Asigliano Vercellese (Asijan in piemontese) è un comune italiano di 1 379 abitanti[1] della provincia di Vercelli in Piemonte.
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Asigliano Vercellese comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Carolina Ferraris (lista civica) |
Territorio | |
Coordinate | 45°16′N 8°25′E |
Altitudine | 127 m s.l.m. |
Superficie | 26,32 km² |
Abitanti | 1 379[1] (31-12-2021) |
Densità | 52,39 ab./km² |
Comuni confinanti | Costanzana, Desana, Pertengo, Pezzana, Prarolo, Stroppiana, Vercelli |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 13032 |
Prefisso | 0161 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 002007 |
Cod. catastale | A466 |
Targa | VC |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 748 GG[3] |
Nome abitanti | asiglianesi |
Patrono | san Vittore |
Giorno festivo | 2ª domenica di maggio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Il territorio comunale è pianeggiante e la sua quota varia di poco, tra i 131 m s.l.m. a nord e i 118 m s.l.m. a est, verso Pezzana. Esso è attraversato in senso ovest-est dal torrente Bona che nel suo tratto più a monte fa anche da confine per alcuni km tra Asigliano e Desana. La popolazione è concentrata attorno al centro comunale mentre nei dintorni sorgono varie cascine isolate.[4]
Il paese risale all'epoca romana Fundus Acilianus, dal nome romano del proprietario del fondo Acilius. Sia un diploma di Carlo il Grosso dell'881 a favore del vescovo di Vercelli, Liutvardo, che un'atti del vescovo Ingone (961-977) menziona per la prima volta l'esistenza della località. Il possesso del feudo al vescovo di Vercelli fu suggellato nel 1152 dall'imperatore Federico Barbarossa e nel 1191 da Enrico VI. Nel 1181 il vescovo Guala Bondoni investì del feudo i suoi nipoti Giordano, Pietro e Ardizzone Bondoni. Successivamente passò agli Avogadro e nel 1304 il vescovo Raniero Avogadro di Pezzana investì la famiglia Avogadro di San Giorgio. Nel 1335 il paese fu concesso ai Visconti e nel 1427 ai Savoia, anche se l'effettiva sottomissione avvenne nel 1429 venendo a far parte del capitanato di Santhià. Nel 1436 una terribile pestilenza flagellò il paese che, secondo la tradizione, fu salvato dall'intervento di (san Vittore), invocato a gran voce dal popolo. Da quel giorno il miracolo viene ricordato con una festa nella seconda domenica di maggio, durante la quale i buoi vengono fatti esibire in una breve ma suggestiva corsa a carattere votivo. Nel 1536 il paese fu saccheggiato dalle truppe imperiali a causa della ribellione della popolazione al Duca di Savoia Carlo III. Solo nel 1545 il duca perdonò gli asiglianesi. Nel 1619 il duca Carlo Emanuele I di Savoia concesse il feudo a Paolo Camillo Cavalca di Parma, mentre nel 1650 passò a Giovanni Francesco appartenente al ramo delle Donne del Consortile dei signori di Buronzo. Nel 1650 il feudo passò a Giovanni Francesco del ramo delle Donne del consortile dei signori di Buronzo. La famiglia prese allora il nome di Buronzo di Asigliano.
«Stemma troncato: al primo di azzurro, alla stella di otto raggi d'oro; al secondo di nero, al reticolato d'oro, dal fondo di sei file e in ogni fila dieci stelle del primo, di sei raggi. Motto: Auxilium a Domino. Ornamenti esteriori da Comune.» |
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Abitanti censiti[5]
La popolazione di questo paese è devota a san Vittore, celebrato ogni anno con la tradizionale corsa dei buoi. La corsa è documentata dal 1658 ed è simile a quella che si tiene da un'epoca ancora più antica a Caresana. La manifestazione è molto popolare e attira molta folla.
L'attività prevalente è l'agricoltura, con la coltivazione del riso.
La stazione di Asigliano, attivata nel 1857 lungo l'allora ferrovia Vercelli-Casale-Valenza, venne trasformata in fermata negli anni novanta quando il servizio era ormai da tempo configurato come linea Vercelli-Casale Monferrato, per vedere infine sospeso completamente il traffico nel 2013[6].
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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26 giugno 1985 | 5 giugno 1990 | Giuseppino Ferraris | Democrazia Cristiana | Sindaco | [7] |
5 giugno 1990 | 24 aprile 1995 | Eusebio Ferraro | Democrazia Cristiana | Sindaco | [7] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Eusebio Ferraro | centro-sinistra | Sindaco | [7] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Emilio Chiocchetti | lista civica | Sindaco | [7] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Emilio Chiocchetti | lista civica | Sindaco | [7] |
8 giugno 2009 | 25 maggio 2014 | Carolina Ferraris | lista civica | Sindaco | [7] |
26 maggio 2014 | in carica | Carolina Ferraris | lista civica: vivere Asigliano | Sindaco | [7] |
Altri progetti
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