Torre Orsaia (La Turri nel dialetto cilentano meridionale[4]) è un comune italiano di 2 046 abitanti della provincia di Salerno in Campania. Il suo territorio è compreso nel parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Torre Orsaia comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Pietro Vicino (lista civica) dal 25-5-2014 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 40°08′N 15°28′E | ||
Altitudine | 295 m s.l.m. | ||
Superficie | 21,03 km² | ||
Abitanti | 2 046[1] (31-5-2020) | ||
Densità | 97,29 ab./km² | ||
Frazioni | Borgo Cerreto, Castel Ruggero | ||
Comuni confinanti | Caselle in Pittari, Morigerati, Roccagloriosa, Rofrano, San Giovanni a Piro, Santa Marina | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 84077 | ||
Prefisso | 0974 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 065149 | ||
Cod. catastale | L274 | ||
Targa | SA | ||
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] | ||
Cl. climatica | zona C, 1 300 GG[3] | ||
Nome abitanti | torresi - ursentini | ||
Patrono | san Lorenzo | ||
Giorno festivo | 10 agosto | ||
Cartografia | |||
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Sito istituzionale | |||
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
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La storia di Torre Orsaia ha inizio intorno alla metà del secolo undicesimo, all'epoca del condottiero normanno Roberto il Guiscardo, quando le incursioni dei pirati, la malaria e la distruzione di Policastro operata dallo stesso Guiscardo (1065) spinsero le popolazioni costiere a spostarsi verso zone più interne del territorio; venne così a costituirsi un primo centro abitato nella Terra Turris Ursajae. Il luogo su cui attualmente sorge Castel Ruggero, poi, considerato di grande importanza strategica già dai Longobardi, ospitò intorno al 1150 un accampamento di truppe di Ruggero II il Normanno (da cui il nome Castra Roggerii). Nel 1301 monsignor Pagano, Vescovo di Policastro, deciso a far valere i propri diritti feudali sul territorio della Diocesi, ordinò la costruzione di una sede estiva dell'Episcopio a Torre Orsaia, ed emanò un bando nel quale prometteva, a tutti coloro i quali avessero voluto prendere dimora vicino al Palazzo Vescovile, terra a sufficienza per una casa, una vigna, un orto e un pagliaio, dietro pagamento di un'imposta detta pregata. Come abbiamo detto, nel 1301 un nucleo abitativo, per quanto piccolo, esisteva già: il bando di monsignor Pagano e la redazione dei Capitula terre turris ursaye, un codice legale che regolava la convivenza civile e i rapporti della popolazione con il Vescovo-Barone, servirono unicamente a ratificare situazioni e usanze che si erano oramai consolidate nel corso di due secoli.
Dal 1811 al 1860 è stato capoluogo dell'omonimo circondario appartenente al Distretto di Vallo del Regno delle Due Sicilie.
Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia è stato capoluogo dell'omonimo mandamento appartenente al Circondario di Vallo della Lucania.
Abitanti censiti[5]
Lo statuto comunale di Torre Orsaia non menziona alcuna frazione. In base al 14º Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni[6], le località abitate sono:
Il comune fa parte della Comunità montana Bussento - Lambro e Mingardo
Le competenze in materia di difesa del suolo sono delegate dalla Campania all'Autorità di bacino regionale Sinistra Sele.
Altri progetti
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