world.wikisort.org - Italia

Search / Calendar

Adelfia è un comune italiano di 16 471 abitanti[1] della città metropolitana di Bari in Puglia. Fu istituito nel 1927 dalla fusione dei comuni di Canneto di Bari e Montrone. Per suggellarne l'unione, al nuovo comune fu posto il nome Adelfia, ossia "fratellanza" (dal greco adelphòs).

Disambiguazione – Se stai cercando la nobildonna romana, vedi Adelfia (nobile).
Disambiguazione – "Montrone" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Montrone (disambigua).
Adelfia
comune
Localizzazione
Stato Italia
Regione Puglia
Città metropolitana Bari
Amministrazione
SindacoGiuseppe Cosola (lista civica) dal 20-6-2016 (2º mandato dall'11-10-2021)
Data di istituzione8 novembre 1927
Territorio
Coordinate41°00′N 16°52′E
Altitudine154 m s.l.m.
Superficie33,81 km²
Abitanti16 471[1] (31-8-2022)
Densità487,16 ab./km²
FrazioniCanneto, Montrone
Comuni confinantiAcquaviva delle Fonti, Bari, Bitritto, Casamassima, Cassano delle Murge, Sannicandro di Bari, Valenzano
Altre informazioni
Cod. postale70010
Prefisso080
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT072002
Cod. catastaleA055
TargaBA
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona D, 1 402 GG[3]
Nome abitantiadelfiesi (montronesi in Montrone; cannetani in Canneto)
Patronosan Trifone (Montrone), Madonna della Pietà (Montrone), Madonna della Stella (Canneto), San Vittoriano (Canneto)
Giorno festivoLunedì dell'Angelo (Madonna della Stella); ultima domenica di luglio (san Vittoriano); prima domenica di settembre (Madonna della Pietà); 9 novembre (san Trifone)
Cartografia
Adelfia
Adelfia – Mappa
Adelfia – Mappa
Posizione del comune di Adelfia nella città metropolitana di Bari
Sito istituzionale

Geografia fisica



Territorio


Adelfia è situata a ridosso dei primi pendii delle Murge centrali a circa 13 km dal capoluogo, il territorio comunale ha una superficie di 29 km² raggiungendo l'altitudine massima di 231 m s.l.m. nei territori confinanti con Acquaviva delle fonti e minima di 103 m s.l.m. nei territori confinanti con Bari. Il territorio comunale confina a ovest con Sannicandro di Bari, a nord con Bitritto, Bari e Valenzano, ad est con Casamassima e a sud con Acquaviva delle fonti. Il panorama dominante è in assoluto composto da vigne, molto diffusi sono anche gli ulivi e i mandorli, nella propaggine di territorio che si incunea verso l'interno non è raro incontrare anche roverelle.


Clima


Il clima di Adelfia è mediterraneo, con estati calde e secche, da ricordare nella storia recente l'estate 2007 quando in tutti e tre i mesi estivi ci furono ondate di calore proveniente dall'Africa sahariana in cui si superarono i 45°, e inverni moderatamente freddi grazie alla lontananza dal mare e quindi all'assenza della mitigazione marina nonché alla sua altitudine di bassa collina, ciò consente alla neve di fare la sua comparsa non raramente, con almeno un episodio all'anno, tra i più celebri della storia recente del paese si annovera il marzo 1987, gennaio-febbraio-marzo 1993 con ingenti accumuli che in totale superarono il metro causando molti danni ai tendoni d'uva, gennaio 1999, lo storico 8 aprile 2003 dove caddero più di 20 cm di neve, dicembre 2007, febbraio 2009, dicembre 2010 e, recentemente, primi di febbraio 2012. Le precipitazioni sono abbondanti in inverno e primavera con accumuli di circa 60–65 mm medi mensili, come anche in autunno seppur lievemente minori, molto scarse invece le precipitazioni in estate che si attestano sui 30 mm mensili, dai dati forniti dalla protezione civile è emerso che il 1970 è stato l'anno più siccitoso da quando si effettuano le registrazioni con soli 310 mm accumulati mentre il 1940 è stato l'anno più piovoso con 953 mm accumulati. Dopo una flessione iniziata dalla metà degli anni ottanta e protrattasi fino alla fine degli anni novanta, dagli anni duemila le piogge sono tornate abbondanti sul territorio risultando sempre sopra media.


