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Rutigliano (Rtghjn nel dialetto rutiglianese) è un comune italiano di 18 280 abitanti[1] della città metropolitana di Bari in Puglia. La cittadina del sud-est barese, insieme ad altri sei comuni pugliesi, nel 2010 è stata fregiata del titolo di "Città d'arte" in rapporto al suo patrimonio storico-artistico-architettonico.[4]

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Rutigliano (disambigua).
Rutigliano
comune
Rutigliano – Veduta
Rutigliano – Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Puglia
Città metropolitana Bari
Amministrazione
SindacoGiuseppe Valenzano (Amo Rutigliano) dal 9-6-2019
Data di istituzione17 marzo 1861
Territorio
Coordinate40°56′N 16°54′E
Altitudine125 m s.l.m.
Superficie53,85 km²
Abitanti18 280[1] (31-8-2022)
Densità339,46 ab./km²
FrazioniUna parte di San Materno, Caggiano, Castiello, Ciccopinto, Pozzo Falco, San Lorenzo
Comuni confinantiCasamassima, Conversano, Mola di Bari, Noicattaro, Turi
Altre informazioni
Cod. postale70018
Prefisso080
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT072037
Cod. catastaleH643
TargaBA
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona C, 1 360 GG[3]
Nome abitantirutiglianesi
Patronosan Nicola di Bari, Madonna del Carmine
Giorno festivo6 dicembre, seconda domenica di maggio, 16 luglio
Cartografia
Rutigliano
Rutigliano – Mappa
Rutigliano – Mappa
Posizione del comune di Rutigliano all'interno della città metropolitana di Bari
Sito istituzionale

La cittadina è famosa per la produzione di uva da tavola e per la tradizionale attività figulina, praticata sin dal neolitico, ed oggi legata ai tegami di creta per la cottura di vivande e la produzione dei tipici "fischietti" in terracotta (finissime opere d'arte artigiana). Ad essi è dedicata la tradizionale "Fiera del Fischietto in terracotta Città di Rutigliano" che si tiene il 17 gennaio di ogni anno in occasione della festa liturgica di Santo Antonio abate.


Geografia fisica



Territorio


L'abitato di Rutigliano è situato a circa 20 km dal capoluogo pugliese, sui primi rilievi delle Murge a circa 100–200 m s.l.m.

Il territorio rutiglianese è geologicamente caratterizzato dalla presenza di affioramenti rocciosi che risalgono al Cretacico, ricchi di testimonianze fossili, come i resti di pesce vissuti 90 milioni di anni fa rinvenuti nella contrada Annunziata. In superficie il terreno è caratterizzato dalla presenza di argille, particolarmente utili all'agricoltura.


Clima


RUTIGLIANO Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 7,66,212,814,518,023,430,030,622,521,011,14,86,215,128,018,216,9

Storia


Lo stesso argomento in dettaglio: Azetium.

Rutigliano, come molti centri meridionali, nasce, in epoca altomedievale, da quel fenomeno chiamato sinecismo, per il quale la popolazione dispersa nelle campagne, o in villaggi insediatisi principalmente lungo le lame, si coagula intorno a siti caratterizzati da una qualche forma di autorità, laica o religiosa. Molti villaggi come Bigetti, Timine, Casilia, Cabiano, Minerva, sono abbandonati per dar vita al "loco Rutiliano". Successivamente i Normanni, con i loro feudatari, daranno vita alla svolta che trasformerà la città da locus a castellum Rutiliani.

Significativa è l'ubicazione degli insediamenti preesistenti: quello peuceta di Azetium (in contrada Castiello) e quello di Bigetti (in contrada Purgatorio) su Lama Giotta e quello di Minerva (contrada Annunziata) su Lama San Giorgio. I due solchi torrentizi Lama San Giorgio e Lama Giotta attraversano parallelamente il territorio in direzione nord-sud e in passato assolvevano al ruolo di vie di comunicazione tra l'entroterra e la costa.

