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Villa d'Adda [ˈvilːa ˈdadːa] (Éla d’Ada [ˈela ˈdada] in bergamasco[6], Vila d’Ada [ˈvila ˈdada] in brianzolo[7], Villa Ripae Abduae in latino[8]) è un comune italiano di 4 666 abitanti[2] della provincia di Bergamo in Lombardia.

Villa d'Adda
comune
Villa d'Adda – Veduta
Villa d'Adda – Veduta
Panorama da via San Zenone
Localizzazione
Stato Italia
Regione Lombardia
Provincia Bergamo
Amministrazione
SindacoGianfranco Biffi (lista civica El@) dal 12-6-2017
Territorio
Coordinate45°43′N 9°28′E
Altitudine286 m s.l.m.
Superficie5,98[1] km²
Abitanti4 666[2] (30-06-2022)
Densità780,27 ab./km²
Frazioninessuna[3]
Comuni confinantiBrivio (LC), Calco (LC), Calusco d'Adda, Carvico, Imbersago (LC), Pontida, Robbiate (LC)
Altre informazioni
Cod. postale24030
Prefisso035
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT016238
Cod. catastaleL929
TargaBG
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[4]
Cl. climaticazona E, 2 476 GG[5]
Nome abitantivilladaddesi
Patronosant'Andrea Apostolo
Giorno festivo30 novembre
Cartografia
Villa d'Adda
Villa d'Adda – Mappa
Villa d'Adda – Mappa
Posizione del comune di Villa d'Adda nella provincia di Bergamo
Sito istituzionale

Situato ai margini nord-occidentali dell'Isola bergamasca, nei pressi della Valle San Martino e sulla sponda sinistra del fiume Adda, dista circa 18 chilometri a ovest dal capoluogo orobico e 16 chilometri a sud dalla città di Lecco.


Geografia fisica


Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia della Lombardia.

Territorio


Le località Tassodine (525m s.l.m.) e Porto (194m s.l.m.)

Il territorio comunale si estende da una quota di 194 m s.l.m. in riva al fiume Adda, fino a 641 m s.l.m. sulla sommità del Monte Canto.

Villa d'Adda è il comune (per casa comunale) più a Ovest nella provincia di Bergamo[9].


Sismologia


Secondo la classificazione sismica, il comune appartiene alla zona 4 (sismicità molto bassa)[10].


Clima


Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Bergamo Centro.

Villa d'Adda, secondo la classificazione dei climi di Köppen, gode di un tipico clima temperato delle medie latitudini (Cfa), piovoso o generalmente umido in tutte le stagioni e con estati molto calde.

Le precipitazioni si concentrano nei periodi compresi tra marzo e maggio, con un leggero calo nei mesi estivi, e un riacutizzarsi nel periodo compreso tra ottobre e novembre inoltrato.

L'inverno è compreso generalmente tra novembre e fine marzo, ed è caratterizzato da una percentuale di piovosità molto bassa. In base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +1,5 °C; quella del mese più caldo, luglio, è di +22,4 °C.

Le precipitazioni medie annue sono superiori ai 1.150 mm, mediamente distribuite in 97 giorni, e presentano un picco estivo ed autunnale e minimo relativo invernale[11].


Origini del nome


Il toponimo del paese che si compone di due parti deriva per la prima parte da villa che anticamente definiva una fattoria con terreno, o casa di campagna, contrapponendola alla civitas, località più grande e imperiale. Anche in epoca medioevale per villa si fa riferimento a un paese, comunque un agglomerato di poche abitazioni.[12] A completare il nome vi è l'idronimo Adda che ne definisce la posizione geografica. Il dizionario di toponomastica: «Storia e significato dei nomi italiani», specifica: “Paese situato in prossimità del fiume Adda a 286 m s.l.m., dista 19 km da Bergamo”. Il toponimo fa ritenere la sua collocazione storica in epoca della Roma imperiale, probabilmente formandosi intorno a una fattoria che ebbe maggior sviluppo durante il medioevo.