Storia



Storia di Montrone


Secondo quanto asserito nel Settecento da don Cataldo de Nicolai, Montrone sorse nel 982, il commerciante bizantino Roni Sensech, in fuga da Bari sotto l'incalzare delle truppe longobarde, si stabilì su un'altura poco vicina, che si presentava particolarmente adatta al pascolo e al commercio del bestiame. Nacque così il villaggio di Mons Roni. Tra i suoi primi abitanti, vi era un sacerdote bizantino che in una delle tre grotte della luogo dipinse una Natività. In corrispondenza di quella grotta nel 1086 fu edificata la cappella detta Madonna del Principio, consacrata poi dall'arcivescovo di Bari Ursone. nel 1167 Guglielmo II il Buono riconobbe l'università di Montrone e la diede in feudo a Goffredo Tortomanni, cui succedette Pasquale de Palma. Nel 1276, Rodolfo de Colant, luogotenente di Carlo I d'Angiò, vendette il feudo alla famiglia Sparano di Bari, che nel 1339 lo cedette al notabile napoletano Gualtieri Galeoti. I suoi successori lo alienarono in favore di Gualtiero di Aspruch nel 1380. Nel 1390, divenne possesso del notabile barese Nicolò Dottula che dotò il borgo di un castello turrito, nucleo dell'attuale palazzo marchesale, e ne mantenne il possesso fino al 1417. Il nuovo feudatario, Nicolò Fusco di Ravello, nel 1423 vendette Montrone al nocerino Niccolò Offieri. I suoi discendenti lo alienarono nel 1481 in favore del conte di Conversano Giulio Antonio Acquaviva. Dal 1519 al 1629 il feudo fu posseduto dalla famiglia Galeoti. Successivamente andò al principe di Valenzano Aurelio Furietti, prima che ne entrasse in possesso la famiglia bolognese dei Bianchi (1698), che nel 1790 cambiò il proprio nome per via dotale in Bianchi Dottula.

Il 5 aprile 1799, in seguito all'uccisione del trombettiere dell'esercito napoleonico, di passaggio in Terra di Bari, ad opera di un montronese di fede borbonica, furono uccisi 83 cittadini, inclusi quelli che si erano rifugiati nella cappella della Madonna del Principio. Con il ritorno dei Borbone fu innalzata una croce a memoria dell'eccidio.[4]


Storia di Canneto


Sebbene alcuni reperti attestino la presenza presso Canneto di insediamenti umani e di una necropoli della vicina Celiae risalente all'età messapica, per la storiografia ufficiale Canneto nasce nella seconda metà dell'XI secolo.

Secondo quanto riportato dalla storiografia settecentesca curata dal nobile religioso di Canneto don Cataldo de Nicolai, nel corso della campagna militare condotta da Roberto il Guiscardo e finalizzata alla conquista della città di Bari (1067-1071), il messinese Giosuè Galtieri insieme ad alcuni compagni trovò un canneto dal quale poté approvvigionarsi di grandi quantità di canne, con le quali furono costruite più di 200 capanne necessarie all'esercito nel suo assedio alla città. Quando Bari capitolò, Roberto, che ne divenne duca, ricompensò Giosuè Galtieri per i servigi resi infeudandolo dell'area, Cannitum, nella quale aveva reperito il materiale di costruzione.

