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Palestrina è un comune italiano di 21 942 abitanti[1] della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio, situata lungo la via Prenestina, a cui ha dato il nome, in quanto l'antico nome della città era Praeneste.

Campanile della chiesa di Sant'Agapito
Campanile della chiesa di Sant'Agapito
Pozzo e cavea del Santuario della Fortuna Primigenia
Pozzo e cavea del Santuario della Fortuna Primigenia
Porta Solis
Porta Solis
Statua dedicata a Giovanni Pierluigi da Palestrina
Statua dedicata a Giovanni Pierluigi da Palestrina
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Palestrina (disambigua).
Palestrina
comune
Palestrina – Veduta
Palestrina – Veduta
Vista panoramica di Palestrina da Palazzo Colonna Barberini
Localizzazione
Stato Italia
Regione Lazio
Città metropolitana Roma
Amministrazione
SindacoMario Moretti (Lega/civiche) dal 10-6-2019
Territorio
Coordinate41°50′N 12°54′E
Altitudine450 m s.l.m.
Superficie47,02 km²
Abitanti21 942[1] (31-10-2021)
Densità466,65 ab./km²
FrazioniCarchitti, Valvarino
Comuni confinantiArtena, Castel San Pietro Romano, Cave, Gallicano nel Lazio, Labico, Rocca di Cave, Rocca Priora, Roma, San Cesareo, Valmontone, Zagarolo
Altre informazioni
Cod. postale00036 (Capoluogo, Valvarino, Carchitti)
Prefisso06
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT058074
Cod. catastaleG274
TargaRM
Cl. sismicazona 2B (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 141 GG[3]
Nome abitantiprenestini, palestrinesi
Patronosant'Agapito martire, santa Rosalia
Giorno festivo18 agosto - 4 settembre
Cartografia
Palestrina
Palestrina – Mappa
Palestrina – Mappa
Posizione del comune di Palestrina nella città metropolitana di Roma Capitale
Sito istituzionale

Geografia fisica



Territorio


Palestrina sorge sulle pendici del monte Ginestro, una delle sommità dei monti Prenestini, tra i bacini dei fiumi Sacco e Aniene. Il territorio comunale è orograficamente eterogeneo, in quanto si passa dai 660 m s.l.m. del quartiere Scacciato fino ai 350 m s.l.m. delle frazioni a valle.


Clima


Classificazione climatica: zona E, 2141 GR/G.


Storia



Età antica


L'attuale Palestrina sorge sull'antica Praeneste, città latina celeberrima in età antica per il Santuario della Fortuna Primigenia, santuario dedicato alla dea Fortuna Primigenia[4] e che gli studi più recenti datano agli ultimi decenni del II secolo a.C.

I primi reperti archeologici attestanti l'occupazione del sito e relativi a sepolture cosiddette principesche (Tomba Barberini e Tomba Bernardini), risalgono all'inizio dell'VIII secolo a.C., alla vigilia della fioritura che investì la città in età orientalizzante (VIII-VII secolo a.C.).

Numerose sono le leggende che narrano la sua fondazione. Diverse tradizioni annotano come fondatore Telegono, figlio di Ulisse e di Circe, oppure l'eroe eponimo Prenesto (in greco Πραινεστός), figlio del re Latino e nipote di Ulisse.[4] Catone, Varrone, Virgilio e Solino, invece, legano la città alla figura di Ceculo, creduto figlio del dio Vulcano e ritrovato in fasce presso alcuni fuochi che gli avrebbero occultato la vista.

La città venne conquistata da Roma con i suoi alleati della Lega Latina, dopo aver opposto strenua resistenza durante la quale aveva stabilito un'alleanza con i Galli in funzione anti romana.

