«In fondo alla cerchia dei monti una stupefacente cascata sgorga dalla roccia…sembra quasi una striscia bianca e sinuosa che, con un salto di 150 piedi, cade in un bacino spumeggiante da cui fuoriesce un fiumicello argenteo che dopo aver serpeggiato per la valle va a gettarsi nel Liri sotto Morino»
Il comune di Morino è situato al centro della valle Roveto, in Abruzzo. Il capoluogo comunale, situato a 443 ms.l.m., si sviluppa alle pendici del versante orientale dei monti Ernici. Il nucleo originario di Morino Vecchio, distrutto dal terremoto della Marsica del 1915, si trova in posizione più elevata rispetto al centro urbano moderno, a circa 570 ms.l.m.
Brecciose, Grancia e Rendinara sono le frazioni presenti nel territorio comunale che include anche la riserva naturale guidata Zompo lo Schioppo.
Origini del nome
Campanile della chiesa di Santa Maria Bambina a Morino Vecchio
Il toponimo è legato con ogni probabilità al termine "morro", ovvero macigno o roccia, che indica un luogo pietroso[5].
In alcuni antichi documenti il paese è detto anche "Moreno", motivo per il quale si è associata la parola "morena" all'etimologia del nome contemporaneo del paese rovetano.
Storia
Alcuni documenti ecclesiastici documentano che il territorio di Morino fu donato nel 1089 dal notabile Ratterio di Civitas Antena al monastero di Montecassino. La chiesa scomparsa di "San Pietro in Morini", le cui tracce sono situate in località Brecciose, fu donata allo stesso monastero nello stesso secolo da Rainaldo di Obberto da Antena, esponente dei conti dei Marsi[6][7]. Tale chiesa viene citata più volte in altri documenti medievali risalenti al XII e XIII secolo.
Il borgo vecchio venne edificato tra l'XI e il XII secolo[8] durante la fase dell'incastellamento sui resti di un ocre marso che in epoca romana risultò amministrato dal vicino municipio di Antinum[9].
Nel catalogo dei Baroni del 1173 "Morinum" risulta essere uno dei feudi di Ruggero, conte di Albe[10], mentre in attestazioni ecclesiastiche del Basso Medioevo appare la Villa di Morino tra i possedimenti della certosa di Trisulti, la località utilizzata come un granaio in seguito ha assunto il toponimo di Grancia[11][12].
Nel corso del XVI secolo venne inaugurata la chiesa sepolcrale di San Rocco e ampliata quella di Santa Maria Bambina. In seguito le famiglie notabili del paese, i Ferrante e i Facchini, favorirono lo sviluppo socio-economico attraverso la realizzazione della ferriera borbonica e di altre attività produttive che a cominciare dalla seconda metà dell'Ottocento furono ampliate grazie alla graduale realizzazione della strada Avezzano-Sora e successivamente all'apertura della ferrovia Avezzano-Roccasecca.
In seguito all'abolizione del feudalesimo Morino fu dapprima inserito nel governo di Civitella Roveto e successivamente fu riunito, insieme ad altri centri limitrofi, al comune di Civita d'Antino.
Dal 1831 venne costituita l'amministrazione comunale con l'aggregazione di Rendinara[13].
Il borgo di Morino Vecchio sorgeva su un colle in posizione elevata rispetto alla valle Roveto; il terremoto della Marsica del 1915 causò la morte di 113 persone[14] devastando completamente il vecchio paese che fu abbandonato dai superstiti per essere ricostruito più a valle. Del vecchio borgo restano i ruderi delle tre porte di accesso, delle case, dei palazzi e delle due chiese[15].
Monumenti e luoghi d'interesse
Chiesa di Santa Maria NuovaMorino Vecchio
Architetture religiose
Eremo della Madonna del Caùto
Eremo di Santa Maria del Cauto
Chiesetta e romitorio si trovano ad oltre 1.100 ms.l.m. nei pressi della cascata di Zompo lo Schioppo da cui origina il torrente Romìto, affluente del fiume Liri. La chiesa rupestre appare citata in alcuni documenti ecclesiastici che ne attestano l'esistenza fin dal XII secolo[16].
Chiesa di Santa Maria Bambina
Chiesa in stile romanico distrutta dal terremoto della Marsica del 1915. Situata a Morino Vecchio, venne edificata probabilmente a cominciare dal X secolo. Fu rimaneggiata ed ampliata nel corso dei secoli, in particolare nel XVI secolo. Lunga 32 metri e larga circa 17 era dotata di un campanile cuspidato, danneggiato e successivamente messo in sicurezza, risalente tra il XIII e il XIV secolo e inglobato in una delle navate laterali. Il connesso convento gestito dalle Suore adoratrici del Sangue di Cristo ha ospitato dal 1841 la prima scuola femminile della valle Roveto[17].
