, che dispone la concessione di terreni e privilegi a Scipione Gattini da parte del conte di Matera Loffredo, il casale è designato con il nome di "Latercio".[15] Il casale era stato annesso sin dal 1064 alla contea di Matera concessa da Roberto il Guiscardo ai Loffredi, che l'abbandonarono nel 1133: Laterza divenne allora feudo del logoteta normanno Riccardo.
L'abitato attuale sorse con tutta probabilità intorno all'anno 1000. Inizialmente fu parte integrante del territorio di Matera e dopo essere appartenuto al protonotario Riccardo Logoteta, solo verso il 1209 (come risulta in un documento del cancelliere Gualtieri di Palearia, tutore di Federico II) il feudo laertino venne concesso definitivamente da Federico II ai prelati baresi[16]. Successivamente divenne parte integrante del Principato di Taranto e fu governato da vari feudatari.
Nel 1280 circa, Laterza ed altri feudi limitrofi furono donati da Carlo I d'Angiò a Narjot IV de Toucy. Nonostante le contese con l'arcivescovo di Bari, la famiglia dei Toucy governerà Laterza sino al 1294 anno in cui il casale sarà infeudato a Filippo d'Angiò, principe di Taranto. È da far risalire probabilmente a questo periodo la costruzione del castello, chiamato Palazzo Marchesale, con portale datato 1393, che subirà rimaneggiamenti sino ad assumere l'attuale aspetto in fase di restauro.[11]
Dal XVI al XIX secolo a Laterza venne praticata ininterrottamente l'arte della maiolica.[17] Nel Settecento, il periodo di massimo splendore, questa costituisce la principale attività del luogo, fino a quando, venute meno le commesse borboniche e vaticane che costituivano la quasi totalità dei clienti che avevano la possibilità di acquistare la pregiata e costosa maiolica di Laterza, le botteghe pian piano furono chiuse.
Dal 1806, con l'eversione della feudalità la cittadina fu governata direttamente dal regno borbonico; successivamente entrerà a far parte del Regno d'Italia. A Laterza ci furono due feudatari i marchesi D'Azzia e successivamente fino al 1806 i marchesi napoletani di origine spagnola Perez Navarrete.[11] In seguito il titolo nominale passò alla famiglia Longo de Bellis di Napoli, di cui vi è un ramo esistente in Rutigliano (Ba).
Lo stemma di Laterza raffigura una pecora che tiene tra le zampe una bandiera rossa con croce bianca; sul capo dell'animale ci sono tre stelle a cinque punte, aggiunte durante l'epoca borbonica. Ai lati dell'arma civica appaiono i termini Fidelis Laertini, motto fatto fregiare da Giovanna II d'Angio, regina del regno di Napoli nel 1434. La pecora simboleggia la millenaria vocazione degli abitanti di Laterza all'allevamento degli ovini e alla concia delle loro pelli. L'arma civica è stata arricchita di una corona nel periodo marchesale.[11]
Abitanti censiti[19]
Secondo i dati ISTAT, al 1 gennaio 2022 la popolazione straniera residente nel comune di Laterza era di 268 persone, pari all'1,2% di tutti i residenti. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano[20]:
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Il dialetto laertino è la varietà del dialetto apulo-barese parlato prevalentemente nel territorio del comune affiancato alla lingua italiana. Lo stesso idioma viene parlato anche da comunità laertine emigrate nell'Italia settentrionale ed all'estero, usato come legame universale con la loro terra d'origine. Come tutte le varietà del dialetto barese, anche il laertino è un'evoluzione del latino volgare caratterizzata da un substrato di lingua greca (nella variante del dialetto dorico) ed, a seguito delle dominazioni di popolazioni straniere avvicendatesi nel tempo, si è poi modificato con ulteriori influenze linguistiche, risentendo della presenza di un adstrato prevalentemente di spagnolo, ma anche di arabo e francese.
Con la nascita del Regno di Napoli il dialetto laertino ha subito molte influenze della lingua napoletana, essendone in qualche modo imparentato. Infine con l'unificazione d'Italia molti termini originari del dialetto sono stati quasi totalmente soppiantati da italianismi.