Anche il borgo medievale si colloca, non casualmente, su un sito di altura, lambito da un canale di deflusso secondario denominato "Lama della Corte". Esso si presentava, alla metà dell'XI secolo, avvolto attorno ad una primitiva fortificazione di epoca probabilmente bizantina poi ristrutturata ed ampliata dai Normanni.

Il 24 agosto 1059 il papa Niccolò II emanò una bolla che riconosceva a Rutigliano il particolare status di nullius diocesis, cioè territorio privo di vescovo e soggetto direttamente a Roma. Era infatti l'arciprete della chiesa di Santa Maria della Colonna, nominato direttamente dal Papa, ad esercitare funzioni quasi-vescovili. Tale privilegio fu abrogato solo nel 1662 quando Rutigliano fu sottoposta all'autorità del vescovo di Conversano.

Primo conte di Rutigliano fu il Normanno Ugo Bassavilla (intorno al 1108) che probabilmente fece costruire la torre normanna e ampliò la chiesa di Santa Maria della Colonna, dove è conservata una lapide con lo stemma del casato e l'iscrizione UGO FIL.US ASGOT DINASTA FUNDATUR (Ugo figlio di Asgot fondatore della dinastia)[5]

Nel 1194 subentrarono gli Svevi e in seguito gli Angioini nel 1266. Carlo II d'Angiò nel 1304 donò metà feudo al Real Capitolo di San Nicola di Bari e l'altra metà a Giovanna di Anselmo de Chanbros. Vari feudatari si susseguiranno nei secoli seguenti. Gli Orsini del Balzo, i Filomarino, i d'Azzia, gli Acquaviva, la regina Bona Sforza di Polonia, i Brancaccio, i Pappacoda, i Carafa di Noja e i Lamberti-de Bellis di Bari, fino all'abolizione della feudalità del 1806.


Toponimo


In riguardo al toponimo sono state avanzate due ipotesi:

Nel secondo caso, "rutilus", con l'aggiunta del suffisso " -anus ", donde "Rutilianum" (come dai documenti antichi) riporterebbe al plausibile significato di Città della terra rossa come spesso è definita la cittadina per via della singolare composizione pedologica. Il contado è ricco di terre rosse, suoli residuali, con presenza accentuata di frazione calcarea ed argillosa. I cospicui affioramenti e l'estrazione della stessa hanno consentito, fin dalle epoche più antiche, lo sviluppo dell'artigianato e di una raffinata arte fittile, come dimostrano i reperti archeologici e l'ancora praticata attività figulina (sofisticata lavorazione di contenitori in terra cotta e fischietti).


Simboli


Lo stemma comunale riprende lo stemma araldico di Ugo Bassavilla primo feudatario normanno di Rutigliano: di rosso ai due grifoni con le ali spiegate d'oro confrontati e controrampanti una colonna dello stesso, sormontata da globo imperiale cimato di una croce, il tutto poggiato su una terrazza d'oro.


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture militari



Castello Normanno

Il castello di Rutigliano ebbe origine da successivi ampliamenti e riarticolazioni di una più antica torre di guardia che dapprincipio si ergeva solitaria sul punto più alto della collinetta di Rutigliano. Il baluardo di epoca presumibilmente bizantina (X secolo) fu eretto a difesa del primitivo insediamento rutiglianese che è citato per la prima volta (in qualità di loco Rutiliano) in un documento del 1044, compreso nelle pergamene del Codice Diplomatico Barese.

Alla metà dell'XI secolo, con l'avvento dei Normanni, l'antica rocca, situata sulla sommità della collinetta su cui si stabilì l'insediamento, venne riedificata secondo gli stilemi architettonici dei dominatori nordici ed assunse le fattezze che ha conservato sino ai giorni nostri. Il maschio così riedificato andò a costituire la torre maestra del maniero normanno, indicata ancora oggi per antonomasia come Torre Normanna. Attorno ad essa si avvitò il primitivo nucleo del borgo medievale, con andamento a schema focalizzato.