Galtieri sposò la tarantina Beatrice Curcelli. Una loro figlia, Stella Beatrice, sposò il napoletano Alfonso Barbiano, che ottenne così la baronia di Canneto e vi costruì il palazzo baronale. Nel 1186 venne costruita la cappella della Madonna della Stella, ex voto per l'insperata guarigione di Stella Beatrice. L'ultima famiglia a detenere la signoria di Canneto fu quella dei Nicolai, che fece costruire l'arco dell'orologio (situato in Piazza Roma) e Largo Castello (piccolo spiazzo situato all'interno del centro storico). A questa famiglia apparteneva don Cataldo, primo autore delle memorie storiche dei due borghi limitrofi.[5]


Nascita di Adelfia


I comuni di Montrone e Canneto, non distanti l'uno dall'altro, mantennero la propria autonomia amministrativa sino al 29 settembre 1927, quando il decreto n. 1903 firmato da Vittorio Emanuele III ne sancì l'unione sotto il nome di Adelfia dal greco "Adelphos" che significa fratelli. Nonostante la prossimità dei due centri, vi erano spiccate differenze nelle popolazioni - ad esempio sotto il profilo delle tradizioni e del dialetto - che per alcuni decenni si sono tradotte in un forte campanilismo che ha reso difficoltosa la nascita di un'identità cittadina unitaria. Ancora oggi ci sono due cimiteri (uno per Montrone e uno per Canneto), due Chiese Matrici distinte, due centri storici, due scuole elementari, due scuole medie, due centri postali (chiamati rispettivamente Adelfia Montrone e Adelfia Canneto), due feste patronali ecc.[5][4]


Simboli


Lo stemma e il gonfalone del comune di Adelfia sono stati concessi con regio decreto del 31 gennaio 1929.[6]

«Stemma partito: nel primo d'azzurro, al monte di tre cime di verde, movente dalla punta, cimato da una croce latina di nero, accompagnata in capo da due crescenti di argento, quello di destra volto, ed accostata da due stelle dello stesso; nel secondo, pure d'azzurro, a tre leoni seduti, il centrale più in alto e più grande e due posti in basso affrontati, sopra un monte movente dalla punta e dal quale nasce un canneto, il tutto al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.»

Lo stemma comunale è l'unione di quello delle due entità precedenti, con una croce su tre colline sormontata da due lune e due stelle per Montrone, e delle canne su una collina per Canneto. Il gonfalone è un drappo troncato di giallo e di azzurro.


Monumenti e luoghi d'interesse


Casina Don Cataldo
Casina Don Cataldo
Casina Don Cataldo
Casina Don Cataldo
Palazzo Marchesale
Palazzo Marchesale

Il patrimonio architettonico di Adelfia può vantare una singolare duplicità, a cominciare dall'esistenza di due diversi centri storici, sorti a pochissima distanza l'uno dall'altro e svilupparsi nel medesimo periodo (attorno all'anno Mille), ma rimasti fino agli inizi del XX secolo entità separate, ciascuno con propri palazzi nobiliari, con propria sede amministrativa, con proprie tradizioni religiose, con proprie chiese e santi protettori. La stele situata su corso Vittorio Veneto presso l'attuale municipio segnava gli antichi confini. Una volta alle spalle, nella proprietà Catella, era situato il cippo confinario.

Le principali testimonianze storico-architettoniche sono pertanto ascrivibili ora a Montrone ora a Canneto.


Architetture religiose



Architetture civili



Architetture militari



Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[8]

A lungo il fenomeno dell'emigrazione, prima oltreoceano e successivamente verso l'Europa del nord e il Settentrione, ha caratterizzato il saldo demografico di Adelfia. Ancora oggi il fenomeno è avvertito nelle fasce più giovani della popolazione. Tuttavia, recentemente Adelfia, grazie alla vicinanza e ai buoni collegamenti con la città di Bari, rispetto alla quale presenta un più basso costo della vita e una maggiore tranquillità, ha visto crescere significativamente la popolazione, risultando attrattiva per gli abitanti dei comuni attigui.