Storia


Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Lombardia.
Villa d'Adda Bassa
Villa d'Adda Bassa
Villa d'Adda vista dal Ponte San Michele
Villa d'Adda vista dal Ponte San Michele

«Comparvero a Cisano, a Villa d'Adda e sul poggio del Seregallo, sepolcri romani coperti d'embrici, con lucerne, vasi cinerari, oltre la lapide votiva»

(Cesare Cantù)

Il paese ha origini risalenti ai tempi della dominazione romana, come si evince dal ritrovamento di alcune sepolture con annessi corredi funebri.[13] Inoltre la zona in quel periodo era interessata dal passaggio di un'importante strada di collegamento, utilizzata in ambito commerciale e militare, tra le città di Bergamo e di Lecco, che permise un notevole sviluppo commerciale del borgo, che all'epoca fu uno dei più insigni della bergamasca.[14]

Tuttavia per aspettare i primi documenti scritti che attestassero l'esistenza del paese bisogna aspettare fino all'anno 856, periodo in cui l'intera zona fu sottoposta alla dominazione del Sacro Romano Impero, che vi instaurò il feudalesimo. Un documento datato marzo 941, pubblicato nelle pergamene bergamasche altomedievali, conferma il nome e la presenza dell'insediamento di Villa d'Adda prima dell'anno mille. In particolare esso rivela l'esistenza di un castello nel X secolo.

Vista del centro
Vista del centro

I territori vennero inizialmente affidati alla gestione della diocesi di Bergamo, a cui poco a poco cominciò a sostituirsi la famiglia dei Da Villa che, già nell'XI secolo, cominciò a opporre resistenza al vescovo orobico. Pochi anni più tardi, precisamente il giorno 11 luglio 1193, il comune di Bergamo, a cui il borgo era soggetto, dichiarò Villa d'Adda ”borgo franco”, equiparandolo giuridicamente allo stesso capoluogo orobico e liberandolo da tasse e decime.

Località Porto
Località Porto

Successivamente inserito nella pieve del vicino paese di Brivio, in epoca medievale si schierò con la fazione ghibellina, in netta contrapposizione con i comuni limitrofi, apertamente guelfi. Questo portò il paese a dotarsi di una serie impressionante di fortificazioni, di torri difensive e di castelli. All'epoca si contavano 7 castelli e 33 torri. Le cronache raccontano di numerosi attacchi perpetrati nei confronti di Villa d'Adda, con relativi saccheggi ed incendi, avvenuti a più riprese nel 1389, nel 1395, nel 1398 e nel 1403.

Villa d'Adda vista da Imbersago
Villa d'Adda vista da Imbersago

Nel 1408 il potere passò nelle mani di Pandolfo Malatesta, che lo detenne fino al 1426 quando vi subentrò la Repubblica di Venezia. Tuttavia l'anno successivo il Ducato di Milano ebbe la meglio sulla Serenissima, la quale ribaltò nuovamente, e definitivamente, la situazione nel 1431. Un manoscritto del 1481, attesta l'inquadramento definitivo di Villa d'Adda nel territorio dell'isola bergamasca.

I secoli successivi videro un progressivo ridimensionamento del paese che, inserito in un contesto di generale declino della zona dell'isola bergamasca, ebbe notevoli ripercussioni in ambito economico e sociale. I ruoli commerciali e militari diventarono sempre più scarsi, a cui seguirono poi un generale stato di povertà e frequenti carestie: soltanto lo sviluppo della bachicoltura permise agli abitanti una piccola fonte di sussistenza.

Il 12 agosto 1610 le spoglie di san Carlo Borromeo giunsero in paese e da qui partirono per essere tumulate ad Arona e donate dal cardinal Federico Borromeo.[15]

La povertà e la carestia portarono alla peste che scoppiò nel novembre 1629, a partire da Foppenico. A Villa d'Adda, chiusa da rastelli per proteggere gli abitanti, i morti furono 73 su 820 abitanti, una percentuale molto bassa se raffrontata con tutti i paesi vicini. Per questo vennero edificati l'oratorio per i Morti del Rito ed altri edifici devozionali.