Al principio del XII secolo, contemporaneamente all'ampliamento planimetrico del borgo (a schema radiale), all'epoca in cui era feudatario di Rutigliano Ugo di Asgot (menzionato nel 1108 e in altre pergamene coeve), alla torre maestra fu aggiunta una seconda torre di guardia, che si ipotizza fosse inizialmente della medesima altezza della maggiore, ed un terzo baluardo angolare posto a Nord. Quest'ultimo, attualmente non distinguibile in quanto stretto fra diversi corpi di fabbrica di età moderna, dovette fungere da elemento di raccordo fra la cintura del castello e le mura urbane che vennero contestualmente innalzate nel corso del XII secolo. Dal 1108 in avanti, l'insediamento rutiglianese risulta citato non più come locum, bensì elevato al rango di castellum Rutiliani, indice dell'avvenuto completamento del processo di incastellamento e del compimento della prima fortificazione materiale del borgo. All'iniziativa dei primi feudatari normanni documentati (Maureliano nel 1089, Ugo di Asgot nel 1108, Ruggiero Arenga prima del 1123) è possibile associare le evidenze monumentali del castellum Rutiliani:

Al di là del circuito murario, ad ulteriore difesa dell'abitato fortificato, pochi anni dopo il 1123, sarebbe stato scavato un fossato (tutt'ora conservato in alcune porzioni di giardini urbani, posti a quota altimetrica inferiore fra le ultime abitazioni del borgo antico e i primi fabbricati dell'extramurale). Per la realizzazione del fossato che correva tutt'intorno alle mura della città, si rese necessario l'abbattimento di parte delle pertinenze del monastero benedettino di San Tommaso. Il cenobio benedettino rutiglianese di S. Tohomae era stato fondato soltanto qualche tempo prima dal feudatario Ruggiero Arenga (ante 1123) e collocato presso le mura di mezzogiorno del borgo.

Fra XIII e XIV secolo (per altri sul finire del XV secolo) di fronte alla torre di cinta, a maggiore difesa della prima porta del borgo (Porta Castello), venne eretto un torrione semicircolare successivamente inglobato in un palazzo rinascimentale, appartenuto ai nobili de Franceschis (oggi di proprietà Moccia).

Tre elementi delle fortificazioni del borgo antico di Rutigliano. In primo piano a sinistra: il Torrione Semicircolare (XIV-XV secolo) della cinta muraria dell'abitato antico (inglobato in un palazzo rinascimentale). A destra le due torri quadrangolari: la Torre Maestra (detta Torre Normanna) e la Torre di Cinta del Castello medievale (XII secolo).
Tre elementi delle fortificazioni del borgo antico di Rutigliano. In primo piano a sinistra: il Torrione Semicircolare (XIV-XV secolo) della cinta muraria dell'abitato antico (inglobato in un palazzo rinascimentale). A destra le due torri quadrangolari: la Torre Maestra (detta Torre Normanna) e la Torre di Cinta del Castello medievale (XII secolo).

L'assetto del castello normanno fu pesantemente manomesso tra basso medioevo ed età moderna, allorché il feudo rutiglianese fu amministrato dai priori del Capitolo della Basilica di San Nicola di Bari i quali, in qualità di baroni, detennero la giurisdizione sull'intero territorio rutiglianese dal 1306 sino all'abolizione della feudalità (1806).

Dell'originario complesso castellare sopravvivono oggi due delle maestose torri quadrangolari (di cui una quasi del tutto intatta) ed un terzo baluardo. Rimane ancora integro il portale di accesso alla corte interna, del resto parecchio rimaneggiata nel corso dei secoli.

La Torre Maestra si compone di più piani sovrapposti e termina con un terrazzo con cornicione aggettante a beccatelli munito di bertesca per la difesa piombante. Le due torri superstiti ed il baluardo settentrionale sono tutte di proprietà privata. La torre maestra (o Torre Normanna) appartiene alla famiglia Antonelli, per eredità ricevuta dalle estinte famiglie Torres e Ribera che la incamerarono all'epoca dell'abolizione della feudalità. La Torre di Cinta e il terzo baluardo sono comprese nelle proprietà immobiliari, rispettivamente, delle famiglie Colamussi e Poli.