La sua posizione strategica, dominante la Valle del Sacco, grazie anche a imponenti opere di fortificazione,[4] un passaggio obbligato nei collegamenti tra il Lazio e l'Italia meridionale, ne favorì la fioritura, attestata dalla costruzione di un foro e dalla monumentalizzazione del santuario oracolare dedicato alla Fortuna Primigenia, datati entrambi alla fine del II secolo a.C. Il santuario si colloca tra i capolavori dell'architettura romana di epoca repubblicana, influenzato, nella scenografica disposizione a terrazze, da realizzazioni ellenistiche, ma realizzato traendo partito dalla tecnica costruttiva del cementizio. Nel 39 d.C. l'imperatore Romano Caligola in onore della Dea Fortuna venerata nella città Praeneste denominò due legioni di nuova formazione la legio XXII Primigenia e la legio XV Primigenia Nel 90 a.C. i cittadini di Palestrina ottennero la cittadinanza romana. Nell'82 a.C., durante la guerra civile, la città parteggiò per Gaio Mario il giovane, che qui morì.[4] Lucio Cornelio Silla, in quell'occasione, ne sterminò tutti i cittadini maschi e vi installò una colonia militare. Le iscrizioni testimoniano l'avvicendamento nelle occorrenze epigrafiche dei gentilizi prenestini.

Fu uno dei luoghi di villeggiatura preferiti dall'imperatore Augusto, insieme alle coste e le isole della Campania, oltre alle città vicine a Roma, come Lanuvium e Tibur.[5]


Età medievale


A partire dal IV secolo si ha notizia di vescovi prenestini divenendo poi sede suburbicaria, con patrono sant'Agapito martire. Tra i suoi vescovi si contano ben cinque cardinali divenuti in seguito papi[6].
Concessa per tre generazioni da papa Giovanni XIII a favore della congiunta senatrice Stefania nel 970[7], la città passò per matrimonio della sua discendente, la contessa Imilia, nel XII secolo ai Conti di Tuscolo e da questi, intorno alla seconda metà dell'XI secolo ai Colonna[8] che contrastarono la restituzione della città alla Santa sede[9], consolidandone progressivamente il dominio e divenendo a seguito della concessione di papa Onorio II, principale possedimento storico della famiglia. Rimase così coinvolta nelle lotte dei Colonna contro il papato, subendo disastrose conseguenze quali quella della primavera del 1299 per opera di Bonifacio VIII in cui fu rasa al suolo[10] e nuovamente distrutta dalle fondamenta dal cardinale Giovanni Maria Vitelleschi nel 1436 (o 1437) a causa dell'opposizione dei Colonna a Eugenio IV[11]. Nel 1449 la città veniva restituita ai Colonna da Niccolò V con l'espresso divieto di ricostruirvi la fortezza che tuttavia venne riedificata nel 1482.


Età moderna


Nel XVI secolo diede i natali al compositore Giovanni Pierluigi da Palestrina.
Pervenuta per divisione nel secolo XIV al ramo dei Colonna di Sciarra, la città fu eretta in principato con privilegio di Pio V nel 1571 conferito a Giulio Cesare Colonna, venne successivamente ceduta dal figlio di costui Francesco ai Barberini, che la tennero per circa un secolo fino alla loro estinzione quando tornò ai Colonna in persona di Giulio Cesare Colonna di Sciarra, V principe di Carbognano i cui discendenti dovettero assumere, secondo i patti matrimoniali, il cognome Barberini, tenendola fino al termine della feudalità.


Età contemporanea


A partire dalla fine del XIX secolo, a causa di una carestia che colpì le popolazioni di montagna, un gruppo di agricoltori di Capranica Prenestina si trasferì in un territorio appartenente al comune di Palestrina, territorio che prese la denominazione di Carchitti (attuale frazione di Palestrina), dedicandosi alla coltivazione delle fragole[12].

Durante il Risorgimento, nel 1849, il tenente Luigi Cucelli si distinse a Palestrina accompagnando la ritirata di Garibaldi da Roma, avvenuta dopo la caduta della Repubblica Romana.

