Pezzana (Psan-a in piemontese) è un comune italiano di 1 260 abitanti della provincia di Vercelli in Piemonte.
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Pezzana comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Stefano Bondesan (lista civica) dal 7-6-2009 |
Territorio | |
Coordinate | 45°15′43.05″N 8°28′56.2″E |
Altitudine | 117 m s.l.m. |
Superficie | 17,35 km² |
Abitanti | 1 260[1] (31-12-2021) |
Densità | 72,62 ab./km² |
Comuni confinanti | Asigliano Vercellese, Caresana, Palestro (PV), Prarolo, Rosasco (PV), Stroppiana |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 13010 |
Prefisso | 0161 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 002093 |
Cod. catastale | G528 |
Targa | VC |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 776 GG[3] |
Nome abitanti | pezzanesi |
Patrono | sant'Eusebio |
Giorno festivo | 2 agosto |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
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Pezzana ha origini antichissime, si suppone addirittura fosse presente un villaggio neolitico. Il nome Peciana è citato già al termine dell'Alto Medio Evo dal vescovo Ingone (961-974) che parla della primitiva chiesa di san Pietro. In seguito nel 1298 si menziona la chiesa di san Lorenzo, detta "capella castri de pezana".
Nobili famiglie locali furono gli Ajazza e gli Avogadro, il cui personaggio più importante fu Rainerius II; fu lui a porre fine alle angherie e agli indebiti "approvvigionamenti" effettuati dall'eresiarca fra Dolcino, che manteneva con questo discutibile modo le migliaia di suoi seguaci.
Nel Basso Medioevo subì le angherie del capitano di ventura Facino Cane e nel 1656 degli Spagnoli, che bruciarono case, chiesa e archivio parrocchiale, mandando in fumo il primo secolo dei registri parrocchiali.
Sono stati pubblicati tre libri, da altrettanti studiosi, sulla storia di questo borgo: Giovanni Rosso (1980), Luciano Bianco (1984) e Roberto Badini (2019). Inoltre nel recente periodo hanno avuto l'onore della pubblicazione il Diario della prigionia nazista di Tessari Romildo (curato da Sabrina Balzaretti) e una monografia su Radio Studio Pezzana (curata da Marina Zarino) per celebrare i 40 anni della emittente locale, una delle prime in Piemonte.[senza fonte]
Lo stemma e il gonfalone municipale del comune di Pezzana sono stati concessi con il decreto del presidente della Repubblica dell'11 gennaio 2002.[4]
«D'azzurro, al leone d'oro; al capo d'argento, alla croce di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.» |
Il gonfalone è un drappo di giallo.
La chiesa di Pezzana è dedicata a sant'Eusebio, patrono del paese. Quella attuale è una imponente costruzione, progettata da Antonio Malinverni e consacrata nel 1834 da Alessandro d'Angennes, arcivescovo di Vercelli e senatore del regno sabaudo. L'edificio sacro si presenta a navata unica, grazie all'ingegno del progettista, che fa poggiare la cupola su quattro possenti colonne, camuffate da cappelle laterali.
La più antica è la trecentesca S. Maria della Bona, di proprietà privata. Di buon rilievo artistico è il Santuario della Madonna delle Grazie, attiguo al cimitero, che custodisce una seicentesca pala d'altare, raffigurante la Madonna, con il Bambino in braccio e a lato un ecclesiastico orante: trattasi del card. Maurizio di Savoia, che fu cardinale senza essere prete, e in un certo periodo anche aspirante al ducato sabaudo; è sepolto nella Sacra di San Michele. Infine al centro del paese, accanto alla chiesa parrocchiale, vi è la Confraternita S. Anna, anche essa seicentesca, sede dell'omonima associazione, la più antica del paese.
Sulla strada che congiunge il paese a Caresana è presente una piccola cappella dedicata alla Madonna dei Sette Dolori, nel cui sagrato vi è una statua dedicata a Padre Pio.
La festa patronale si celebra la prima domenica di agosto, tranne negli anni in cui coincide con la patronale di Vercelli: in tal caso slitta alla seconda domenica (Cfr. L. Bianco, Pezzana, la mia terra, Ed. Gallo, Vercelli, 1984, p. 222).
Abitanti censiti[5]
Fra il 1886 e il 1935 la località era servita da una fermata della tranvia Vercelli-Casale.
Pezzanese doc è Giuseppe Seccatore, che negli anni Venti, da giocatore della Biellese segnò 32 rigori consecutivi (record difficilmente eguagliabile): il 33° poi fu parato (e quindi sbagliato) ma entrò ugualmente in porta insieme al portiere.
Di origine pezzanese è anche Federico Balzaretti, titolare nella nazionale italiana vicecampione d'Europa nel 2012; militò in serie A nel Torino, Juventus, Fiorentina, Palermo e Roma. A lui l'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Trecate, consegnò la cittadinanza onoraria[6].
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