La Torre Normanna, monumento rappresentativo della città, restaurata e resa agibile di recente, a seguito della sottoscrizione di una temporanea convenzione fra proprietario dell'immobile e il Comune di Rutigliano, è talvolta aperta alle visite guidate gestite dalle associazioni culturali del posto particolarmente attive sul territorio (Archeoclub d'Italia e Pro Loco).


Architetture civili



Palazzi


Masserie

Le campagne rutiglianesi sono disseminate di masserie, alcune delle quali di origine antica. Si segnalano, fra le altre, la singolare masseria fortificata Panicelli del XV secolo, la quale appare in forma di castello per i suoi quattro bastioni perimetrali a scarpa, l'accesso ai vani signorili con scala che ha sostituito il ponte levatoio. Notevoli e storiche pure: Masseria San Martino sull'omonima contrada, Masseria della Madonna raggiungibile da via Adelfia, Masseria Purgatorio in contrada Bigetti, Masseria Ciacci sull'omonima contrada, Masseria le Monache sull'omonima contrada e le altre Masseria San Nicola, Masseria Pagnotta, l'Antica Masseria De Bellis (Don Ciccio),Masseria Favale.


Architetture religiose



Chiesa Matrice Santa Maria della Colonna e San Nicola di Bari

Portale romanico delli ziti.[6]
Portale romanico "delli ziti".[6]
Campanile romanico con la guglia barocca della Collegiata.
Campanile romanico con la guglia barocca della Collegiata.

Istituita nel 1059 con una bolla di papa Niccolò II come nullius diocesis e consacrata nel 1108 dal vescovo di Conversano, monsignor Sasso, sino al 1662 fu dipendente direttamente dalla Santa Sede, che ne nominava gli arcipreti. Più volte ristrutturata, conserva all'esterno il primigenio campanile romanico (trai pochi esempi nell'area barese), munito di trifore e un portale la cui architrave riporta un bassorilievo dell'XI secolo raffigurante il Cristo tra gli apostoli. Nell'interno a tre navate, che si caratterizza per la successiva cupola barocca, si conservano il leggio marmoreo recante l'iscrizione UGO FIL.US ASGOT DINASTA FUNDATUR e il simbolo della famiglia Bassavilla (diventato poi stemma cittadino), l'icona trecentesca della Madonna delle Grazie, alcuni affreschi perimetrali e un polittico di Antonio Vivarini del tardo XV secolo. Al Settecento risalgono il coro ligneo, l'organo a 24 canne e alcune tele di Domenico Carella e Samuele Tatulli. L'attiguo archivio capitolare custodisce atti e documenti della chiesa a partire dal Seicento.

Nel 2010, in occasione dell'innalzamento di Rutigliano a "Città d'arte", la Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali (Sipbc) ha assegnato lo scudo blu alla Collegiata Santa Maria della Colonna e San Nicola, la storica millenaria chiesa romanica che domina il Borgo antico di Rutigliano, ricca di pregevoli testimonianze artistiche come, tra gli altri, il celebre polittico del Vivarini e l'icona trecentesca bizantina dell'Odegitria.[7]


Altre chiese intra moenia


Chiese suburbane


Parrocchie


Rettorie


Chiese rurali

Ruderi della Chiesa paleocristiana di Sant'Apollinare (VI-VII secolo), riedificata sui resti di un tempietto paleocristiano di V-VI secolo. L'insediamento cristiano si è impostato su una villa rusitca romana (III secolo d.C.), a sua volta sovrappostasi ad una precedente necropoli del VI - IV secolo a.C. .
Ruderi della Chiesa paleocristiana di Sant'Apollinare (VI-VII secolo), riedificata sui resti di un tempietto paleocristiano di V-VI secolo. L'insediamento cristiano si è impostato su una villa rusitca romana (III secolo d.C.), a sua volta sovrappostasi ad una precedente necropoli del VI - IV secolo a.C. .

