Torrebruna è un comune italiano di 715 abitanti[2] della provincia di Chieti in Abruzzo, facente parte dell'unione dei comuni del Sinello. È nota in dialetto abruzzese come la Torre[6].
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Torrebruna comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Angela Cristina Lella[1] (Lista civica Crescere insieme) dal 26 maggio 2014 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 41°52′N 14°32′E | ||
Altitudine | 845 m s.l.m. | ||
Superficie | 23,29 km² | ||
Abitanti | 715[2] (31-12-2021) | ||
Densità | 30,7 ab./km² | ||
Frazioni | Guardiabruna | ||
Comuni confinanti | Carunchio, Castelguidone, Castiglione Messer Marino, Celenza sul Trigno, San Giovanni Lipioni | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 66050 | ||
Prefisso | 0873 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 069093 | ||
Cod. catastale | L253 | ||
Targa | CH | ||
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[3] | ||
Cl. climatica | zona E, 2 464 GG[4] | ||
Nome abitanti | torresi | ||
Patrono | Placido | ||
Giorno festivo | 5 ottobre | ||
PIL | (nominale) 14 mln €[5] | ||
PIL procapite | (nominale) 16 453 €[5] | ||
Cartografia | |||
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Sito istituzionale | |||
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Torrebruna è un antico borgo montano situato alle pendici degli Appennini a ridosso della montagna detta di Torrebruna e a sud-est dei colli Carunchina e Civitella. La sua posizione domina la vallata del fiume Trigno oltre la quale si estende la provincia di Campobasso nel Molise. La cima della montagna soprastante, che si trova a 1 150 m s.l.m., domina un panorama che comprende, oltre alla valle del citato Trigno, la Majella, i paesi del Molise, il Gargano, il mare Adriatico, le isole Tremiti.
Il borgo è abitato sin dalla preistoria, in seguito è stato colonizzato dai romani, tuttavia l'attuale centro è da ricollegarsi all'alto medioevo. Nel 1202 alcuni documenti citano i nuclei familiari nella conta dei fuochi. In seguito si sono succeduti vari feudatari tra cui: Giovan Battista Caracciolo (1606), Giulio Cesare e Giovanni duchi di Celenza sul Trigno (1622), Alfonso Caracciolo, duca di San Buono (1626), Giovanni Caracciolo (1669), i d'Avalos di Celenza sul Trigno (1746). All'inizio del XIX secolo Guardiabruna è diventata frazione di Torrebruna.
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«Drappo di bianco bordato di rosso...» |
(Descrizione araldica del gonfalone[7]) |
«Drappo di bianco allo stemma comunale centrato» |
(Descrizione araldica della bandiera[7]) |
Lo stemma è stato concesso con l'apposito Decreto del Presidente della Repubblica datato al 4 marzo 2002.[7]
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Non si conoscono con esattezza le cause che hanno dato origine al nome del paese. La leggenda racconta che il nome di Torrebruna abbia avuto origine da un'antica Torre posta nel punto più alto dell'abitato abbrunita dal tempo.
Esiste, sempre in leggenda, un'altra versione in proposito: si racconta cioè che detta Torre fosse abitata da una nobildonna chiamata Bruna, per cui veniva chiamato "Torre di Bruna" e poi, man mano, si è trasformato in Torrebruna.
Inoltre, si dice, che i pochi abitanti di allora della vicina Guardiabruna fossero di guardia alla donna predetta e quindi quel nucleo abitativo veniva a costituire la Guardia di Bruna e così venne fuori, col tempo il nome di Guardiabruna. [8]
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Guardiabruna. |
Il primo impianto risale al XVI secolo con trasformazioni nel XVIII secolo. Il palazzo fortificato di Guardiabruna è posto in cima su una rupe scoscesa sul lato meridionale. Altri monumenti d'interesse del borgo sono i resti dell'ex chiesa benedettina di Santa Vittoria. Il palazzo fortificato, dei Piccirilli, è in stile barocco forse frutto di una trasformazione di un insediamento medievale e di un eventuale monastero fortificato. Il palazzo, nel lato meridionale è costituito da murature e contrafforti edificati direttamente sulla roccia influenzati dalla forma della rupe. Il lato sud-ovest è caratterizzato da una torre, mentre il lato opposto, presso il cortile, è contraddistinto da fuciliere. Le case poste intorno al palazzo ed al lato nord-ovest delimitano il perimetro del borgo, ove l'ex chiesa di Santa Maria Vittoria doveva svolgere la funzione di avamposto. Alcune aperture designavano probabilmente un ruolo di controllo e di difesa dell'edificio con vani stretti e di passaggio. Dei sotterranei, dei luoghi adibiti a carcere delle volte e dei dipinti murali nelle cucine stuccate nel piano nobile completano la descrizione del palazzo.
Abitanti censiti[11]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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23 aprile 1995 | 13 giugno 1999 | Luigi Torzi | Lista Civica di Centro-sinistra | Sindaco | [12] |
14 giugno 1999 | 7 giugno 2009 | Guido Colella | Lista Civica di Centro-sinistra (1999-2004) Lista Civica (2004-2009) |
Sindaco | [13][14] |
8 giugno 2009 | 25 maggio 2014 | Nicola Petta | Lista Civica Unità e Partecipazione | Sindaco | [15] |
26 maggio 2014 | in carica | Angela Cristina Lella | Lista Civica Crescere insieme | Sindaco | [1] |
Altri progetti
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