Nel 1944 il centro storico venne distrutto dai bombardamenti, ma proprio la distruzione delle costruzioni che vi si erano insediate dopo l'abbandono, permise di rimettere in luce l'antico santuario repubblicano.
Notevole fu, e resta ancora oggi, l'attività archeologica di riscoperta.

Il 28 maggio del 1944 dei soldati tedeschi stavano rubando del pollame nel podere di Agapito Pinci in località Vigesimo. Minacciato dai soldati, Agapito si rivolse ad un gruppo di partigiani che operavano poco lontano a Colle Francolino. Del gruppo facevano parte anche Carla Capponi e Rosario Bentivegna, quest’ultimo al comando delle formazioni partigiane dei Monti Prenestini.
Il reparto partigiano intervenne e si scontrò con i nazisti e un soldato tedesco rimase ucciso.
Subito dopo lo scontro partì la rappresaglia da parte di un altro gruppo di soldati tedeschi di passaggio che, irrompendo nel casale dei Pinci, prelevò undici persone, tra cui tutta la famiglia Pinci.
Gli undici sequestrati credettero di essere stati selezionati per un lavoro sulla strada provinciale di Valmontone per poi tornare a casa in serata ma, poco dopo essersi avviati, vennero fucilati nei pressi della casa. I loro nomi erano Carlo Pinci, Mario Pinci, Umberta Pinci, Corrado Pinci, Viviana Pinci, Agapito Pinci, Genesio Pinci, Alvaro Scaramella, Giuseppe Lupi, Giulio Lulli ed Elena Ilardi.
Il comando nazista ammise che si era trattato di rappresaglia non autorizzata, ma non restituì i corpi, che furono seppelliti nel cimitero cittadino solo due giorni dopo l’arrivo degli Alleati.
Memoria dell’ignobile strage è conservata presso il Museo della Resistenza e degli 11 Martiri in via Pedemontana.


Simboli


Lo stemma della città di Palestrina è uno scudo con fondo metà verde e metà giallo. All'interno tre corone una di alloro, una di quercia e una di ulivo, due sopra ed una sotto; a quest'ultima è legato un nastro azzurro. Lo scudo è sormontato da una corona dorata sulla cui fascia sono presenti cinque gemme di colore verde, rosso, azzurro, rosso e verde, alternate a 4 perle. Il gonfalone si presenta con sfondo verde e arancione. Nella parte centrale trova spazio lo stemma comunale. Superiormente campeggia la dicitura "Città di Palestrina".


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose



Architetture civili



Altro


Andrea Palladio, Vista ricostruttiva del tempio della Fortuna Primigenia a Palestrina
Andrea Palladio, Vista ricostruttiva del tempio della Fortuna Primigenia a Palestrina
Santuario della Fortuna primigenia, vista dell'emiciclo
Santuario della Fortuna primigenia, vista dell'emiciclo

Siti archeologici


Lo stesso argomento in dettaglio: Foro civile di Preneste e Santuario della Fortuna.

Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[14]


Lingue e dialetti


Nel comune di Palestrina si parla il dialetto prenestino, strutturalmente simile a quello romanesco ma con qualche differenza su alcuni vocaboli, tempo dei verbi utilizzati e costruzione grammaticale. Un esempio:

Italiano Romanesco Variante palestrinese
Il lupoEr lupoLo lope
Ci sono andatoCe so 'nnato/ Ce so ìtoCe 'so' ìto
Il bambinoEr regazzinoLo bardasso

Etnie e minoranze straniere


Secondo i dati ISTAT[15] al 31 dicembre 2015 la popolazione straniera residente era di 2.265 persone (10,45%). Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:


Istituzioni, enti e associazioni


A Palestrina è presente l'Ospedale Civico "Coniugi Bernardini", polo ospedaliero di riferimento nel territorio prenestino, un Comando Compagnia dell'Arma dei Carabinieri ed un distaccamento dei Vigili del Fuoco.