La dominazione veneta terminò nel 1797, quando irruppe la napoleonica Repubblica Cisalpina, a cui subentrò nel 1815 la dominazione austriaca, che inserì Villa d'Adda nel Regno Lombardo-Veneto. I nuovi occupanti non riscossero mai il consenso della popolazione, tanto che nei loro confronti numerose furono le sollevazioni: durante questi moti si distinsero per eroismo i villesi Giacomo Esposito, Eugenio Piazzoni ed Edoardo Maschera, poi condannati a morte dal regime. La situazione si risolse qualche anno più tardi con l'annessione del paese al neonato Regno d'Italia[8].


Simboli


Il comune ha come simboli lo stemma e il gonfalone concessi con D.P.R. il 23 dicembre 1971.

Blasonatura stemma:

«D'oro a sette torri di rosso (3 - 2 - 2), chiuse, finestrate, murate di nero, attraversanti un fiume in banda d'azzurro ondato d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.»

(DPR 23 dicembre 1971)

Blasonatura gonfalone:

«Drappo partito, di rosso e di giallo, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento: Comune di Villa d'Adda. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento.»

(DPR 23 dicembre 1971)

Le sette torri rappresentano gli antichi sette castelli, mentre il fiume rappresenta l'Adda. I colori giallo e rosso indicano il Comune di Bergamo, di cui Villa d'Adda fu borgo franco dal 1193[16].


Monumenti e luoghi d'interesse


Villa d'Adda si sviluppo lungo una strada senza avere una vera e propria piazza. La grande piazza della Vittoria, è uno slargo dove si trovano il monumento dedicato ai caduti delle guerre e la chiesa parrocchiale.[17]

Chiesa Parrocchiale di Sant'Andrea Apostolo.
Chiesa Parrocchiale di Sant'Andrea Apostolo.
Torre del Borgo.
Torre del Borgo.

Numerosi sono gli edifici di culto degni di nota presenti sul territorio comunale di cui dà antica testimonianza lo storico Donato Calvi nel 1676 nel suo studio Effemeride sacra profana di quanto di memorabile sia successo in Bergamo, 1676: in primo luogo l'antica

La canonica della Parrocchiale e il Municipio
La canonica della Parrocchiale e il Municipio

In ambito civile numerosi sono i resti di edifici risalenti all'epoca medievale: alcuni di questi si possono trovare in località Villa Bassa, dove sono presenti fortificazioni in pietra, in piazza della Vittoria con la villa Cuna e l'attigua chiesetta di Santa Maria della Cuna risalente al XII secolo, ed in Piazza del bBorgo in cui svetta un'imponente torre , ed infine in contrada Prandelli. La Torre del Borgo che in antico fungeva da ingresso al borgo è testimone dei conflitti che tipici della società medievale.

Da ricordare anche il Monumento ai Caduti della Guerra 1915-18, bella opera dello scultore meratese Giuseppe Mozzanica (1923).

Il Traghetto di Leonardo.
Il Traghetto di Leonardo.

Inoltre nel centro della frazione Volpino esiste ancora un castello denominato il Bignone, uno dei più importanti e ricchi di storia della zona. Di epoche successive sono Villa Perico, edificata nel 1880 con un bel giardino in pendenza, e Villa Rossera, edificata in posizione dominante in luogo di un castello.

Tuttavia la principale attrazione turistica è il traghetto leonardesco[18] sul fiume Adda che collega Villa d'Adda con Imbersago, comune in provincia di Lecco situato sulla riva opposta. Dal 1513, più volte rifatto e ristrutturato, tale tipologia di traghetto trasporta ogni viandante da una riva all'altra. Il traghetto è una fedele riproduzione di quello progettato da Leonardo da Vinci, che sfruttando la legge del parallelogramma, aveva pensato alla possibilità di costruire dei traghetti mossi non da energia umana o animale, ma dalla sola corrente del fiume in causa. L'imbarcazione con due scafi, che può trasportare fino a quattro automobili, è assicurata a un cavo teso tra le due sponde, ed è azionata da un solo uomo, il quale muove il timone così da sfruttare la forza della corrente del fiume.


