La città, situata sopra un rilievo dei Monti Ernici, si trova a 594 ms.l.m.[5]; è il comune più esteso della provincia[6].
Il punto più alto è la Rocca di San Leucio, a 672 m s.l.m.[7].
Clima
Classificazione climatica: zona D, 2014 GR/G
Origini del nome
L'etimologia del nome Veroli ha più possibili ipotesi. Tra le più importanti ricordiamo:
Alcune ipotesi parlano di Verulum diminutivo della parola veru che significa spiedo, per indicare la sua forma che ricorda un po' uno spiedo.
Un'altra ipotesi propone che la parola Veroli deriva da Verolo, padrone di un possedimento in zona.
Secondo Vittorio Giovardi, fondatore della omonima biblioteca, Verulae deriva da verrus, che indicano proiettili di piombo o da verruca che significa luogo aspro e montuoso.
Un'ipotesi affascinante si basa sul caso ablativo di Verulae, che presenta due varianti, Verulis e Virulis: letti come Ver/ulis e Vir/ulis significherebbero nell'ordine «primavera, pollone, fiore della semenza o virgulto di Ulisse» e «pollone o stirpe di Ulisse».
La teoria più accettata vuole che la parola Veroli, nella radice ver, derivi dal greco erúmai (difendere, proteggere), che significa luogo idoneo alla difesa e alla sorveglianza; essendo Verulae uno dei pluralia tantum, il significato più probabile è quindi «luoghi adatti a sorvegliare e difendersi».
Storia
Veroli sarebbe presente già dal XII secolo a.C. L'antica Verŭlae era uno dei paesi alleati di Roma, come testimoniano le tavole dei Fasti Verulani: un calendario romano di marmo, risalente al I secolo d.C.
Nel 743 diviene sede vescovile, come ancora oggi testimoniano le numerose chiese presenti sul territorio.
Nel XVI secolo gli alleati spagnoli dei Colonna occupano la città. Una volta liberata, viene sottoposta ad un governo di cardinali. L'unione stretta con la Chiesa di Roma si fa sentire più volte nel corso del tempo. Tanto che verso il 1800 vengono linciati dalla popolazione dei borghesi che avevano preso parte alla Repubblica Romana dei giacobini.
Monumenti e luoghi d'interesse
Porta di Santa Croce
Architetture religiose
La Basilica di Santa Sàlome
Ospita le reliquie di Salome, protettrice della città. Tra il 1715 ed il 1740, fu fatta costruire dal vescovo di Veroli monsignor Lorenzo Tartagni da Forlì, la Scala Santa composta da 12 gradini di marmo. Nell'undicesimo gradino è racchiusa una reliquia del legno Croce.
Nel territorio del comune di Veroli, si trova anche l'importante abbazia di Casamari.
Chiesa Santa Maria di Reggimento
Architetture civili
La rocca di San Leucio: è il punto più alto della città situato nella parte settentrionale, ed è un borgo risalente al IX secolo. Fin dal momento della fondazione di Veroli, San Leucio ha rappresentato un solido sistema di difesa e controllo, grazie a due elementi fondamentali: la sua posizione strategica e le imponenti mura megalitiche costruite degli ernici. Durante il X secolo venne eretta una rocca, appartenente alla Camera Apostolica, in cui venne imprigionato papa Giovanni XIII nel 965 d.C.; in seguito accolse anche la figura di papa Alessandro III in fuga da Roma, in quanto occupata da Federico Barbarossa. Nel 1406 le mura vennero deteriorate da Ladislao di Durazzo, re di Napoli e Ungheria, il quale attaccò la città.[8] Tuttavia, è possibile ancora oggi ammirare il percorso completo della cinta muraria attraverso una passeggiata archeologica. Inoltre in corrispondenza della rocca sorge una chiesa romanica dedicata a san Leucio, vescovo nel 1079 sotto il pontificato di papa Gregorio VII.[9]
La piazza Mazzoli e Sant' Andrea: ospita ancora oggi gli uffici del comune e la concattedrale di Sant'Andrea
Il declivio di Santa Croce: è la parte più bassa della città.
Veroli resta a tutt'oggi un paese legato alla tradizione cattolica, ed alla sua tradizione più in generale.
Sul territorio sorgono infatti numerose chiese, e per ognuna vi è un culto particolare dedicato.
Tutte le chiese, nel giorno del Giovedì santo, organizzano una commemorazione floreale di uno dei passi della vita del Cristo o della sua resurrezione.
Particolarmente evocativa risulta quella della Madonna dell'Addolorata: la chiesa nel Venerdì santo è drappeggiata a lutto e la Madonna, con il cuore trafitto da un pugnale piange sulla salma del figlio. La statua di questa Madonna ha i capelli veri, dono votivo di una donna del paese. Anche il suo velo, sempre nero, è un dono di una donna verolana.
Gli ex voto più pittoreschi possono essere visti nella cappella della Madonna dell'Olivella, situata nella parte bassa del paese: all'Olivella, per l'appunto.
Cultura
Biblioteche
Nel territorio cittadino sorgono due tra le più importanti biblioteche della Valle Latina: la biblioteca Giovardiana[11] e la biblioteca di Casamari.
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Eventi
Fasti Verulani; Il più importante tra gli eventi culturali che si svolgono nel comune di Veroli sono i Fasti Verulani, festival internazionale del teatro di strada, la cui prima edizione ha avuto luogo nel 1999; nell'ultima settimana di luglio artisti italiani e stranieri, giocolieri, clowns, acrobati, mimi e musicisti, invadono le strade e le piazze del centro storico verulano, offrendo i loro spettacoli ai numerosi turisti.
Festival Lirico di Casamari; in estate si svolgono il Festival Lirico di Casamari, che ha luogo nei giardini della celebre abbazia, e la rassegna nazionale di musica popolare Ernica Etnica.
Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema Unità locali, intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero di addetti delle imprese locali attive (valori medi annui).[12]
2015
2014
2013
Numero imprese attive
% Provinciale Imprese attive
% Regionale Imprese attive
Numero addetti
% Provinciale Addetti
% Regionale Addetti
Numero imprese attive
Numero addetti
Numero imprese attive
Numero addetti
Veroli
1.527
4,54%
0,34%
4.214
3,95%
0,27%
1.522
4.331
1.570
4.640
Frosinone
33.605
7,38%
106.578
6,92%
34.015
107.546
35.081
111.529
Lazio
455.591
1.539.359
457.686
1.510.459
464.094
1.525.471
Nel 2015 le 1.527 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano il 4,54% del totale provinciale (33.605 imprese attive), hanno occupato 4.214 addetti, lo 3,95% del dato provinciale; in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato poco meno di tre addetti (2,76).
Artigianato
Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e rinomate vi sono quelle artigianali, come la lavorazione e l'arte del ferro, del rame, del ricamo, del merletto e del legno, finalizzata, quest'ultima, al settore dell'arredamento, e in particolar modo alla produzione di sedie con caratteristiche campagnole.[13]
Amministrazione
Nel 1927, a seguito del riordino delle circoscrizioni provinciali stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Frosinone, Veroli passò dalla provincia di Roma a quella di Frosinone.
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