Tradizioni e folclore


Palestrina è un paese con una lunga storia di tradizioni ed eventi culturali; molti eventi folkloristici sono legati alle celebrazione di vari santi e figure religiose cattoliche. Le principali manifestazioni sono


Cultura



Istruzione



Scuole

Palestrina è sede, a seguito delle riforme del 2012, di tre Istituti Comprensivi:

A Palestrina, inoltre, è presente un campus scolastico per le scuole superiori, che comprende:


Musei

Lo stesso argomento in dettaglio: Museo archeologico prenestino.

Media



Stampa

I settimanali locali sono La notizia 2, Il Corriere dei Colli Prenestini e Il Sabato Indiscreto.


Radio

A Palestrina è presente la sede di Radio Onda Libera.


Televisione

Alcune scene delle serie tv Rai Inviati speciali e Provaci ancora prof! sono state girate a Palestrina.

Nel 2014 e nel 2015 sono state girate alcune scene delle serie della Mediaset L'onore e il rispetto e Non è stato mio figlio, entrambe con protagonista Gabriel Garko.


Teatro

La città è sede del Teatro Cinema "Principe" e dell'Auditorium "Pierluigi", entrambi sede di manifestazioni anche di rilevanza durante tutto l'arco dell'anno.


Cucina


Giglietto

Biscotto a forma di giglio, ha origine nell'esilio in Francia della famiglia Barberini. I cuochi della corte Barberini cercarono di riprodurre nei biscotti la forma del giglio di San Luigi dello stemma araldico francese. A questo tipo di dolce è dedicata una sagra che si svolge nella prima settimana di agosto.

Gnocchetti a co' de soreca

Letteralmente, "Gnocchetti a coda di topo", piatto dell'antica tradizione prenestina, composto di semplici ingredienti, a base di farina.


Musica


La città di Palestrina ha una notevole vocazione musicale: oltre ad aver dato i natali al celebre compositore Giovanni Pierluigi da Palestrina, ha ospitato nel 2008 la terza edizione del Festival Internazionale di Polifonia e Musica Antica.

La stessa scuola media (intitolata, prima della riforma del 2012, proprio a Giovanni Pierluigi) è stata la prima in Italia ad avviare il progetto di "Scuola Media ad indirizzo musicale", con corsi curricolari di Flauto traverso, Chitarra, Violino e Pianoforte.

Le cerimonie religiose di importanza diocesana sono animate dal Coro della Diocesi di Palestrina.

Le cerimonie civili sono accompagnate dall'Associazione Musicale Bandistica "Giovanni Pierluigi da Palestrina", che dal 1824 esegue servizi e attività concertistiche e che, con la propria Scuola Musicale, promuove lo studio e l'esercizio della musica.

Numerose sono inoltre le istituzioni di musica corale, tra cui spiccano il Coro polifonico Città del Palestrina e il Coro polifonico Praenestine Voces.


Eventi



Geografia antropica



Frazioni


Palestrina conta 2 frazioni a valle, che distano circa un chilometro l'una dall'altra, collegate al centro di Palestrina tramite la SP57/a, detta "via degli Olmi":


Economia



Artigianato


Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e rinomate vi sono quelle artigianali, come la lavorazione del rame finalizzata a scopi artistici, e l'arte del ricamo, per la quale a Palestrina nacque una prestigiosa Scuola.[20]


Infrastrutture e trasporti



Strade


Grande rilevanza per la mobilità hanno sul territorio i due principali assi viari della zona:

Il territorio comunale di Palestrina è attraversato dall'Autostrada A1 Milano - Napoli tra le frazioni di Carchitti e Valvarino.


Ferrovie


Lo stesso argomento in dettaglio: Ferrovia Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone.

Palestrina, fino al 1983, era attraversata dalla Ferrovia Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone, sulla quale contava tre stazioni: Torresina, San Rocco e Palestrina.