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[19]


Etnie e minoranze straniere


Risiedono a Villa d'Adda 279 cittadini stranieri, pari al 6,09% della popolazione complessiva. Le nazionalità più numerose sono:[20]

  1. Marocco 56
  2. Senegal 54
  3. Albania 35
  4. Romania 22
  5. Cina 11
  6. Ghana 9
  7. Egitto 8
  8. Pakistan 7
  9. Costa d'Avorio 6
  10. Paesi Bassi 6

Lingue e dialetti


Lo stesso argomento in dettaglio: Dialetto bergamasco, Dialetto brianzolo e Lingua lombarda.

Oltre alla lingua italiana, a Villa d'Adda è parlata una variante locale del dialetto bergamasco, a sua volta parte del ramo orientale della lingua lombarda. Essendo il comune di Villa d'Adda confinante con la Brianza, vi sono anche influenze linguistiche insubri. Come tutti i dialetti lombardi, anche il bergamasco è sostanzialmente una lingua romanza derivata dal latino[21]. L'uso del bergamasco è ancora abbastanza largo nella popolazione, e nel corso degli anni è regredito in misura molto minore di altri dialetti lombardi[22].


Cucina


Lo stesso argomento in dettaglio: Cucina lombarda e Prodotti agroalimentari tradizionali lombardi.

La cucina Villadaddese è legata a tradizioni contadine tipiche dell'Orobia e della bergamasca. Uno fra i piatti più caratteristici è la polenta, cucinata in vari modi in accompagnamento dei primi e dei secondi, fra cui la “polenta e osei”, la polenta con il cervo, e la polenta bergamasca, tradizionalmente cotta nel tegame. Vi sono poi vari tipi di formaggi, affini a quelli delle vicine valli bergamasche. Da ricordare anche i “casonsei”, la pasta caratterizzata dalla presenza di salsiccia o salame nel ripieno, e le ossa del maiale cotte a lesso con la polentina[23].


Economia



Totale
Maschi
Femmine
Stranieri
(31-12-2019)
Abitanti
4 584 2 225 2 359 279

Totale
Agricola
(07-2005)
Occupata
(07-2005)
Superficie
5,98 km² 4,09 km² 1,89 km²

Totale territorio
Escluso agricolo
Densità
766,55 ab/km² 2 425,40 ab/km²

Cultura



Istruzione


Hanno sede a Villa d'Adda due scuole statali (una elementare e una media inferiore), una scuola paritaria e una scuola materna privata.

La biblioteca comunate è intitolata a padre David Maria Turoldo. Vi è inoltre l'ecomuseo "Adda di Leonardo".

Ha sede in Villa d'Adda la scuola paritaria Istituto Sacro Cuore fondata dalle religiose della società del Sacro Cuore di Santa Maddalena Sofia Barat e gestita dal 2008 dall'Opera Sant'Alessandro di Bergamo.

Nel 2018 è stato istituito il MU.VI. (Museo di Villa d'Adda). Il museo ha sede presso la Torre del Borgo ed è diventato operativo a fine 2020.


Teatri



Geografia antropica



Suddivisioni storiche


I vari nuclei abitativi e le contrade storiche villadaddesi vengono citati in uno stradario redatto da G.B. Rota nel Settecento.

Egli individuava sul territorio località maggiori quali Fontana di Sopra (o San Giovanni), Piazza, Sant'Andrea Vecchio, Peschiera, Volpino di Sotto, Volpino di Sopra, Fontana di Sotto, Ca' de Rico, Valsassina, Vestobio, Piazolo, Ca' Sargo, Seregallo, Panscera (o Pansiera Superiore), Bretta, Piazzolo, Ca' d'Estore, Lo Stallo, Chioso, Case Nuove, Pansiera Inferiore, Castello, Sagré, Cinque Mulini, Lacciata, Valle ed altri insediamenti più piccoli Galgina, Grumeslano, Bignone, Ca' d'Arnoldo, Rossera, Pradella, Costa, Cuna, Supersiera (o Supercera), Messo, Tessodine (o Tassodine) e Mazzo.[8]


Infrastrutture e trasporti


Il comune è attraversato da sud a nord dalla strada provinciale SP169 Carvico-Brivio e servito inoltre dalle SP 171 Villa d'Adda - Pontida - Cisano Bergamasco e SP 183 Industriale dell'Isola Calusco d'Adda-Villa d'Adda. Inoltre, 2 km a nord dell'abitato corre la strada provinciale ex-SS342 Briantea, che congiunge Como a Bergamo.