Evoluzione demografica


Abitanti censiti[11]


Minoranze etniche e linguistiche


Rutigliano vanta una rilevante comunità albanese, insediatasi gradualmente in loco, a partire dagli anni novanta del secolo scorso. Questa minoranza è notevolmente integrata nel tessuto socio-economico della città, grazie all'impiego prevalente nei settori dell'industria ortofrutticola. A questa si aggiungono anche le comunità rumene, polacche, slave e georgiane notevolmente attive nei campi dell'assistenza agli anziani. Oggi l'integrazione è molto migliorata soprattutto grazie al lavoro della scuola dell'obbligo e della libera università della terza età (attiva dal 1999), sempre più multietniche e rispettose delle differenze culturali, e anche grazie all'impegno delle associazioni no profit, quali Pro Loco Rutigliano, Archeoclub d'Italia e Prato Fiorito, che stimolano la cooperazione sociale.


Cultura



Istruzione primaria, secondaria e terziaria



Eventi



Musei e archivi storici



Il Passa passe


Usanza molto arcaica in voga fino a qualche decennio fa nelle campagne di Rutigliano. Ogni anno nel giorno del Lunedì dell'Angelo (Pasquetta), presso la Chiesa rurale della SS. Annunziata si svolgeva per l'appunto il "passa passe", una forma di comparatico fra amici. Alcuni nastri variopinti venivano prima benedetti nella cappella e poi allacciati al braccio sinistro dei due "compari" che divenivano dall'ora in poi amici inseparabili.
Più anticamente, sempre all'intorno della Chiesa dell'Annunziata, un rito omonimo, ma più ancestrale e profano, contemplava la cura delle ernie attraverso il "passaggio" (passa pass) dell'infermo denudato fra cespi di lentisco fesso. Dopo la pratica, il ramo di lentisco veniva legato. La ripresa della vegetazione del fuscello era di buon auspicio ed era presa quale segno di grazia ricevuta e premonizione di presta guarigione dell'ammalato. Il rito fu oltretutto qualificato dalle autorità ecclesiastiche dell'epoca (come testimoniano i documenti antichi) "abominevole superstizione" per gli evidenti caratteri pagani e superstiziosi che lo contraddistinguevano.
Negli ultimi anni la più recente pratica di comparatico è stata riportata alla ribalta e ancora oggi si svolge, spesso in occasione del Lunedì di Pasqua, presso l'attrezzata Oasi Materdomini, sorta sul sagrato e tutt'intorno alla Chiesa rurale di Maria SS. Materdomini, sita sulla via vecchia per Casamassima.


Industria e agricoltura


A Rutigliano è famoso il pastificio Divella, fondato nel 1890, ed è rilevante la storica vocazione viticola, infatti abbondano le aziende ortofrutticole adibite all'imballaggio e all'esportazione dell'uva da tavola con denominazioni di origine controllata; tra queste sono da menzionare le uve Vittoria, Italia, Red Globe, Paglieri e Crimson. Questo settore produttivo assorbe la maggior parte della manodopera locale, creando molta occupazione autoctona e straniera.

Il centro è noto come "Città dell'Uva" per la produzione su larga scala di pregiate varietà da tavola (Uva Italia, Vittoria e Red Globe). È inoltre, nel mezzogiorno, conosciuta quale capitale dei "Fischietti in Terracotta".


Infrastrutture e trasporti



Strade


Lo stesso argomento in dettaglio: Strade provinciali della provincia di Bari.

I collegamenti stradali principali sono rappresentati dalla strada provinciale 240 (già strada statale 634 delle Grotte Orientali) che la connette a nord-ovest a Capurso e alla strada statale 100, in direzione di Bari, e a sud-est a Conversano. Il tratto rutiglianese della strada è interamente in variante. Inoltre, Rutigliano è collegata a Mola di Bari e alla strada statale 16 Adriatica mediante la strada provinciale 111 e mediante le strade provinciali 84, 122 e 179 ai comuni di Adelfia, Turi e Casamassima.


Ferrovie


Rutigliano dispone di una stazione delle ferrovie del Sud Est lungo la linea Bari-Putignano-Martina Franca, che la collega al centro del capoluogo provinciale con treni a carattere metropolitano.