Fino agli anni settanta, nella frazione di Valvarino era presente la Stazione di Palestrina, sulla Ferrovia Roma-Napoli (via Cassino), caduta in abbandono a causa del sottoutilizzo della stessa. Oggi il traffico pendolare ferroviario palestrinese utilizza la Stazione di Zagarolo.

  Stazioni ferroviarie nel comune di Palestrina
Nome Gestore Stato attuale Servizio Linea ferroviaria
Palestrina STEFERDismessa (1984)Passeggeri Ferrovia Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone
San Rocco STEFERDismessa (1984)Passeggeri
Torresina STEFERDismessa (1984)Passeggeri
Palestrina FSDismessa (anni settanta)Passeggeri Ferrovia Roma-Cassino-Napoli

Mobilità urbana


Le linee urbane del comune sono gestite da Cilia S.p.A., le linee interurbane da COTRAL.

Sono inoltre presenti quattro scale mobili, due in salita e due in discesa, disposte su due rampe consecutive con dislivello di 12 metri (superiore) e 6,60 metri (inferiore), che collegano il piazzale dell'ex stazione, oggi utilizzato come parcheggio e capolinea autobus, con Porta del Sole e il centro storico.


Amministrazione


Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1954 1965 Angela Maria Guidi Cingolani Democrazia Cristiana Sindaco
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1995 1999 Enrico Diacetti Partito Popolare Italiano Sindaco
1999 2004 Enrico Diacetti Partito Popolare Italiano
La Margherita
Sindaco
2004 2009 Rodolfo Lena La Margherita
Partito Democratico
Sindaco
2009 2013 Rodolfo Lena Partito Democratico Sindaco
2013 2014 Adolfo De Angelis[21] Partito Democratico Sindaco F.F.[21]
2014 2019 Adolfo De Angelis Partito Democratico Sindaco
2019 2019 Antonio Tedeschi - Commissario prefettizio
2019 in carica Mario Moretti Lega
Lista civica
Sindaco

Gemellaggi



Altre informazioni amministrative



Sport



Atletica leggera



Calcio



Calcio a 5


Il Futsal Palestrina arriva a disputare la serie A2 per due stagioni dal 2011 al 2013 prima di ripartire dalla Serie C.


Pallacanestro



Pallavolo


L'ASD Nuova Preneste Volley, con ormai più di vent'anni di storia alle spalle, con le sue prime squadre maschile e femminile, militanti entrambe nei campionati regionali di serie D, è molto attiva nel settore giovanile vantando molte squadre che coprono ogni fascia di età.


Automobilismo sportivo


L'unica squadra corse presente nella città[senza fonte] è la Jolly Roger Team 4x4, fondata nel 2012, è affiliata con l'ente di promozione sportivo ACSI riconosciuto dal CONI, e impegnata in gare di fuoristrada estremo a carattere regionale e nazionali fino al 2014, classificandosi al 2* posto nel campionato regionale ACSI[senza fonte] Nel 2015 è diventata Jolly Roger Team abbandonando la dicitura 4x4, e ampliando le attività a tutto il settore motorsport. Dal 2016 il Jolly Roger Team si è visto impegnato nell'organizzazione di una serie di eventi motoristici ludico dilettantistici non competitivi denominato loopshow.[senza fonte]