Amministrazione


Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
27 maggio 2003 13 aprile 2008 Serafino Carissimi lista civica Sindaco
14 aprile 2008 27 maggio 2013 Adelvalda Carsaniga lista civica "Insieme per Villa d'Adda" Sindaco
28 maggio 2013 6 agosto 2016 Gianfranco Biffi lista civica "El@" Sindaco
7 agosto 2016 11 giugno 2017 Francesca Iacontini - Commissario prefettizio
12 giugno 2017 in carica Gianfranco Biffi lista civica "El@" Sindaco

Note


  1. ISTAT - Superficie dei comuni, province e regioni al Censimento 2011
  2. Dato Istat - Popolazione residente al 30 giugno 2022 (dato provvisorio).
  3. Comune di Villa d'Adda - Statuto
  4. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  5. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  6. Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3.
  7. Olivieri Dante, Dizionario di toponomastica lombarda, Milano 1961
  8. Comune di Villa d'Adda (a cura di), Villa d'Adda il fiume il confine, Clusone, Ferrari Grafiche S.P.A., dicembre 1993.
  9. Statistiche Comuni-Italiani.it, su comuni-italiani.it. URL consultato il 7 marzo 2011.
  10. Zona Sismica - Villa d'Adda, su tuttitalia.it.
  11. Profilo del clima lombardo, su clisun.casaccia.enea.it. URL consultato il 7 marzo 2011.
  12. Villad'adda, p.32.
  13. Le testimonianze archeologiche sono ospitate nel museo di Lecco
  14. Villad'adda, p. 69.
  15. Donato Calvi, Effemeride sagro profana di quanto di memorabile sia successo in Bergamo sua diovesi et territorio, 1677, p. 122.
  16. Stemma e gonfalone, su comune.villadadda.bg.it. URL consultato il 16 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  17. Villad'adda, p. 148.
  18. Pro Loco di Villa d'Adda, su prolocovilladadda.it. URL consultato il 12 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2010).
  19. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 31-12-2019.
  20. Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2019 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 31 gennaio 2021.
  21. Glauco Sanga, Dialettologia lombarda, Pavia, Università di Pavia, 1984.
  22. AA. VV., Parlate e dialetti della Lombardia. Lessico comparato, Milano, Mondadori, 2003.
  23. P. Piazzesi, La cucina Lombarda, Milano, Bonechi, 2003.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Villa d’Adda

Villa d’Adda (zu Deutsch etwa Adderdorf) ist eine Gemeinde in der Provinz Bergamo in der italienischen Region Lombardei mit 4645 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019).

[en] Villa d'Adda

Villa d'Adda (Bergamasque: Éla d'Ada; Brianzöö: Vila d'Ada; Latin: Villa Ripae Abduae) is a comune (municipality) in the Province of Bergamo in the Italian region of Lombardy, located about 35 kilometres (22 mi) northeast of Milan and about 15 kilometres (9 mi) west of Bergamo. As of November 2012, it had a population of 4,754 and an area of 5.98 square kilometres (2.31 sq mi).[3]

[es] Villa d'Adda

Villa d'Adda (Villa del Adda, en dialecto local Ela d'Ada) es un municipio de 4.757 habitantes de la provincia de Bérgamo, en la región italiana de Lombardía. Toma el nombre del río Adda que delimita la frontera occidental del municipio, que adquiere forma de cuadrilatero irregular. Al norte bordea con el municipio de Pontida, al sur con el municipio de Calusco d'Adda, al este con el municipio de Carvico y al oeste, a través del Río Adda, con los municipios de Imbersago y Calco. La superficie total del municipio es de 5,98 km cuadrados.

[fr] Villa d'Adda

Villa d'Adda est une commune italienne de la province de Bergame dans la région Lombardie en Italie.
- [it] Villa d'Adda

[ru] Вилла-д’Адда

Вилла-д’Адда (итал. Villa d'Adda) — коммуна в Италии, располагается в регионе Ломбардия, в провинции Бергамо.



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