Ha sede a Laterza l'istituto di istruzione secondaria superiore "Gianbattista Vico" che comprende classi di liceo scientifico (presente a Laterza dal 1968 e autonomo dal 1974) e di liceo artistico (presente come istituto d'arte dal 2001).[21]
Laterza dispone di una biblioteca comunale, sita nella Cittadella della Cultura nella quale, tra le altre cose, si svolgono le adunanze del Consiglio comunale.
A Laterza dal Febbraio 2012 è attivo un presidio NATI PER LEGGERE presso la Cittadella della Cultura.
A Laterza nei mesi estivi si celebra la Rassegna Culturale "Festival della Terra delle Gravine".
Il 1º dicembre 2015 a Laterza è stato inaugurato il MUMA - Museo della Maiolica Laertina.
Grazie alla propria offerta culturale turistica che Laterza è stata premiata dall'organizzazione mondiale Creative Tourism Network come "Miglior Destinazione Creative Emergente" nell'ambito del 2021, dichiarato dalle Nazioni Unite "Anno Internazionale dell'Economia Creativa per lo Sviluppo Sostenibile"[22].
Laterza è interessata dal percorso della strada statale 7 Via Appia, dalla Strada provinciale ex SS 580 e dalle provinciali 6, 8, 15, 18, 19 e 20.
Il centro abitato è collegato alla zona Selva S.Vito, posta sull'altro versante della gravina, da un imponente ponte in cemento armato. Di tipo Maillart, costruito tra il 1960 ed il 1962 ed inaugurato il 14 aprile 1962, misura 185 metri di lunghezza totale per 60m di «luce», 52m di «salto» e 11m di «freccia».
Il comune è servito da autolinee interurbane gestite da Trasporti Pubblici Locali (CTP)[23] e Sita Sud[24], società aderenti al Cotrap.
La tabella sottostante riporta la cronotassi dei sindaci del comune di Laterza eletti negli ultimi 30 anni.[25]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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24 gennaio 1984 | 27 maggio 1989 | Pietro Paolo Paciulli | DC | Sindaco | |
18 dicembre 1989 | 2 agosto 1990 | Pietro Giannico | DC | Sindaco | |
17 febbraio 1990 | 18 luglio 1991 | Alessandro Pontrelli | PSDI | Sindaco | |
18 luglio 1991 | 24 novembre 1992 | Raffaele Leogrande | DC | Sindaco | |
24 novembre 1992 | 2 agosto 1993 | Vito Antonio Di Lena | DC | Sindaco | |
3 agosto 1993 | 22 novembre 1993 | Paolo Gentilucci | Commissario prefettizio | ||
22 novembre 1993 | 14 settembre 1996 | Vito Antonio Di Lena | DC | Sindaco | |
17 settembre 1996 | 28 aprile 1997 | Carlo Sessa | Commissario prefettizio | ||
29 aprile 1997 | 14 maggio 2001 | Vito Cassano | L'Ulivo, Liste civiche | Sindaco | |
15 maggio 2001 | 26 febbraio 2010 | Giuseppe Cristella | Forza Italia-PDL, Liste civiche | Sindaco | [26] |
24 marzo 2010 | 17 maggio 2011 | Antonio Paglialonga | Commissario prefettizio | ||
17 maggio 2011 | 23 luglio 2020 | Gianfranco Lopane | Partito Democratico, SEL, IdV, UDC | Sindaco | [27][28] |
24 luglio 2020 | 23 settembre 2020 | Rosa Maria Padovano | Commissario prefettizio | [29] | |
24 settembre 2020 | in carica | Francesco Frigiola | Partito Democratico, Liste civiche | Sindaco | [30] |
Laterza è gemellata con le seguenti città:
Il comune di Laterza ha fatto parte, fino alla sua soppressione, della Comunità Montana della Murgia Tarantina, con sede a Mottola, che aveva l'obiettivo di imprimere una forte spinta promozionale all'intero territorio della murgia ionica. Attualmente fa parte dell'Associazione nazionale città del pane, con sede ad Altopascio, che ha tra i suoi scopi quello di promuovere il riconoscimento e la valorizzazione dei pani e di tipologie specifiche di pane legate a determinati territori.[33] È anche membro dell'Associazione Italiana Città della Ceramica, con sede a Faenza, che si pone l'obiettivo della creazione di una rete nazionale delle città ove storicamente è venuta a svilupparsi una significativa attività ceramistica.[34] Il comune di Laterza è uno dei soci pubblici del gruppo di azione locale (G.A.L.) ”Luoghi del Mito”, una società consortile a responsabilità limitata volta a promuovere lo sviluppo dei comuni del versante occidentale della provincia di Taranto.[35] Come socio privato, fra gli altri, fa parte del G.A.L. anche il Consorzio Pane di Laterza.[36]
Il Comune di Laterza è stato insignito nel novembre 2014 del prestigioso riconoscimento "Bandiera Verde Agricoltura" per essersi distinto per politiche di difesa del territorio, dell'ambiente e del suolo e per la valorizzazione delle eccellenze eno-gastronomiche e agricole.
