Vergato (Vargà[4] in dialetto bolognese montano medio, Varghè[5] in dialetto bolognese cittadino) è un comune italiano di 7 510 abitanti della città metropolitana di Bologna in Emilia-Romagna. Situato a circa 42 chilometri a sud del capoluogo, è facilmente raggiungibile sia in treno, tramite la Ferrovia Porrettana, sia in automobile, grazie alla Strada statale 64 Porrettana, che lo attraversa. È sede amministrativa dell'Unione dell'Appennino Bolognese.
Vergato comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Città metropolitana | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Giuseppe Argentieri (lista civica di centro-destra) dal 27-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 44°17′N 11°07′E |
Altitudine | 193 m s.l.m. |
Superficie | 59,94 km² |
Abitanti | 7 510[1] (30-6-2022) |
Densità | 125,29 ab./km² |
Frazioni | Amore, Calvenzano, Carbona, Castelnuovo, Cereglio, Liserna, Orelia di sotto, Pieve di Roffeno, Pioppe di Salvaro, Prunarolo, Riola, Susano, Tabina, Tolè |
Comuni confinanti | Castel d'Aiano, Gaggio Montano, Grizzana Morandi, Marzabotto, Valsamoggia, Zocca (MO) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 40038 |
Prefisso | 051 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 037059 |
Cod. catastale | L762 |
Targa | BO |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 431 GG[3] |
Nome abitanti | vergatesi |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Sviluppatasi attorno ad alcune osterie, in cui erano soliti sostare i viaggiatori diretti in Toscana prima di attraversare il Reno, deriverebbe il toponimo dal latino Varegatum, che significa "guado"; non manca però chi lo riporta al latino Virga, "ramoscello verde", o Virgatus, "formato, intrecciato di verghe". Possedimento, verso il secolo XI, dei vescovi di Bologna e di varie casate nobiliari, tra cui i signori del Frignano, i conti Alberti di Prato e Mangona e quelli di Panico, entrò poi a far parte delle proprietà della contessa Matilde di Canossa. Con l'estendersi dell'egemonia bolognese sull'alta valle del Reno anche il Vergatese finì sotto il controllo del capoluogo cittadino, assurgendo ben presto a centro politico e amministrativo di tutta la zona. Sede del capitanato della montagna, all'inizio del XV secolo, mantenne una posizione di preminenza sulle località circostanti anche dopo la venuta dei francesi, sul finire del Settecento, quando divenne capoluogo di distretto. Fu sede di governo durante il restaurato Stato Pontificio e di mandamento dopo l'annessione al Regno d'Italia, nel 1859.
Quasi interamente distrutto dai bombardamenti anglo-americani avvenuti durante la seconda guerra mondiale, Vergato ha visto una graduale ricrescita demografica ed economica negli anni del dopoguerra.
Ancor oggi l'area abitata si sta ampliando e ha sviluppato una nuova zona commerciale e residenziale leggermente decentrata rispetto al centro storico.
Lo stemma e il gonfalone sono stati riconosciuti con decreto del capo del governo del 9 settembre 1937.[6]
«D'azzurro, al cinghiale passante su terreno paludoso, contornato il corpo da una treccia di spighe e il tutto da due rami di quercia fiorita, annodati in punta da un nastro rosso. Ornamenti esteriori da Comune.» |
La figura del verro, irto di "verghe", allude al nome della località.[7]
Il gonfalone è un drappo di giallo.
![]() | Medaglia d'oro al Merito Civile |
«Situato sulla linea Gotica, durante l'ultimo conflitto mondiale, il comune si trovò al centro degli opposti schieramenti, subendo ogni sorta di violenza dalle truppe tedesche e un gran numero di bombardamenti da parte alleata, che provocarono numerose vittime e la distruzione della quasi totalità dell'abitato. La popolazione tutta offrì splendido esempio di generosità nel soccorso dei superstiti e grande spirito di solidarietà ed accoglienza per gli sfollati. Vergato (BO), 1943-1944» — 8 febbraio 2001[8] |
Abitanti censiti[9]
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2018 la popolazione straniera residente era di 1.123 persone (14,6% della popolazione).
La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dal Marocco con il 29,6% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dalla Romania (22,4%) e dal Pakistan (9,4%).
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Primo cittadino | Partito | Mandato | Elezione | ||
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Inizio | Fine | ||||
Corrado Righi | Partito Socialista Italiano | 17 ottobre 1988 | 17 marzo 1989 | ||
Vittorio Benini | Partito Socialista Italiano | 20 marzo 1989 | 24 luglio 1989 | ||
Roberto Franceschini | Partito Socialista Italiano | 24 luglio 1989 | 10 giugno 1990 | ||
Renato Scuda | Democrazia Cristiana | 10 giugno 1990 | 22 ottobre 1992 | ||
Pasquale Colombi | Partito Democratico della Sinistra | 18 dicembre 1992 | 24 aprile 1995 | ||
centro-sinistra | 24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Elezioni 1995 | ||
lista civica di centro-sinistra | 15 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Elezioni 1999 | ||
Sandra Focci | lista civica | 14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Elezioni 2004 | |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Elezioni 2009 | |||
Massimo Gnudi | lista civica di centro-sinistra | 26 maggio 2014 | 27 maggio 2019 | Elezioni 2014 | |
Giuseppe Argentieri | lista civica di centro-destra | 27 maggio 2019 | in carica | Elezioni 2019 |
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF (EN) 147845797 · GND (DE) 4465185-5 · WorldCat Identities (EN) lccn-n87898917 |
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