Ruderi della chiesa sepolcrale di San Rocco a Morino Vecchio. Edificata tra il XV e il XVI secolo venne utilizzata per le sepolture in quattro cripte realizzare sotto il pavimento[17].
Chiesa di Santa Maria Nuova situata al centro del paese nuovo.
Architetture civili
Centrale idroelettrica del borgo nuovo, costruita dall'Enel negli anni Venti ai bordi del torrente Romito, subì gravi danni in seguito alla seconda guerra mondiale. Riadattata dopo il conflitto mondiale, nel 2017 è stata intitolata a Marco Di Fabio[18].
Aree naturali
Cascata di Zompo lo SchioppoLaghetto artificiale di Morino
Riserva naturale guidata Zompo lo Schioppo
Area protetta ricadente nel comune abruzzese di Morino, istituita con la Legge Regionale n°24 del 29 maggio 1987. Il comune di Morino con il contributo di Legambiente gestisce la riserva fin dalla sua istituzione. La riserva prende il nome dalla cascata naturale (in italiano "salto dello sparo"), una tra le più alte dell'appennino. L'acqua sgorga da una ripida parete calcarea per un salto di oltre 80 metri. La sede dell'ente gestore si trova nella frazione di Grancia[19].
Laghetto di Morino
Piccola area lacustre artificiale situata nella zona di rispetto della riserva naturale di Zompo Lo Schioppo, tra le località di La Fossa, Brecciose e Grancia. Viene utilizzata come incubatoio ittico[20].
Buco del Caùto
Stretta gola formatasi tra le rocce nei pressi dell'eremo della Madonna del Caùto. Mette in comunicazione l'area del romitorio con il valico della Salvastrella e il rifugio La Liscia situato a 1474 ms.l.m.[21]
Torrente Romito, detto anche torrente Lo Schioppo.
Morino Vecchio
Antico borgo della valle Roveto distrutto dal terremoto del 1915 e abbandonato dai pochi superstiti del sisma. Il paese devastato è stato posto in sicurezza e dotato di illuminazione in occasione del centenario del sisma nel 2015. Tra i ruderi sono visibili il campanile dell'antica chiesa di Santa Maria Bambina, i resti della chiesa di San Rocco con l'ossario della cappella sotterranea e di palazzo Ferrante. Le cisterne del palazzo Facchini sono tra i pochi elementi che si sono conservati integralmente. Furono realizzate in cemento armato nel 1909 dal costruttore bolognese Cesare Palazzi, la cui abitazione di Avezzano fu l'unica a restare in piedi intatta dopo il sisma. Il viale orientale conduce ai resti della porta Cerrito, principale porta d'accesso al borgo[22][23][24].
L'ecomuseo della riserva naturale, inaugurato nel 2000, è stato allestito in un edificio situato nella frazione di Grancia restaurato negli anni Novanta. Il museo del territorio presenta le illustrazioni della flora e della fauna; l'ecomuseo è dotato di un centro visita[29].
Economia
Turismo
Morino fa parte dell'associazione nazionale Borghi autentici d'Italia[30].
Infrastrutture e trasporti
Strade
Fabbricato viaggiatori della stazione ferroviaria
La strada statale 690 Avezzano-Sora collega Morino con Avezzano a nord e con Sora a sud. Nel suo territorio è presente lo svincolo di Civita d'Antino-Morino.
La strada statale 82 della Valle del Liri collega Avezzano ad Itri (LT) attraversando il territorio di Morino e il fondo valle rovetano.
Breve storia di Morino, su morinovecchio.it, Morino Vecchio. URL consultato il 16 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2019).
Morino Vecchio 1915-2015, su morinovecchio.it, Morino Vecchio. URL consultato il 16 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2019).
Eremo della Madonna del Caùto, su cultura.regione.abruzzo.it, Regione Abruzzo. URL consultato il 14 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2018).
Giovanni Musolino, Storia religiosa di Civitella Roveto, Corsi, Sora, 2006.
Centrale idroelettrica Schioppo 2, su fondoambiente.it, FAI. URL consultato il 13 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2018).
Sagra della Castagna Roscetta a Morino, su conoscere.abruzzoturismo.it, Regione Abruzzo - Dipartimento Turismo, Cultura e Paesaggio. URL consultato il 19 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2018).
Morino (Abruzzo), su borghiautenticiditalia.it, Borghi Autentici d'Italia. URL consultato il 22 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2016).
Scioglimento anticipato del consiglio comunale. Il comune risulta commissariato fino al 6 maggio 2012. Storico elezioni comunali di Morino, su tuttitalia.it. URL consultato il 5 novembre 2020.
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