Etnie e minoranze straniere


Gli stranieri residenti ad Adelfia al 31 dicembre 2019 erano 446, pari al 2,64% della popolazione complessiva. Le comunità più numerose sono:[9]


Cultura



Eventi



Festa di san Trifone martire

La festa più conosciuta di Adelfia, è la venerazione di San Trifone, patrono di Montrone che secondo la tradizione protesse il paese durante l'epidemia di peste del 1691 e scacciò un'invasione di cavallette. L'evento è ricordato nell'iconografia del santo, che presenta sempre una cavalletta sulla lancia.

La festa si celebra ogni anno dal 1º novembre all'11 novembre e in particolare nei giorni conclusivi, per la sua celebre gara di giochi pirotecnici, fa convergere nella città molti turisti provenienti da tutta Italia. In particolare il cuore della festa è il 10 novembre, giorno in cui sfila la processione patronale.

Sin dal primo giorno, la Bassa Musica di Adelfia, localmente nota come u Tammorre (il Tamburo), percorre giorno e notte il centro abitato suonando instancabilmente pezzi popolari, tra i quali l'intramontabile Marcie du ciuccie (Marcia dell'asino). La sera del 9 novembre il quadro del santo viene portato in processione fino in piazza e si procede al lancio della mongolfiera. Da quel momento la serata si anima con i concerti di diverse bande giunte ad Adelfia per l'occasione, i quali si protraggono fino a notte inoltrata.

Il giorno successivo, alle 4 di notte, un colpo secco sparato da un mortaio di 12 cm di diametro sancisce l'inizio della giornata clou: molti fedeli raggiungono quindi la chiesa di San Nicola di Bari per assistere alla prima messa, alle 4.30.

I concerti bandistici, dalle 10, e la riffa, ossia un susseguirsi di offerte dei fedeli che desiderano portare a spalla la statua del santo, precedono la processione. Questa percorre le vie cittadine accompagnata - tra gli altri - da molti bambini che per devozione familiare indossano abiti analoghi a quelli del santo. Alcuni dei bambini accompagnano la processione su cavalli bardati a festa. La consegna delle chiavi della città da parte del sindaco chiude la processione. Nel pomeriggio ha luogo la celebre gara pirotecnica, della durata di circa tre ore.

A conclusione dei festeggiamenti, l'11 novembre la processione percorre nuovamente il paese, e la statua del santo è portata a spalla dagli emigranti tornati ad Adelfia. La domenica successiva alla festa, detta San Trefon 'iinde a ua' 'nnicchie (San Trifone nella nicchia) gli adelfiesi festeggiano la posa della statua del santo patrono nella nicchia della chiesa di San Nicola, dove resterà per l'anno a venire.

Dal punto di vista gastronomico, nel giorno di san Trifone l'avventore si trova coinvolto in una sorta di "sagra dell'agnello" ove si possono degustare presso le rosticcerie allestite per strada, delle "costatine scottadito" e delle frattaglie alla brace ('nghimmiredde), accompagnate da costine di sedano e fette di provolone oltre che dal vino locale


Altre manifestazioni

negli ultimi anni le rassegne dedicate ai vini sono spesso presenti in associazione a musicisti jazz o spettacoli culturali (periodo estivo e vendemmia).


Economia


La principale attività economica adelfiese è la coltivazione di uve da tavola tradizionali, grazie alla vocazione del territorio e soprattutto alle caratteristiche del terreno. L'antica uva Regina (presente in due diverse varietà locali dette Mennavacca e Pizzutella per la forma più o meno allungata degli acini) e l'uva baresana sono i prodotti che contraddistinguono il comune di Adelfia e che spesso conferiscono maggior redditività rispetto a prodotti commerciali a più larga diffusione. Ci sono anche altre uve, come Primus e Moscato nero, comunque destinate a mercati di nicchia. Negli ultimi anni è la produzione di vino primitivo a valorizzare il territorio, diversi premi nazionali ed internazionali stanno rivalutando il vino prodotto puntando alla qualità ma nello stesso tempo nel rispetto della tradizione, celebre è la convinzione che solo grazie alla valorizzazione del territorio scaturirà un amore per le proprie origini e prodotti della terra. Altra voce rilevante nell'economia cittadina, sebbene in misura minore rispetto agli anni che hanno preceduto l'introduzione della moderna viticoltura, è la produzione olivicola e olearia. Le attività produttive non legate all'agricoltura sono limitate a poche piccole e medie imprese operanti nel settore manifatturiero.