Amministrazione


Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
19 aprile 1988 4 luglio 1990 Pasquale Moccia Democrazia Cristiana Sindaco [20]
4 luglio 1990 4 novembre 1991 Vitangelo Radogna Partito Socialista Italiano Sindaco [20]
4 novembre 1991 24 aprile 1995 Vito Antonicelli Democrazia Cristiana Sindaco [20]
13 maggio 1995 13 gennaio 1999 Maria Rosaria Limitone centro-sinistra Sindaco [20]
28 giugno 1999 14 giugno 2004 Lanfranco Di Gioia centro-destra Sindaco [20]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Lanfranco Di Gioia centro-destra Sindaco [20]
8 giugno 2009 29 maggio 2014 Roberto Romagno centro-destra Sindaco [20]
29 maggio 2014 9 giugno 2019 Roberto Romagno centro-destra Sindaco [20]
9 giugno 2019 in carica Giuseppe Valenzano centro-sinistra Sindaco [20]

Sport


La principale squadra di calcio della città è l'A.S.D. Rinascita Rutiglianese, militante nel girone A pugliese di Promozione.

La Polisportiva Olympia Rutigliano ha una squadra di basket, iscritta al campionato regionale di Serie D, e gioca le sue gare casalinghe alla Tensostruttura Comunale.

La Mens Sana Rutigliano, ASD di basket maschile e femminile, è nata nel 2014. Attualmente la squadra Senior maschile partecipa al Campionato di Prima Divisione.


Note


  1. Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. RUTIGLIANO È "CITTA' D'ARTE" - Rete Civica del Comune di Rutigliano (BA), su comune.rutigliano.ba.it. URL consultato il 30 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2011).
  5. Emblema di Ugo Bassavilla
  6. Collegiata Santa Maria della Colonna e San Nicola, su gestione.abmc.it. URL consultato il 2 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2016).
  7. "SCUDO BLU" ALLA COLLEGIATA - Rete Civica del Comune di Rutigliano (BA), su comune.rutigliano.ba.it. URL consultato il 30 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2011).
  8. Copia archiviata (PDF), su culturaservizi.it. URL consultato il 5 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2016).
  9. G. Bertelli, G. Lepore, M. Trotta, A. Attolico, Sulle tracce dei Longobardi in Puglia: alcune testimonianze, Roma, Bretschneider, 2010, p. 353.
  10. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  11. Archiviato il 17 maggio 2014 in Internet Archive.
  12. museodelfischietto.it/
  13. comune.rutigliano.ba.it[collegamento interrotto]
  14. mostre.abmc.it/
  15. https://www.galloforie.it/, su galloforie.it. URL consultato il 12 febbraio 2022.
  16. gestione.abmc.it
  17. http://amministratori.interno.it/

Voci correlate



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Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Rutigliano

Rutigliano (in der Antike Azetium, altgriechisch Ἀζητῖνοι .mw-parser-output .Latn{font-family:"Akzidenz Grotesk","Arial","Avant Garde Gothic","Calibri","Futura","Geneva","Gill Sans","Helvetica","Lucida Grande","Lucida Sans Unicode","Lucida Grande","Stone Sans","Tahoma","Trebuchet","Univers","Verdana"}Azetinoi) ist eine süditalienische Gemeinde (comune) in Apulien.

[en] Rutigliano

Rutigliano (Italian pronunciation: [ˈrutiʎʎaːno]; Barese: Retegghiéne) is a town and commune in the Metropolitan City of Bari, Apulia, southern Italy.

[es] Rutigliano

Rutigliano es una localidad italiana de la provincia de Bari, región de Puglia, con 18.086 habitantes.[4]

[fr] Rutigliano

Rutigliano est une commune de la ville métropolitaine de Bari dans les Pouilles en Italie.
- [it] Rutigliano

[ru] Рутильяно

Рутильяно (итал. Rutigliano) — коммуна в Италии, располагается в регионе Апулия, в провинции Бари.



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