Il Comune di Laterza è stato premiato negli anni 2013, 2014, 2015 come Comune Riciclone di Puglia per aver raggiunto percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti fra le più alte di tutta la Regione Puglia.
La squadra locale di calcio, negli ultimi anni chiamata "Gioventù Laterza", nella stagione 2012-2013 ha disputato il campionato di Seconda Categoria Puglia girone B[37]. Nella prima metà degli anni novanta, e precisamente a partire dalla stagione 1994-1995, l'allora chiamato "U.S. Laterza" ha disputato diversi campionati di Eccellenza, massimo livello mai raggiunto da una squadra di calcio laertina[38]. Nel luglio del 2013 la società si è sciolta in seguito alla costituzione di una nuova compagine calcistica, denominata "Puglia Sport" con sede ad Altamura (BA)[39], ma disputante le partite casalinghe nello stadio comunale "Madonna delle Grazie" di Laterza[40]. Nelle stagioni 2013-2014 e 2014-2015 la squadra è stata iscritta al campionato di Promozione: nella prima il Laterza ha ottenuto la salvezza, mentre nella seconda la retrocessione decretata dai play out. Per questo motivo, nella stagione 2015-2016, la squadra ha disputato il campionato di Prima Categoria, girone B[41], vincendo la finale playoff contro il Massafra e garantendosi il ripescaggio nel campionato di Promozione pugliese[42] girone A per la successiva stagione. Dopo un 2016/2017 a bassi livelli, il Laterza termina la stagione al terzultimo posto, e, a causa della sconfitta ai playout contro il Polimnia di Polignano a Mare, retrocede in prima categoria. La retrocessione ha causato lo scioglimento della societá "Puglia Sport" e la scomparsa del calcio laertino dal panorama dilettantistico pugliese per la successiva stagione sportiva[43]. Una nuova societá, denominata Hellas Laterza, viene creata a partire dalla stagione 2018/2019. La societá riparte dal campionato di terza categoria, vincendolo[44], e nella stagione 2019/2020 disputando il campionato di seconda categoria girone B, vincendo anch'esso e qualificandosi in Prima Categoria.[45]
A Laterza è anche presente la squadra di pallacanestro "Terra delle Gravine", nella stagione 2015-2016 militante nel campionato regionale di Prima Divisione maschile, girone C.[46]
Il principale impianto sportivo di Laterza è lo stadio comunale "Madonna delle Grazie", adiacente all'omonima chiesa, sito sulla strada provinciale n° 19 che collega Laterza a Santeramo in Colle[47]. L'impianto polivalente, inaugurato nell'ottobre del 2004, e dotato di tribuna coperta nella metà del 2006, è composto da una campo di calcio in erba sintetica, omologato dalla FIGC, e da una pista di atletica leggera da 400 metri a 6 corsie, per corse su pista, e per gare di salto e lancio[48]. Nelle edizioni del 2008, 2009, 2012 e 2013 l'impianto ha ospitato alcune partite della Scirea Cup[49].
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