Impianti sportivi



Note


  1. Bilancio demografico anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. Telegono: Ps.-Plut. parall. min. 41 B (= mor. 316A) = Aristokles FGrHist 831 F2; Praenestes: Solin. 2,9; Mart. Cap. 6,642; Steph. Byz. s. v. Πραίνεστος.
  5. Svetonio, Augustus, 72.
  6. Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da S. Pietro sino ai nostri giorni…, LI, Palestrina pp.26-43
  7. Pietrantonio Petrini, v. Memorie prenestine disposte in forma di annali, p. 394
  8. Gaetano Bossi, I Crescenzi di Sabina, Stefaniani e Ottaviani (dal 1012 al 1106) in Archivio Società Romana di Storia Patria, 1918, pp. 153 e segg.
  9. Secondo Leonardo Cecconi nella sua non del tutto precisa ricostruzione degli eventi in Storia di Palestrina Città del Prisco Lazio…, Ascoli 1726, pp.127 e segg., Pietro Colonna occupò nel 1092 (probabile anno della morte di Emilia) Palestrina e sue pertinenze, che includevano Zagarolo, Cave, Genazzano e Gallicano, per evitare che queste, decorso il naturale termine della concessione in enfiteusi per tre generazioni fatta a favore della senatrix Stefania nel 970, ava della contessa Emilia affine o coniuge o madre del Colonna, tornassero legittimamente alla Chiesa.
  10. La città che per ordine di Bonifacio VIII ricostruita a poca distanza prese per pochi anni il nome di Città Papale, era in via di ricostruzione riacquisendo il proprio nome sotto la protezione dei Colonna già nel 1306, Storia di Palestrina, città del prisco Lazio, scritta da Leonardo Cecconi, Ascoli 1756, pp. 269 e segg.; secondo Pietrantonio Petrini la città fu riedificata nella pianura non lontano dalla superstite cattedrale presso la località nota come Madonna dell'Aquila v. Memorie prenestine cit. , p.150
  11. Storia di Palestrina cit., p. 302
  12. Dal 1969 si tiene a Carchitti ogni anno la "Sagra delle fragole".
  13. F. Coarelli, I santuari del Lazio in età repubblicana, Roma 1987, pp. 35-84.
  14. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  15. Statistiche demografiche ISTAT
  16. Magistrato del palio di Sant'Agapito, su Magistrato del palio di Sant'Agapito. URL consultato il 10 marzo 2020.
  17. Festa di S. Antonio Abate 2020 - Diocesi Palestrina, su diocesipalestrina.it. URL consultato il 10 marzo 2020.
  18. Scuola dell'Infanzia
  19. Festival I 400 Corti Film Fest, su 4cento.it.
  20. Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 19.
  21. Nel 2013, il sindaco Rodolfo Lena è stato eletto al Consiglio Regionale della Regione Lazio. Non essendo ancora terminato il suo mandato, ha preso il suo posto il vicesindaco Adolfo De Angelis, come "Sindaco F.F."
  22. La società sul sito della Fidal (funzione cerca sulla mappa)
  23. La squadra sul sito Tuttocampo
  24. La squadra sul sito Tuttocampo
  25. La squadra sul sito della Lega Pallacanestro
  26. Il campionato regionale sul sito della FIP

Voci correlate



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Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 168362316 · SBN RLZL001515 · GND (DE) 4224216-2 · BNF (FR) cb12650159f (data) · J9U (EN, HE) 987007557312905171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n81046794
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На других языках


[de] Palestrina (Latium)

Palestrina (das antike Praeneste) ist eine italienische Stadt in der Metropolitanstadt Rom in der Region Latium mit 22.451 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019). Sie ist Sitz eines suburbikarischen Bistums mit der Kathedrale und einem Seminar.

[en] Palestrina

Palestrina (ancient Praeneste; Ancient Greek: Πραίνεστος, Prainestos) is a modern Italian city and comune (municipality) with a population of about 22,000, in Lazio, about 35 kilometres (22 miles) east of Rome. It is connected to the latter by the Via Prenestina. It is built upon the ruins of the ancient city of Praeneste.

[es] Palestrina

Palestrina es un municipio italiano de 19.022 habitantes en la provincia de Roma, en la región de Lacio.

[fr] Palestrina (Italie)

Palestrina, ou Préneste en français[2], est une commune italienne d'environ 22 000 habitants, située dans la province de Rome dans la région Latium, dans le centre de l'Italie.
- [it] Palestrina

[ru] Палестрина

Палестрина (итал. Palestrina) — коммуна в Италии, располагается в регионе Лацио, в провинции Рим.



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