Infrastrutture e trasporti


Lo stesso argomento in dettaglio: Strade provinciali della città metropolitana di Bari.

Adelfia è sita a sud-est di Bari, lungo la direttrice per Taranto. Il principale asse di collegamento viario è la strada statale 100, che corre a est del centro abitato.

I rioni di Canneto e Montrone sono fisicamente separati dalla linea ferroviaria Bari-Putignano in concessione alle Ferrovie del Sud Est. Nel 2010 è stato completato l'interramento del tratto ferroviario urbano finalizzato all'eliminazione dei passaggi a livello ed è stata aperta al pubblico la nuova stazione.


Amministrazione


Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
28 luglio 1988 7 giugno 1993 Antonio Mastrogiacomo Partito Socialista Italiano Sindaco [10]
14 giugno 1993 8 novembre 1995 Francesco Pirolo centro, Democrazia Cristiana Sindaco [10]
10 novembre 1995 10 giugno 1996 Giuseppe Guetta Comm. straordinario [10]
10 giugno 1996 10 gennaio 1997 Emanuela Clotilde Angiuli centro-sinistra Sindaco [10]
10 gennaio 1997 28 aprile 1997 Erminia Cicoria Comm. pref. [10]
28 aprile 1997 14 maggio 2001 Ermanno Maria Nino Macchia sinistra Sindaco [10]
14 maggio 2001 30 maggio 2006 Francesco Nicassio centro-destra Sindaco [10]
13 giugno 2006 12 maggio 2010 Francesco Nicassio centro-destra Sindaco [10]
12 maggio 2010 10 giugno 2011 Vittorio Lapolla Comm. straordinario [10]
19 maggio 2011 20 giugno 2016 Vito Antonio Antonacci lista civica Antonacci il sindaco che vogliamo Sindaco [10]
20 giugno 2016 in carica Giuseppe Cosola lista civica Sindaco [10]

Note


  1. Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. Consultazione Archivio Comuni e Stati Esteri, su sister.agenziaentrate.gov.it. URL consultato l'8 aprile 2019.
  5. Consultazione Archivio Comuni e Stati Esteri, su sister.agenziaentrate.gov.it. URL consultato l'8 aprile 2019.
  6. Adelfia, decreto 1929-01-31 RD, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 31 maggio 2022.
  7. PALAZZO MARCHESALE DEI BIANCHI - DOTTULA | I Luoghi del Cuore - FAI, su www.fondoambiente.it. URL consultato il 10 agosto 2021.
  8. Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  9. Residenti stranieri: popolazione residente e bilancio demografico al 31 dicembre 2019, su demo.istat.it, ISTAT.
  10. http://amministratori.interno.it/

Altri progetti



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 235553749 · GND (DE) 4218381-9 · WorldCat Identities (EN) viaf-235553749
Portale Puglia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Puglia

На других языках


[de] Adelfia

Adelfia ist eine italienische Gemeinde in Apulien.

[en] Adelfia

Adelfia (Greek: Αδέλφια, meaning brothers; Barese: Adélfie) is a town and comune in the Metropolitan City of Bari, Apulia, southern Italy. The town is 18 km (11 mi) south of central Bari, and is a combination of two smaller towns, Montrone and Canneto.

[es] Adelfia

Adelfia es una localidad italiana de la provincia de Bari, región de Puglia, con 17.189 habitantes.[4]

[fr] Adelfia

Adelfia est une commune italienne de la ville métropolitaine de Bari dans la région Pouilles en Italie.
- [it] Adelfia

[ru] Адельфия

Адельфия (итал. Adelfia) — город в Италии, расположен в регионе Апулия, подчинён административному центру Бари (провинция).



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2025
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии