Nel 1800 la Repubblica Elvetica aveva ipotizzato lo scambio Indemini con Campione d'Italia, allora enclave della Repubblica Cisalpina, ma la questione non ebbe seguito[2].
Il territorio del comune di Indemini prima degli accorpamenti comunali del 2010
Già comune autonomo che si estendeva per 11,3km², nel 2010 è stato accorpato agli altri comuni soppressi di Caviano, Contone, Gerra Gambarogno, Magadino, Piazzogna, San Nazzaro, Sant'Abbondio e Vira Gambarogno per formare il comune di Gambarogno. La fusione è stata decisa dal Consiglio di Stato il 16 aprile 2008 e approvata dal Gran Consiglio ticinese il 23 giugno successivo[3].
Monumenti e luoghi d'interesse
Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, costruita prima del 1213[2];
Oratorio della Madonna del Monte o di Sant'Anna, sul colle di Sant'Anna, del XVI secolo[senzafonte];
Vecchio mulino[senzafonte];
Lavatoio pubblico[senzafonte];
Alpe di Montoia;
Museo del Patriziato.
Società
Evoluzione demografica
L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[2]:
Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini della frazione.
Note
Ottavio Lurati Nomi di luoghi e famiglie e i loro perché?... Lombardia-Svizzera-Piemonte, Varese, Pietro Macchione ec., 2011
Graziano Tarilli, Indemini, in Dizionario storico della Svizzera, 11 gennaio 2017. URL consultato il 24 settembre 2017.
Siro Borrani, Il Ticino Sacro. Memorie religiose della Svizzera Italiana raccolte dal sacerdote Siro Borrani prevosto di Losone, Tip. e Libreria Cattolica di Giovanni Grassi, Lugano 1896.
Guglielmo Buetti, Note Storiche Religiose delle Chiese e Parrocchie della Pieve di Locarno, (1902), e della Verzasca, Gambarogno, Valle Maggia e Ascona (1906), II edizione, Pedrazzini Edizioni, Locarno 1969.
Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 150-151.
Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
Luciano Vaccaro, Giuseppe Chiesi, Fabrizio Panzera, Terre del Ticino. Diocesi di Lugano, Editrice La Scuola, Brescia 2003, 403.
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